Punti cardinali #50
Punti Cardinali è il servizio di Stroncature dedicato alla selezione, analisi e sintesi dei più importanti saggi pubblicati all’estero e non ancora tradotti o distribuiti in Italia. Per ogni testo viene redatta una scheda dettagliata e approfondita in italiano che consente di accedere a tutti i contenuti del libro, alle sue tesi, concetti ed argomentazioni, in modo completo. I vantaggi sono enormi. In breve tempo è possibile accedere ai contenuti completi di testi di saggistica di grande complessità e di difficile accesso, potendo spaziare dalle scienze sociali a quelle della natura, e facendo così propri in modo facile ed economico i frutti della ricerca dei maggiori studiosi e studiose e delle più prestigiose case editrici a livello globale, come se si fosse letto l’intero libro.
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“Domesticating Saints in Medieval and Early Modern Rome” di Maya Maskarinec (University of California Press, 2025)
Il volume Domesticating Saints in Medieval and Early Modern Rome di Maya Maskarinec, pubblicato dalla University of California Press nel 2025, affronta il tema della trasformazione del culto dei santi e della sua funzione identitaria nella Roma tardoantica, medievale e moderna. L’autrice adotta un approccio storico e antropologico, intrecciando fonti letterarie, agiografiche, archeologiche e iconografiche per ricostruire come le reliquie e le memorie dei santi siano state progressivamente “domesticate”, cioè integrate nello spazio urbano e nel tessuto sociale della città. L’obiettivo del libro è comprendere come la Roma cristiana abbia rielaborato il proprio passato pagano e imperiale attraverso la gestione, la localizzazione e la reinterpretazione dei culti dei santi, trasformandoli in strumenti di autorappresentazione e di coesione. Il titolo stesso esprime il processo con cui la santità, da elemento trascendente e universale, venne resa parte della vita quotidiana e territoriale, radicandosi nei luoghi, nelle famiglie, nelle istituzioni religiose e civiche. Il progetto di Maskarinec si colloca nel solco della nuova storiografia sulla spazialità del sacro, che considera i santi come agenti di costruzione identitaria e politica, e la città come luogo dinamico di negoziazione tra memoria, devozione e potere.
“Clawing Back Redistribution in Precarious Times” di Deborah James (Zed Books, 2025)
Il volume Clawing Back Redistribution in Precarious Times di Deborah James, pubblicato da Zed Books nel 2025, affronta una delle questioni più rilevanti e meno comprese dell’economia politica contemporanea: il modo in cui i cittadini ordinari, soprattutto nei contesti del Sud globale, cercano di recuperare forme di redistribuzione economica e di sicurezza sociale in un’epoca dominata dalla precarietà, dal debito e dalla ritirata dello Stato. L’autrice, antropologa sudafricana di grande esperienza, analizza le strategie, le narrazioni e le tensioni che emergono nei rapporti tra cittadini, istituzioni pubbliche e mercati finanziari dopo la fine dell’apartheid. L’approccio è etnografico e comparativo, ma radicato in un’analisi teorica ampia che combina economia morale, teoria del debito e studi sul welfare. Il libro non si limita a descrivere gli effetti della povertà o della disuguaglianza, ma mostra come gli individui tentino di “riconquistare” diritti sociali e risorse economiche, spesso negoziando con istituzioni che operano secondo logiche di mercato. James esplora così l’ambivalenza della redistribuzione contemporanea: mentre lo Stato riduce il proprio ruolo diretto, nuove forme di finanziarizzazione e di credito personale assumono una funzione quasi sostitutiva del welfare pubblico. La ricerca si basa su anni di lavoro sul campo nel Sudafrica post-apartheid, ma si inserisce in un dibattito globale sui modi in cui le società affrontano la precarietà e la trasformazione neoliberale. L’obiettivo complessivo è comprendere come, anche in contesti di vulnerabilità, emergano pratiche di riscatto, contestazione e ridefinizione della giustizia economica.
