Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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So will Pistorius sein Haus umbauen
È così che Pistorius vuole ristrutturare la sua casa
Fin dal suo insediamento, il Ministro della difesa, Boris Pistorius, si è impegnato per attuare una riforma all’interno del Bundeswehr, in quanto la guerra della Russia in Ucraina, ma anche il dramma dell'evacuazione da Kabul, hanno rivelato molti punti deboli all’interno della forze armate tedesche.
Il giornalista Georg Ismar sottolinea come Pistorius a tal proposito abbia organizzato il 18 aprile un incontro con i capi dipartimento e il 20 aprile una riunione con il personale per appunto parlare della riforma.
Ismar ricorda che era più o meno dal 2012 che le forze armate non subivano delle modifiche: in quell’anno era stato abolito lo staff di pianificazione che controllava centralmente il ministero, il che aveva ridotto il personale a 2000 dipendenti.
Comunque, Ismar evidenzia come Pistorius non miri a sviluppare il programma di ristrutturazione prefissando un numero di posti da ridurre - anche se ovviamente si prevede di risparmiare in termini di personale e di costi - ma che mira soprattutto a snellire il livello di gestione, attraverso l’accelerazione dei processi ed il contrasto della diffusione delle responsabilità.
Ragion per cui Ismar evidenzia che una delle prime modifiche attuate da Pistorius è stato reintrodurre lo staff di pianificazione ma che per non ricadere “negli errori del passato” è stato assegnato a Christian Freuding, ex capo dello Stato maggiore speciale ucraino, in quanto gode di grande stima sia tra i soldati sia tra i civili, ma anche perché era già un consigliere del vecchio staff di pianificazione.
Inoltre è stato previsto che lo staff sarà dotato solo di circa trenta posti e che avrà lo scopo di garantire che al Ministro venga presentato un parere alla fine del processo decisionale, in modo che le decisioni possano essere prese più rapidamente.
Wir haben zu lange über unsere Verhältnisse gelebt
Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità per troppo tempo
La coalizione del semaforo sta promuovendo, in sintonia con le politiche dell’Unione Europa, una riforma utile a sostituire gli inquinanti riscaldamenti a gas, con quelli a pompa di calore.
La giornalista Nakissa Salavati sottolinea come in realtà questa riforma dovesse essere già attuata dai governi precedenti, ma che a causa dei prezzi più convenienti del gas, le legislature preferivano concentrarsi su altri temi.
Motivo per il quale la giornalista sottolinea che per quanto questa coalizione debba affrontare diverse difficoltà per legiferare la riforma, vista la necessità di trovare compromessi a causa delle ideologie così diverse che costituiscono attualmente il governo,
elogia l’operato, evidenziando come il governo debba “ora ripulire ciò che altri hanno trascurato di fare per decenni".
Solo che ricorda che per essere una riforma ambientale concreta bisogna che sia sostenibile anche dal punto di vista sociale, nel senso che vi è il bisogno che questa riforma non pesi economicamente sui cittadini e che quindi il governo dia il supporto necessario in questo senso.
Droht jetzt ein Jahrhundertstreik?
Lo sciopero del secolo è ormai alle porte?
Durante lo sciopero del 1992, protestarono quasi 330.000 persone - tra educatori e infermieri, spazzini, postini e impiegati universitari - e lo fecero per undici giorni consecutivi: fu il più grande sciopero nella storia recente della Germania.
Il giornalista Benedikt Peters evidenzia come ora i ricordi di questo grande sciopero potrebbero tornare in mente a molte persone, in quanto lunedì vi è stato uno sciopero tale che ha paralizzato il traffico quasi ovunque in Germania.
Peters riporta come sebbene i sindacati e i vertici del governo si siano seduti fin da subito al tavolo delle trattative - infatti nella giornata di martedì lo sciopero era già stato sospeso -, dopo tre giorni le parti si siano alzate dichiarando che i colloqui erano falliti, in quanto non avevano trovato nessun accordo, neanche sul salario minimo dei dipendenti, elemento centrale delle proteste.
