Oxford University Innovation (OUI) rappresenta il cuore pulsante dell'innovazione all'interno dell'Università di Oxford, fungendo da ponte tra le ricerche accademiche e il mondo esterno, composto da industrie, start-up e società di consulenza. Fondata originariamente come Oxford University Research and Development Ltd nel 1987 e successivamente nota come Isis Innovation fino al 2016, OUI ha evoluto la sua missione nel corso degli anni, mantenendo sempre al centro l'obiettivo di trasformare le scoperte scientifiche in benefici tangibili per la società. La sua attività si articola principalmente attraverso la gestione della proprietà intellettuale, la creazione di spin-out, la consulenza e la vendita di materiali, operando in stretta sinergia con ricercatori, studenti e partner esterni per massimizzare l'impatto globale della ricerca e dell'espertise di Oxford.
La sua natura giuridica è quella di una società a responsabilità limitata (Ltd) interamente di proprietà dell'Università di Oxford. Come tale, agisce come un ponte tra il mondo accademico dell'università e il settore industriale e commerciale, con l'obiettivo di trasformare le scoperte e le innovazioni scientifiche in applicazioni pratiche e commerciali, quali startup, prodotti, o servizi.
I membri di Oxford University Innovation generalmente includono un mix di dirigenti esperti in vari campi, come trasferimento tecnologico, gestione aziendale, finanza e sviluppo imprenditoriale, oltre a ricercatori e accademici dell'Università di Oxford. Questi membri lavorano insieme per identificare, sviluppare e supportare le opportunità commerciali derivanti dalla ricerca universitaria. La squadra di OUI è composta da professionisti del trasferimento tecnologico, manager di progetto, specialisti in brevetti e licenze, consulenti per le startup e esperti in collaborazioni industriali.
La gestione della proprietà intellettuale è uno degli aspetti fondamentali del lavoro di OUI, che si occupa di identificare, proteggere e commercializzare le tecnologie attraverso brevetti e licenze. Con una media di una domanda di brevetto a settimana e oltre 360 famiglie di brevetti gestite, OUI si posiziona come uno dei principali attori nel panorama della trasferimento tecnologico nel Regno Unito. Questo impegno si traduce non solo nella protezione delle innovazioni ma anche nella loro valorizzazione, attraverso accordi di licenza che permettono alle aziende di investire nello sviluppo e nella commercializzazione dei prodotti.
Un altro pilastro dell'attività di OUI è la creazione di spin-out, aziende nate per portare sul mercato le innovazioni sviluppate all'interno dell'università. Dal 1987, OUI ha contribuito alla formazione di numerose spin-out, attirando investimenti esterni per oltre 2,5 miliardi di sterline dal 2010 e creando valore sia per l'università che per l'economia locale. Queste aziende spaziano in diversi settori, dalla biotecnologia all'ingegneria, dimostrando l'ampio spettro di ricerca e innovazione presente all'Università di Oxford.
La consulenza rappresenta un altro servizio chiave offerto da OUI, che mette a disposizione l'expertise accademica per progetti esterni, supportando sia i ricercatori che desiderano offrire la propria consulenza sia i clienti esterni alla ricerca di soluzioni specifiche. Questo non solo contribuisce a diffondere la conoscenza e l'innovazione ma apre anche nuove opportunità di finanziamento e collaborazione per l'università .Infine, OUI gioca un ruolo cruciale nell'ecosistema dell'innovazione di Oxford, promuovendo una cultura che celebra la diversità e l'inclusione e lavorando per creare un ambiente in cui staff, studenti e partner esterni possano collaborare efficacemente. Attraverso eventi, pubblicazioni e una forte presenza online, OUI si impegna a mantenere viva la conversazione sull'innovazione, con l'obiettivo di rendere Oxford un punto di riferimento globale in questo campo.
Casi di successo
L'Università di Oxford ha una lunga e illustre storia nella creazione di spin-out di successo, aziende che trasformano la ricerca accademica in applicazioni commerciali. Tra gli esempi più recenti e di rilievo vi sono Osler Diagnostics, OMass Therapeutics e MiroBio, che nel 2022 hanno raccolto collettivamente 400 milioni di sterline, posizionandosi tra i primi cinque investimenti in spin-out nel Regno Unito[3]. Queste aziende rappresentano solo una piccola parte dei casi di successo delle spin-out di Oxford, che hanno raccolto 956 milioni di sterline in investimenti esterni nello stesso anno, circa il 45% del totale di 2,13 miliardi di sterline tracciato nel Regno Unito.
Osler Diagnostics si è distinta per lo sviluppo di tecnologie diagnostiche innovative, mentre OMass Therapeutics si concentra sulla terapia delle malattie attraverso la comprensione delle strutture molecolari e MiroBio si impegna nello sviluppo di terapie immunologiche. Queste aziende sono solo alcuni esempi del dinamismo e dell'impatto delle spin-out di Oxford, che continuano a crescere e ad attrarre investimenti significativi, contribuendo allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro nella regione.
Oltre a queste, Oxford Nanopore Technologies è un altro esempio di spin-out di grande successo, attualmente valutata a 2,39 miliardi di sterline. Questa azienda è specializzata nello sviluppo di tecnologie per il sequenziamento del DNA e rappresenta uno dei casi di maggior valore tra le spin-out britanniche.
L'Università di Oxford ha generato oltre 300 spin-out, start-up e imprese sociali dal 1959, con più della metà create nell'ultimo decennio. Questo testimonia l'importanza dell'innovazione e della commercializzazione della ricerca per l'università, che ha affrontato alcune delle sfide più grandi e letali del nostro tempo, dalla COVID-19 alla malaria, fino ai veicoli autonomi e alle nuove fonti di energia.
In conclusione, l'Università di Oxford non solo mantiene la sua posizione di leader nel Regno Unito per la generazione di spin-out, ma continua a dimostrare la sua capacità di trasformare la ricerca accademica in imprese di successo che hanno un impatto significativo a livello locale e globale.