Le ripercussioni globali del conflitto tra Israele e Hamas
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Il conflitto tra Israele e Hamas ha implicazioni che vanno oltre la sfera regionale, influenzando l'equilibrio globale del potere. Mentre gli Stati Uniti e l'Europa sono impegnati nel Medio Oriente, Russia e Cina colgono l'opportunità per avanzare i propri interessi geopolitici. La Russia, in particolare, beneficia della situazione, non solo perchè l'attenzione dell'Occidente viene distolta dall'Ucraina, ma anche perchè Mosca sfrutta l'attenzione mediatica rivolta al conflitto per mettere in discussione le nazioni occidentali e rafforzare la propria narrativa anti-occidentale, permettendo a Mosca di posizionarsi come leader del movimento globale contro il "neocolonialismo" occidentale.
Crisi internazionali e industria degli armamenti
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha recentemente delineato un piano di finanziamento di 105 miliardi di dollari per affrontare diverse crisi internazionali, sottolineando l'importanza di tali interventi per la sicurezza nazionale americana. Il pacchetto prevede 61,4 miliardi di dollari per l'Ucraina, destinati in gran parte all'acquisto di armi e munizioni attraverso contratti con i fornitori; 14,3 miliardi per Israele, con fondi quasi esclusivamente rivolti a contratti con l’industria della difesa e trasferimento di armi, inclusi sistemi di difesa missilistica come Iron Dome e David's Sling; 13,6 miliardi per la sicurezza dei confini, escludendo tuttavia la costruzione di un muro al confine e cambiamenti alle leggi sull'asilo richiesti dai repubblicani; 9,15 miliardi per aiuti umanitari destinati a civili palestinesi, israeliani e ucraini; e infine 7,4 miliardi per Taiwan e la regione dell'Indo-Pacifico per contrastare l'influenza crescente della Cina.
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Attacco a Israele. Speciale Monitoraggio strategico #8
