Prospettive africane | Processi di integrazione continentale | Grazia Deledda | Eleatiche
Dal boom demografico all'integrazione globale: Il ruolo crescente dell'Africa nell'economia mondiale
L'immagine dell'Africa come un continente afflitto da povertà, conflitti e stagnazione economica è profondamente radicata nell'immaginario collettivo. Tuttavia, questa percezione è in netto contrasto con la realtà di un continente che ha registrato una crescita economica sostenuta per oltre due decenni. Secondo i dati della Banca Mondiale, l'Africa subsahariana ha registrato una crescita media del PIL del 4,6% tra il 2000 e il 2019, superando la media globale del 3,8%. Anche durante la pandemia di COVID-19, mentre gran parte del mondo è entrata in recessione, l'Africa ha dimostrato una notevole resilienza, con una contrazione economica molto più contenuta rispetto ad altre regioni. Questa narrativa di crescita e potenziale è spesso oscurata da stereotipi obsoleti, impedendo una comprensione più sfumata delle dinamiche economiche in gioco nel continente.
I processi di integrazione regionale in Africa
L'Africa sta vivendo un periodo di intensi processi di integrazione regionale, che stanno ridefinendo le dinamiche economiche, politiche e di sicurezza del continente. Al centro di questi processi vi è l'Area di Libero Scambio Continentale Africana (AfCFTA), entrata in vigore nel gennaio 2021, che mira a creare un mercato unico di 1,3 miliardi di persone, con un PIL combinato di 3,4 trilioni di dollari. L'AfCFTA rappresenta un'iniziativa storica e ambiziosa, che potrebbe trasformare profondamente le economie africane, stimolando il commercio intra-africano, la diversificazione produttiva e l'attrazione di investimenti esteri. Secondo uno studio della Commissione Economica per l'Africa delle Nazioni Unite, l'AfCFTA potrebbe aumentare il commercio intra-africano del 52% entro il 2022 e del 97% entro il 2035, con benefici significativi in termini di crescita economica, creazione di posti di lavoro e riduzione della povertà.
"Il tema del tesoro nascosto nelle opere di Grazia Deledda" di Milena Contini
Lo scorso 19 luglio, Stroncature ha ospitato la presentazione del volume “"Il tema del tesoro nascosto nelle opere di Grazia Deledda" di Milena Contini (Studium Editore, 2022). l volume esplora il tema del tesoro nascosto nelle opere di Grazia Deledda, analizzando una selezione di articoli demologici pubblicati sulla rivista “Natura e Arte” nel 1894, numerosi racconti e alcuni dei suoi romanzi, in particolare “Il tesoro” (1897) e “Cenere” (1903). Attraverso l’analisi di testi che differiscono significativamente in termini cronologici, contenutistici e stilistici, emerge come il tema dell’accusorgiu non debba essere relegato al ruolo di semplice epifenomeno. Al contrario, questo tema viene valorizzato come un elemento connotativo distintivo della narrativa deleddiana, capace di contribuire significativamente a liberare l’autrice da alcuni stereotipi interpretativi che talvolta vengono ancora riproposti. Il libro sostiene la personalità letteraria originale di Deledda, risultato del dinamico confronto tra la sua cultura barbaricina nativa e le influenze del panorama intellettuale europeo, offrendo una nuova prospettiva sulla sua opera e sul suo contributo alla letteratura. Con l'autrice dialogano: Raffaello Palumbo Mosca e Federico Della Corte.
Eleatiche
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Quali elementi danno valore a una azienda agli occhi di un investitore? Il fossato
Il concetto di vantaggio competitivo durevole, o "moat" come lo definisce Warren Buffett, rappresenta la pietra angolare nella valutazione del potenziale a lungo termine di un'azienda. Questo "fossato" metaforico agisce come una barriera protettiva, isolando l'impresa dalla concorrenza e consentendole di mantenere una redditività superiore nel tempo. Per gli imprenditori, comprendere e sviluppare un moat è fondamentale per garantire la sostenibilità e la crescita del proprio business. Il vantaggio competitivo può manifestarsi in varie forme: può essere un marchio iconico, come nel caso di Coca-Cola, economie di scala che permettono costi di produzione inferiori, come quelle di Amazon, effetti di rete che aumentano il valore del servizio con l'aumentare degli utenti, come si osserva in piattaforme quali Facebook, o brevetti che garantiscono l'esclusività di prodotti o processi, come nel settore farmaceutico con aziende come Pfizer. La chiave sta nel creare un vantaggio che sia non solo forte, ma anche duraturo e difficile da replicare per i concorrenti.
I fossati di Apple
Apple rappresenta un caso studio straordinario di come un'azienda possa costruire e mantenere un vantaggio competitivo durevole nel tempo. La sua capacità di dominare il mercato della tecnologia consumer per decenni non è solo il risultato di prodotti innovativi, ma di una strategia multidimensionale che ha creato un "moat" attorno al suo business. Questo "fossato" metaforico, come lo chiama Warren Buffett, protegge Apple dalla concorrenza e le permette di godere di una redditività superiore rispetto ai rivali. Per gli imprenditori che ambiscono a replicare il successo di Apple, è fondamentale comprendere i pilastri su cui si fonda il suo vantaggio competitivo e come questi si rafforzino reciprocamente. Solo sviluppando una strategia altrettanto robusta e integrata sarà possibile costruire un business capace di prosperare nel lungo termine, anche in mercati altamente competitivi come quello tecnologico. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio gli elementi chiave del "moat" di Apple, fornendo spunti concreti per gli imprenditori che vogliono costruire un vantaggio competitivo duraturo per la propria azienda.