Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimana ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Die CDU muss alles daransetzen, Maaßen rauszuschmeißen
La CDU deve fare tutto il possibile per cacciare Maassen
La CDU non ha ancora espresso il verdetto riguardo la procedura di espulsione del partito contro l’ex Presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione Hans-Georg Maassen, ma il giornalista Broessler ritiene che il comportamento intollerabile del politico non lasci dubbi riguardo la decisione finale. Di recente, infatti, Maassen ha più volte accusato il governo di cospirazione e di “razzismo eliminatorio contro i bianchi”. Lo stato di diritto tedesco pone molti ostacoli all’espulsione dei partiti, ma se Maassen non fosse cacciato, la CDU subirebbe importanti danni all’immagine e credibilità. Anche l’attuale Presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione ha criticato l’operato del suo predecessore. Da parte sua, Maassen non vuole rinunciare al suo lavoro nella CDU e dunque non è intenzionato a lasciare il partito.
Südamerika ist aller Mühen wert
Il Sud America vale tutto lo sforzo
Il Cancelliere Olaf Scholz ha scelto il Sudamerica come meta per il suo primo viaggio extraeuropeo quest’anno. In una settimana è andato in Argentina, in Cile e poi in Brasile. Questa regione è storicamente legata all’Unione Europea, dato l’alto tasso di emigrati del Vecchio Continente e delle molte aziende che hanno aperto qui i loro uffici, ma essendo un territorio politicamente instabile e geograficamente lontano era finora rimasto ai margini degli interessi strategici dell’Europa. Oggi però la situazione è invertita e il Sudamerica è diventata una regione contesa nella politica mondiale. L’Occidente nello specifico cerca nuove alleanze e sia l’incontro del G-20 in Brasile nel 2024 che il vertice mondiale sul clima nel 2025 saranno ottime occasioni per riavviare il dialogo. La Germania nello specifico è interessata allo sfruttamento delle vaste miniere di terre rare fondamentali per la propria industria automobilistica, ma al momento la Cina detiene il primato d’influenza nella regione.
Kleben ist "kein adäquates Mittel des Meinungskampfes"
Il copia e incolla “non è un mezzo adeguato a combattere le opinioni”
Il tribunale distrettuale di Monaco ha condannato a multe di 450euro ciascuno tre attivisti climatici di Ultima Generazione per coercizione, in quanto avevano bloccato il traffico allo Stachus. Il giudice ha affermato che nell’azione non c’è “nessun mezzo adeguato a combattere le opinioni, anceh se gli obiettivi sono lodevoli”. Uno degli attivisti ha difeso l’azione spiegando che il blocco lasciava comunque la possibilità di creare una corsia di emergenza e che era stata scelta la città di Monaco perché alcuni scienziati che protestavano sono stati detenuti. Tuttavia, alcuni agenti di polizia hanno testimoniato che un’ambulanza è dovuta tornare indietro a causa dell’ingorgo. L’avvocato difensore degli attivisti chiede l’assoluzione perché c’è “una giustificazione dell’emergenza” e le autorità dovrebbero aiutare. Il giudice ha raccomandato agli attivisti di influenzare le scelte politiche in altro modo.
Russen raus?
Russi fuori?
Il direttore generale del Teatro Nazionale dell’opera dell’Ucraina Chupryna ha scritto al direttore artistico del festival Internazionale di Maggio dello stato Wiesbaden che sia la Filarmonica Nazionale Ucraina che il Teatro Taras Shevchenko Kharkiv non parteciperanno al festival come previsto. Il motivo è la partecipazione del soprano russo Anna Netrebko. Lo stesso destino è toccato al direttore d’orchestra russo Teodor Currentzis poiché finanziato da una banca russa. Il ministro della cultura ucraino ha dichiarato che i suoi artisti connazionali non tollereranno alcuna cooperazione con persone che ospitano eventi di cultura russa. Il teatro tedesco ha risposto che se il ministro ucraino impone di scegliere tra due culture “si apre una falsa alternativa”. Aggiunge inoltre che la Germania si è fermamente posta contro l’invasione russa in Ucraina, ma ciò non può portare alla condanna di tutto il popolo russo e della sua cultura.
