Christian Joppke, professore di sociologia, affronta in questo volume la natura politica del neoliberismo, distanziandosi da letture puramente economiche o riduttive del concetto. L’obiettivo dichiarato del libro è distinguere chiaramente tra liberalismo e neoliberismo, non negandone la parentela storica ma insistendo sulla loro differente funzione come principi ordinatori della politica contemporanea. Il termine “neoliberismo” viene spesso rifiutato come retorico o eccessivamente esteso; tuttavia, Joppke ne difende un uso ampio e articolato, capace di coglierne l’effettiva pervasività come razionalità di governo delle società occidentali. Il libro è strutturato intorno alla tensione concettuale tra ordine e rottura: da un lato, analizza le forme istituzionali con cui il neoliberismo si è stabilito come nuovo ordine politico; dall’altro, studia le rotture generate da forze populiste e identitarie, che si presentano come reazioni, ma che in realtà operano all’interno dello stesso quadro neoliberale. L’argomentazione si dispiega in una genealogia del neoliberismo, nella descrizione delle sue forme istituzionali e nella critica alle risposte politiche di destra e sinistra, mostrandone l’inadeguatezza a fuoriuscire dal paradigma dominante.
© 2025 Stroncature
Substack è la casa della grande cultura