Chi segue Stroncature sa che qui si tiene molto alla questione del libero arbitrio (che poi è anche il nome della nostra rivista). Per certi versi, l’origine stessa della nostra civiltà deriva dalla capacità dell’individuo di pensare in opposizione al sapere collettivo tradizionale. Certo, è anche vero che le nostre menti vivono immersi in una serie di fatti sociali (Durkheim) e usi sociali (Ortega y Gasset) che hanno la capacità di importi con più o meno forza sugli individui. E di queste cose la sociologia di occupa sin dalla sua nascita. Però ci sono anche una serie di altri condizionamenti sui quali vale la pena fare qualche riflessione. Dunque, quanto è realmente mia la mia mente? Quanto sono davvero libero nel mio pensiero e nelle mie decisioni?