Punti cardinali e Bollettino dei Libri
Punti cardinali
È un servizio di Stroncature nel quale testi classici e nuove pubblicazioni internazionali vengono analizzate e sintetizzate per consentire al lettore di cogliere con immediatezza tutti i concetti dell’opera. Il servizio è riservato agli abbonati.
"The Birth of Europe" di Jacques Le Goff
Nel suo saggio, Jacques Le Goff sostiene che l’Europa è nata nel Medioevo, tra IV e XV secolo, come costruzione storica e insieme di rappresentazioni collettive. La tesi centrale è che, pur senza un progetto esplicito di unificazione, le trasformazioni politiche, religiose e culturali di quel lungo periodo hanno progressivamente plasmato un’identità europea, caratterizzata dalla tensione tra unità e diversità. Le Goff contesta visioni lineari e deterministiche della storia
europea, ponendo l’accento su fenomeni discontinui, zone di contatto più che di frontiera, e processi di mescolanza tra popoli, lingue e culture. L’idea di Europa, afferma, è stata rinforzata da opposizioni simboliche come quella tra Occidente e Oriente, tra cristianesimo latino e islam, e dalla crescente consapevolezza della specificità di un mondo che si pensava diverso dagli altri. Il libro, scritto nel contesto dell’unificazione monetaria e dell’allargamento dell’Unione Europea, intende offrire una prospettiva storica che illumini l’attuale costruzione europea, mostrando come molte caratteristiche odierne affondino le radici nel Medioevo.
"Grammaire des civilisations" di Fernand Braudel
In Grammaire des civilisations, Fernand Braudel presenta una lettura del mondo contemporaneo attraverso l’analisi comparata delle grandi civiltà. L’opera, concepita come un manuale per l’insegnamento secondario, propone una visione storica fondata sulla lunga durata, che privilegia le strutture profonde rispetto agli eventi. Braudel non si limita a una narrazione cronologica, ma integra geografia, economia, sociologia e antropologia per spiegare la formazione, l’evoluzione e la permanenza delle civiltà. L’autore affronta l’Islam, l’Africa, l’Estremo Oriente, l’Occidente, le Americhe e la Russia, analizzandole come sistemi autonomi ma interconnessi. Ogni civiltà è intesa come un insieme coerente, determinato da fattori materiali e culturali che persistono nel tempo. La civiltà non è definita da singoli eventi, ma da strutture stabili, capaci di resistere ai mutamenti. La storia diventa così una chiave per comprendere il presente e orientarsi nel futuro. Braudel invita a superare una visione superficiale della contemporaneità, restituendo profondità temporale ai fenomeni. L’opera si distingue per rigore analitico e chiarezza concettuale. Le civiltà non sono semplici sommatorie di fatti, ma sistemi che si costruiscono, si consolidano e si trasmettono. Ogni civiltà è una forma complessa, dinamica e stratificata. Lo studio delle civiltà consente di superare i pregiudizi etnocentrici e di riconoscere la pluralità dell’esperienza umana. L’approccio adottato è scientifico e comparativo. La storia è intesa come metodo di conoscenza. La civiltà diventa categoria interpretativa fondamentale per analizzare l’evoluzione delle società umane.
"La congiura dei Pazzi. Intrighi politici, sangue e vendetta nella Firenze dei Medici" di Lauro Martines
Nel libro La congiura dei Pazzi. Intrighi politici, sangue e vendetta nella Firenze dei Medici, lo storico Lauro Martines ricostruisce in modo dettagliato e documentato il complotto ordito contro Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1478. L'autore non si limita a raccontare l'attentato, ma esamina le sue cause e le sue conseguenze all'interno del contesto politico e sociale dell'Italia del Rinascimento. La congiura rappresenta il momento culminante di una lunga crisi delle istituzioni repubblicane fiorentine, travolte dall’ascesa progressiva della signoria medicea. Il libro analizza la trasformazione di Firenze da repubblica a sistema oligarchico, con Lorenzo che, dopo l’attentato, consolida il proprio potere. Martines mette in relazione le dinamiche interne fiorentine con i giochi di potere delle grandi potenze italiane, tra cui lo Stato della Chiesa, il Regno di Napoli, Milano e Venezia. Il testo descrive il ruolo della violenza politica, della vendetta e della diplomazia nelle relazioni tra stati e famiglie. L’autore sottolinea anche la connessione tra cultura, politica e controllo sociale, mostrando come l’umanesimo fiorentino fosse legato alle logiche del potere. La congiura diventa quindi una chiave per comprendere le trasformazioni istituzionali, sociali e culturali della Firenze quattrocentesca.
Bollettino dei Libri
Il Bollettino dei Libri - aprile n. 1/2025
Il nuovo numero del Bollettino dei Libri raccoglie una selezione ragionata di pubblicazioni recenti nei campi delle scienze umane, sociali, giuridiche, filosofiche e ambientali, organizzate per aree tematiche. Le opere presentate, pur nella loro diversità disciplinare e stilistica, condividono una tensione verso l’analisi critica dei processi storici, culturali e istituzionali che caratterizzano la contemporaneità. Il filo conduttore che attraversa l’intero insieme è la necessità di ripensare il rapporto tra memoria collettiva, trasformazione del soggetto, crisi ambientale, riformulazione dei modelli educativi e fragilità delle strutture pubbliche.
Tra i temi ricorrenti si distinguono in particolare: la ricostruzione della memoria storica come esercizio critico e non commemorativo, l’indagine sulle forme di soggettivazione e marginalità, il ripensamento dell’ethos democratico in contesti di crisi, la ridefinizione dei paradigmi educativi e la crescente attenzione alla giustizia ambientale. Le biografie, i saggi filosofici, le inchieste socio-politiche, i testi sull’arte e sulla scienza contribuiscono a delineare un panorama articolato e coerente, in cui l’interrogazione sul presente si traduce in pratiche di conoscenza, analisi e responsabilità culturale. La varietà dei linguaggi e degli approcci conferma la vitalità del libro come strumento critico, capace di connettere riflessione individuale e destino collettivo.
Il Bollettino dei Libri - aprile n. 2/2025
Il nuovo numero del Bollettino dei Libri raccoglie una selezione ragionata di pubblicazioni recenti nei campi delle scienze umane, sociali, giuridiche e ambientali, organizzate per aree tematiche. L’insieme dei testi proposti evidenzia alcune direttrici ricorrenti, che riflettono le tensioni, le domande e le trasformazioni della società contemporanea. Le opere selezionate affrontano queste traiettorie da prospettive disciplinari diverse, ma convergono nell’interrogare con profondità il rapporto tra individuo, storia, istituzioni e futuro.