Rassegna della stampa tedesca #111
Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania. Gli articoli sono classificati per temi.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Speciale Elezioni Federali
Wähler-Befragung: Umwelt und Klimawandel laut Umfrage wichtiger als Migration und Wirtschaft
Sondaggio elettorale: secondo l'indagine ambiente e cambiamento climatico più importanti di migrazione ed economia
Secondo una nuova analisi del Leibniz-Institut für Wirtschaftsforschung di Essen (RWI), "ambiente e cambiamento climatico" rimangono la sfida più citata per la politica tedesca, con il 39% degli intervistati che la considera una delle due questioni più urgenti. Seguono la situazione economica e l'immigrazione (32% ciascuna), la sicurezza internazionale (22%) e l'inflazione (19%). Tuttavia, l'importanza di questo tema è diminuita rispetto al 2021, quando il 59% degli intervistati lo considerava prioritario. Il calo è particolarmente marcato tra gli elettori di CDU e CSU, dove la percentuale è scesa dal 50% al 20%, mentre rimane molto alta tra i sostenitori dei Verdi (75%).
Per quanto riguarda le politiche energetiche, circa tre quarti degli intervistati approvano l'uscita dal carbone e quasi il 90% sostiene l'espansione delle energie rinnovabili, con l'eccezione degli elettori dell'AfD che mostrano un atteggiamento neutrale. Sul tema del riscaldamento domestico, mentre la maggioranza sostiene il divieto di nuove caldaie a petrolio, non c'è consenso sul divieto di quelle a gas. L'80% degli intervistati è favorevole ai sussidi statali per la riqualificazione degli edifici. Quanto ai proventi della tassazione sulla CO2, la maggioranza preferisce che vengano investiti nell'espansione delle energie rinnovabili o dei sistemi di trasporto rispettosi del clima, piuttosto che restituiti direttamente ai cittadini.
Vor der Bundestagswahl: Was die Wissenschaft von der künftigen Regierung erwartet
Prima delle elezioni federali: cosa si aspetta la scienza dal futuro governo
La Germania, nonostante sia uno dei paesi che investe di più in ricerca e sviluppo con il 3,14% del PIL, sta perdendo terreno nei confronti internazionali. Le organizzazioni scientifiche concordano sulla necessità di migliorare il trasferimento dei risultati della ricerca all'industria. Il presidente della Società Fraunhofer, Holger Hanselka, sottolinea l'importanza di ridefinire il concetto di trasferimento tecnologico e propone una legge sulla libertà di trasferimento che faciliti la transizione tra ricerca e applicazione industriale. Le organizzazioni scientifiche chiedono anche la creazione di un ministero federale unificato per la ricerca e l'innovazione, che incorpori tutte le competenze tecnologiche attualmente distribuite tra diversi ministeri.
Le richieste del mondo scientifico includono una drastica riduzione della burocrazia nei processi di approvazione dei finanziamenti alla ricerca e una maggiore flessibilità nell'utilizzo delle infrastrutture di ricerca per le start-up. Un problema particolarmente urgente riguarda lo stato degli edifici universitari, che necessitano di investimenti fino a 74 miliardi di euro solo per la manutenzione. La comunità scientifica considera un errore l'aver trasferito la responsabilità dell'edilizia universitaria esclusivamente ai Länder durante l'ultima riforma del federalismo. Si chiede inoltre un maggiore investimento nella trasformazione digitale, in particolare nell'intelligenza artificiale generativa e nella formazione di specialisti IT.
Wahlkampf gegen die FDP: Bald bleibt Merz nur die Minderheitsregierung
Campagna elettorale contro l'FDP: presto a Merz resterà solo un governo di minoranza
Il campo conservatore sta faticando a offrire ai suoi elettori la prospettiva di una maggioranza parlamentare in questa campagna elettorale. Sebbene Friedrich Merz abbia escluso un governo di minoranza, sta facendo di tutto per bruciare i ponti con potenziali partner di coalizione. L'avventura con l'AfD nel Bundestag ha probabilmente fatto piacere a Söder, poiché ha bloccato la possibilità di una coalizione nero-verde. Ora Merz ha anche estromesso l'FDP, senza necessità, poiché era chiaro da tempo che la CDU non voleva condurre una campagna per il prestito di voti.
La strategia di Merz solleva diverse questioni critiche. Non è chiaro come intenda mantenere la promessa di attuare il programma elettorale punto per punto se non avrà partner di coalizione. L'allontanamento dall'FDP significa dover fare maggiori concessioni all'SPD o ai Verdi. Lindner accusa Merz di opportunismo, suggerendo che potrebbe puntare a non raggiungere alcun accordo entro Pasqua, lasciandogli come unica opzione quella di un governo di minoranza - proprio ciò che aveva promesso di non fare. La questione centrale rimane: cosa farà Merz se non riuscirà a formare una maggioranza nemmeno con l'SPD?
Spaniens Konservative: Wo die Brandmauer schon gefallen ist
I conservatori spagnoli: dove il muro di contenimento è già crollato
In Spagna, il Partito Popolare (PP) collabora con i populisti di destra di Vox dal 2022, ma questa strategia non ha portato i risultati sperati. Nonostante i legami storici tra i due partiti - Vox è stato fondato nel 2013 da ex membri del PP - l'alleanza si è rivelata problematica. Nel 2023, il PP ha formato coalizioni o accordi di tolleranza con Vox in diverse regioni autonome e comuni, ma i populisti hanno interrotto tutte le alleanze nell'estate dello stesso anno a causa di disaccordi sulla politica migratoria. Invece di moderarsi, Vox è diventato più radicale sotto la guida di Santiago Abascal, che si sente rafforzato dai successi elettorali di Donald Trump e altri nazionalisti di destra.
La situazione ha portato il PP in una posizione difficile. Pur essendo diventato il primo partito nelle elezioni del luglio 2023, non è riuscito a formare un governo a causa della mancanza di altri possibili alleati oltre a Vox. Il premier socialista Pedro Sánchez, invece, è riuscito a mantenere il potere grazie al sostegno di piccoli partiti di sinistra, nazionalisti e regionali. Il PP si trova così in una situazione paradossale: vincolato a Vox, che lo spinge verso posizioni sempre più estreme, ma incapace di trovare altri partner di coalizione proprio a causa di questa alleanza. Un contrasto significativo si osserva con il vicino Portogallo, dove i conservatori mantengono una netta separazione dai populisti di destra, preferendo governare in minoranza.
FDP-Vize im Interview: „Merz' Lavieren macht uns stärker"
Vice presidente dell'FDP in intervista: "L'ondeggiare di Merz ci rende più forti"
In un'intervista, il vice presidente dell'FDP Johannes Vogel spiega la sua decisione di non votare per la legge sulla limitazione dell'immigrazione proposta dalla CDU, pur avendo sostenuto una precedente mozione sullo stesso tema. Vogel sostiene che un cambiamento nella politica migratoria deve essere raggiunto attraverso una maggioranza del centro democratico. Critica l'apparente vicinanza di Friedrich Merz ai Verdi, notando con stupore che il leader della CDU ha lodato le proposte di Robert Habeck sulla migrazione, nonostante quest'ultimo abbia dovuto ritirarle sotto la pressione del suo partito. L'FDP, secondo Vogel, non può immaginare una coalizione con i Verdi dopo queste elezioni.
Sul fronte economico, Vogel sottolinea la necessità di una svolta sia nella politica migratoria che in quella economica per prevenire ulteriori perdite di benessere. Respinge le proposte di Habeck di imporre contributi sui redditi da capitale per finanziare il sistema sanitario, proponendo invece di utilizzare il mercato dei capitali per rendere i sistemi di sicurezza sociale sostenibili per il futuro. Critica il modo di fare politica di Angela Merkel, concentrato solo sulle legislature, e sostiene che il paese ha bisogno di pensare in termini di decenni, invocando un nuovo "momento Agenda" simile a quello dei primi anni 2000.
CSU-Parteitag: Söder übt Kritik an Merkel und Kirchen
Congresso della CSU: Söder critica Merkel e le Chiese
Al piccolo congresso della CSU a Norimberga, il leader del partito Markus Söder ha espresso pieno sostegno alla linea sulla migrazione del candidato cancelliere Friedrich Merz, definendola una "decisione guida" che dimostra la sua serietà. Citando l'ex cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt, Söder ha sottolineato che la limitazione dell'immigrazione non è motivata da ragioni ideologiche o tattiche di partito, ma dalla preoccupazione per un sovraccarico del paese. Ha inoltre criticato implicitamente l'ex cancelliera Angela Merkel per le sue recenti critiche a Merz, suggerendo che "i consigli di ieri" non sono necessari in campagna elettorale.
Söder ha anche rivolto un monito alle Chiese, che si erano espresse criticamente sulla politica migratoria dell'Unione e sull'accettazione dei voti dell'AfD. Pur sottolineando il forte sostegno della Baviera alle istituzioni religiose, ha invitato le Chiese a occuparsi maggiormente di temi cristiani come la protezione della vita, avvertendo che potrebbero rischiare di perdere il loro più fedele alleato. Merz, presente al congresso, ha ribadito il rifiuto di qualsiasi collaborazione con l'AfD, accusando il partito di estremadestra di voler trovare "salvezza e pace nel grembo di Putin", ma ha insistito sulla necessità di risolvere la questione migratoria, criticando i Verdi e l'SPD per il loro approccio al tema.
"Omas gegen Rechts": Für die Brandmauer, ohne CDU und FDP
"Nonne contro la destra": Per il muro di contenimento, senza CDU e FDP
A Hannover, una manifestazione contro l'estremismo di destra organizzata dal movimento "Omas gegen Rechts" ha attirato 24.000 persone, molte più delle centinaia inizialmente previste. Gli organizzatori hanno deciso di escludere CDU e FDP dall'evento a causa del loro recente voto in parlamento insieme all'AfD su una politica migratoria più restrittiva. Uta Saenger, del movimento organizzatore, ha definito il comportamento del candidato cancelliere della CDU Friedrich Merz come una "rottura senza precedenti di un tabù di portata storica", giustificando così l'esclusione dei due partiti che non hanno mantenuto il "muro di contenimento" contro l'AfD.
Alla manifestazione hanno partecipato persone di tutte le età, con una maggioranza di cittadini moderati, insieme a rappresentanti di sindacati e chiese. Tra gli oratori, il ministro della Difesa Boris Pistorius ha criticato il nuovo corso di Merz, sostenendo che potrebbe essere interpretato dalle sezioni della CDU nella Germania orientale come un "lasciapassare" per ulteriori collaborazioni con l'AfD. Tuttavia, l'esclusione di CDU e FDP ha suscitato dibattiti, con alcuni, come il commissario regionale contro l'antisemitismo Gerhard Wegner, che l'hanno definita "catastrofica". Gli organizzatori hanno comunque chiarito che si è trattato di una decisione una tantum e che i due partiti saranno nuovamente invitati alle prossime manifestazioni.
