Il sistema internazionale sta attraversando una trasformazione verso un assetto multipolare, dopo decenni di predominio unipolare statunitense successivi alla Guerra Fredda. Oggi molti osservatori sostengono che siamo all’alba di una nuova era caratterizzata da una pluralità di potenze e centri di influenza. Gli Stati Uniti mantengono capacità uniche in campo militare e un’ampia rete globale di alleati, ma il loro vantaggio relativo si è ridotto con l’ascesa di altre potenze. La Cina in particolare è ormai la seconda economia mondiale (prima a parità di potere d’acquisto) e spende in difesa più di qualsiasi paese dopo gli USA. L’India, da parte sua, è divenuta nel 2023 la nazione più popolosa superando la Cina e consolidando il suo peso economico e geopolitico crescente. Però qualche dubbio sorge e bisogna chiedersi se le potenze emergenti potranno continuare a crescere anche se si chiudono, come nel caso cinese, e se l’ordine liberale internazionale, fatto di mercati aperti, diritto internazionale, sicurezza delle rotte si dovesse indebolire.