Stroncature

Stroncature

Rappresentare l’irrazionalità: mutazioni del linguaggio politico

nov 03, 2025
∙ A pagamento
Condividi
a chair and a table in a dark room
Photo by Georgi Kalaydzhiev on Unsplash

Il linguaggio della politica democratica sta attraversando una trasformazione profonda, riflesso e insieme causa della cosiddetta era “post-verità”. Tradizionalmente, il discorso pubblico nelle democrazie liberali si fondava – almeno nelle intenzioni – su argomentazioni razionali, fatti verificabili e appelli a interessi materiali concreti. Oggi, invece, assistiamo a una crescente legittimazione di istanze e narrative un tempo relegate ai margini perché considerate irrazionali o infondate. Si potrebbe dire che la politica cerca di rappresentare l’irrazionalità diffusa in settori dell’elettorato: credenze cospirative, paure viscerali, pulsioni identitarie non mediabili dai consueti canali razionali. Contestualmente, il linguaggio politico si è mutato per rispondere a queste nuove realtà: è diventato più semplice, emozionale, a tratti aggressivo, incorporando elementi di colloquialità e persino volgarità un tempo impensabili nel dibattito istituzionale.


Condividi


Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni

Iscriviti a Stroncature per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.

Già abbonato a pagamento? Accedi
© 2025 Stroncature
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia il tuo SubstackScarica l'app
Substack è la casa della grande cultura