Existenzkampf der FDP: Eine Partei ohne Profis
Lotta per la sopravvivenza dell'FDP: un partito senza professionisti
L'FDP sta attraversando una profonda crisi, con i sondaggi che la collocano sotto la soglia del 5% necessaria per entrare in parlamento. Oltre alle difficoltà politiche immediate, come il ruolo complicato nella coalizione "semaforo" e la controversa uscita dal governo, il partito soffre di un problema strutturale più profondo: la mancanza di personale qualificato nei ranghi del partito, nel gruppo parlamentare e nei ministeri. Questa carenza di professionisti è il risultato di un lungo periodo di assenza dal governo federale tra il 1998 e il 2009, durante il quale il partito ha perso la capacità di formare e mantenere una classe dirigente esperta, soprattutto considerando che storicamente l'FDP era abituata ad essere sempre al governo.
La situazione è peggiorata ulteriormente con l'uscita dal Bundestag nel 2013, che ha portato a ulteriori tagli del personale. Anche quando il partito è tornato al governo nel 2021, la mancanza di personale qualificato ha continuato a manifestarsi: nel ministero dell'Istruzione ha dovuto ricorrere a personale non specializzato, mentre al ministero delle Finanze ha dovuto mantenere funzionari di altri partiti. Questa debolezza strutturale si è riflessa anche nella gestione della comunicazione politica e nell'organizzazione della campagna elettorale. Il leader Christian Lindner era consapevole di questi problemi tanto che nel 2017 aveva rifiutato di entrare in una coalizione "Giamaica", in parte proprio per la mancanza di personale qualificato per gestire gli incarichi di governo.
Bundestagswahl 2025: Volt als Alternative für enttäuschte Grüne?
Elezioni federali 2025: Volt come alternativa per gli elettori delusi dei Verdi?
Il partito paneuropeo Volt sta conducendo una campagna elettorale insolita per le elezioni federali tedesche, con la sua candidata principale Maral Koohestanian che viaggia attraverso l'Europa per promuovere le "best practices" da importare in Germania. Con 28.700 membri in 31 paesi, Volt si presenta come forza progressista e pragmatica, chiedendo una più profonda integrazione europea, inclusa una repubblica federale europea con una propria costituzione, un parlamento con diritto di iniziativa e un esercito comune. Dopo aver ottenuto il 2,6% alle elezioni europee del 2024, con un forte sostegno tra i giovani elettori, il partito punta ora ad entrare nel Bundestag.
Volt si posiziona come alternativa di centrosinistra per gli elettori delusi dei Verdi, condividendo con questi ultimi una forte presenza negli ambienti urbani e un focus sul cambiamento climatico, ma distinguendosi per una visione più liberale sulla migrazione e un approccio marcatamente europeista. Nonostante il rischio di frammentare ulteriormente l'elettorato di sinistra, le due forze collaborano a livello europeo e locale. Il programma di Volt include proposte come l'abolizione dell'IVA su pane, frutta e verdura, una riforma del freno al debito per investimenti in istruzione, protezione del clima e digitalizzazione, oltre al diritto a un alloggio accessibile. La candidata Koohestanian si dice fiduciosa di poter entrare in parlamento e partecipare a negoziati di coalizione dopo le elezioni.
BSW, AfD und Linke im Wahlkampf: Beim Thema Frieden oft verblüffend einig
BSW, AfD e Die Linke nella campagna elettorale: sorprendentemente uniti sul tema della pace
A Görlitz, città della Sassonia, si è manifestata una singolare convergenza tra forze politiche di destra e sinistra sul tema della pace e della guerra in Ucraina. Durante una protesta contro la conversione della storica fabbrica di vagoni ferroviari Alstom in un impianto per la produzione di componenti per carri armati, si sono ritrovati fianco a fianco sostenitori dell'AfD, del BSW di Sahra Wagenknecht e della Linke, uniti nel criticare le politiche del governo federale e nel chiedere la fine del sostegno militare all'Ucraina. La protesta, che ha visto la presenza di circa cento manifestanti, ha evidenziato come il malcontento verso le élite politiche e il tradizionale antiamericanismo fungano da collante tra gruppi apparentemente distanti.
La tensione è emersa durante la visita del cancelliere Scholz e del ministro presidente della Sassonia Kretschmer, venuti ad annunciare la vendita dello stabilimento al gruppo della difesa KNDS. Mentre i manifestanti accusavano il governo di essere "guerrafondaio" e chiedevano la pace con la Russia, i rappresentanti dei Verdi locali, come la candidata Monique Hänel, hanno sottolineato la necessità di prendere sul serio la minaccia rappresentata da Putin. La vicenda ha messo in luce una profonda spaccatura nella società tedesca orientale, dove molti anziani, socializzati nella DDR con sentimenti filorussi, faticano ad accettare la nuova realtà geopolitica, mentre le generazioni più giovani sostengono la necessità di rafforzare le capacità difensive del paese.
Mögliche Koalition: Was Schwarz-Rot uns bringen wird
Possibile coalizione: Cosa ci porterà un'alleanza nero-rossa
Dopo le recenti dichiarazioni al congresso della CDU, il candidato cancelliere Friedrich Merz sembra orientato verso una coalizione con l'SPD, escludendo alleanze con AfD, Verdi e FDP. Nonostante le tensioni sulla politica dell'asilo, con Merz che insiste sul suo piano in cinque punti e il leader SPD Lars Klingbeil che traccia "linee rosse", le prospettive di un'intesa sulla politica economica appaiono più concrete. I programmi di entrambi i partiti sono stati formulati evitando posizioni troppo rigide, sia per ragioni elettorali che in vista di una futura alleanza. La CSU bavarese, con la sua maggiore attenzione alle politiche sociali, si pone come ponte tra i due potenziali partner.
I punti di convergenza più evidenti riguardano il reddito di cittadinanza (Bürgergeld), con l'SPD disposta a fare concessioni, e la politica fiscale, dove sono possibili compromessi sulle riduzioni fiscali proposte dalla CDU. Anche sulla riforma delle pensioni le differenze non sembrano insormontabili, con Merz che ha già escluso l'innalzamento dell'età pensionabile nella prossima legislatura. Le maggiori sfide riguardano l'assicurazione sanitaria e l'assistenza, dove entrambi i partiti non hanno ancora soluzioni definitive. La burocrazia e il salario minimo non dovrebbero rappresentare ostacoli significativi, anche se un risultato elettorale troppo sfavorevole all'SPD potrebbe paradossalmente rafforzare la sua posizione negoziale, come già accaduto nel 2013.
VW-Probleme im Wahlkampf: Die verdrängte Autokrise
Problemi Volkswagen in campagna elettorale: La crisi automobilistica rimossa
Nonostante l'apparente ritorno alla normalità dimostrato dall'unità tra consiglio di fabbrica e management di Volkswagen a Wolfsburg, la crisi del settore automobilistico resta profonda. Il piano prevede il taglio di 35.000 posti di lavoro in sei anni, sebbene in modo socialmente sostenibile e senza chiusure di stabilimenti. L'accordo pre-natalizio con il sindacato IG Metall è stato accelerato per evitare che la questione dominasse la campagna elettorale. Il settore affronta sfide significative: stagnazione del mercato globale, concorrenza cinese in Europa, vulnerabilità al protezionismo di Trump negli Stati Uniti, e difficoltà specifiche per marchi come Porsche e Audi.
Durante la campagna elettorale, il cancelliere Scholz preferisce concentrarsi su altre industrie in crisi, come ThyssenKrupp a Duisburg, per mobilitare l'elettorato operaio sindacalizzato. La CDU sta cercando di riportare l'economia al centro dell'agenda con un programma di interventi immediati che include incentivi per prolungare l'attività lavorativa, riduzione dei prezzi dell'energia e meno burocrazia. Tuttavia, queste misure potrebbero arrivare troppo tardi per l'industria automobilistica in crisi, che continua a delocalizzare la produzione all'estero, come dimostra il caso della Golf VW che presto sarà prodotta in Messico.
Bundesparteitag: Die FDP will ein Bollwerk gegen Schwarz-Grün sein
Congresso federale: L'FDP vuole essere un bastione contro un'alleanza nero-verde
Al congresso federale di Potsdam, l'FDP, che nei sondaggi è ferma al 4% e rischia di non entrare nel Bundestag, ha preso una posizione netta contro una possibile coalizione tra CDU/CSU e Verdi. Il presidente del partito Christian Lindner ha sottolineato tre punti chiave: il valore dell'FDP come partito liberale in parlamento, gli obiettivi politici che lo distinguono dagli altri partiti, e le linee rosse in materia di coalizioni. Il partito sostiene che con i Verdi ci siano poche convergenze sulle questioni più importanti, come l'economia e l'immigrazione, accusandoli di aver frenato ogni iniziativa durante i tre anni di coalizione semaforo.
Nel suo discorso, Lindner ha offerto una nuova prospettiva agli elettori: dato che Merz diventerà quasi certamente cancelliere, la vera scelta è tra "crescita o stagnazione", tra "Lindner o Habeck nel gabinetto". Ha criticato sia Scholz, accusandolo di distribuire denaro "come un principe del carnevale", sia il ministro dell'economia verde Habeck, definito "il più grande freno alla crescita del nostro paese". Il congresso ha approvato all'unanimità l'appello elettorale, che include il rifiuto di collaborare con i Verdi. Wolfgang Kubicki, vice presidente del partito, ha criticato Merz per il suo flirt con i Verdi, definendo l'FDP come "bastione contro nero-verde".
Wahlkampf: Worüber wir auch streiten sollten
Campagna elettorale: Di cosa dovremmo discutere anche
La campagna elettorale tedesca si è concentrata quasi esclusivamente sul tema dell'immigrazione, nonostante la maggior parte dei partiti - ad eccezione dell'AfD - avesse cercato di evitarlo. Lo shock dopo l'attentato di Aschaffenburg, i successivi dibattiti sull'immigrazione nel Bundestag, le discussioni sul "muro di protezione" contro l'estrema destra e le conseguenti manifestazioni hanno creato una dinamica che lascia poco spazio ad altri temi. Questa focalizzazione su un unico argomento non riflette adeguatamente la realtà quotidiana di molti elettori.
La situazione economica e sociale presenta infatti problemi urgenti che meriterebbero altrettanta attenzione nel dibattito elettorale. Il mercato immobiliare è un esempio significativo: anche i cittadini con buoni stipendi faticano ad acquistare una casa propria, mentre l'edilizia sociale è in stallo. Analogamente preoccupanti sono la crescente disuguaglianza sociale e i costi in aumento per il sistema sanitario e l'assistenza agli anziani. Questi problemi richiedono soluzioni urgenti tanto quanto la questione dell'immigrazione, anche per contrastare i populisti che stanno guadagnando terreno sfruttando il malcontento sociale.