Ora, è stato chiamato l'arbitrato, il che significa che l'ex consigliere di Stato di Brema, Hans-Henning Lühr (SPD), e l'ex primo ministro della Sassonia, Georg Milbradt (CDU), devono elaborare una proposta di transazione entro il 18 aprile e che fino a questa data vi sarà un obbligo di pace che vieta di indire altri scioperi.
Peters teme che lo sciopero del traffico possa essere stato solo un tiepido assaggio e che potrebbe essere solo un presagio di ciò che deve ancora venire; perchè è improbabile che la disputa possa essere risolta pacificamente entro la fine di aprile.
Il potere dei baby boomer
Die Wucht der Babyboomer
In questo articolo il giornalista Roland Preuss si domanda come mai in Germania non vi sia stata una reazione di protesta alla riforma delle pensioni - attuata quasi tredici anni fa - che ha portato il pensionamento all’età di 67 anni, e come mai invece stia accadendo da diverse settimane in Francia e negli ultimi giorni in Repubblica Ceca.
Preuss sottolinea che la Germania anche se sembra essere diventata una “casa di riposo a cinque stelle” o una “felice repubblica anziana” non possa retrocedere sul fronte delle pensioni in quanto vi è “un grande problema da affrontare”: come finanziare le pensioni della generazione dei baby boomer - tra la fine degli anni '50 alla fine degli anni '60 vi è stato un boom di nascite.
Questa generazione presto andrà in pensione e ciò significa che vi saranno centinaia di migliaia di pensionati in più e centinaia di migliaia di dipendenti in meno che finanzieranno le loro pensioni ogni anno.
Secondo Preuss la strada migliore da intraprendere si basa su una condivisione degli oneri tra le generazioni, in cui i dipendenti pagano contributi più alti, ma allo stesso tempo l'aumento delle pensioni è in qualche modo smorzato.
Vertrauenssache
Questione di fiducia
I partiti CDU - Unione Cristiano-Democratica - e CSU - Unione Cristiano-Sociale - hanno richiesto una commissione parlamentare di inchiesta per comprendere quale sia stato il ruolo del Cancelliere della Repubblica federale tedesca, Olaf Scholz, nello scandalo della Hamburg Warburg Bank o anche conosciuto come scandalo “Cum-Ex”.
Grazie al trucco, appunto, del Cum-Ex, per cui sostanzialmente gli istituti finanziari consentivano a due soggetti di rivendicare contemporaneamente la titolarità delle stesse azioni - consentendo quindi ad entrambi di pretendere agevolazioni fiscali cui non avevano diritto - la Warburg Bank e altre istituzioni finanziarie avevano ricevuto dalle autorità fiscali un rimborso delle imposte sulle plusvalenze che non avevano affatto pagato.
In quegli anni il sindaco di Amburgo era proprio Olaf Scholz e grazie al diario del banchiere di Warburg, Christian Olearis, si sa che il 7 settembre 2016, Scholz ha incontrato i proprietari della banca - Olearius e Max Warburg - e che ha chiesto di essere tenuto aggiornato sulla questione: secondo i due partiti vi è il sospetto che l’ex sindaco abbia provato ad usare la sua influenza politica per salvare la Warburg Bank dal dover rimborsare i milioni rubati all'ufficio delle imposte.
Bedauern über die verlorene Zeit
Il rimpianto per il tempo perduto
Questa settimana il Ministro federale dell'economia Robert Habeck (Verdi) si è recato in Ucraina per incontrare il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Durante il viaggio, il Ministro ha espresso il suo rimorso e "vergogna" per il fatto che la Germania non abbia consegnato prima le armi al Paese.
Il giornalista Henrike Rossbach ricorda come Habeck fosse stato uno dei primi tra i politici tedeschi a chiedere di inviare più armi al vicino paese estero: infatti già durante la sua visita nel 2021 aveva già chiesto armi difensive per l'Ucraina, ma essendo stato accolto con pesanti critiche in Germania, non erano state poi inviate.
Rossbach riporta che a quanto pare, la Cancelleria non condivide la valutazione di Habeck: infatti, il portavoce del governo Steffen Hebestreit ha dichiarato mercoledì a Berlino che la Cancelleria federale rimane fermamente convinta "che abbiamo sempre fatto esattamente la cosa giusta al momento giusto".
