L’esodo accademico dagli Stati Uniti
L’università è storicamente uno dei pilastri della società aperta: spazio di libertà intellettuale, luogo di produzione e trasmissione della conoscenza, infrastruttura strategica per la crescita civile ed economica di un Paese. L’ondata di emigrazione accademica che colpisce oggi gli Stati Uniti segnala una frattura profonda tra l’università e il potere politico. Dalla rielezione di Donald Trump nel 2024, l’amministrazione ha progressivamente minato l’autonomia delle istituzioni accademiche, imponendo vincoli ideologici, tagliando finanziamenti pubblici e collocando figure ostili alla scienza in ruoli chiave. L’impatto sulla comunità universitaria è stato immediato: cresce il numero di docenti che cercano opportunità all’estero, preoccupati non solo per le prospettive professionali ma anche per la propria sicurezza e libertà.