La valutazione delle attività di terza missione delle università italiane rappresenta un tassello fondamentale nel quadro dell'innovazione e del contributo sociale, culturale ed economico che le istituzioni di alta formazione possono offrire alla società. L'ANVUR, Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, ha definito specifici indicatori e parametri di valutazione per queste attività, come delineato nell'allegato E del DM 47/2013. Questi indicatori non solo abbracciano il trasferimento tecnologico, ma si estendono anche alle scienze umane, riflettendo l'importanza di un impatto sociale che va oltre la mera valorizzazione economica della ricerca. La complessità di questi indicatori rispecchia la varietà e la ricchezza delle attività svolte dalle università, che spaziano dalla protezione dei risultati della ricerca alla loro applicazione pratica in contesti sociali e culturali.
Il trasferimento tecnologico
Il trasferimento tecnologico rappresenta una componente fondamentale nell'ecosistema dell'innovazione, fungendo da ponte tra la ricerca accademica e il suo impiego pratico nel tessuto economico e sociale. Le università, attraverso la protezione dei risultati della ricerca con brevetti, non solo salvaguardano le proprie scoperte ma facilitano anche la loro commercializzazione, rendendo possibile l'adozione di queste innovazioni da parte delle imprese. La creazione di spin-off universitari è un altro pilastro di questo processo, poiché queste nuove imprese nascono con l'obiettivo specifico di trasferire nel mercato le tecnologie e le conoscenze sviluppate nei laboratori di ricerca. Queste attività, sostenute da una stretta collaborazione con il settore industriale, permettono di convertire la ricerca di base in applicazioni concrete, stimolando la crescita economica e contribuendo al progresso tecnologico della società.
L'ANVUR, nel suo ruolo di valutatore delle performance delle università italiane, dedica particolare attenzione alla gestione e alla valorizzazione dei brevetti e al successo delle iniziative di spin-off. Questo processo di valutazione non si limita a quantificare il numero di brevetti registrati o di imprese nate dall'ambiente accademico, ma esamina anche l'efficacia con cui queste innovazioni vengono introdotte nel mercato e il loro impatto economico e sociale. In questo contesto, l'efficienza con cui le università riescono a negoziare collaborazioni con il settore industriale e a supportare le fasi iniziali di sviluppo delle spin-off diventa un indicatore chiave del loro contributo all'innovazione e allo sviluppo sostenibile. Attraverso questo approccio, l'ANVUR mira a promuovere un modello di università imprenditoriale, capace non solo di generare conoscenza ma anche di tradurla in benefici concreti per l'intera società.
Le scienze umane
Le attività delle scienze umane svolgono un ruolo essenziale nel contesto della terza missione, enfatizzando l'importanza di un approccio olistico all'istruzione e alla ricerca che valorizzi tutte le discipline. Le università, attraverso la gestione di musei scientifici e la conduzione di scavi archeologici, non solo preservano e diffondono il patrimonio storico e culturale, ma fungono anche da catalizzatori per la riflessione critica e l'apprendimento interdisciplinare. Queste istituzioni diventano luoghi di incontro tra passato e presente, dove la ricerca in ambito umanistico si traduce in mostre, pubblicazioni e progetti che rendono la storia e la cultura accessibili e rilevanti per il pubblico contemporaneo. L'investimento in queste iniziative culturali dimostra l'impegno delle università nel nutrire e sostenere il dialogo culturale, contribuendo a formare cittadini consapevoli e partecipativi.
Inoltre, le attività culturali promosse dalle università stimolano l'interesse pubblico e la partecipazione attiva nella conservazione del patrimonio culturale. Attraverso esposizioni, conferenze e attività educative, le università facilitano la comprensione e l'apprezzamento delle diverse eredità culturali, promuovendo la diversità e l'inclusione. Questo impegno si estende oltre la semplice esposizione di reperti o la narrazione di eventi storici; si tratta di un processo dinamico che incoraggia la comunità a interagire con la cultura in modi nuovi e significativi. Le università, quindi, non solo custodiscono il sapere, ma lo rendono vivo e attuale, influenzando positivamente la coscienza sociale e culturale della società.
Le attività conto terzi
Le attività conto terzi e le strutture di intermediazione sono essenziali per creare un ponte efficace tra il mondo accademico e quello industriale, permettendo alle università di svolgere un ruolo attivo nell'economia del sapere. Queste strutture, come gli uffici di trasferimento tecnologico, sono dedicate a facilitare la collaborazione tra ricercatori universitari e partner industriali, assicurando che le scoperte scientifiche possano essere trasformate in prodotti, servizi e processi innovativi. L'attività di questi uffici include la negoziazione di licenze, la creazione di joint venture e la consulenza su questioni di proprietà intellettuale, tutte azioni che contribuiscono a valorizzare la ricerca e a stimolare l'innovazione. Inoltre, le attività conto terzi permettono alle università di offrire la loro expertise in progetti specifici, rispondendo a domande di ricerca applicata e fornendo soluzioni su misura per le esigenze del settore privato e pubblico.