Tag der Wahrheit für die Deutsche Bank
Giorno della verità per la Deutsche Bank
A cinque anni dall’insediamento del CEO Christian Sewing nella Deutsche Bank, il giornalista Meike Schreiber fa un resoconto del suo operato. Sewing ha affermato che il bilancio del 2022, con un utile di 5 miliardi di euro, è il miglior risultato in 15 anni. Il CEO è anche entrato nella rete delle carriere di LinkedIn al fine di consolidare il suo successo sui social media e coinvolgere il pubblico con le sue “visioni”. Per superare il “passato inglorioso” della Banca, Sewing ha attuato una strategia chiamata “Competi per vincere” nel 2019, la quale ha in parte funzionato (la banca ha infatti leggermente superato il suo obiettivo chiave dell’8% di rendimento del capitale proprio). Tuttavia, di recente ci sono state nuove sanzioni - per uso non autorizzato di dispositivi mobili privati e green washing – che hanno danneggiato la reputazione dell’istituto. Inoltre, il CEO non è riuscito a mantenere la promessa di ridurre in modo significativo le spese della Banca. L’inversione di tendenza dei tassi di interesse sta però aiutando le istituzioni finanziarie in generale perché aumenta il margine nel classico business dei prestiti.
Ein unverantwortlicher Belastungstest
Uno stress test irresponsabile
Molti politici tedeschi ritengono che se l’ammissione di massa dei richiedenti asilo continua a questi livelli, non sarà più segno di capacità di agire, ma di cattiva condotta politica. Per il momento, gli alleati di Berlino non hanno intavolato alcuna discussione per cambiare la distribuzione ineguale dei rifugiati. Il giornalista ritiene che se i politici tedeschi continueranno ad ignorare l’impatto della malagestione delle politiche migratorie, perderanno il consenso dei cittadini.
Der unbekannte E-Auto-Gigant
Il gigante sconosciuto delle auto elettriche
BYD ha superato Tesla come leader mondiale nelle auto elettriche e sta cercando di conquistare il mercato tedesco. L’azienda cinese è originaria di Shenzhen, una città a sud della Cina. In termini di capitalizzazione di mercato, la società è due volte più grande di BMW e più grande di Volkswagen, tuttavia non è ancora molto conosciuta in Germania. Il fondatore Wang Chuanfu nacque durante la Rivoluzione Culturale cinese e per questo ha attraversato diversi momenti di difficoltà economica e familiare quando era un adolescente. Laureato in chimica e fisica, nel 1995 ha fondato la BYD per produrre batterie ricaricabili, oggi invece vende veicoli elettrici. In Germania, dal momento che i produttori tedeschi non hanno quantità di chip illimitate, non possono consegnare rapidamente i nuovi veicoli elettrici, quindi BYD sta colmando il divario. Al momento, l’azienda cinese affitta i veicoli alle società di noleggio tedesche, ma la campagna pubblicitaria sta avendo un tale successo che nel prossimo futuro BYD potrà vendere in Germania su larga scala. Pechino ha l’obiettivo di vendere 120mila auto elettriche a Berlino nel 2026, conquistando il 10% del mercato. Nel frattempo, le vendite di Byd nel territorio tedesco aumentano esponenzialmente e nel 2023 dovrebbe raggiungere 4milioni di veicoli. Elon Musk sembra aver sottovalutato la produzione automobilistica di Byd e Tesla ha persino dovuto tagliare i prezzi del 13% in Cina.
Ein Meilenstein bei der Eindämmung Chinas
Una pietra miliare nel contenere la Cina
Gli Stati Uniti, i Paesi Bassi e il Giappone hanno stretto un accordo riguardo la produzione di chip per limitare la potenza rivale cinese e diminuire il suo accesso ai prodotti high-tech occidentali. L’accordo infatti riguarda aziende tecnologiche di rilievo come Nikon, Canon e ASML. Nonostante l’accordo rappresenti una pietra miliare a livello politico, i dettagli degli accordi sono ancora aperti. La limitazione al mercato cinese rallenterà i tempi di produzione anche per la filiera di produzione di macchine elettriche. Alla luce di questa considerazione, il Primo ministro olandese Rutte ha sottolineato l’importanza di valutare le filiere di produzione, pur concordando con gli alleati occidentali sul valorizzare la leadership tecnologica dell’Europa e dell’America.
Megachipfabrik an der Saar
Mega fabbrica di chip sulla Saar
Con il sostegno del fornitore automobilistico tedesco ZF, il produttore statunitense di semiconduttori Wolfspeed ha deciso di costruire in Germania una fabbrica di chip di ultima generazione, i cosiddetti chip al carburo di silicio (chip Sic). Sebbene la tecnologia sia ancora giovane, General Motors e Mercedes-Benz hanno già stipulato accordi di fornitura a lungo termine.
