Licosia Digest #1
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
“La città antica” di Numa-Denis Fustel de Coulanges
“La cité antique” di Numa-Denis Fustel de Coulanges è un’opera fondamentale che esamina le istituzioni sociali, politiche e religiose delle società antiche, in particolare Grecia e Roma. L’autore sostiene che la religione, con particolare attenzione al culto degli antenati e al focolare familiare, era la forza centrale delle antiche città-stato e guidava la struttura sociale e politica. Nel tempo, le istituzioni politiche si evolsero e si separarono dalla religione, portando alla nascita di nuove forme di governo. Fustel de Coulanges evidenzia come il cambiamento delle città-stato antiche sia stato influenzato dalla graduale trasformazione della religione e dall’adozione di nuove credenze, come il cristianesimo. Il libro offre una prospettiva approfondita sulla vita e le credenze delle società greche e romane, che ressero le città del mondo antico e che ancora permeano le nostre società moderne.
“Il mistero delle mappe aragonesi” di Fernando La Greca
Rinvenute nell’Archivio di Stato di Napoli e nella Bibliothèque Nationale de France a Parigi più di trent’anni fa, oggetto di importanti pubblicazioni e segnalazioni in volumi e riviste nazionali ed internazionali, la conoscenza delle mappe aragonesi è rimasta limitata agli addetti ai lavori e non ha ancora arricchito l’orizzonte scientifico e culturale contemporaneo.
Mentre le altre carte dell’epoca, di fine Quattrocento, disegnavano ancora l’Italia con vistosissimi errori e deformazioni, riportando solo i principali elementi geografici (catene montuose, fiumi, città capoluogo), le mappe aragonesi descrivono invece con dettagli topografici il territorio (in scale variabili da 1:50000 a 1:120000 circa) e con abbondanza di toponimi, riportando monti, vallate, pianure, torrenti, fiumi, laghetti, coste, scogli, casali, paesi, castelli, santuari, città murate, rovine, strade, e molto altro ancora, delineando un paesaggio ricchissimo di elementi sia medioevali sia risalenti all’antichità classica, e rivelandosi potenziali oggetti di studio e di feconda ricerca in numerose discipline.
“All’alba della storia: il Cilento: Ricerche, popoli, ambiente e territorio dal Neolitico all’Età del Ferro” di Flaminia Arcuri
Il presente libro di Flaminia Arcuri può dirsi una novità perché descrive il Cilento in periodi come la Preistoria recente e la Protostoria alquanto trascurati dal turismo di massa attratto dalla monumentalità del periodo classico o affascinato dalla Preistoria più remota. Il testo, con l’agilità di un manuale ma anche con la precisione scientifica di un saggio, raccoglie sistematicamente tutte le testimonianze di tali periodi poco noti del Cilento, lungo la costa e nell’interno, seguendo l’ordine cronologico. Il viaggio nel tempo del lettore, quindi, prende avvio dalla Preistoria recente ovvero dal Neolitico, quando le popolazioni che abitavano il Cilento allacciarono col proprio territorio un rapporto più complesso rispetto a quello intrattenuto dai cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici. Tali popolazioni trasformarono, addomesticarono e antropizzarono il paesaggio circostante con conseguenze, non sempre positive, visibili ancora oggi. Il viaggio continua nell’Eneolitico o Età del Rame, ultima fase della Preistoria recente, e prosegue nella Protostoria ovvero le Età del Bronzo (antica, media, recente e finale) e l’Età del Ferro, osservando le variazioni intercorse nel rapporto uomo-ambiente e le forme sempre più complesse delle dinamiche socio-insediative. Termina, infine, al limitare della Storia che nel territorio cilentano fece il suo ingresso con l’arrivo dei coloni greci.