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L'essere nel mondo nella meccanica quantistica

lug 07, 2025
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Per secoli, la fisica classica ha sostenuto una visione del mondo fondata sull’idea di un ordine oggettivo, stabile, indifferente all’osservatore. L’universo descritto dalla meccanica di Newton è un sistema autonomo di corpi che si muovono secondo leggi deterministiche, perfettamente calcolabili in ogni istante. Le leggi della natura esistono indipendentemente da qualsiasi atto di osservazione o presenza cosciente: regolano i fenomeni fisici con una precisione matematica che non richiede né ammette l’intervento del soggetto. In questo paradigma, l’essere umano è incluso nel mondo al pari di qualsiasi altro oggetto materiale. Egli può studiare le leggi del moto, prevedere traiettorie, analizzare cause ed effetti, ma in nessun modo la sua presenza è necessaria per l’esistenza del mondo stesso. L’universo potrebbe esistere anche senza osservatori, e nulla cambierebbe. La natura, secondo questa visione, è muta e indifferente rispetto alle questioni umane: continua il suo corso, che noi ci siamo o meno, e la nostra esistenza non incide in alcun modo sul suo funzionamento.

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