Secondo l’autore, la fabbrica è vista come un importante tassello nella trasformazione dell’industria automobilistica tedesca verso l’elettro mobilità. Secondo quanto riportato, il governo federale contribuirà per almeno un quarto dei costi di investimento, ma l’UE non ha ancora concesso l’autorizzazione per questo “importante progetto di interesse europeo”.
Inoltre, con l’aiuto del governo federale, il Saarland ha dimostrato che l’Europa potrebbe essere di reggere la competizione con il programma di sovvenzioni statunitense “Inflation Reduction Act”.
Infine, l’autore afferma che tale iniziativa ha rafforzato la resilienza delle catene di fornitura europee perché le fabbriche del Saarland potrebbero contribuire a rifornire l’industria europea di semiconduttori.
Scholz erklärt den Krieg
Scholz dichiara guerra
Secondo Lukas Fuhr, il recente viaggio del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in Sud America è stato intrapreso nella ricerca di nuovi sostenitori per la sua politica sull’Ucraina: “per molti intervistati, il governo tedesco si spinge troppo in là”, afferma il giornalista.
Inoltre, Fuhr riporta che nonostante il Cancelliere sia favorevole alla diplomazia per porre fine alla guerra in Ucraina, finché Putin non dovesse ritirare le sue truppe, il sostegno a Kiev “è la cosa giusta da fare”. Allo stesso tempo, il giornalista sottolinea che per Scholz, l’espansione dell’Alleanza Atlantica verso est è stata richiesta in modo democratico dai Paesi dell’Europa Orientale e che il Cancelliere considera “in ogni caso, la NATO un’alleanza difensiva”.
Infine, Fuhr afferma che Scholz continuerà a sostenere l’Ucraina ma le forniture di armi devono essere coordinate con i partner, soprattutto con gli USA.
Die EZB sendet unklare Signale
La BCE invia segnali poco chiari
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, l’autore afferma che nonostante sia positivo che la Banca Centrale Europea (BCE) abbia alzato ancora una volta i tassi di interesse di riferimento, rimane incerto quale sarà la decisione della banca in primavera. Si tratta di una reazione appropriata a un tasso d’inflazione che rimane troppo alto, anche se probabilmente scenderà nei prossimi mesi: “la strada da percorrere per raggiungere l’obiettivo del 2% è ancora lunga”, dichiara il giornalista.
I mercati finanziari sono stati dominati dall’interpretazione secondo cui la BCE avrebbe aumentato ancora leggermente il tasso di interesse di riferimento in primavera per poi entrare in una pausa sui tassi di interesse, con conseguente aumento dei prezzi di obbligazioni e azioni e deprezzamento dell’euro sul mercato dei cambi. È difficile stabilire se la BCE volesse inviare tale messaggio: “le prospettive per i tassi di interesse dopo il mese di marzo sono avvolte nella nebbia”, dichiara il giornalista. Negli ultimi mesi la BCE ha giustamente perseguito una politica più antinflazionistica, senza tuttavia modificare il diffuso dubbio di fondo che tale politica possa essere sostenuta dalla maggioranza del consiglio della banca centrale: “qualora si dovesse consolidare l’impressione che la BCE inizi a vacillare alla prima occasione, la lotta all’inflazione diventerà più costosa del necessario”, conclude il giornalista.
KI wird die neue Elektrizität
L’intelligenza artificiale sarà la nuova elettricità
Secondo Thomas Jahn, il successo della tecnologia ChatGPT attesta che l’Intelligenza Artificiale (IA) sta avanzando verso nuove dimensioni e cambierà l’economia.
ChatGPT è un chatbot basato sull’IA in grado di creare dialoghi o testi molto simili a quelli degli esseri umani: “l’IA cambierà l’economia come ha fatto l’elettricità nel XX secolo. Nasceranno nuovi settori, macchine e applicazioni di cui non possiamo sapere nulla, proprio come la gente si meravigliava della prima lampadina nel 1879 ma non aveva idea dei computer”, dichiara Jahn.
Il giornalista sottolinea che sebbene la piattaforma ChatGPT non sia completamente affidabile, i problemi iniziali scompariranno e l’intelligenza artificiale migliorerà sempre di più.
