L'industria del whiskey si prepara a una guerra commerciale se Trump vince
Le aziende del settore del whiskey affrontano crescenti incertezze a causa delle elezioni presidenziali americane, con preoccupazioni legate alle possibili politiche commerciali future. Il timore principale riguarda l'imposizione di dazi elevati, specialmente verso l'Europa, dove un tariffario del 50% sull'export di whiskey americano potrebbe entrare in vigore a marzo 2025. Se Trump dovesse essere rieletto, le sue politiche commerciali potrebbero essere più aggressive rispetto al passato, con proposte come un dazio del 60% sui prodotti cinesi e oltre il 10% su altri beni globali. Al contrario, Kamala Harris, potenziale avversaria, propone un uso più "mirato" dei dazi, seguendo la linea dell'amministrazione Biden, che ha recentemente imposto dazi su veicoli elettrici e semiconduttori cinesi.
I produttori di whiskey sono preoccupati per l'impatto che queste politiche potrebbero avere, come già accaduto in passato con il crollo del 30% delle esportazioni a seguito delle ritorsioni dell'Unione Europea nel 2018. Anche i governi stranieri, in particolare Canada e Messico, temono una riapertura delle negoziazioni sugli accordi commerciali nordamericani, che potrebbero diventare più tese con una presidenza Trump. Il mondo degli affari è in attesa di vedere se gli Stati Uniti adotteranno politiche più protezionistiche o se cercheranno di rafforzare le alleanze con i partner internazionali, come indicato dall'amministrazione Harris.
Fonte: The Whiskey Industry Is Bracing for a Trade War if Trump Wins