Wahlrecht: Die Krux mit dem neuen Wahlsystem
Legge elettorale: Il nodo del nuovo sistema elettorale
Il nuovo sistema elettorale tedesco, approvato nel giugno 2023 da SPD, Verdi e FDP, limita il numero dei deputati a 630 ed elimina i mandati in eccesso e di compensazione. Una delle modifiche più significative riguarda l'abolizione della "clausola del mandato di base", che permetteva ai partiti con meno del 5% dei voti di entrare nel Bundestag se ottenevano almeno tre mandati diretti. La Corte Costituzionale, nel luglio 2024, ha confermato la legittimità del nuovo sistema ma ha stabilito che un partito sotto la soglia del 5% può comunque entrare in parlamento se forma un gruppo parlamentare con un altro partito con cui condivide obiettivi politici simili e non è in competizione diretta.
Questa situazione solleva preoccupazioni sulla rappresentatività del parlamento, considerando che la percentuale di voti "sprecati" a causa della soglia del 5% è in aumento. Nelle elezioni del 2013, il 15,7% dei voti non è stato rappresentato perché FDP e AfD non hanno superato la soglia. Per risolvere questo problema, l'autore propone l'introduzione di un "voto secondario" che entrerebbe in vigore solo se il partito scelto con il voto principale non supera la soglia del 5%. Questo sistema manterrebbe i vantaggi della soglia di sbarramento preservando la funzionalità del parlamento, permettendo allo stesso tempo che ogni voto conti effettivamente, evitando distorsioni della volontà degli elettori.
Realitätsverlust: Politische Debatte vernachlässigt zentrale Zukunftsthemen
Perdita di contatto con la realtà: il dibattito politico trascura temi centrali per il futuro
Nel recente duello televisivo tra il cancelliere Olaf Scholz (SPD) e lo sfidante Friedrich Merz (CDU), molti temi cruciali per il futuro della Germania sono stati quasi completamente ignorati. Ad eccezione di un breve scambio sul controllo degli affitti e sulle condizioni delle ferrovie, argomenti fondamentali come l'istruzione, la digitalizzazione, la sanità e le pensioni non sono stati affrontati. Il dibattito si è concentrato principalmente sul tema dell'immigrazione, relegando in secondo piano questioni essenziali che riguardano la vita quotidiana dei cittadini e il progresso del paese.
Questa omissione rivela una preoccupante perdita di contatto con la realtà da parte sia dei candidati che degli intervistatori. Le questioni trascurate sono di importanza vitale: come garantire un'istruzione adeguata ai giovani, come recuperare il ritardo nella digitalizzazione (dove persino la Francia è più avanzata), come finanziare il sistema sanitario e gli ospedali, e come organizzare la previdenza sociale in una società che invecchia. Queste sfide richiedono la mobilitazione di ingenti capitali privati, poiché lo Stato da solo non può farcela, con o senza il freno al debito. Per attrarre questi investimenti sono necessari crescita economica e un quadro normativo favorevole agli investitori.
Schwarz, Rot, Geld – da hakt es bei CDU und SPD
Nero, rosso, denaro - ecco dove si bloccano CDU e SPD
Durante il recente duello televisivo, il cancelliere Olaf Scholz (SPD) e il suo sfidante Friedrich Merz (CDU) hanno discusso le loro divergenti visioni sulla politica finanziaria tedesca. Con le elezioni previste tra due settimane e la CDU in vantaggio nei sondaggi, emerge la possibilità di una coalizione tra Unione e SPD, probabilmente senza Scholz. Le principali differenze riguardano il freno al debito, con Scholz che spinge per un allentamento delle regole per finanziare la Bundeswehr e le infrastrutture, mentre Merz, pur mostrandosi aperto a future riforme, propone una riduzione dell'imposta sulle società e l'eliminazione del contributo di solidarietà residuo. La SPD promette di alleggerire il carico fiscale per il 95% dei contribuenti, aumentandolo per il restante 5%.
Sul fronte delle politiche sociali, emerge una controversia riguardante il reddito di cittadinanza (Bürgergeld). Merz sostiene di poter risparmiare circa sei miliardi di euro indirizzando più rapidamente i beneficiari verso il lavoro, stimando che circa 400.000 dei quattro milioni di beneficiari potrebbero essere reinseriti nel mercato del lavoro. Tuttavia, questo obiettivo appare difficile da raggiungere considerando l'aumento costante della disoccupazione, e richiederebbe una ripresa economica significativa. È interessante notare che anche il bilancio 2025 proposto dal governo Scholz prevede una riduzione di sei miliardi di euro nelle spese per il Bürgergeld, senza però fornire spiegazioni dettagliate su come realizzare questo risparmio.
Söder sieht Gemeinsamkeiten mit der SPD
Söder vede punti in comune con la SPD
Il primo ministro bavarese Markus Söder (CSU) vede possibili convergenze con la SPD sul tema dell'immigrazione, notando come questo sia un argomento che preoccupa molto l'elettorato socialdemocratico, a differenza di quello dei Verdi. Durante un evento dell'Associazione dell'Economia Bavarese a Monaco, Söder ha discusso delle possibili coalizioni dopo le elezioni federali del 23 febbraio, escludendo categoricamente un'alleanza con i Verdi ("con i Verdi non si può fare nulla") e indicando la FDP come partner preferito in materia economica, anche se quest'ultima rischia di non superare la soglia del 5%.
Tuttavia, Söder ha evidenziato anche alcuni ostacoli per una possibile intesa con la SPD, in particolare sul reddito di cittadinanza (Bürgergeld), che considera ideologicamente problematico e socialmente ingiusto. In campo economico, critica le politiche del ministro Robert Habeck per aver destinato 30-40 miliardi di euro ad aziende straniere invece di sostenere le piccole e medie imprese tedesche. Sul fronte fiscale, condiziona qualsiasi discussione sulla modifica del freno al debito a una riforma del sistema di perequazione finanziaria tra i Länder, secondo il quale la Baviera contribuisce con 10 miliardi di euro all'anno per sostenere i Land finanziariamente più deboli.
Eine der letzten Hochburgen der SPD
Una delle ultime roccaforti della SPD
Nel collegio elettorale di Schwalm-Eder/Frankenberg, nel nord dell'Assia, la SPD ha sempre vinto alle elezioni federali, ma ora deve lottare contro la crisi del partito e l'ascesa dell'AfD. Il candidato locale Philipp Rottwilm, sindaco di una piccola città, è molto apprezzato per il suo radicamento nel territorio, ma la figura del cancelliere Olaf Scholz è quasi assente dalla campagna elettorale locale. Un ex sindaco della SPD lo definisce addirittura "politicamente morto", ritenendo che a livello nazionale le elezioni siano già perse per il partito.
La situazione è particolarmente difficile nello stabilimento Volkswagen della zona, dove un tempo il voto alla SPD era quasi automatico anche dopo le riforme Hartz. Un sindacalista racconta che il legame con il partito si è indebolito, mentre la crisi dell'azienda automobilistica ha generato insicurezza e paura del declassamento sociale tra gli operai specializzati. Rottwilm, che ha studiato a Oxford e Harvard ed è stato consulente per KPMG prima di tornare nella sua regione d'origine, cerca di mantenere il contatto con gli operai e di presentarsi come difensore della gente comune, ma con i sondaggi che danno la CDU al 30% e la SPD al 15%, le sue possibilità di vittoria appaiono limitate.
Das fordern die Parteien in der Verteidigungspolitik
Questo chiedono i partiti nella politica di difesa
La realtà della politica di sicurezza è cambiata radicalmente dall'ultima elezione federale: la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, i presunti atti di sabotaggio nel Mar Baltico e i conflitti militari in Medio Oriente hanno portato a un ripensamento della politica di difesa. La SPD sostiene il continuo aiuto all'Ucraina ma "con prudenza e misura", rifiutando la consegna dei missili Taurus. L'Unione CDU/CSU sottolinea il suo sostegno incondizionato all'Ucraina e vuole rafforzare la Bundeswehr con un "esercito di droni". I Verdi vedono la Russia di Putin come la più grande minaccia per l'Europa e vogliono investire "permanentemente molto più del 2%" del PIL nella difesa.
La FDP chiede la consegna "immediata" dei Taurus all'Ucraina e nuove sanzioni contro la Russia, mentre l'AfD vuole un'Ucraina neutrale fuori da NATO e UE e la ripresa delle relazioni commerciali con Mosca. Die Linke rifiuta la guerra come "mezzo legittimo della politica" e chiede un'iniziativa diplomatica internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati. Il BSW di Sahra Wagenknecht vede il conflitto come una "guerra per procura" tra USA e Russia e si oppone a ulteriori forniture di armi a Kiev. Sulla NATO, mentre SPD, CDU/CSU, Verdi e FDP sostengono l'alleanza, AfD, Linke e BSW chiedono alternative o il suo superamento.
Warum Menschen mit Migrationshintergrund AfD wählen
Perché le persone con background migratorio votano AfD
A Mannheim, città industriale tedesca dove il 40% degli abitanti ha origini straniere, emerge un fenomeno sorprendente: molti cittadini con background migratorio, in particolare di origine turca, si dicono pronti a votare per l'AfD. Le motivazioni sono diverse: dalla frustrazione per l'attuale politica migratoria alla preoccupazione per la sicurezza. Sonja, 39 anni, figlia di un immigrato turco, critica gli altri partiti definendoli "incompetenti" e sostiene che solo l'AfD veda ciò che realmente accade in Germania. Un gioielliere turco-tedesco di 60 anni, in Germania da 40 anni, considera di votare AfD perché si sente insicuro a causa dell'aumento di criminalità che attribuisce ai nuovi immigrati.
Secondo uno studio del Centro tedesco per la ricerca sull'integrazione e la migrazione, quasi il 20% degli intervistati provenienti dal Medio Oriente, Nord Africa e Turchia potrebbe votare AfD. Il fenomeno si spiega in parte con l'evoluzione sociale della comunità turca: molti ex lavoratori ospiti sono diventati imprenditori, allontanandosi dalla tradizionale affiliazione con la SPD. Inoltre, come spiega il politologo Özgür Özvatan, l'AfD sfrutta abilmente il risentimento delle prime generazioni di immigrati verso i nuovi arrivati, presentandosi come difensore di chi "si è integrato e ha costruito qualcosa". La Comunità Turca in Germania avverte tuttavia del pericolo che rappresenta l'AfD, sottolineando come il successo del partito metta in discussione il futuro dei cittadini con storia di migrazione.