“Pride in Asia. Negotiating Ideologies, Localness, and Alternative Futures” di Benedict J. L. Rowlett, Pavadee Saisuwan, Christian Go, Li-Chi Chen, Mie Hiramoto (Cambridge University Press, 2025)
Il volume Pride in Asia (Cambridge University Press, 2025) si inserisce nella collana “Cambridge Elements in Language, Gender and Sexuality” e offre un’analisi sistematica delle diverse forme assunte dal Pride in quattro contesti asiatici: Thailandia, Filippine, Taiwan e Hong Kong. Gli autori, provenienti da istituzioni universitarie di vari Paesi, adottano un approccio comparativo e interdisciplinare che combina sociolinguistica, analisi del discorso e studi queer. L’obiettivo principale è decostruire l’idea del Pride come fenomeno uniforme di origine occidentale, mostrando invece come esso venga continuamente reinterpretato e localizzato nei contesti asiatici. Attraverso il metodo del linguistic landscape (LL), gli autori analizzano manifesti, slogan, abbigliamento, discorsi e materiali mediatici per indagare come il linguaggio e le pratiche semiotiche rendano visibili le relazioni tra cittadinanza sessuale, identità di genere e potere. La tesi centrale del libro è che il Pride in Asia costituisca una forma dinamica e contestuale di solidarietà LGBTQIA+, non un’esportazione di modelli occidentali, ma un insieme di pratiche locali che negoziano costantemente tra universalismo e specificità culturale.
“Contesting Zion. The Vatican, American Catholics, and the Partition of Palestine” di Adrian Ciani (Harvard University Press, 2023)
Il volume Contesting Zion. The Vatican, American Catholics, and the Partition of Palestine, pubblicato nel 2023 da Harvard University Press e firmato dallo storico Adrian Ciani, analizza il complesso rapporto tra Santa Sede, comunità cattolica statunitense e questione palestinese nel periodo che va dal secondo dopoguerra alla creazione dello Stato di Israele. L’autore ricostruisce, con taglio archivistico e istituzionale, il modo in cui la Chiesa cattolica cercò di influenzare la definizione politica e territoriale della Palestina, opponendosi in varie forme al progetto sionista e alla spartizione proposta dalle Nazioni Unite nel 1947. Il libro non è soltanto una storia diplomatica, ma anche un’indagine sulle rappresentazioni religiose e culturali che plasmarono l’atteggiamento cattolico verso la Terra Santa e verso l’idea stessa di sovranità ebraica su di essa. Ciani mostra come, all’interno del mondo cattolico, convivessero linee di pensiero divergenti: da un lato la Curia romana, interessata a garantire uno status internazionale di Gerusalemme sotto controllo ecclesiastico; dall’altro, vescovi e laici statunitensi, più sensibili alla politica estera americana e alle implicazioni della Guerra Fredda. L’impostazione è quella di una ricerca di storia transnazionale, fondata su fonti vaticane, diplomatiche e giornalistiche, che interpreta la controversia sullo Stato di Israele come un punto di frattura nel lungo processo di ridefinizione dei rapporti tra cristianesimo, ebraismo e modernità politica.
Licosia
Licosia è la casa editrice di Stroncature. Fondata nel 2015, si dedica esclusivamente alla pubblicazione di testi di saggistica nei campi delle scienze naturali, delle humanities e delle scienze sociali. Tutti i titoli vengono distribuiti e promossi sia in Italia sia all’estero.
La città cancellata: Storia di Picentia, della guerra di Annibale e della vendetta di Roma
Il volume ricostruisce la vicenda storica della città di Picentia, dalla sua fondazione all’annientamento da parte di Roma all’indomani della seconda guerra punica. Situata tra Salerno e Pontecagnano, Picentia rappresenta un caso paradigmatico di damnatio memoriae: una città cancellata per aver parteggiato con Annibale, i cui abitanti furono dispersi e la cui identità fu rimossa dalla tradizione. Attraverso l’analisi incrociata delle fonti letterarie, archeologiche ed epigrafiche, il libro restituisce voce a una comunità cancellata dalla storia, indagando al contempo le strategie politiche e simboliche messe in atto dalla Repubblica romana per consolidare il proprio dominio. Una riflessione sulla forza della deterrenza, sul potere della memoria e sulle forme della sua manipolazione nella costruzione del passato.
Amina: Storia e archeologia di Pontecagnano tra Etruschi, Greci e Romani
Molto prima che diventasse Picentia, Amina fu una città viva, autonoma, profondamente mediterranea. Questo libro ne racconta la storia: un centro etrusco-campano dinamico e articolato, protagonista delle rotte commerciali e dei sistemi politici dell’Italia preromana. Amina fu una città con istituzioni, templi, necropoli, modelli insediativi e forme di rappresentazione del potere proprie, che ne fanno uno dei più interessanti laboratori di civiltà dell’Italia antica. Attraverso l’analisi delle fonti archeologiche, epigrafiche e storiche, il volume ricostruisce il ruolo di Amina nella rete dei centri medio-tirrenici tra VIII e III secolo a.C., fino alla cesura imposta dalla conquista romana e alla rifondazione con il nome di Picentia.







