L'impatto dell'intelligenza artificiale generativa sulla creatività collettiva e la produzione culturale
Chi segue Stroncature sa che qui sulle questioni relative all’Intelligenza artificiale si insiste da parecchio, cercando di evitare i toni apocalittici che una parte del mondo europeo ha tanto a cuore. In una Ted Conference di molti anni Andrew McAfee, co-autore dello splendido La nuova rivoluzione delle macchine e autore del più recente The Geek Way, sosteneva di temere l’avvento dell’AI (e dei robot guidati dall’AI) allo stesso modo in cui temeva che la sua stampate potesse fargli del male. Però c’è un punto, meno appariscente da un punto di vista cinematografico, ma importante che andrebbe preso in seria considerazione vale a dire il rischio che la pigrizia umana possa avere il sopravvento e l’uso eccessivo dell’AI generativa possa portare alla creazione di un lago stagnante sempre uguale a se stesso, senza l’afflusso di elementi innovativi. Proviamo a fare qualche ragionamento.