Punti cardinali #49
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita in italiano che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo. I vantaggi sono enormi. In breve tempo è possibile accedere ai contenuti completi di testi di saggistica di grande complessità e di difficile accesso, potendo spaziare dalle scienze sociali a quelle della natura, e facendo così propri in modo facile ed economico i frutti della ricerca dei maggiori studiosi e studiose e delle più prestigiose case editrici a livello globale, come se si fosse letto l’intero libro.
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“Nuclear Arms Control in Peril. Why the Nuclear Non-Proliferation Treaty Matters and How to Save It” di Thomas D. Grant (Bristol University Press, 2025)
Il libro di Thomas D. Grant, Nuclear Arms Control in Peril. Why the Nuclear Non-Proliferation Treaty Matters and How to Save It (Bristol University Press, 2025), affronta il tema della crisi del controllo degli armamenti nucleari, concentrandosi in particolare sul destino del Trattato di Non-Proliferazione (NPT) e sul confronto con il più recente Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Grant, giurista e diplomatico con lunga esperienza nel Dipartimento di Stato americano, propone un’analisi che coniuga argomentazione giuridica, valutazione politica e diagnosi strategica. L’opera si inserisce in un momento di profonda incertezza del regime di non proliferazione, minacciato da una duplice erosione: da un lato la disillusione dei paesi non nucleari verso l’inefficacia delle promesse di disarmo, dall’altro l’ascesa di nuove potenze che riaprono la corsa agli armamenti. Il testo non è una ricostruzione storica, ma un saggio di prospettiva: l’autore mira a comprendere come preservare la validità dell’NPT in un’epoca segnata dal ritorno della competizione strategica e dalla frammentazione del consenso multilaterale.
“The Shadow Gospel: How Anti-Liberal Demonology Possessed U.S. Religion, Media, and Politics” di Whitney Phillips (MIT Press, 2025)
Il libro The Shadow Gospel: How Anti-Liberal Demonology Possessed U.S. Religion, Media, and Politics di Whitney Phillips, pubblicato nel 2025 da MIT Press, affronta in modo sistematico l’intreccio tra cultura religiosa, immaginario demonologico e dinamiche mediatiche nella politica statunitense contemporanea. L’autrice, nota per i suoi studi sull’etica dei media e sulla disinformazione digitale, propone un’analisi di lungo periodo che collega la rappresentazione del male nel cristianesimo americano alle forme di polarizzazione e di demonizzazione che dominano oggi il discorso pubblico. L’obiettivo del volume è mostrare come una “teologia dell’ombra” – una costruzione culturale in cui il male non è un concetto morale ma un’entità personificata e onnipresente – sia divenuta un linguaggio politico e mediatico capace di strutturare le percezioni collettive. Phillips indaga questa evoluzione non come un semplice fenomeno religioso, ma come una vera e propria infrastruttura cognitiva che attraversa media, movimenti religiosi, campagne elettorali e pratiche digitali. Il libro si fonda su una prospettiva interdisciplinare che unisce storia delle religioni, analisi dei media e teoria politica, offrendo un quadro interpretativo che supera le letture moralistiche o ideologiche della radicalizzazione americana.
“The New Makers of Modern Strategy. From the Ancient World to the Digital Age” (a cura di Hal Brands, Princeton University Press, 2023)
Il volume The New Makers of Modern Strategy. From the Ancient World to the Digital Age, pubblicato da Princeton University Press nel 2023 e curato da Hal Brands, si presenta come una riflessione collettiva sulla continuità e l’evoluzione del pensiero strategico dalla guerra antica alla dimensione digitale contemporanea. L’opera nasce come erede diretta di due classici: Makers of Modern Strategy curato da Edward Mead Earle nel 1943 e Makers of Modern Strategy from Machiavelli to the Nuclear Age del 1986, curato da Peter Paret. Rispetto ai precedenti, questo nuovo volume amplia l’arco temporale e concettuale, includendo sia i fondamenti classici della strategia – da Tucidide e Sun Tzu alla guerra totale del Novecento – sia le nuove frontiere del potere militare e tecnologico, come il cyberspazio, l’intelligenza artificiale e la competizione tra grandi potenze nel XXI secolo. L’approccio di Brands è sistemico: non mira a proporre una teoria unificata della strategia, ma a mostrare come, di epoca in epoca, la riflessione strategica si sia adattata alle condizioni materiali, politiche e tecnologiche del potere. La strategia è intesa come forma di pensiero che collega la forza alla politica, il mezzo al fine, l’azione militare alla sopravvivenza e all’identità delle comunità politiche.
“Reluctant Cold Warriors: Economists and National Security” di Vladimir Kontorovich (Oxford University Press, 2023)
Reluctant Cold Warriors: Economists and National Security, pubblicato da Oxford University Press nel 2023 e scritto da Vladimir Kontorovich, analizza in modo approfondito e documentato il rapporto tra gli economisti americani e le politiche di sicurezza nazionale nel periodo della Guerra fredda. L’autore affronta una questione tanto storica quanto epistemologica: perché gli economisti, pur avendo a disposizione modelli e strumenti quantitativi capaci di analizzare le risorse strategiche, la deterrenza e l’efficienza militare, furono nel complesso riluttanti a collaborare con lo Stato in ambiti di difesa e intelligence. Kontorovich, egli stesso economista con esperienza di ricerca nel campo della pianificazione sovietica e della storia economica comparata, adotta un approccio storico-analitico, basato su fonti archivistiche, corrispondenze private e documenti istituzionali, integrando analisi teorica e ricostruzione storica. L’obiettivo è mostrare come la cultura disciplinare dell’economia americana, fortemente segnata dall’individualismo metodologico e dall’autonomia accademica, si sia tradotta in una distanza strutturale dagli apparati militari, generando una forma di neutralità intellettuale che l’autore definisce “riluttanza strategica”. Il volume, articolato in più capitoli cronologicamente e tematicamente coerenti, mette in relazione la traiettoria dell’economia accademica con quella delle istituzioni di sicurezza nazionale, chiarendo come la Guerra fredda abbia plasmato, indirettamente, la stessa identità scientifica della disciplina.
