Made in Italy 2030
Presentazione e discussione del Libro Verde Mimit sulla Politica Industriale
Il prossimo 21 novembre alle 16:00, Stroncature, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ospiterà la presentazione del “Made in Italy 2030 - Libro Verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia”. Ne discutono: Gianluca Ficco, Segretario Nazionale UILM; Roberto Menotti, redattore capo di Aspenia online, vicedirettore di Aspenia e Senior Advisor per le attività internazionali, presso Aspen Institute Italia; Giorgio Arfaras, economista Centro Studi Einaudi. Il rapporto è curato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, diretto da Paolo Quercia.
Con Libro Verde “Made in Italy 2030” si apre una fasi di consultazione pubblica per sviluppare una nuova politica industriale italiana, con l’obiettivo di adottare un Libro Bianco nel 2025. Il documento si divide in due sezioni: la prima analizza problemi e sfide dell’industria italiana, mentre la seconda si concentra su studi settoriali specifici.
Tra i principali temi affrontati vi sono il ruolo dell’Italia nell’economia internazionale, la ridefinizione degli obiettivi della politica industriale e il superamento delle conseguenze negative dell’iperglobalizzazione. Le sfide chiave sono tre: la transizione verde, quella tecnologica e quella geopolitica, da affrontare con un approccio strategico per favorire decarbonizzazione, modernizzazione del Made in Italy e autonomia economica.
Il documento propone obiettivi per ridare centralità al settore manifatturiero, ridurre i costi energetici e promuovere la collaborazione tra Stato e imprese. Viene evidenziata la necessità di una politica industriale che supporti settori strategici come siderurgia, automotive, farmaceutica, difesa, spazio e mare, e si propone un nuovo indice di specializzazione per misurare il valore del Made in Italy in vari settori produttivi.
Infine, il Libro Verde sottolinea l’importanza delle filiere produttive italiane, identificandone 19 e analizzandone i rapporti economici, occupazione ed esportazioni, con l’idea di organizzare una Conferenza delle Imprese e delle Filiere per politiche trasversali.