Sta ritornando ad essere evidente un nesso che per un pò di tempo era stato messo da parte: vale a dire il legame che c’è tra gli investimenti in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico e le preoccupazioni relative alla sicurezza e alla preparazione militare delle democrazie liberali. La cosa era abbastanza evidente negli anni della Guerra Fredda, quando il confronto con l’Unione Sovietica appariva come una lotta esistenziale. Furono quelle paure che guidarono la politica scientifica degli Stati Uniti (in primo luogo) e che crearono le infrastrutture materiali ed immateriali che hanno dato il via alle rivoluzioni tecnologiche ed economiche dei decenni successivi. Gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) della difesa hanno portato a progressi in aree come l'elettronica, i materiali avanzati e l'informatica, che hanno avuto ricadute nel settore civile. Ora la cosa ritorna evidente e le preoccupazioni per la sicurezza nazionale continuano a plasmare le priorità di investimento nella scienza e nella tecnologia, con implicazioni di vasta portata per l'economia e la società di domani.
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