Licosia
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
1000 × 0 = 0: Why AI Rewards Curiosity, Knowledge, and Creativity
Artificial intelligence is not a new assembly line. It doesn’t integrate everyone—it amplifies those who are ready.
This book explains why.
1000 × 0 = 0 argues that AI does not replace human work—it multiplies it. But it can only multiply what already exists. Without skills, data, knowledge, and creativity, even the most powerful AI produces nothing. As the title suggests: a thousand times zero is still zero.
Blending historical insight with strategic analysis, the book explores how AI is reshaping individual careers, business models, education systems, and public institutions. It offers a clear and well-documented guide for those who want not just to follow the AI transformation—but to shape it.
A book for professionals, educators, policy makers, business leaders, and curious readers. Not about AI in itself, but about how to live and work well with it.
La città antica
“La cité antique” di Numa-Denis Fustel de Coulanges è un’opera fondamentale che esamina le istituzioni sociali, politiche e religiose delle società antiche, in particolare Grecia e Roma. L’autore sostiene che la religione, con particolare attenzione al culto degli antenati e al focolare familiare, era la forza centrale delle antiche città-stato e guidava la struttura sociale e politica. Nel tempo, le istituzioni politiche si evolsero e si separarono dalla religione, portando alla nascita di nuove forme di governo. Fustel de Coulanges evidenzia come il cambiamento delle città-stato antiche sia stato influenzato dalla graduale trasformazione della religione e dall’adozione di nuove credenze, come il cristianesimo. Il libro offre una prospettiva approfondita sulla vita e le credenze delle società greche e romane
Da Libio Severo ai Paleologo
Fra gli argomenti trattati nel volume troviamo: Libio Severo, un imperatore lucano; cartografia storica del Salernitano; i terremoti in Campania nell’antichità; i Paleologo da Costantinopoli a San Mauro Cilento; il Golfo di Policastro in età greco-romana. “Nella Chronica di Cassiodoro, per l’anno 461, è segnalata la presa di potere in Occidente dell’imperatore Libio Severo, successore di Maioriano (457-461), con la precisazione «natione Lucanum», originario della Lucania. Libio Severo regna dal 7 luglio 461 al 25 settembre 465. L’origine lucana («de Lucaniis») è accennata anche nella Chronica Gallica del 511 Alla Lucania rimandano inoltre alcuni versi di Sidonio Apollinare. Dice Sidonio, nel panegirico di Antemio, successore di Libio Severo: «Ha incrementato l’Augusto Severo, per legge di natura, il numero degli dèi; quando l’Enotria lo ha visto da poco caduto, dalle rupi dell’alto Appennino si è diretta verso le case di vetro dell’azzurro Tevere. Non ha le guance chiuse dall’elmo, né la stringe a cerchio la corazza con la forza delle maglie intrecciate ma è a capo scoperto. Dai capelli partono tralci che portano grappoli, nella fronte racchiude molte città fortificate, e dalle spalle ben fatte e dalle braccia splendenti pendono collane che cingono la sopravveste piena di gemme. Avanza più lenta di un vecchio, e piega le membra venerande sostenendole, come ad uno scettro, ad un olmo coronato di pampini. E tuttavia l’accompagna l’Abbondanza: dovunque si avvicina, con il suo incedere feconda la strada, e scortando il suo cammino la lieta Vendemmia sparge rugiada sulle gravide piante». (...) L’imperatore Libio Severo è ora morto, per legge di natura, quindi per anzianità, ed è ormai un divus, secondo la tradizione romana. Nell’immagine poetica, l’Enotria, saputa la notizia, si dirige verso Roma. Qui, nella personificazione dell’Enotria, più che l’Italia in generale, sono da vedere le regioni meridionali, e si conserva il ricordo dell’antico territorio degli Enotri, ossia dell’antica Lucania, che ha dato i natali all’imperatore. Si accenna a delle città fortificate (oppida). Ma l’Enotria non si presenta come guerriera, non veste elmo e corazza: ella è pacifica, anziana, e si veste dell’abbondanza produttiva della terra, e in particolare della Lucania: tralci, viti, olmi coronati di pampini, richiamando la vendemmia e il vino. Il tema dell’abbondanza ci riporta alla tradizionale ricchezza produttiva della Lucania, attestata dall’operetta geografica del IV sec. Expositio totius mundi: la Lucania è una regione ottima e ricca di ogni bene, che esporta molto lardo, in quanto i suoi monti abbondano di animali e di pascoli. Il vino lucano, nel tardo impero, fu oggetto di prelievo fiscale, secondo le disposizioni del Codice Teodosiano: Lucani e Bruzi erano obbligati a far pervenire a Roma una certa quantità di lardo e carne suina (prodotto lucano rinomato).