Sie versuchen, Migrantengenerationen gegeneinander auszuspielen
Cercano di mettere le generazioni di migranti una contro l'altra
In Germania, sette milioni di cittadini con background migratorio hanno diritto di voto, e il loro numero è in crescita. Secondo il politologo Özgür Özvatan, i partiti democratici hanno trascurato la comunicazione digitale con questo elettorato, mentre l'AfD e il BSW sono molto attivi nel corteggiare specificamente i cittadini di origine turca. L'AfD, attraverso il suo europarlamentare Maximilian Krah, ha prodotto una serie di video su TikTok rivolti ai turco-tedeschi, difendendo il presidente Erdogan e sottolineando l'amicizia storica tra Germania e Turchia, mentre il BSW cerca di attirare gli elettori musulmani con posizioni filo-palestinesi.
La strategia dell'AfD, spiega Özvatan, consiste nel contrapporre le diverse generazioni di migranti, sfruttando lo scetticismo dei primi arrivati verso i nuovi immigrati. Il partito cerca di convincere i turco-tedeschi che i nuovi arrivati stanno danneggiando la reputazione che loro si sono costruiti in 50 anni. Inoltre, l'AfD trova sostegno tra i migranti atei o critici verso l'Islam politico. Le preferenze elettorali dei turco-tedeschi sono diventate più volatili dal 2010, quando si è indebolito il loro tradizionale legame con la SPD, sia per le dichiarazioni anti-turche di Thilo Sarrazin, sia per l'ascesa economica di molti turco-tedeschi che, diventando imprenditori, si sono avvicinati a CDU e FDP.
Die Wähler sind an allem schuld
Gli elettori sono i responsabili di tutto
Il sistema politico tedesco segue regole chiare ma contraddittorie, che mettono i partiti democratici in una posizione impossibile rispetto all'AfD. Se i partiti del centro democratico si uniscono contro l'AfD, vengono visti come un establishment monolitico e gli elettori li puniscono. Se invece si differenziano tra loro per offrire alternative all'AfD, appaiono come un gruppo diviso e debole, e gli elettori li puniscono ugualmente. Lo stesso vale per gli avvertimenti contro l'AfD: se ne parlano troppo, ne diffondono le idee; se la ignorano, sembrano evitare il confronto.
Se un partito presenta una legge sapendo che l'AfD la sosterrà, viene accusato di legittimarla; se vota contro una propria legge solo perché presentata dall'AfD, viene accusato di fare politica tattica invece che pensare ai bisogni dei cittadini. Gli elettori mandano in parlamento piccoli partiti e poi li guardano litigare nelle coalizioni, invece di sostenere i grandi partiti popolari che in passato riuscivano a rappresentare ampi settori della società. L'articolo suggerisce ironicamente che gli elettori stessi sono responsabili di questa situazione, ma avverte che dirlo apertamente sarebbe considerato una forma di disprezzo verso gli elettori.
Schlagabtausch auf der Ziellinie
Scontro finale sul traguardo
Nell'ultima seduta del Bundestag prima delle elezioni, si è assistito a un acceso confronto tra il cancelliere Olaf Scholz e il candidato dell'Unione Friedrich Merz. Quest'ultimo ha criticato ironicamente il discorso di Scholz, definendolo "25 minuti di indignazione letta" e paragonandolo a un amministratore delegato che, dopo aver portato l'azienda al fallimento, chiede di poter continuare. Merz ha accusato Scholz di non aver realizzato la svolta promessa dopo l'invasione russa dell'Ucraina, riconoscendo come unico merito i 100 miliardi aggiuntivi stanziati per la Bundeswehr.
Il cancelliere Scholz ha replicato attaccando Merz per 30 minuti, accusandolo di essere un uomo dai continui cambi di rotta, in particolare sulla questione dei missili Taurus, e di mettere a rischio la coesione europea con la sua politica sulle frontiere. Durante la seduta, la leader dell'AfD Alice Weidel ha teso la mano all'Unione, affermando che le riforme necessarie possono essere realizzate solo con il suo partito, mentre Robert Habeck dei Verdi ha ricordato l'importanza di temi come la protezione del clima e l'istruzione, sottolineando come nel dibattito manchi una visione del futuro. La seduta ha visto anche gli addii di diversi parlamentari, tra cui Kevin Kühnert della SPD, che ha tenuto un ultimo discorso di tre minuti.
Kittihawk: Merz auf Partnersuche
Kittihawk: Merz alla ricerca di partner
Friedrich Merz, figura di spicco della CDU, si trova attualmente in un periodo di intensa ricerca di alleanze politiche in vista delle prossime elezioni. La strategia adottata riflette un tentativo di consolidare supporto e forza politica, elemento cruciale per poter navigare efficacemente il complesso panorama politico tedesco. Questa ricerca non è solo una mera tattica elettorale, ma rappresenta anche un tentativo di rafforzare la posizione del partito a livello nazionale, sottolineando l'importanza delle alleanze nel sistema politico multipartitico della Germania.
Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente polarizzazione e frammentazione politica, l'abilità di Merz di costruire ponti e formare coalizioni potrebbe essere decisiva per il futuro della CDU. La ricerca di alleanze va vista non solo come una necessità strategica, ma anche come un'opportunità per riaffermare il centro politico in un'epoca di estremismi crescenti. Come Merz gestirà queste dinamiche potrebbe non solo definire il risultato delle elezioni per la CDU, ma anche il futuro politico della Germania nel prossimo decennio.
Wahlkampf: Eine Ehre, die keine mehr ist
Campagna elettorale: Un onore che non lo è più
Il coinvolgimento dei volontari nelle campagne elettorali è concepito come un onore e un impegno civico, tuttavia, la situazione è degenerata al punto che tale impegno è divenuto rischioso. I volontari, infatti, sono esposti a insulti, sputi e minacce, specialmente i membri della CDU, che ultimamente hanno subito aggressioni crescenti. Invece di proteggere questi attivisti, i principali partiti politici, CDU e SPD, sembrano aggravare la situazione con le loro strategie di confronto, contribuendo a un clima elettorale sempre più teso e polarizzato.
La tensione si riflette nell'interazione tra i partiti, dove la CDU attribuisce la colpa delle violenze ai rivali SPD e Verdi, interpretando ogni protesta come un tentativo di distogliere l'attenzione dalla loro politica sull'immigrazione, la quale prevede la collaborazione con l'AfD. D'altro canto, l'SPD rimane in silenzio su queste dinamiche, evitando di prendere posizioni chiare contro le aggressioni ai militanti avversari. A poche settimane dalle elezioni, emerge una mancanza di solidarietà tra i democratici, mentre l'AfD osserva in silenzio, avendo apparentemente raggiunto il suo scopo di infiammare i dissidi interni agli altri partiti. In questo contesto, il compito di mantenere la coesione democratica e la sicurezza degli attivisti si fa sempre più arduo.
Bundestagswahl: Warum Fernsehdebatten der Spitzenkandidaten wichtig bleiben
Elezioni federali: Perché i dibattiti televisivi tra i candidati principali rimangono importanti
Dalle prossime elezioni del 23 febbraio, i dibattiti televisivi tra i candidati al Bundestag saranno un elemento ricorrente e significativo nella campagna elettorale. Questi confronti non solo catalizzano l'attenzione del pubblico, ma influenzano anche la percezione dei candidati, mettendo in luce il loro carisma e capacità di comunicare piuttosto che le sole politiche proposte. L'importanza di questi dibattiti risiede nel loro potere di condensare le questioni e le personalità politiche in uno spettacolo facilmente accessibile, che può rivelarsi decisivo nell'orientare le preferenze elettorali.
I dibattiti rappresentano una fase cruciale per i candidati di mostrare non solo le proprie competenze politiche ma anche la capacità di connettersi emotivamente con gli elettori. Con la crescente influenzabilità dell'elettorato e la simultanea riduzione del dibattito politico a semplici soundbite, questi incontri acquisiscono un ruolo ancora più centrale. Nonostante la frequente critica che li vede come riduttivi delle complesse realtà politiche, i dibattiti rimangono una piattaforma irrinunciabile per il confronto diretto tra i principali aspiranti leader, rivelando spesso aspetti del loro carattere e della loro visione politica che altrimenti resterebbero nascosti.
Bundestagswahl 2025: Was die Wahlprogramme für Bayern bedeuten
Bundestagswahl 2025: Implicazioni dei programmi elettorali per la Baviera
Il 23 febbraio 2025 la Germania eleggerà un nuovo Bundestag e le politiche proposte dalle varie parti avranno ripercussioni significative sulla Baviera. La campagna elettorale è caratterizzata da un acceso dibattito su quattro temi principali che influenzeranno direttamente la regione: la politica migratoria, l'industria automobilistica, le politiche energetiche e la riforma ospedaliera. La CSU, ad esempio, propone una stretta sull'immigrazione, richiedendo controlli rigorosi alle frontiere e la sospensione del ricongiungimento familiare per i beneficiari di protezione sussidiaria. Contemporaneamente, i Verdi promuovono una gestione più aperta e inclusiva dell'immigrazione, proponendo una "vera cultura dell'accoglienza" e sostenendo la necessità di iniziative di integrazione finanziariamente sostenibili.
L'industria automobilistica, pilastro dell'economia bavarese, affronta sfide significative, particolarmente con il passaggio alla mobilità elettrica. I partiti politici sono divisi su come sostenere al meglio il settore: mentre CSU e AfD spingono per politiche che favoriscano la produzione locale di veicoli, i Verdi e la SPD propongono incentivi limitati alle fasce di reddito medio-basse e sostengono fermamente la transizione verso i veicoli elettrici. La politica energetica è altrettanto divisiva; CSU e AfD favoriscono un ritorno all'energia nucleare e al carbone, contrariamente a SPD e Verdi che puntano sulle energie rinnovabili come soluzione sia economica sia ecologica. Infine, la riforma ospedaliera mira a ridurre il numero di ospedali, concentrando risorse e competenze in strutture più grandi e meglio equipaggiate, una politica che non incontra opposizione significativa tra i principali partiti, ma solleva preoccupazioni locali sulla qualità e accessibilità delle cure mediche nelle aree meno popolate.
Thüringen: Wahlkampf der Extraklasse
Thüringen: una campagna elettorale eccezionale
Il Wahlkreis di Erfurt si contraddistingue per la competizione tra numerosi candidati di spicco. Bodo Ramelow si candida per la Linke, mentre per la SPD troviamo Carsten Schneider, e Katrin Göring-Eckhardt rappresenta i Verdi. Anche l'AfD è presente nella competizione. La caratteristica di questa elezione è la notevole presenza di candidati importanti, che si riflette in un'animata campagna elettorale. Durante un evento, Ramelow, Gregor Gysi e Dietmar Bartsch hanno intrattenuto il pubblico con aneddoti e battute, comparando l'atmosfera a quella di un concerto di Taylor Swift, con il pubblico che intonava cori per Ramelow.