Comunque il Ministro dell’economia è stato accompagnato da una delegazione di piccole imprese al fine di consolidare ancor più i rapporti in ambito economici tra i due Paesi: infatti, nel 2022 le esportazioni tedesche in Ucraina avevano raggiunto un importo di 144,2 milioni di euro.
Lauterbach vuole più antibiotici dall'Europa
Lauterbach will mehr Antibiotika aus Europa
Questo mercoledì, il Consiglio federale ha approvato la legge promossa dal ministro della salute, Karl Lauterbach, per la lotta alla carenza di medicinali e il miglioramento dell'approvvigionamento di farmaci, in breve ALBVVG.
Con questa legge, il ministro mira ad alleviare i colli di bottiglia nella fornitura di medicinali, che secondo l'Istituto federale per i farmaci e i dispositivi medici ammontano a circa 473 su tutta la catena di approvvigionamento, che portano a far scarseggiare diversi farmaci - antibiotici, sciroppi contro la febbre, antiipertensivi, antidepressivi, farmaci antitumorali.
Motivo per il quale, secondo la giornalista Julia Loehr, la legge prevede che le regole sulla determinazione dei prezzi tra i fondi di assicurazione sanitaria e i produttori siano significativamente allentate per i farmaci pediatrici: in questo settore non esisteranno più gli importi fissi e i contratti di sconto. I produttori potranno aumentare i prezzi fino al 50% rispetto agli importi precedentemente concordati e per i farmaci prescritti da un medico, le casse malattia copriranno i costi aggiuntivi.
Tuttavia, Loehr riporta come diverse organizzazioni, come quella specifica dei fondi di assicurazione sanitaria statutaria, abbiano criticato il governo per aver messo "tutte le uova in un solo paniere".
Das Streikrisiko bei der Lufthansa wächst
Cresce il rischio di scioperi in Lufthansa
Le trattative tra la compagnia aerea tedesca, Lufthansa, e il sindacato dei piloti, Vereinigung Cockpit (VC), si sono concluse il 31 marzo senza un accordo.
Entrambe le parti non si sono espresse su ciò che ha impedito l'accordo; ma secondo il giornalista Timo Kotowski il lungo elenco di argomenti ci può almeno dare l'idea che il consenso fosse difficile da raggiungere.
Kotowski sottolinea come il più grande fastidio sullo sfondo potrebbe essere che poco prima del Natale 2021 - durante la pandemia da Covid-19 - Lufthansa ha rescisso un accordo che prevedeva che almeno 325 aeromobili fossero presidiati dai piloti del core brand - l'amministratore delegato Carsten Spohr ad oggi ha ammesso che la rescissione era sbagliata.
In generale, il sindacato lamenta che ci sono copiloti che sono in servizio da 17 anni senza possibilità di passare alla posizione di capitano più remunerativa. Vuole anche adeguamenti salariali, la fine di una struttura tariffaria separata per i nuovi arrivati, modifiche al servizio e alle regole sui tempi di riposo.
Tuttavia, evidenzia anche che Lufthansa aveva comunque accettato di negoziare non solo accordi collettivi, ma anche di parlare di alcune questioni strategiche e culturali, cosa che non era obbligata a fare.
Kotowski, infine, sottolinea anche come questo aumenti il rischio di scioperi nelle cabine di pilotaggio del marchio principale Lufthansa in estate, in quanto “l'obbligo di pace” è previsto solo fino al 30 giugno.
Die Ampel scheitert an der Sozialpolitik
Il semaforo fallisce a causa della politica sociale
A gennaio la coalizione del semaforo, su spinta del SDP e dei Verdi, ha approvato una nuova formula per il reddito di cittadinanza, in quanto è stato introdotto l’"assegno di base per i bambini".
Il giornalista Dietrich Creutzburg con questo articolo mira ad evidenziare come questa nuova riforma, che appena stata approvata era stata celebrata come una svolta e definita come "più grande riforma sociale degli ultimi 20 anni", stia solo invece diventando un segno di fallimento socio-politico.
