Quello che segue è il nuovo numero del Monitoraggio dei più importanti Think Tanks internazionali sul periodo che va dal 30 aprile al 30 maggio, dedicato alla questioni “Energia e Ambiente”. Questo numero è curato da Laura Ponte e riguarda i seguenti centri studi: RAND Cooperation, Atlantic Council, Center for Strategic and International Studies, Friends of Europe, Center of European Reform, Institut français des relations internationales (IFRI), Egmont Institute
How Could the United States Incentivize Investors to Decarbonize the Economy?
Pagine: 1
Ad aprile, la US Securities and Exchange Commission (SEC) ha pubblicato un documento in cui propone di richiedere alle società quotate in borsa di comunicare i propri rischi legati al clima. Alla base vi è la volontà di indirizzare gli investitori a prendere decisioni consapevoli e riuscire a sostenere le aziende impegnate concretamente al raggiungimento del net-zero. Tuttavia, RAND compie un ragionamento più ampio, proponendo ulteriori politiche per ottenere significativi guadagni dagli investimenti verso un'economia decarbonizzata.”
Disasters and Indigenous Peoples: a Critical Discourse Analysis of the Expert News Media
Pagine: 24
Viene proposta un'analisi critica del discorso di come i popoli indigeni, in caso di catastrofi naturali, sono rappresentati dai maggiori mass media al fine di incorporare punti di vista provenienti da gruppi emarginati e vulnerabili. Esso verte, secondo gli autori, su cinque argomenti - disastri naturali, interventi umanitari, sistemi di oppressione, tecnocrazia e autodeterminazione - che sembrano essere intrecciati.
Transatlantic cooperation on green steel: Building effective standards
Pagine: 2
Il settore industriale deve affrontare un percorso difficile per ridurre drasticamente le emissioni dirette di gas serra: uno dei primi passi è incentivare l’utilizzo dell’acciaio verde. A tal fine RAND analizza gli sforzi già compiuti in questa direzione, ritrovando nel partenariato transatlantico il maggiore potenziale per guidare questi sforzi. Propone, infine, una serie di priorità che dovrebbero essere considerate prima di adottare uno standard comune in quanto l'efficacia di qualsiasi standard dipende dalla sua accettazione generale.
Oscurata dalla crisi energetica, si sviluppa una crisi alimentare
Pagine: 2
Gli autori ragionano su come molti mercati emergenti siano ancora alle prese con un debito significativo e con uno stress economico causato dalla pandemia di COVID-19 e debbano già far conto con le conseguenze dell'inflazione dei prezzi alimentari. Osservano che a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle pressioni sull'agricoltura è probabile che i sistemi causino problemi nei paesi che mancano di sbocchi politici solidi.
Colombia can lead the energy transition in Latin America
Pagine: 2
La Colombia ha il potenziale per essere un produttore, a livello mondiale, di energia rinnovabile: l'accesso sia all'Oceano Atlantico sia a quello Pacifico consente la formazione di reti marittime globali mature per le esportazioni di energia rinnovabile. Tuttavia, le barriere politiche e tecniche hanno inibito lo sviluppo dell'energia pulita nel Paese latinoamericano e continuano a mettere a dura prova la sua scalabilità. A tal fine RAND propone un duplice approccio: promuovere un ambiente “attrattivo” per gli investimenti nazionali ed esteri, attraverso un portafoglio di progetti diversificato; includere le comunità locali come leader nello sviluppo di progetti rinnovabili.
Reducing Methane Emissions from Global Gas
Pagine: 22
“Questo rapporto delinea i recenti sforzi globali, nazionali e subnazionali per ridurre le emissioni di metano da petrolio e gas. L’autore analizza come potrebbe svilupparsi la domanda per gas più pulito, o "differenziato", conducendo interviste con i principali attori globali del gas. Emergono 12 discorsi che vengono riportati nella parte finale del report, potendone ricavare raccomandazioni politiche, dato che nessun attore centrale ha abbastanza influenza per spostare il mercato da solo.”
How energy transition will rewire world
Pagine: 4
Il commento mira ad analizzare le sfide strategiche legate al passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia a basse emissioni di carbonio. Infatti, sottolinea come vi sia l’esigenza di considerare la transizione energetica composta da altre due transizioni -industriale e dei minerali- e di rendere la politica climatica una politica industriale. Per questo che, nella parte finale, si ipotizza che la futura mappa energetica sarà molto più disordinata rispetto a quella a cui siamo abituati.
Can Russia Execute a Gas Pivot to Asia?
Pagine: 3
A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina e delle conseguenti sanzioni adottate nei confronti della Russia, l’UE, il principale acquirente del gas dell’orso bianco, sta cercando di diversificare le sue fonti di approvvigionamento. Questo commento da parte CSIS ragiona se vi sia la possibilità che l’Asia, al posto del continente occidentale, possa diventare per Mosca un nuovo florido mercato energetico.
The world’s food crisis: too late to avoid the hunger, but can we still avoid the famine?
Pagine: 5
Molto spesso si sente parlare della crisi alimentare causata dalla guerra in Ucraina che non permette le esportazioni di grano al di fuori del Paese. Tuttavia, vivendo in un mondo complesso, i motivi per cui ci stiamo avvicinando ad una carestia globale sono diversi. Questo commento analizza, dunque, tutti gli elementi che hanno portato al concretizzarsi di questa situazione, proponendo delle soluzioni articolate su diversi settori.”
How to make eu fiscal rules compatible with net zero
Pagine: 11
Al fine di raggiungere l'obiettivo climatico, prefissato dall’UE, di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050, si richiede ai singoli Stati membri uno sforzo notevole. Per ciò che il Center of European Reform ha analizzato in questo report i colli di bottiglia inerenti alla transizione energetica, con l’intento di trovare una soluzione alle numerose sfide future.
Pagine: 34
Il monito su cui si basa questo report è incentivare l’UE ed i singoli Stati membri ad aumentare, in modo coerente e strutturato, gli investimenti utili al raggiungimento degli obiettivi molto ambiziosi del 2030. Si propone di riuscire a stabilire un quadro di riferimento coerente, vista anche la recente inflazione che, probabilmente, nasconde una più profonda frammentazione dell'economia mondiale
Pagine: 5
Ad oggi, il motore delle politiche occidentali è la battaglia al cambiamento climatico: tuttavia il mancato studio delle sue microcomponenti ha creato dei vulnera nel sistema, difficili da risolvere. Prima fra tutti, la sempre più concreta possibile crisi dei minerali rari: gli autori sostengono che si potrà evitare solo grazie ad una maggiore cooperazione tra le due sponde dell’Atlantico, sostenuta dagli investimenti finanziari del Global Gateway.