Nel contesto di una politica sempre più teatrale e orientata ai media, Ramelow si è reinventato come "Bundes-Bodo", partecipando attivamente sui social media e ad eventi pubblici, cucinando menù vegani e registrando video danzanti. Questa strategia sembra rispondere alle nuove dinamiche di interazione con l'elettorato, particolarmente attivo sui social media. Allo stesso tempo, Thomas Kemmerich della FDP ha adottato un approccio provocatorio, affermando la sua intenzione di competere attivamente per l'attenzione dei votanti. L'evento ha evidenziato non solo la competizione tra i candidati ma anche come questi cercano di ridefinirsi in risposta alle aspettative di un pubblico cambiato.
Wie reagieren die Wähler auf Merz’ Manöver mit der AfD?
Come reagiscono gli elettori alla manovra di Merz con l'AfD?
Recentemente, l'Unione ha tentato per la prima volta di approvare una legge nel Bundestag con il sostegno dei voti dell'AfD, suscitando ampie critiche da parte di SPD e Verdi. Tuttavia, le ultime rilevazioni demoscopiche indicano che questo evento non ha avuto un impatto significativo sulle intenzioni di voto. L'Unione rimane chiaramente in testa, seguita da AfD, SPD e Verdi. La Linke e il BSW si attestano intorno al 5%, mentre la FDP è leggermente al di sotto di questa soglia. Rimane incerto se queste tre formazioni riusciranno a superare la soglia di sbarramento del 5% per entrare nel Bundestag.
Nonostante il dibattito acceso sulla migrazione e la collaborazione tra Unione e AfD, le preferenze degli elettori sono rimaste sostanzialmente stabili. Un'analisi delle medie dei sondaggi di sei diversi istituti, condotta prima e dopo la discussione parlamentare, mostra variazioni minime nelle intenzioni di voto. L'Unione ha perso circa tre punti percentuali, mentre AfD e Linke ne hanno guadagnati circa due ciascuna. Queste fluttuazioni rientrano nell'intervallo di errore statistico e non indicano un cambiamento significativo nell'opinione pubblica.
Einkommen - Was die Wahlversprechen der Parteien jedem Bürger finanziell bringen
Il reddito - Cosa promettono finanziariamente i partiti a ogni cittadino
Uno studio condotto dal Centro di Ricerca Economica Europea (ZEW) in collaborazione con il Süddeutsche Zeitung ha analizzato l'impatto finanziario delle proposte elettorali dei partiti tedeschi sui cittadini. I partiti si dividono in due schieramenti: da un lato SPD, Verdi, BSW e Die Linke intendono favorire principalmente le fasce di reddito basse e medie, aumentando le tasse per i redditi più alti; dall'altro CDU/CSU, FDP e AfD promettono benefici che aumentano proporzionalmente con il reddito. In particolare, l'analisi mostra che i piani di CDU/CSU, FDP e AfD favoriscono significativamente i contribuenti con redditi superiori a 150.000 euro annui, che potrebbero ricevere aumenti fino al 5-8% del loro reddito disponibile.
Per quanto riguarda i costi delle proposte, SPD, Verdi e BSW mantengono un equilibrio finanziario nelle loro promesse, mentre i piani di CDU/CSU creerebbero un deficit di circa 50 miliardi di euro, e quelli di FDP e AfD supererebbero i 100 miliardi. L'AfD, nonostante sia spesso considerata il partito degli "scontenti economici", propone misure che avvantaggiano principalmente i redditi più alti: una famiglia con reddito di 180.000 euro annui riceverebbe circa 19.000 euro in più all'anno, mentre una famiglia con reddito di 20.000 euro otterrebbe solo 12 euro. Il partito Die Linke si distingue per le proposte più radicali di redistribuzione, con aumenti significativi dei sussidi sociali e del sostegno alle famiglie.
Scholz und Merz im Bundestag: Persönliche Attacken und leises Umwerben
Scholz e Merz al Bundestag: Attacchi personali e cauti corteggiamenti
Nell'ultima seduta del Bundestag prima delle elezioni, il cancelliere Olaf Scholz (SPD) e il candidato cancelliere Friedrich Merz (CDU) si sono confrontati duramente. Scholz ha accusato Merz di essere disposto a collaborare con l'AfD, partito di estrema destra, dopo le elezioni, mentre Merz ha respinto l'accusa definendola un "fantasma". Il leader della CDU ha criticato il governo per il fallimento della svolta epocale annunciata dopo l'invasione russa dell'Ucraina, sottolineando come dei 100 miliardi di euro stanziati per le forze armate non sia rimasto nulla dopo due anni. Ha inoltre accusato la coalizione di governo per l'aumento della disoccupazione di 400.000 unità e per 50.000 fallimenti aziendali.
Merz ha però anche teso una mano alla SPD, suggerendo che dopo le elezioni "l'ampio centro politico del parlamento deve essere in grado di risolvere i problemi del paese". Ha avvertito che il prossimo governo potrebbe essere l'ultimo in grado di fermare l'avanzata dell'AfD "verso la maggioranza". Il ministro dell'Economia Robert Habeck, candidato cancelliere dei Verdi, ha accusato Merz di ignorare la sfida del cambiamento climatico, mentre il leader della SPD Lars Klingbeil gli ha rimproverato di non aver presentato alcuna idea concreta per il futuro del paese. La leader dell'AfD Alice Weidel ha accusato Merz di ingannare gli elettori, sostenendo che non potrà attuare la sua promessa politica migratoria più dura senza collaborare con il suo partito.
Politica estera e di sicurezza
„Leopard“-Hersteller stockt Anteil an Panzergetriebefirma Renk auf
Il produttore del 'Leopard' aumenta la sua partecipazione nella società di trasmissioni Renk
Il conglomerato tedesco-francese KNDS, noto per la produzione del carro armato Leopard 2, ha aumentato la sua partecipazione nell'azienda Renk, specializzata nella produzione di trasmissioni per carri armati, portandola al 25,1%, ottenendo così una minoranza di blocco. Questo movimento è parte di una strategia più ampia per rafforzare la collaborazione tra le due aziende, secondo quanto riportato da entrambe le parti. L'acquisto è stato effettuato dal fondo di investimento Triton, che ha ridotto la sua partecipazione in Renk dal 33,6% al 15% circa.
L'operazione di KNDS, che era già entrata nel capitale di Renk con il 6,7% durante l'IPO dell'azienda un anno fa, sottolinea l'importanza strategica di Renk come fornitore di sistemi di trasmissione. Con questo investimento, KNDS non solo consolida la sua presenza nell'industria della difesa, ma sostiene anche l'indipendenza operativa di Renk. La mossa riflette l'importanza crescente delle sinergie industriali nel settore della difesa, soprattutto in tempi in cui la sicurezza e l'efficienza tecnologica sono di vitale importanza. Philippe Balducchi, CEO di KNDS, ha espresso grande fiducia in Renk e nel suo management, sottolineando l'obiettivo di una collaborazione a lungo termine con un partner affidabile e indipendente.
Wahlkampf bremst deutsche Ukraine-Hilfe
In Germania, le imminenti elezioni federali stanno ostacolando il pacchetto di aiuti militari destinato all'Ucraina, previsto per ammontare a tre miliardi di euro. Le divisioni tra i partiti politici e all'interno del governo stanno impedendo un accordo, nonostante l'ambasciatore ucraino in Germania abbia sollecitato a non politicizzare l'assistenza in questo periodo critico. L'approssimarsi delle elezioni ha fatto sì che le negoziazioni relative a questo nuovo pacchetto di aiuti non portassero a una risoluzione concreta.
Il disaccordo principale riguarda la modalità di finanziamento dell'assistenza, con il cancelliere Olaf Scholz che si oppone all'approvazione del pacchetto proposto dalla ministra degli Esteri Annalena Baerbock e dal ministro della Difesa Boris Pistorius, il quale prevedeva acquisti significativi di munizioni e sistemi di difesa aerea per l'Ucraina. Tale blocco è avvenuto nonostante il tentativo di alcuni membri del Bundestag di includere questi fondi nel bilancio, evidenziando una frattura tra la necessità di supportare l'Ucraina e le dinamiche politiche interne tedesche. La situazione attuale rischia di inviare un segnale negativo a livello internazionale, in un momento in cui la coerenza del sostegno tedesco è cruciale.
Politica interna e questioni sociali
Baden-Württemberg: Justizministerin will Geld von Flüchtlingen beschlagnahmen
Baden-Württemberg: La ministra della Giustizia vuole confiscare il denaro dei rifugiati
La ministra della Giustizia e dell'Immigrazione del Baden-Württemberg, Marion Gentges (CDU), propone di adottare politiche migratorie simili a quelle danesi. Dopo una visita ufficiale in Danimarca, suggerisce di aumentare i premi di rimpatrio per i richiedenti asilo, semplificare le procedure dei tribunali amministrativi e intensificare la confisca di gioielli, contanti e oggetti di valore ai richiedenti asilo entrati senza documenti di identità. La ministra precisa che i richiedenti asilo potranno conservare fino a 200 euro, mentre l'eccedenza potrà essere utilizzata per coprire i costi delle procedure. Propone inoltre di limitare le garanzie di ricorso legale per le procedure di asilo.
Il confronto tra i due paesi mostra differenze significative: nel 2024 la Danimarca (6 milioni di abitanti) ha gestito circa 2.500 richieste di asilo, mentre il Baden-Württemberg (11 milioni di abitanti) ne ha elaborate 22.000. In Danimarca, il 95% dei rimpatri avviene su base volontaria, con un premio di 3.500 euro per chi accetta rapidamente il rifiuto della domanda di asilo, non ha precedenti penali e non proviene da un paese di origine sicuro. La politica migratoria restrittiva danese, spesso citata come modello dai politici della CDU, ha contribuito a ridurre il consenso per il Partito Popolare Danese, anche se sono emersi nuovi partiti populisti di destra.
Edeka-Chef legt sich mit Industrie an: „Markenartikel sind zu teuer"
Il CEO di Edeka sfida l'industria: "I prodotti di marca sono troppo cari"
Markus Mosa, CEO di Edeka, in un'intervista affronta il tema dei prezzi elevati dei prodotti alimentari e il conflitto con i grandi produttori. Secondo Mosa, i prezzi non torneranno mai ai livelli pre-pandemia a causa dell'inflazione e dell'aumento dei costi di energia, trasporti e salari. Sottolinea che la differenza di prezzo tra i prodotti di marca e quelli a marchio proprio è diventata eccessiva, con i produttori che hanno aumentato i prezzi ben oltre gli aumenti dei costi. Mentre i rivenditori operano con margini tra l'1 e il 4%, alcuni produttori raggiungono margini del 30%.