Questo perché proprio i suoi promotori - SPD e Verdi - ora, quindi dopo qualche mese dalla sua approvazione “hanno cambiato idea” sull’utilità di questo assegno: improvvisamente, il benessere dei bambini nelle famiglie a reddito cittadino dovrebbe dipendere dal trasferimento da parte dello Stato sociale di trasferimenti aggiuntivi fino a dodici miliardi di euro all'anno. Creutzburg sottolinea come chiunque ne dubiti viene bollato come sostenitore della povertà infantile, anche se si tratta del loro stesso partner di coalizione - l'FDP.
Faeser lehnt Begrenzung des Zuzugs von Geflüchteten ab
Faeser rifiuta di limitare l'afflusso di rifugiati
La Ministra dell'interno, Nancy Faeser, si è opposta alla limitazione del flusso di rifugiati, essendo che la maggior parte di essi, 8 su 10, provengono dalla “terribile guerra in mezzo all'Europa”.
Tuttavia, si dimostra consapevole che la situazione nei comuni - che sono le componenti politiche adibite alla gestione dell’immigrazione - è molto difficile in questo momento: motivo per il quale ha dichiarato che “stiamo lavorando così a stretto contatto per gestire insieme la situazione”; sottolineando come lo scorso anno il governo federale abbia messo a disposizione 4,4 miliardi di euro.
La Ministra Faeser, inoltre, ha avvertito che i bambini e i giovani tra i profughi di guerra devono essere curati “nel miglior modo possibile”, perché non diventino criminali.
Ragione per cui nella parte finale dell’articolo vengono riportate le statistiche sulla criminalità della polizia, secondo cui il numero di bambini e giovani fino a 14 anni sospettati di aver commesso un crimine è aumentato del 39% lo scorso anno; mentre il numero di giovani tra i 14 ei 17 anni sospettati di aver commesso un reato è attualmente ai massimi storici.
Mehr Fahrgäste mit Bus und Bahn unterwegs
Più passeggeri che viaggiano in autobus e treno
Nel 2022, in Germania i passeggeri dei servizi di linea locali e a lunga percorrenza - sia autobus, sia treni - sono stati molto più numerosi rispetto ai due anni precedenti, particolarmente colpiti dalla pandemia, ma non lo sono stati rispetto al periodo pre-covid.
Infatti, il numero di passeggeri è aumentato del 29% rispetto al 2021 - raggiungendo quasi 10,2 miliardi - ma rispetto al 2019, si tratta ancora di un 14% in meno rispetto al 2019.
Gli aumenti più consistenti sono stati registrati nel trimestre primaverile ed estivo del 2022: l’articolo riporta come siano stati proprio i due trimestri che comprendevano il periodo di validità di tre mesi del biglietto da 9 euro. “Il successore”, il "Deutschlandticket" o "biglietto da 49 euro", dovrebbe essere quindi destinato ad aumentare in modo permanente l'attrattiva del trasporto pubblico locale a partire dal mese prossimo.
L’articolo sottolinea pure come probabilmente anche l'aumento della popolazione di 1,1 milioni di abitanti ha contribuito all'incremento del numero di passeggeri dello scorso anno; come del resto anche l'immigrazione ha raggiunto livelli record dopo l'inizio della guerra di aggressione russa in Ucraina, con centinaia di migliaia di persone che hanno lasciato il proprio Paese per venire in Germania.
Das große Hoffen auf billigen Industriestrom
La grande speranza per l'elettricità industriale a buon mercato
Questa settimana il Ministro dell’economia, Robert Habeck, ha dichiarato che vuole abbassare il prezzo dell'elettricità industriale e seguire l’esempio di Austria, Francia e Portogallo.
Infatti, ad esempio l’Austria, secondo i dati Eurostat del 2022, è riuscita a portare il prezzo dell'elettricità industriale non regolamentata a poco meno di 20 centesimi per chilowattora - ben al di sotto della media in Germania (28 centesimi) e della media dell'UE (25 centesimi). Inoltre, essendo che però il prezzo dell'elettricità è solo una parte della bolletta energetica, a fine gennaio il Parlamento di Vienna ha prorogato di un anno il sussidio per i costi energetici per le imprese aumentandolo di ulteriori 3,5 miliardi di euro.
In Germania, le aziende si lamentano degli alti costi energetici e temono che vi sia il rischio di non riuscire più a localizzare la produzione industriale all’interno del continente europeo.
