L’arte della manutenzione
Nel dibattito contemporaneo sull’innovazione e sul progresso tecnologico, l’attenzione è spesso concentrata sulla creazione del nuovo, sull’accelerazione dei cicli produttivi e sull’immissione continua di prodotti e soluzioni inedite. Tuttavia, al di sotto di questa superficie dinamica, opera un insieme di pratiche silenziose e sistemiche che garantiscono la tenuta e la continuità dei sistemi complessi su cui si fondano le società contemporanee. La manutenzione, intesa non solo come riparazione tecnica ma come forma di cura organizzativa e infrastrutturale, è una di queste pratiche fondamentali. In un contesto in cui si moltiplicano le interdipendenze tra elementi materiali e immateriali – reti digitali, trasporti, energia, servizi – diventa urgente interrogarsi su come tali sistemi siano mantenuti nel tempo, e su quali logiche culturali ed economiche governino o trascurino la loro cura. L’arte della manutenzione, in questo senso, non è un’attività secondaria o residuale, ma una forma essenziale di intelligenza collettiva che consente la coesione e la durata dei sistemi complessi.