Le Maldive hanno firmato un accordo di assistenza militare con la Cina, segnando un significativo cambiamento geopolitico nell'Oceano Indiano. Questo accordo segue l'ordine dato alle truppe indiane, precedentemente dispiegate nell'arcipelago per motivi di sicurezza, di lasciare il paese entro il 10 maggio, su richiesta del presidente pro-Cina Mohamed Muizzu, eletto l'anno precedente su una piattaforma anti-indiana. La crescente presenza della Cina nell'Oceano Indiano e la sua sempre maggiore influenza sulle Maldive e sullo Sri Lanka preoccupano l'India, che considera l'arcipelago dell'Oceano Indiano come parte della sua sfera di influenza. Le relazioni tra le Maldive e New Delhi si sono raffreddate da quando Muizzu ha vinto le elezioni a settembre.
Nel contesto di questa mutazione geopolitica, l'India ha annunciato di rafforzare le sue forze navali nelle isole Lakshadweep, posizionate strategicamente a nord delle Maldive, per aumentare la "sorveglianza operativa" dell'area. Nonostante l'imminente ritiro delle truppe indiane, previsto per il 10 maggio, l'India prevede di sostituire il personale militare con personale civile. Questo cambio di personale avviene in un momento in cui le Maldive permettono l'accesso alle loro acque a una nave di ricerca cinese, precedentemente bloccato dallo Sri Lanka a seguito delle obiezioni dell'India, segnalando un ulteriore spostamento delle Maldive verso la Cina.