Mosa difende la posizione competitiva di Edeka, affermando che i loro prezzi base non sono più alti di quelli dei discount e che l'azienda mantiene quote di mercato stabili nonostante la difficile situazione economica. Rivela che i consumatori stanno sempre più optando per i prodotti a marchio proprio e le offerte speciali, rendendo difficile vendere prodotti di marca a prezzo pieno. Attualmente, Edeka è in conflitto con alcuni fornitori, come Jacobs Coffee, ma Mosa sostiene che questi conflitti sono necessari per mantenere prezzi equi per i consumatori. L'azienda sta cercando di ridurre il divario tra i prezzi dei prodotti di marca e quelli a marchio proprio, con sconti che ammontano a circa 3 miliardi di euro a favore dei consumatori.
Più durezza o più aiuto?
Il sistema del reddito di cittadinanza tedesco (Bürgergeld), introdotto per sostituire Hartz IV, sta mostrando problemi significativi dopo tre anni dalla sua implementazione. Il numero dei beneficiari è aumentato di quasi mezzo milione, raggiungendo 5,45 milioni di persone, principalmente a causa dei rifugiati ucraini, mentre i costi sono saliti del 24% in tre anni, arrivando a 51,7 miliardi di euro nel 2024. Le ricerche mostrano che i beneficiari del Bürgergeld trovano lavoro più raramente rispetto al precedente sistema Hartz IV, anche considerando altri fattori come la difficile situazione economica.
I partiti propongono soluzioni diverse: CDU/CSU, FDP e AfD vogliono riformare radicalmente il sistema introducendo sanzioni più severe per chi non collabora nella ricerca di lavoro, mentre SPD e Verdi non vedono grandi necessità di cambiamento. L'AfD propone che i beneficiari abili al lavoro debbano svolgere lavori di pubblica utilità dopo sei mesi di sussidio, mentre Die Linke vuole aumentare il sostegno a 1400 euro mensili ed eliminare completamente le sanzioni. Gli esperti avvertono che risparmi nell'ordine di decine di miliardi sarebbero irrealistici e richiederebbero un miracolo occupazionale, mentre tagli significativi potrebbero scontrarsi con i limiti costituzionali sul minimo vitale.
Junge Alternative aufgelöst – wie radikal wird die neue AfD-Jugend?
Junge Alternative sciolta – quanto sarà radicale la nuova gioventù dell'AfD?
La Junge Alternative (JA), organizzazione giovanile dell'Alternative für Deutschland (AfD), è stata recentemente sciolta a causa delle sue posizioni estremiste e delle preoccupazioni espresse dall'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, che l'ha classificata come "accertata estremista di destra". In risposta, l'AfD ha deciso di creare una nuova organizzazione giovanile più strettamente legata al partito, con l'obiettivo di disciplinare i membri che infrangono i tabù e di evitare future controversie. La nuova struttura richiederà che tutti i membri siano anche iscritti al partito, consentendo un maggiore controllo sulle attività giovanili.
Tuttavia, sorgono interrogativi sulla natura della nuova organizzazione e sulla possibilità che essa sia meno radicale della precedente. Alcuni osservatori ritengono che la nuova gioventù dell'AfD potrebbe mantenere ideologie simili a quelle della JA, senza una reale moderazione delle posizioni estremiste. Funzionari dell'intelligence interna tedesca esprimono scetticismo riguardo a un effettivo cambiamento ideologico, suggerendo che la riorganizzazione potrebbe essere principalmente una mossa tattica per migliorare l'immagine pubblica del partito senza modificare sostanzialmente le sue convinzioni di fondo.
Questioni economiche e tecnologiche
Wie KI-Einsatz den Arbeitsmarkt verändert
Come l'IA sta cambiando il mercato del lavoro
Un'analisi del portale di lavoro Indeed mostra che le offerte di lavoro in Germania sono diminuite del 23% negli ultimi due anni, con un calo particolarmente marcato nei settori più esposti all'intelligenza artificiale. Le posizioni più colpite sono quelle nello sviluppo software, analisi dati, risorse umane, media e servizio clienti, dove l'IA può potenzialmente sostituire oltre il 50% delle competenze richieste, con un calo delle offerte di lavoro di almeno il 40% dall'introduzione di ChatGPT. Al contrario, professioni come l'assistenza all'infanzia, l'assistenza infermieristica o l'artigianato, che richiedono interazioni sociali e manuali difficilmente sostituibili dall'IA, hanno registrato diminuzioni minime.
Alcune aziende stanno già implementando cambiamenti significativi basati sull'IA. Mark Zuckerberg di Meta prevede che l'IA potrà sostituire gli sviluppatori software di medio livello, mentre Klarna, sotto la guida del CEO Sebastian Siemiatkowski, ha ridotto il personale da 4.500 a 3.500 dipendenti grazie all'IA, con l'obiettivo di arrivare a 2.000. Un assistente IA basato su OpenAI ha sostituito 700 addetti al servizio clienti, mentre la produttività per dipendente è aumentata da 400.000 a 700.000 dollari. Tuttavia, il World Economic Forum riporta che il 69% delle aziende prevede di assumere nuovo personale con competenze in IA, con particolare domanda per specialisti in big data, esperti di IA e cybersicurezza.
„Regierung muss Wirtschaft vor weiterer Regulierung schützen"
"Il governo deve proteggere l'economia da ulteriori regolamentazioni"
Matthias Neth, presidente delle Casse di Risparmio del Baden-Württemberg, ha lanciato un allarme sulla situazione economica della regione e della Germania, evidenziando come le imprese stiano accumulando risparmi invece di investire. I dati mostrano un aumento dei depositi aziendali del 5,2% a 31,6 miliardi di euro, mentre i prestiti alle imprese hanno registrato una crescita modesta. Il volume totale dei prestiti è aumentato dell'1,7% a quasi 168 miliardi di euro, con una crescita significativa solo nei prestiti agli enti pubblici (+18,5%). Neth sottolinea che questi fondi liquidi potrebbero essere rapidamente utilizzati per investimenti se le condizioni quadro migliorassero.
Le Casse di Risparmio hanno registrato un forte aumento nei prestiti per l'edilizia abitativa privata, con impegni di credito in crescita del 30% a 8,5 miliardi di euro, ma solo il 13% è destinato a nuove costruzioni. Il bilancio complessivo delle 50 Casse di Risparmio del Baden-Württemberg è cresciuto del 2,1% a 250 miliardi di euro, con un margine di interesse in aumento del 2,6% a 4,33 miliardi di euro. L'utile netto è sceso a 1,48 miliardi di euro dai 1,7 miliardi dell'anno precedente, con un rapporto costi-ricavi del 55,5%. Neth chiede al nuovo governo federale di migliorare il clima per gli investimenti e di proteggere l'economia da ulteriori regolamentazioni.
Wird aus Siemens Deutschlands neuer Tech-Gigant?
Siemens diventerà il nuovo gigante tecnologico della Germania?
Siemens, storica azienda industriale tedesca fondata nel 1847, sta attraversando una profonda trasformazione digitale. Oggi l'azienda si presenta come il più grande fornitore mondiale di applicazioni software industriali, con oltre il 60% dei suoi brevetti nel 2024 relativi al software. La piattaforma digitale "Xcelerator" di Siemens serve tutti i principali costruttori automobilistici e le dodici più grandi aziende aerospaziali e della difesa. Questa trasformazione è guidata dall'amministratore delegato Roland Busch, che ha realizzato importanti acquisizioni come quella dell'azienda americana Altair per 10 miliardi di dollari, specializzata in gemelli digitali.
I risultati finanziari sembrano confermare il successo di questa strategia: il prezzo delle azioni ha raggiunto il massimo storico, raddoppiando dal 2022, e l'azienda ha registrato profitti record. Il business del software è cresciuto del 26% nell'ultimo anno, mentre altri settori hanno subito contrazioni. Tuttavia, Siemens deve affrontare potenziali sfide: la concorrenza di giganti tecnologici come Google e Amazon che potrebbero entrare nel mercato hardware, e la possibile emergenza di competitori cinesi. La trasformazione digitale dei clienti tradizionali di Siemens, principalmente industrie di medie dimensioni, rimane un processo lento e complesso, ma l'azienda punta sulla combinazione unica di competenze hardware e software come suo vantaggio competitivo.
Merz und Lindner müssen verstehen, dass es jetzt außergewöhnliche Mittel braucht
Merz e Lindner devono capire che ora sono necessari mezzi straordinari
In un contesto di incertezze economiche globali e sfide interne, l'ex Ministro delle Finanze Christian Lindner e il candidato cancelliere Friedrich Merz promuovono la riduzione delle tasse e la diminuzione della burocrazia. Tuttavia, non sembrano cogliere appieno la necessità di un robusto intervento statale per affrontare le imminenti crisi economiche e sociali. È evidente che la Germania, come molte altre economie, necessita di un ampio pacchetto di investimenti statali per modernizzare le infrastrutture critiche e stimolare la crescita economica. Gli esperti stimano che saranno necessari tra i 400 e i 600 miliardi di euro aggiuntivi da qui al 2035 per tali scopi.
La situazione è aggravata da una serie di problemi strutturali che includono il cambiamento climatico, le tensioni geopolitiche e la trasformazione tecnologica, che insieme richiedono una risposta politica e finanziaria decisa e innovativa. Il governo tedesco è chiamato a implementare un programma di investimenti che non solo inverta la tendenza alla stagnazione degli investimenti privati ma che anche generi ottimismo e fiducia nel futuro economico del paese. Questo richiederà una riflessione coraggiosa e possibilmente la riforma della regola del debito, per permettere investimenti pubblici senza precedenti in settori chiave senza aggravare ulteriormente il bilancio statale.
Digitalizzazione invece del carbone
A Magonza, sul sito "Ingelheimer Aue", dove vent'anni fa era prevista la costruzione di una centrale a carbone da 1,2 miliardi di euro, sta sorgendo uno dei più moderni e sostenibili centri di calcolo d'Europa. Il progetto, denominato Green Rocks, è una joint venture tra Kraftwerke Mainz-Wiesbaden (KMW) AG e l'azienda norvegese Green Mountain, con un investimento di circa 600 milioni di euro per le strutture, più altri 1,5 miliardi previsti per l'infrastruttura IT. Il centro dati, che sarà composto da tre edifici per una superficie totale di 18.000 metri quadrati e una potenza complessiva di 80 megawatt, beneficerà della sua posizione strategica lungo il fiume.
Il progetto si distingue per diverse caratteristiche innovative di sostenibilità: sarà alimentato con energia verde dalla centrale adiacente, eliminando la necessità di generatori diesel di backup, e utilizzerà l'acqua del Reno per il raffreddamento. Il calore di scarto, con una potenza di 60 megawatt, verrà immesso nella rete di teleriscaldamento di Magonza, servendo sia il centro storico che i nuovi quartieri. La Green Mountain KMW Data Center GmbH, che prevede di affittare i suoi server distribuiti su quattro piani a grandi provider, punta a sfruttare anche la vicinanza al importante nodo internet DE-CIX di Francoforte. Il primo edificio dovrebbe essere operativo nel 2026.
