Punti cardinali #13
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero, in lingua originale, e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo.
Attraverso un monitoraggio sistematico delle principali case editrici internazionali, vengono selezionati i volumi più significativi per l’analisi dei grandi processi politici, economici, scientifici, tecnologici e sociali contemporanei.
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"The New Global Economic Order" a cura di Lili Yan Ing e Dani Rodrik
Il volume The New Global Economic Order, a cura di Lili Yan Ing e Dani Rodrik, è stato pubblicato da Routledge nel 2026 e si colloca nel dibattito sulla riorganizzazione dell’ordine economico internazionale. L’opera prende avvio dalla constatazione che l’integrazione globale degli ultimi decenni ha prodotto risultati diseguali e che la fase attuale mostra fratture geopolitiche e tensioni economiche ricorrenti. La domanda centrale riguarda come conciliare apertura commerciale, sicurezza economica, transizione verde e stabilità sociale in un contesto di multipolarismo crescente. I curatori impostano il problema in termini di architettura e regole: quali meccanismi di cooperazione consentono crescita e inclusione senza imporre un modello unico. La proposta generale è costruire un ordine che ammetta differenziazione tra paesi, preservi spazi per politiche nazionali e mantenga, al tempo stesso, standard minimi condivisi. Il libro adotta una prospettiva comparata, storica e di policy, combinando analisi retrospettive e indicazioni operative per i decisori pubblici. Il filo conduttore è l’equilibrio tra efficienza e resilienza, tra concorrenza e coordinamento, tra disciplina di mercato e azione pubblica. L’intento non è ideologico, ma pragmatico: identificare regole e strumenti capaci di minimizzare i costi di transizione e di massimizzare i benefici collettivi. Si insiste sulla necessità di politiche industriali mirate, sulla funzione delle istituzioni multilaterali riformate e su nuove forme di cooperazione tematica. Vengono discussi i nessi tra tecnologia, trasformazione produttiva e riposizionamento delle catene globali del valore. Il testo mira a offrire un quadro coerente per governare l’interdipendenza anziché subirla. Ne emerge una visione in cui apertura e protezione non sono alternative, ma dimensioni da bilanciare con criteri trasparenti. L’opera, infine, propone un metodo per valutare compromessi e priorità in presenza di vincoli fiscali, energetici e sociali. L’obiettivo è fornire linee guida operative per un ordine economico capace di sostenere prosperità, stabilità e inclusione nel medio-lungo periodo.
"The Future of Social Policy" di Bent Greve
Il volume The Future of Social Policy di Bent Greve (Il futuro della politica sociale), pubblicato da Routledge nel 2025, affronta in modo sistematico la questione dell’evoluzione dei sistemi di welfare nelle società contemporanee. L’autore osserva che le politiche sociali nei paesi economicamente sviluppati, in particolare in Europa, sono sottoposte a pressioni molto più forti che in passato a causa di crisi globali, cambiamenti demografici, trasformazioni tecnologiche e nuove forme di disuguaglianza. Il problema centrale, che guida tutta l’opera, è capire se e come le istituzioni del welfare state possano adattarsi a un contesto in rapida evoluzione, mantenendo legittimità, sostenibilità economica ed efficacia redistributiva. L’autore analizza i principali fattori di pressione e i possibili scenari, con l’obiettivo di offrire una bussola interpretativa utile a studiosi, decisori politici e cittadini interessati. Fin dalle prime pagine emerge chiaramente che il futuro del welfare non può essere considerato scontato: sarà piuttosto il risultato di un equilibrio fragile tra vincoli di risorse, consenso politico e nuove aspettative sociali.
"Japan’s Response to History Problems" di Karol Zakowski
Il volume di Karol Zakowski, Japan’s Response to History Problems. National Interests, Ideologies, and Decision-Making Processes (La risposta del Giappone ai problemi della storia. Interessi nazionali, ideologie e processi decisionali), pubblicato da Routledge nel 2021, affronta un nodo cruciale che segna la politica e la diplomazia del Giappone contemporaneo: il rapporto irrisolto con il proprio passato di aggressione militare e coloniale, in particolare nei confronti della Cina e della Corea del Sud. L’autore parte dal presupposto che la memoria storica non sia un semplice insieme di fatti accaduti, ma un campo di battaglia politico in cui interessi nazionali, ideologie contrapposte e logiche decisionali si intrecciano. La questione di fondo è la tensione tra le esigenze della politica estera, che imporrebbero una gestione conciliatoria delle dispute per favorire la stabilità regionale, e quelle della politica interna, in cui partiti, fazioni e opinione pubblica spingono spesso verso una linea revisionista o più assertiva. Zakowski si propone di spiegare come queste tensioni abbiano condizionato le scelte dei governi giapponesi, determinando oscillazioni tra atti di riconciliazione e gesti percepiti come provocatori dai vicini asiatici.
"Good Growth. How Brands Win with Social Impact" di Omar Rodríguez Vilá e Sundar Bharadwaj
Il volume Good Growth. How Brands Win with Social Impact (in italiano Buona crescita. Come i marchi vincono con l’impatto sociale), scritto da Omar Rodríguez Vilá e Sundar Bharadwaj e pubblicato da Routledge nel 2025, affronta una delle questioni più rilevanti per l’economia contemporanea: come conciliare la necessità di crescita economica delle imprese con l’urgenza di rispondere ai grandi problemi sociali e ambientali. Gli autori distinguono tra “crescita cattiva” e “crescita buona”: la prima è quella che aumenta vendite e profitti ma genera conseguenze dannose come inquinamento, sfruttamento di risorse e disuguaglianze; la seconda è quella che riesce a integrare lo sviluppo economico con benefici concreti per la società e per l’ambiente. Il libro si propone quindi come manuale pratico per manager, imprenditori e responsabili di brand che vogliono trasformare l’impatto sociale in leva strategica, evitando che resti confinato a operazioni di facciata o a iniziative filantropiche isolate. La questione centrale non è se crescere, ma come farlo in modo sostenibile e vantaggioso per tutti.
"FinTech 5.0: The Journey from Cryptocurrency to Neobanking" di Jayanta Chakraborti, Shalini Aggarwal, Pardeep Kumar,
Il volume FinTech 5.0: The Journey from Cryptocurrency to Neobanking (FinTech 5.0: Il viaggio dalla criptovaluta alla neobanca), scritto da Jayanta Chakraborti, Shalini Aggarwal e Pardeep Kumar e pubblicato da Routledge nel 2025, si propone di descrivere in modo sistematico la trasformazione del settore finanziario nell’epoca della digitalizzazione avanzata. Gli autori analizzano la traiettoria che parte dalla nascita delle criptovalute, con il progetto di Bitcoin nel 2009, per arrivare fino ai più recenti modelli di neobanking e alle valute digitali delle banche centrali. L’opera non è pensata per un pubblico tecnico, ma per lettori colti interessati a comprendere i meccanismi che hanno ridisegnato i sistemi finanziari globali. Il problema di fondo che il libro affronta è come le tecnologie emergenti, quali blockchain, intelligenza artificiale, big data e machine learning, abbiano modificato non solo i processi interni delle istituzioni finanziarie, ma soprattutto il rapporto tra utenti, banche e intermediari. La domanda implicita è come conciliare innovazione, inclusione finanziaria e stabilità regolatoria in un contesto dove la tecnologia corre più veloce della legislazione e delle strutture tradizionali.