L'Intelligenza artificiale, la tigre dai denti a sciabola e il dubbio socratico
Analisi & Ricerche
Negli ultimi anni, il dibattito sull'importanza dell'apprendimento del coding ha dominato le discussioni relative al futuro dell'istruzione e del lavoro. La visione tradizionale ha sempre posto l'accento sulla necessità di acquisire competenze in programmazione e informatica come preparazione indispensabile per affrontare le sfide future. Tuttavia, una recente osservazione di Jensen Huang, CEO di NVIDIA, segnala un cambio di paradigma significativo, dovuto agli avanzamenti nell'intelligenza artificiale (IA). Secondo Huang, l'evoluzione tecnologica non punta a trasformare ogni individuo in un programmatore nel senso convenzionale, ma piuttosto a creare sistemi così sofisticati da essere operabili attraverso il linguaggio naturale. Questo sviluppo mira a eliminare le barriere all'utilizzo della tecnologia, rendendo l'IA e la programmazione accessibili a un pubblico più ampio.