Leggi che cambiano: la scienza nell’era della complessità
L’idea di legge scientifica come relazione universale, stabile e indipendente dal contesto appartiene al paradigma classico della scienza. In quel modello, le leggi descrivono regolarità della natura e consentono previsioni precise. La complessità costringe però a rivedere questa concezione. Nei sistemi dinamici e interattivi, le leggi non si manifestano come vincoli assoluti, ma come regolarità condizionate da contesto, scala e regime dinamico. Le stesse relazioni causali possono assumere forme diverse a seconda del livello di osservazione e dell’ambiente in cui operano. Ciò significa che la scienza della complessità non rinuncia all’idea di legge, ma la riformula: le leggi diventano strumenti locali che descrivono il comportamento di sistemi entro determinate condizioni operative. Invece di leggi universali si hanno leggi contestuali, in grado di catturare la stabilità relativa che emerge all’interno di regimi dinamici specifici. La conoscenza non perde rigore, ma diventa più aderente alla natura variabile dei fenomeni reali.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Stroncature per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.