Secondo una recente indagine condotta dall’associazione Bitkom, solo il 18% delle aziende tedesche con un massimo di 2000 dipendenti utilizza l’IA. Tra le aziende più grandi, la percentuale è ancora di circa la metà: “un atteggiamento negligente. Le aziende che utilizzano l’IA in anticipo prendono decisioni migliori”, afferma Jahn.
Infine, che siccome IA sarà come l’elettricità, ciò significa che singole aziende come Microsoft o Google non avranno il monopolio su tale tecnologia: “la ricerca ha una base troppo ampia per questo, l’accesso a grandi capacità di calcolo è troppo facile grazie al cloud”, conclude il giornalista.
Olaf Scholz ist spät dran – für Europa wird es eng in Südamerika
Olaf Scholz è in ritardo: le cose si stanno facendo difficili per l’Europa in Sud America
Con il cambio di governo a Brasília, è giunto il momento che il Sudamerica ottenga maggiore attenzione da parte di Berlino e Bruxelles: “…da anni le aziende cinesi investono massicciamente nella regione…La Cina vuole assicurarsi i giacimenti di materie prime ed espandere la propria influenza politica nella regione”, dichiara Dana Heide.
Secondo la giornalista, per l’Europa si tratta anche di approfondire i partenariati con i Paesi prevalentemente democratici dell’America Latina e di contrastare l’influenza del regime autoritario cinese. Per avviare la diversificazione europea nell’approvvigionamento di materie prime e di rafforzare il commercio con altre democrazie, Heide suggerisce di prendere l’iniziativa il prima possibile, senza allontanarsi dai principi ecologici e sociali nei negoziati con gli Stati del Mercosur. Infine, la giornalista sottolinea che a causa di una forte censura, il governo cinese occulta le informazioni sulla condizione di salute degli operai che si occupano dell’estrazione delle materie prime in Cina: “Dobbiamo dimostrare che anche materie prime come il litio o le terre rare possono essere estratte in modo delicato. Non si tratta solo di una questione politica, ma anche economica”, conclude la giornalista.
Die Ampel bringt mehr Stillstand als Fortschritt
Il semaforo porta più stallo che progresso
“Invece di modernizzare il Paese come coalizione per il progresso, il governo tedesco sta diventando sempre di più una coalizione per la stagnazione”, afferma Martin Greive.
Attualmente, i partiti della coalizione, l’SPD, i Verdi e l’FDP sono fermi sul dibattito per accelerare la pianificazione e le autorizzazioni. Inoltre, il giornalista riporta che il governo tedesco è in ritardo anche sulla digitalizzazione del Paese, tramite la quale molte delle procedure amministrative potrebbero essere completate online. Un altro esempio dell’inadeguatezza dei partiti è “l’istituto dei dati”, che dovrebbe far progredire la disponibilità e la standardizzazione dei dati: “i piani attuali non stanno andando da nessuna parte, tanto che i primi membri fondatori sono già irritati e vogliono abbandonare”, dichiara Greive.
Nell’articolo si fa notare che tale “auto paralisi” della Germania avrà delle gravi conseguenze sull’economia. Molte aziende tedesche investono maggiormente in Cina e negli Stati Uniti, dove le start-up ricevono generosi sussidi.
Il fatto che la reputazione della Germania come piazza economica sia già stata intaccata è emerso al World Economic Forum di Davos. In vista della rapida costruzione di nuovi terminali per l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL), il cancelliere Olaf Scholz ha parlato di una “nuova velocità tedesca” di fronte all’élite economica mondiale. Tuttavia, per Greive la costruzione dei terminali GNL doveva essere realizzata in precedenza: “non è più un record se si contano i 20 anni precedenti. Ora spetta al semaforo liberare le forze esistenti e mantenere la promessa di una coalizione progressista”, conclude il giornalista.
Politische Polemik gegen Vonovia ist kontraproduktiv – und hilft niemandem
Le polemiche politiche contro Vonovia sono controproducenti e non aiutano nessuno
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, Julian Trauthig riporta che la più grande società immobiliare d’Europa, Vonovia, viene criticata dal mondo politico tedesco per la sospensione momentanea delle costruzioni di nuovi appartamenti. La società si unisce a diverse aziende che hanno cancellato i progetti a causa della svolta dei tassi di interesse e dell’aumento dei costi di costruzione: “le imprese non dovrebbero indirizzarsi verso investimenti non redditizi”, sottolinea il giornalista.
