Punti cardinali #19
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero, in lingua originale, e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo.
I vantaggi sono enormi. In breve tempo è possibile accedere ai contenuti completi di testi di saggistica di grande complessità e di difficile accesso, potendo spaziare dalle scienze sociali a quelle della natura, e facendo così propri in modo facile ed economico i frutti della ricerca dei maggiori studiosi e studiose e delle più prestigiose case editrici a livello globale, come se si fosse letto l’intero libro.
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"How to Make Money: An Ancient Guide to Wealth Management"
Pliny & Co., How to Make Money: An Ancient Guide to Wealth Management, Princeton University Press, 2024, è un’antologia di testi latini e greci, selezionati, tradotti e introdotti da Luca Grillo, che ricostruisce metodi, istituzioni e immaginario economico del mondo romano. L’opera è organizzata in capitoli tematici che seguono i principali canali di formazione della ricchezza: l’agricoltura, il commercio e il credito, gli appalti pubblici e la fiscalità, le spese per ottenere consenso politico, i fallimenti e i costi sociali. Le fonti letterarie, giuridiche ed epigrafiche sono affiancate da sintesi esplicative che ne chiariscono il contesto, il funzionamento e il lessico tecnico. L’obiettivo è mostrare come profitto, status e rispettabilità non coincidessero necessariamente, e come gli attori economici romani fossero costretti a negoziare continuamente il divario tra rendimenti economici e prestigio sociale. La cornice metodologica comprende iscrizioni funerarie, graffiti e contratti, che danno voce a prospettive non elitarie spesso ignorate dalla letteratura classica. L’introduzione illustra i criteri di selezione del corpus e segnala i temi volutamente esclusi, come furti o gioco d’azzardo, per mantenere l’attenzione sui meccanismi leciti di acquisizione e gestione della ricchezza. Paratesti, copertina e indici confermano la natura divulgativa e manualistica della raccolta. Il filo conduttore dell’opera è il rapporto fra ethos agrario, sviluppo dei traffici e istituzionalizzazione di contratti e imprese, nel quadro di una società stratificata e mobile. La tesi centrale è che i Romani elaborarono un repertorio di strumenti economici e giuridici molto sofisticati, pur mantenendo un linguaggio e un immaginario ancora ancorati all’agricoltura.
"How to Steal a Presidential Election" di Lawrence Lessig e Matthew Seligman
Il volume di Lawrence Lessig e Matthew Seligman, How to Steal a Presidential Election, pubblicato da Yale University Press nel 2024, affronta con taglio rigoroso e documentato il problema delle vulnerabilità giuridiche e istituzionali del sistema elettorale presidenziale statunitense. Non si tratta di una ricostruzione del passato ma di un’indagine prospettica, scritta all’indomani dei fatti del 6 gennaio 2021 e delle contestazioni sull’elezione di Joe Biden, con l’obiettivo di mostrare come le regole vigenti rendano ancora oggi possibile l’alterazione dei risultati in caso di elezioni molto contestate. L’opera mette in guardia contro la tentazione di considerare gli eventi del 2020–2021 come una parentesi irripetibile, evidenziando invece che le norme costituzionali, le leggi federali e le prassi parlamentari lasciano aperti diversi spiragli. Lessig e Seligman si rivolgono a un pubblico ampio, giuristi e non giuristi, ricostruendo i principali scenari nei quali la volontà popolare può essere aggirata attraverso interpretazioni distorte delle norme e attraverso pratiche politiche che, pur mantenendosi formalmente legali, rischiano di minare la sostanza democratica del sistema.
"We Have Never Been Woke. The Cultural Contradictions of a New Elite" di Musa al-Gharbi
Musa al-Gharbi, We Have Never Been Woke. The Cultural Contradictions of a New Elite, Princeton University Press, 2024, analizza in profondità come il termine “woke”, che oggi indica un insieme di sensibilità verso giustizia sociale, diversità e inclusione, sia diventato soprattutto il linguaggio delle nuove élite culturali. Secondo l’autore, questo lessico non ha portato a una reale riduzione delle disuguaglianze, ma ha funzionato come segno di appartenenza a gruppi privilegiati. Il libro mostra come il discorso inclusivo si accompagni spesso al rafforzamento delle gerarchie esistenti. L’opera è costruita con rigore, supportata da note, dati empirici e richiami storici, e propone un filo conduttore chiaro: i progressi culturali degli ultimi decenni hanno cambiato modi di parlare e rappresentazioni pubbliche, ma non i meccanismi di riproduzione del privilegio sociale. L’argomentazione è introdotta già nei materiali preliminari del volume, che confermano editore, anno e finalità accademica del lavoro, inserendolo nella tradizione critica dei grandi studi sociologici statunitensi.
"Charm. How Magnetic Personalities Shape Global Politics" di Julia Sonnevend
Julia Sonnevend, Charm. How Magnetic Personalities Shape Global Politics (Princeton University Press, 2024), studia in modo sistematico il magnetismo personale dei leader politici e mostra come, nell’attuale ecosistema dei media, esso influenzi scelte pubbliche, atteggiamenti collettivi e relazioni internazionali. L’autrice distingue il modello novecentesco del carisma, fondato sulla distanza e sull’eccezionalità, dalle forme odierne di fascino mediato, basate su prossimità, autenticità messa in scena e interazioni che avvicinano leader e pubblico. Il libro unisce una cornice teorica a casi molto diversi per regime e orientamento politico: Jacinda Ardern, Viktor Orbán, Mohammad Javad Zarif, Kim Jong-un, con Angela Merkel come contro-esempio di autorevolezza costruita senza puntare sul fascino personale. La tesi centrale è che il “carisma/fascino” funzioni da chiave interpretativa per capire tre processi oggi decisivi: la personalizzazione della politica, una diplomazia guidata dai leader e le campagne d’immagine internazionali, le cosiddette “charm offensives”. In un ambiente globale in cui immagini e testi circolano rapidamente e i social media favoriscono interazioni continue, questo magnetismo diventa un dispositivo operativo che aiuta a spiegare come i leader costruiscono consenso, orientano percezioni esterne e incidono sul breve periodo dell’agenda internazionale.
"Zero-Carbon Industry" di Jeffrey Rissman
Jeffrey Rissman, Zero-Carbon Industry. Transformative Technologies and Policies to Achieve Sustainable Prosperity, Columbia University Press, 2024, propone una ricostruzione completa di ciò che serve per decarbonizzare l’industria entro orizzonti compatibili con gli impegni internazionali. L’impianto è tripartito: analisi delle filiere più emissive, tecnologie trasversali e politiche pubbliche. L’autore parte da un dato di contesto: l’industria pesa per circa un terzo delle emissioni globali di gas serra, con una forte concentrazione geografica. Il libro adotta un criterio pragmatico, orientato a soluzioni tecnicamente mature o in fase avanzata di validazione sperimentale, e a strumenti di politica industriale capaci di accelerarne la diffusione. Le figure introduttive chiariscono la ripartizione per settori e la natura delle emissioni, distinguendo tra energia, processi e feedstock. Ne deriva che la strategia efficace combina riduzione dei fabbisogni, sostituzione di energia e materie prime, e cattura della CO₂ nei punti in cui le emissioni di processo sono inevitabili. Il testo insiste sul ruolo della domanda pubblica e sugli incentivi economici, ma anche su norme e standard come complemento necessario. La tesi centrale è che la decarbonizzazione industriale non è un esercizio teorico, ma un percorso realizzabile in tempi utili con scelte coerenti su tecnologie, investimenti e regolazione. La prospettiva è globale, con un’attenzione particolare alle economie emergenti e alle comunità esposte.