Das „KI-Jobmassaker" bleibt aus – bisher
Il "massacro dei posti di lavoro" da parte dell'IA non si verifica - per ora
Secondo nuovi studi, l'intelligenza artificiale non sta causando disoccupazione ma sta rendendo i lavoratori più produttivi. Erik Brynjolfsson, economista della Stanford University, sostiene che l'IA non sostituisce semplicemente la forza lavoro umana, ma la complementa e ne potenzia le capacità in molti settori. Le previsioni catastrofiche sulla perdita di posti di lavoro non si sono avverate: per esempio, contrariamente alle previsioni del 2016, la domanda di radiologi continua a crescere poiché il loro lavoro comprende molte attività diverse, di cui solo una parte può essere automatizzata. Uno studio giapponese ha rilevato che i lavoratori che utilizzano l'IA riportano un aumento medio della produttività del 20%, e le aziende che implementano l'IA sono più produttive e pagano salari più alti.
Tuttavia, gli effetti dell'IA non sono uniformi. Mentre alcuni studi suggeriscono che i lavoratori meno qualificati potrebbero beneficiare maggiormente dell'IA generativa, altre ricerche indicano che l'IA potrebbe aumentare la disuguaglianza rendendo i più capaci ancora più efficienti. Per esempio, uno studio su imprenditori in Kenya ha mostrato che quelli più performanti hanno migliorato le loro prestazioni del 20% con l'assistenza dell'IA, mentre quelli meno performanti hanno registrato un calo del 10%. Similmente, in un laboratorio di R&S, i migliori ricercatori hanno quasi raddoppiato la loro produttività con l'IA, mentre il terzo inferiore ha beneficiato poco. Gli esperti sottolineano l'importanza di progettare sistemi di IA che complementino il lavoro umano a beneficio dell'intera società, piuttosto che concentrare i vantaggi su una piccola élite.
BASF geht den Verkauf der Farbensparte an
BASF avvia la vendita della divisione vernici
BASF ha avviato un piano in due fasi per la vendita della sua divisione vernici e rivestimenti dal valore di miliardi di euro. La prima fase riguarda la vendita delle vernici per consumatori in Brasile, dove il marchio Suvinil è tra i più noti per pitture murali, mobili, porte e pavimenti. Il materiale informativo è già stato inviato ai potenziali acquirenti, con scadenza per le prime offerte non vincolanti nella seconda metà di febbraio. La seconda e più ampia parte della vendita, che comprende vernici per auto e rivestimenti industriali, è prevista per il secondo trimestre, con JP Morgan e Bank of America come consulenti.
Questa vendita segna un importante cambio di strategia sotto la guida del nuovo CEO Markus Kamieth. Il gruppo sta ridefinendo le sue attività principali, con un focus sulla produzione di prodotti chimici di base nei suoi siti integrati. BASF cerca anche un partner per il business della chimica delle batterie e pianifica di quotare in borsa parzialmente la divisione agrofarmaci, valutata circa 20 miliardi di euro. La divisione vernici impiega 11.850 persone in 70 stabilimenti in tutto il mondo, con la principale produzione tedesca a Münster. PPG, uno dei principali produttori mondiali di vernici, ha già espresso interesse per l'acquisizione delle attività brasiliane.
Deutsche Konjunktur: Die längste Schwächephase seit der Wiedervereinigung
L'economia tedesca: la fase di debolezza più lunga dalla riunificazione
L'economia tedesca sta attraversando la fase di debolezza più lunga dalla riunificazione, con la produzione industriale che nel 2024 è diminuita del 4,5%, dopo un calo dell'1,7% nell'anno precedente. La produzione è diminuita in cinque degli ultimi sei anni, inizialmente a causa della pandemia di Covid-19, poi per l'aumento dei prezzi dell'energia conseguente all'invasione russa dell'Ucraina e per difficoltà interne. Le esportazioni tedesche sono diminuite dell'1,3% nel 2024, mentre le importazioni sono calate del 3%. L'industria metalmeccanica ed elettrica, che conta circa 25.000 aziende e 3,9 milioni di dipendenti, ha registrato un calo del 6,6% nel 2024 e prevede un'ulteriore contrazione del 2,5% nel 2025.
Le prospettive rimangono caute, con la maggior parte delle imprese che si aspetta un'ulteriore diminuzione delle esportazioni, secondo i sondaggi della Camera di Commercio tedesca (DIHK) e dell'Istituto Ifo di Monaco. Il Ministero dell'Economia federale non vede ancora segni di ripresa nell'industria, con la produzione che a dicembre ha toccato il livello più basso dal 2020. Il PIL è diminuito dello 0,2% nel 2024 e dello 0,3% nel 2023, e per il 2025 si prevede una crescita modesta dello 0,3%, con la DIHK che non esclude una stagnazione. Il settore automobilistico ha registrato un calo del 5,7%, mentre l'industria chimica e farmaceutica ha segnato un modesto incremento dell'1%.
Sam Altman in Berlin: „Europa braucht ein Stargate-Projekt"
Sam Altman a Berlino: "L'Europa ha bisogno di un progetto Stargate"
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha visitato Berlino esortando l'Europa a unire le forze con l'America per non perdere ulteriormente terreno nello sviluppo dell'intelligenza artificiale. OpenAI aprirà una nuova sede a Monaco di Baviera, città scelta per la sua forte base industriale e la presenza di grandi aziende come Siemens, BMW e Allianz. La Germania rappresenta già il più grande mercato europeo per OpenAI in termini di utenti regolari. Altman ha sottolineato che l'IA diventerà onnipresente nei prossimi anni, trasformando radicalmente settori come quello farmaceutico e sanitario, e ha enfatizzato l'importanza del contributo europeo allo sviluppo di questa tecnologia.
Il CEO di OpenAI ha criticato l'approccio europeo concentrato sulle restrizioni normative, suggerendo invece la necessità di un progetto paragonabile a Stargate, l'iniziativa americana da 500 miliardi di dollari che vede coinvolti OpenAI, Oracle, SoftBank e MGX. Mentre le grandi aziende tecnologiche americane come Amazon, Microsoft, Meta e Alphabet pianificano investimenti combinati di 290 miliardi di dollari solo per quest'anno, l'Europa ha investito nell'IA appena poche decine di miliardi di euro nell'ultimo decennio. SoftBank si prepara a diventare il maggiore investitore di OpenAI con un investimento di 25 miliardi di dollari, mentre in Germania l'azienda ha già stretto partnership con gruppi editoriali come Springer e Bertelsmann.
Porsche: Verbrenner kommen zurück, Manager streiten um die Macht
Porsche: i motori a combustione tornano, lotta di potere tra i manager
Porsche, nota per il suo impegno verso obiettivi ambiziosi nell'elettromobilità, si trova ora in una fase di crisi interna e di revisione strategica. L'azienda ha recentemente annunciato un ritorno alla produzione di modelli con motori a combustione, contrariamente agli obiettivi precedentemente fissati per una transizione completa all'elettrico. Questa decisione arriva in un momento di tensioni interne evidenziate dalla risoluzione dei contratti con due membri del consiglio di amministrazione e dalla diminuzione delle previsioni di vendita e profitto. L'incertezza regna non solo sulla direzione futura della produzione di automobili, ma anche sulla leadership dell'azienda, con un evidente conflitto di potere al vertice.
Nonostante una storica reputazione di eccellenza e un margine di profitto ancora invidiabile rispetto ad altri costruttori di automobili, Porsche affronta una significativa riduzione delle sue performance economiche, con una previsione di margine di profitto che scende a soli dieci-dodici percento. La situazione è aggravata da una lotta di potere interna che vede il CEO Oliver Blume cercare di mantenere una doppia presidenza nel gruppo VW e Porsche, una mossa che non è vista di buon occhio da tutte le parti interessate. Queste dinamiche interne rischiano di complicare ulteriormente la strategia aziendale in un momento critico per il futuro dell'industria automobilistica globale.
Arbeitgeberpräsident fordert längere Arbeitszeiten
Il presidente dei datori di lavoro chiede orari di lavoro più lunghi
Il presidente dei datori di lavoro tedeschi, Rainer Dulger, ha recentemente proposto un'estensione dell'orario di lavoro settimanale, suggerendo un ritorno alle 40 ore settimanali per molti dipendenti. Attualmente, la media lavorativa in Germania è di 34,3 ore a settimana. Dulger ha evidenziato che, nonostante la Germania abbia registrato un aumento del numero di lavoratori, circa 46 milioni, la quantità di lavoro svolto non è aumentata proporzionalmente rispetto a vent'anni fa, quando la popolazione e il numero dei lavoratori erano inferiori. Questo, secondo Dulger, riflette una mancanza di progresso nella produttività del paese.
Dulger sottolinea la necessità di aumentare l'efficienza lavorativa in Germania e suggerisce che l'incremento delle ore lavorative potrebbe essere una soluzione. Inoltre, ha proposto di migliorare le infrastrutture di supporto, come le scuole a tempo pieno e gli asili nido, per permettere ai genitori lavoratori di dedicare più tempo al lavoro. Questo cambiamento, secondo lui, contribuirà a migliorare la competitività economica della Germania, aumentando l'output complessivo e stimolando la crescita economica. Dulger sostiene che il lavoro deve essere remunerato in modo più attraente e che dovrebbe esserci una maggiore ritenzione netta sui salari per incentivare le persone a lavorare di più.
Analisi & Commenti
Kann direkte Demokratie den Siegeszug der Populisten stoppen?
La democrazia diretta può fermare l'avanzata dei populisti?
In Germania si discute dell'introduzione di elementi di democrazia diretta per contrastare il crescente successo dell'AfD e l'insoddisfazione dei cittadini verso il sistema politico rappresentativo. Circa un quarto dei paesi nel mondo prevede referendum su iniziativa dei cittadini, mentre un quinto, tra cui la Germania, non ha alcuna forma di democrazia diretta a livello nazionale. La Svizzera rappresenta un modello di riferimento, con numerose votazioni popolari su temi come il diritto all'affitto, il finanziamento dell'assicurazione sanitaria e le energie rinnovabili, che registrano una partecipazione tra il 40 e il 58 percento.
I critici della democrazia diretta temono che possa favorire decisioni emotive ed estremiste, citando esempi come la Brexit del 2016. Tuttavia, gli studi mostrano una correlazione positiva tra la soddisfazione dei cittadini e la presenza di strumenti di democrazia diretta. L'ex giudice costituzionale Gertrude Lübbe-Wolff sostiene che "è meglio poter commettere i propri errori", e che questo potrebbe ridurre il disprezzo verso la politica e la rabbia verso i suoi rappresentanti. La democrazia diretta, secondo l'articolo, potrebbe contrastare il sentimento di esclusione che spinge molti elettori verso l'AfD, permettendo ai cittadini di incidere direttamente sulle decisioni importanti.