Questo modello di collaborazione non solo beneficia l'economia attraverso l'introduzione di nuove tecnologie e l'ottimizzazione dei processi produttivi, ma rafforza anche il legame tra università e società, dimostrando l'impatto diretto della ricerca accademica sulla vita quotidiana. Le strutture di intermediazione, quindi, non solo agiscono come facilitatori del trasferimento tecnologico, ma anche come incubatori di relazioni strategiche a lungo termine tra accademia e industria. Queste collaborazioni possono portare a sviluppi sostenibili e a una crescita economica inclusiva, in cui le università non sono solo centri di pensiero e innovazione, ma anche partner attivi nel progresso sociale ed economico.
La formazione continua
La formazione continua rappresenta un pilastro fondamentale nell'ambito delle attività di terza missione delle università italiane, riflettendo l'importanza attribuita all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. In un mondo in rapida evoluzione, dove le competenze richieste dal mercato del lavoro si trasformano continuamente, le università svolgono un ruolo cruciale nell'offrire programmi di aggiornamento professionale e corsi di specializzazione. Questi programmi sono progettati non solo per gli ex studenti o per chi è già inserito nel mondo del lavoro, ma anche per la comunità più ampia, inclusi gli adulti e gli anziani che desiderano arricchire le proprie conoscenze o acquisire nuove competenze. Attraverso la formazione continua, le università dimostrano un impegno verso l'educazione inclusiva e accessibile, contribuendo significativamente allo sviluppo personale e professionale degli individui.
Oltre ai benefici individuali, la formazione continua ha un impatto positivo sull'economia e sulla società nel suo complesso. Fornendo formazione e competenze aggiornate, le università aiutano a colmare il divario tra la domanda e l'offerta nel mercato del lavoro, promuovendo l'innovazione e sostenendo la competitività delle imprese. Questo approccio all'apprendimento permanente contribuisce alla creazione di una forza lavoro flessibile e adattabile, capace di rispondere alle sfide economiche e sociali emergenti. Inoltre, la formazione continua favorisce l'inclusione sociale, offrendo opportunità di crescita e sviluppo a persone di tutte le età e background, e rafforzando il legame tra le università e le comunità locali.
Il public engagement
Il public engagement, d'altra parte, rappresenta l'impegno delle università nel coinvolgere attivamente la comunità attraverso eventi di divulgazione scientifica e culturale. Queste iniziative sono essenziali per democratizzare la conoscenza, rendendo la ricerca e l'innovazione accessibili a un pubblico più ampio. Attraverso mostre, conferenze pubbliche, festival della scienza e altre attività di outreach, le università aprono le loro porte alla società, invitando cittadini di ogni età a partecipare al dialogo scientifico e culturale. Questo tipo di engagement contribuisce a creare una società più informata e consapevole, in grado di affrontare con maggiore critica le questioni contemporanee.
Inoltre, il public engagement svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare il senso di comunità e appartenenza tra l'università e la società civile. Attraverso queste attività, le università non solo condividono le proprie conoscenze e scoperte, ma ascoltano anche le esigenze e le aspettative della società, promuovendo un dialogo bidirezionale. Questo scambio arricchisce il processo di ricerca e insegnamento, orientandolo verso questioni di rilevanza sociale e contribuendo a una maggiore responsabilità sociale delle istituzioni accademiche. In definitiva, la formazione continua e il public engagement evidenziano il ruolo delle università come centri di apprendimento e innovazione aperti e inclusivi, impegnati a contribuire attivamente al benessere della società.
In conclusione
Gli indicatori utilizzati dall'ANVUR per valutare le attività di terza missione delle università italiane coprono un ampio spettro di iniziative, che vanno dal trasferimento tecnologico all'impegno sociale e culturale. Questa valutazione riflette la complessità e la multidimensionalità del ruolo delle università nella società, evidenziando come queste istituzioni siano fondamentali non solo per l'avanzamento della conoscenza, ma anche per il benessere economico, culturale e sociale del paese.
Fonti
Terza Missione e Impatto Sociale di Atenei ed Enti di Ricerca
La valutazione della Terza Missione delle Università
La valutazione della Terza Missione e del Public Engagement in Italia
Linee guida SUA-Terza Missione e Impatto Sociale delle Università italiane
Valutazione della terza missione e dell’impatto sociale
Linee guida Monitoraggio delle attività di Terza Missione/Impatto sociale di Ateneo
La Terza missione: il punto di vista Anvur
La valutazione e gli indicatori di terza missione
LINEE GUIDA PER LE ATTIVITÀ DI TERZA MISSIONE/IMPATTO SOCIALE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE