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Modelli di governance del trasferimento di conoscenza

ago 09, 2025
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Photo by Vadim Sherbakov on Unsplash

Il trasferimento di conoscenza e tecnologia dalle università alla società civile e al mondo produttivo è oggi un elemento centrale delle politiche accademiche globali. In molte giurisdizioni, la cosiddetta “terza missione” è stata codificata, finanziata e valutata con strumenti specifici, riconoscendo agli atenei un ruolo attivo nella generazione di impatto economico, sociale e culturale. Stroncature, attiva dal 2020, affianca università e centri di ricerca nelle attività di Terza Missione con servizi integrati di organizzazione eventi online, produzione di contenuti divulgativi multimediali, valorizzazione di brevetti e spin-off, diffusione attraverso canali digitali e stampa, e supporto alla rendicontazione ai fini SUA-TM e VQR. L’obiettivo è amplificare l’impatto delle attività di public engagement e trasferimento tecnologico, raggiungendo pubblici non specialistici e interlocutori del mondo produttivo. Questa serie di approfondimenti analizzerà, con metodo comparativo, modelli internazionali considerando contesto, norme, processi, governance, proprietà intellettuale, spin-off, licensing, strumenti finanziari e sistemi di valutazione, per individuare elementi trasferibili al contesto italiano.

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Il primo tema affrontato in questa serie è dedicato ai modelli di governance del trasferimento di conoscenza, un aspetto che costituisce l’ossatura organizzativa dell’intero processo. La governance definisce ruoli, responsabilità e meccanismi decisionali che regolano come un ateneo individua, protegge e valorizza i risultati della ricerca. A livello internazionale esistono approcci molto diversi: modelli centralizzati che concentrano le funzioni in un unico ufficio di trasferimento tecnologico, sistemi federati che distribuiscono competenze tra dipartimenti e strutture specialistiche, reti consortili che uniscono più università, e soluzioni societarie che affidano la gestione a entità controllate ma giuridicamente autonome. Comprendere le differenze tra questi assetti è cruciale per valutare l’efficacia delle politiche di valorizzazione, l’efficienza dei processi e la capacità di attrarre partner e investitori. In questo articolo analizzeremo le principali configurazioni adottate nei sistemi universitari di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, paesi nordici, Israele e Singapore, mettendo in evidenza vantaggi e limiti di ciascun approccio. L’attenzione sarà rivolta anche agli aspetti normativi che ne influenzano il funzionamento, agli strumenti di coordinamento con altre missioni dell’università e agli indicatori utilizzati per misurarne l’efficacia. L’obiettivo è fornire un quadro chiaro e comparabile, utile a comprendere come la governance possa orientare la qualità e l’impatto del trasferimento di conoscenza e a individuare elementi che possano essere adattati alle esigenze del contesto italiano.


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