Kein Wähler wird bekommen, was er will
Nessun elettore otterrà ciò che vuole
Il ricercatore elettorale Ulrich von Alemann ha evidenziato un aspetto sorprendente dell'attuale campagna elettorale tedesca: nonostante le accese controversie politiche, i sondaggi mostrano pochissime variazioni. Le persone scendono in piazza a centinaia di migliaia, parlando di lotta contro un fascismo emergente, mentre si discute di tradimenti e perdita di fiducia. Il cancelliere Olaf Scholz viene accusato di aver gestito male la situazione dell'immigrazione illegale, mentre l'Unione CDU/CSU viene criticata per un presunto avvicinamento all'AfD di estrema destra.
Questa stabilità nei sondaggi potrebbe essere dovuta all'alto numero di indecisi, stimato a circa un terzo dell'elettorato, ma anche all'ambivalenza che caratterizza tutti i partiti: SPD e Verdi non hanno un buon bilancio ma si auto-elogiano, i liberali hanno fatto cadere il governo e rischiano di sprecare voti, mentre la CDU/CSU cerca alleati proprio tra coloro che l'accusano di aver violato il più grande tabù politico avvicinandosi all'AfD. Al di fuori dei sostenitori dell'AfD, nessuno si sente veramente a proprio agio con i partiti, anche con quelli ideologicamente più vicini, e gli elettori hanno la certezza che riceveranno qualcosa che non desiderano.
Eine Linksfront soll uns retten?
Un fronte di sinistra ci salverà?
Due giuristi, Florian Meinel e Maximilian Steinbeis, hanno pubblicato sul "Verfassungsblog" un'analisi della situazione politica tedesca in vista delle elezioni parlamentari del 2025. Secondo la loro analisi, l'Unione CDU/CSU avrebbe ormai compiuto un "avvicinamento" con l'AfD, formando una "destra unita", almeno nel campo della politica migratoria. Gli autori propongono quindi la formazione di un fronte di sinistra sul modello francese, che unisca SPD, Verdi e Die Linke, sostenendo che il centro politico sia ormai scomparso a causa delle scelte dell'Unione.
L'articolo critica fortemente questa interpretazione, definendola più che sciocca, evidenziando come le differenze programmatiche tra CDU/CSU e AfD rimangano sostanziali su temi cruciali come l'Unione Europea e la guerra in Ucraina. Viene sottolineato come le proposte dell'Unione sulla limitazione dell'immigrazione irregolare non possano essere automaticamente considerate "apertamente illegali" o "estremiste" solo perché hanno ricevuto il sostegno dell'AfD. Nei sondaggi attuali, l'ipotetica alleanza di sinistra raggiungerebbe solo il 35% dei consensi, rendendo improbabile una sua partecipazione al governo. I leader di SPD e Verdi, Lars Klingbeil e Robert Habeck, dovrebbero inoltre valutare attentamente quanto consenso perderebbero partecipando a un simile fronte di sinistra.
Die Industrie muss helfen, die Grundwerte zu verteidigen
L'industria deve aiutare a difendere i valori fondamentali
Tradizionalmente, le aziende e i manager tendevano a evitare di impegnarsi in discussioni politiche aperte, concentrandosi piuttosto su temi come le tasse, la burocrazia e le normative ambientali. Tuttavia, di fronte a crescenti sfide globali come il cambiamento climatico, la tensione geopolitica e i radicali cambiamenti tecnologici, c'è un crescente riconoscimento del ruolo che le imprese devono giocare nella salvaguardia della democrazia. Questa nuova consapevolezza è spinta dalla necessità di affrontare non solo le crisi economiche ma anche quelle sociali e politiche che minacciano i principi democratici e la stabilità sociale su cui si fondano i mercati.
Recentemente in Germania, associazioni di categoria e gruppi di interesse hanno organizzato un "giorno di allarme economico" a livello nazionale, manifestando a Berlino per chiedere riforme economiche urgenti. Questo evento segnala un cambiamento significativo: le aziende stanno diventando più vocali e pubbliche nel loro sostegno o critica verso le politiche governative, riconoscendo che la salute a lungo termine dell'economia dipende da una società stabile e giusta. L'iniziativa ha anche sollevato questioni su come le aziende possano equilibrare la pressione per la crescita e il profitto con la responsabilità etica di contribuire positivamente alla società, evidenziando la necessità di un nuovo approccio alla responsabilità sociale d'impresa che va oltre la mera conformità legale o la filantropia.
Österreich: Deutsche Politiker fürchten zu Recht „österreichische Verhältnisse"
Austria: I politici tedeschi temono a ragione le "condizioni austriache"
Nella campagna elettorale tedesca si parla sempre più spesso delle "condizioni austriache", un'espressione che non si riferisce alla qualità della vita o al sistema sanitario, ma alla situazione politica in cui i partiti di centro non riescono più a trovare una maggioranza. A Vienna, le trattative per la formazione del governo mostrano chiaramente questi sviluppi: Herbert Kickl, leader del partito di estrema destra FPÖ, ha avanzato richieste molto ampie nei negoziati con l'ÖVP, il partito del cancelliere uscente. Kickl ha chiesto i ministeri chiave delle Finanze e degli Interni, oltre al controllo dei media, della cultura e della politica europea attraverso la cancelleria.
La situazione ha creato preoccupazione all'interno dell'ÖVP, soprattutto considerando che la FPÖ è un partito che rifiuta l'UE, vuole ritirarsi dalle cooperazioni internazionali e non accetta le sentenze della Corte di Giustizia europea. C'è anche il precedente inquietante del periodo 2017-2019, quando Kickl era ministro degli Interni e ci furono sospetti di fuga di informazioni dei servizi segreti verso la Russia, che portarono alla sospensione temporanea della cooperazione con i servizi partner internazionali. Nonostante le iniziali espressioni di sorpresa e disappunto dell'ÖVP per richieste considerate non "alla pari", il partito ha deciso di continuare i negoziati, confermando i timori dei politici tedeschi riguardo a una possibile replica di questo scenario in Germania.
Linke: Comeback auf den letzten Metern
La Sinistra: Rimonta all'ultimo miglio
Un'inaspettata inversione di tendenza sta caratterizzando le ultime settimane della campagna elettorale tedesca, con Die Linke (La Sinistra) che sta vivendo una sorprendente rinascita mentre il BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht) sembra perdere slancio. Secondo l'ultimo sondaggio Politbarometer, Die Linke è data al 6%, mentre il BSW è fermo al 4%. Un cambiamento notevole rispetto all'autunno scorso, quando il BSW raggiungeva l'8% nei sondaggi e La Sinistra sembrava destinata a non superare la soglia del 5%. La svolta positiva per Die Linke è evidenziata dall'arrivo di 25.000 nuovi membri, di cui 15.000 solo nelle ultime tre settimane, tanto che il partito ha dovuto ordinare nuove tessere.
Il successo di Die Linke è legato a diversi fattori: l'emergere di una nuova figura carismatica, la 36enne Heidi Reichinnek, molto seguita sui social media da un pubblico giovane, e un posizionamento chiaramente di sinistra sia in termini socioeconomici che socioculturali, con una netta opposizione all'AfD. Al contrario, il BSW, pur mantenendo posizioni economiche di sinistra, ha assunto posizioni socialmente conservatrici, particolarmente sulla migrazione, avvicinandosi alla CDU. La leader Sahra Wagenknecht ha legato il futuro politico del suo movimento all'ingresso in parlamento, dichiarando che se il BSW non dovesse superare la soglia del 5%, non sarebbe più un fattore politicamente rilevante.
Bundestagswahl: Leichter Vorteil für Merz
Elezioni federali: Leggero vantaggio per Merz
A due settimane dalle elezioni federali tedesche, i sondaggi mostrano un leggero vantaggio per Friedrich Merz sulla questione migratoria, nonostante le massicce proteste contro la sua decisione di far passare una legge più restrittiva con i voti dell'AfD. Secondo il sondaggio ARD-Deutschlandtrend, l'Unione CDU/CSU è al 31% (+1), l'AfD al 21% (+1), mentre la SPD resta ferma al 15%. Il gradimento personale di Merz è salito al 32%, con un aumento di quattro punti in una settimana e sette punti da inizio gennaio. Questo suggerisce che gli elettori tedeschi desiderano cambiamenti concreti nella politica d'asilo e sono meno preoccupati del fatto che Merz abbia ottenuto una maggioranza con l'aiuto dell'AfD.
Il duello televisivo di domenica tra Scholz e Merz rappresenta forse l'ultima occasione per il cancelliere di invertire la tendenza. La SPD, che rischia di perdere circa dieci punti percentuali alle elezioni, spera che Scholz possa dipingere Merz come impulsivo e imprevedibile, sottolineando la sua collaborazione con l'AfD e la sua mancanza di esperienza governativa. Dal canto suo, Merz si sta preparando accuratamente al confronto, studiando le apparizioni televisive di Scholz, e probabilmente lo attaccherà sulla recessione e i problemi dell'immigrazione irregolare. Secondo gli strateghi della SPD, la CDU sta intercettando il sentimento popolare sulla necessità di un cambiamento politico fondamentale, un'area in cui Scholz appare debole.
Die AfD gibt sich als Partei der Ökonomen, versteht aber nichts von Wirtschaft
L'AfD si presenta come il partito degli economisti, ma non capisce nulla di economia
Alice Weidel, candidata cancelliere dell'AfD e dottore in economia, si è presentata nel programma televisivo ZDF "Was nun?" come esperta di economia, utilizzando termini tecnici come "quota netta di investimento" e definendosi "ordoliberale". Tuttavia, un'analisi dettagliata delle proposte economiche del partito rivela gravi lacune. Secondo i calcoli del Centro di Ricerca Economica Europea (ZEW) e del Süddeutsche Zeitung, i tagli fiscali proposti dall'AfD costerebbero allo stato 181 miliardi di euro, creando un enorme deficit per comuni, länder e governo federale, senza che il partito spieghi come mantenere il freno all'indebitamento che dice di voler rispettare.
Le politiche dell'AfD favorirebbero principalmente i redditi più alti, come dimostra il fatto che una famiglia con due figli e un reddito annuo di 180.000 euro risparmierebbe più di 19.000 euro, mentre la stessa famiglia con un reddito di 40.000 euro perderebbe circa 440 euro. Inoltre, la posizione anti-europea del partito ignora che la Germania deve gran parte della sua prosperità all'integrazione europea, al mercato unico e all'euro. Sebbene l'uscita dall'UE non sia più nel programma elettorale e l'abbandono dell'euro sembri essere stato ridimensionato nelle recenti dichiarazioni di Weidel, l'approccio nazionalista del partito danneggerebbe significativamente l'economia tedesca.