Anche se Vonovia non ha fornito alcun dettaglio sull’entità dei progetti cancellati, l’autore sottolinea che nelle condizioni attuali del mercato complessivo e dell’obiettivo dei politici di costruire 400.000 nuovi appartamenti all’anno “i piani di Vonovia hanno un ruolo marginale, nella migliore delle ipotesi”.
Secondo Trauthig, i problemi principali che hanno causato il crollo delle nuove costruzioni nonostante l’elevata domanda sono sia l’aumento dei tassi di interesse, passati dall’1% di un anno fa al 4%, sia l’incremento dei costi di costruzione, rendendo obsoleto qualsiasi calcolo dei rendimenti per i proprietari. Inoltre, il giornalista afferma che le condizioni quadro politiche per la promozione di nuove costruzioni sono incerte e inadeguate.
Per tale motivo, Trauthig suggerisce di valutare con attenzione quali condizioni politiche quadro siano necessarie per rendere nuovamente economica la costruzione di nuovi appartamenti. Per il giornalista, potrebbe essere anche una questione di regolamentazione, ad esempio di armonizzazione o di riduzione delle norme edilizie.
Neues Chipwerk: Ein großer Schritt für die Unternehmen, ein kleiner Schritt für Europa
Nuova fabbrica di chip: un grande passo per le aziende, un piccolo passo per l’Europa
“L’importanza per il Saarland e per le aziende coinvolte, Wolfspeed e ZF, non può essere sopravvalutata: sul sito dell’ex centrale elettrica a carbone di Ensdorf sorgerà la più grande fabbrica al mondo di chip di carburo di silicio”, riporta Joachim Hofer.
Secondo il giornalista, l’installazione di una fabbrica in Saarland oltre ad offrire nuovi posti di lavoro, avvicinerà il produttore statunitense di semiconduttori Wolfspeed alla clientela europea.
Ciò è significativo anche per l’intera Unione Europea. L’impianto potrebbe rendere il continente meno dipendente dalle forniture estere di componenti strategicamente importanti. Tuttavia, rispetto all’obiettivo della Commissione europea di raddoppiare la quota di produzione globale di semiconduttori al 20% entro il 2030, ciò è un piccolo passo. Attualmente sono in costruzione numerose fabbriche molto più grandi, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche a Taiwan, in Corea del Sud e in Giappone. Ciò è dovuto principalmente al fatto che lì i sussidi vengono già emanati, mentre l’Europa continua ancora la discussione su quali progetti debbano essere sovvenzionati e in che misura.
Infine, il giornalista afferma che è fondamentale non perdere di vista l’intera catena del valore. Questo include i produttori di macchine per chip, materiali per semiconduttori, ma anche l’ulteriore lavorazione, il cosiddetto back-end: “non c'è molto da guadagnare se in futuro i chip stessi provengono dall’UE, ma vengono trasportati in Indonesia o in Malesia per essere testati e confezionati come in passato. Oppure se un fornitore fondamentale ha sede in Cina”, conclude il giornalista.
Mit dem Iran droht dem Westen eine neue Front
Con l’Iran, l’Occidente è minacciato da un nuovo fronte
“Quella che in Europa e negli Stati Uniti è vista come una possibile via per la pace in Medio Oriente, il governo nazionalista di estrema destra del primo ministro Benjamin Netanyahu non la vuole più da tempo”, afferma Mathias Brüggmann. Allo stesso tempo, anche i palestinesi hanno perso le loro speranze in decenni di attesa: “molti si stanno radicalizzando, lasciandosi reclutare per la lotta armata contro l’onnipotente Israele”, dichiara il giornalista.
Brüggmann afferma che la lotta in corso tra Israele e Palestina è il fulcro di tutti i conflitti regionali. Il conflitto viene ripetutamente sfruttato per destabilizzare i Paesi regionali, soprattutto dagli iraniani, i quali sostengono di sopportare i palestinesi.
Qualora il mondo dovesse affrontare un’ulteriore escalation regionale, l’Occidente, ma anche l’economia globale, non potrebbe permettersi una seconda guerra – oltre a quella in Ucraina: “un attacco su larga scala all’Iran, porterebbe Teheran a reagire con tutto ciò che ha a disposizione. Poiché è in gioco la sopravvivenza del regime, non può permettersi alcuna umiliazione”, afferma il giornalista. Attualmente, il corso della guerra in Ucraina non chiaro e per tale motivo Brüggmann consiglia di non aprire un secondo fronte.