Motivo per il quale Habeck ha fissato come obiettivo che l'industria ottenga elettricità a basso costo da energie rinnovabili; anche se ci vorranno ancora alcuni anni in quanto “dobbiamo ancora espandere le rinnovabili”.
Deutschland hat ein Strategieproblem
La Germania ha un problema di strategia
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, Sebastian Matthes osserva che il modello economico tedesco, che si basava sulla crescita del commercio internazionale e sull’energia a basso costo non funziona più come prima: “se i governi federali degli ultimi anni si sono preoccupati soprattutto di gestire il successo economico, non hanno prestato attenzione al fatto che tale successo era spesso basato sulle scoperte tecnologiche del passato”, afferma il giornalista.
Spesso le vere innovazioni tecnologiche sono il risultato di una pianificazione strategica, di finanziamenti alla ricerca e di mandati pubblici: “l’industria informatica della Silicon Valley è nata così…come l’industria tecnologica in Israele…il piano “Made in China” è un’altra strategia simile, per la quale Pechino ha definito i settori chiave, mentre il Giappone ha lanciato la “New Robot Strategy” per promuovere la diffusione dei robot in una società che invecchia rapidamente. Un altro esempio: il Chips and Science Act statunitense da 280 miliardi di dollari, progettato per riportare l’industria dei semiconduttori negli Stati Uniti, un pacchetto di agevolazioni fiscali, sovvenzioni alla ricerca e mandati governativi”, sottolinea Matthes.
Dunque, lo Stato svolge un ruolo importante, fornendo infrastrutture e istruzione e stimolando la crescita con sconti fiscali e finanziamenti alla ricerca. Per tale motivo, le scoperte tecnologiche hanno bisogno di una strategia di politica economica con un quadro di riferimento e un percorso chiaramente definito: “mentre il mondo sta parlando di una delle più grandi perturbazioni del nostro tempo, il potere dell’Intelligenza Artificiale, il governo tedesco si sta paralizzando con una discussione sul riscaldamento”, conclude Matthes.
China strebt nach einer neuen Weltordnung
La Cina punta a un nuovo ordine mondiale
Secondo Dana Heide, i segnali di cambiamento nell’ordine globale sono attualmente in aumento e la Cina ha un ruolo molto importante. Con la sua visita di tre giorni al leader del Cremlino a Mosca, il capo di Stato cinese Xi Jinping ha inviato un segnale forte: “Pechino si sta schierando con la Russia”, afferma la giornalista.
Inoltre, Heide osserva che la Cina è riuscita in quello che l’Occidente ha fallito: “Iran e Arabia Saudita sono tornati a parlarsi. Un successo significativo per Pechino, che non ha esperienza come mediatore internazionale. Gli Stati Uniti, invece, non erano presenti ai colloqui”, continua la giornalista.
Negli ultimi mesi, Pechino ha concretizzato una serie di iniziative di politica estera, dimostrando chiaramente la sua volontà di plasmare il mondo: “la leadership cinese non vuole un mondo senza regole, ma solo quelle che vanno a suo vantaggio.
Allo stesso tempo, altre regole sono invece una questione di interpretazione dal punto di vista cinese, come per esempio l’integrità territoriale degli Stati senza condannare la Russia per aver invaso l’Ucraina “perché i presunti interessi di sicurezza di Mosca sono più importanti, agli occhi di Pechino, degli interessi dell’Ucraina”.
In questo modo, Pechino cerca di attirare altri Stati dalla sua parte o almeno di allontanarli dagli USA: “l’Europa e gli Stati membri devono prepararsi a questo”, conclude Heide.
Wie moderne Technik den Fachkräftemangel lindern kann
Come la moderna tecnologia può alleviare la carenza di lavoratori qualificati
Secondo l’Agenzia federale per il lavoro, la Germania avrà bisogno di 400.000 immigrati qualificati all’anno per un certo periodo di tempo per mantenere stabile l’attuale tasso di occupazione. Senza l’immigrazione, nel 2030 il numero di persone tra i 20 e i 65 anni sarebbe già inferiore di circa l’undici percento rispetto al 2020. Tuttavia, Bert Rürup e Jörg Lichter dichiarano che la crescita dell’economia tedesca non può fare affidamento solo sulla migrazione di manodopera.
Per tale motivo, gli analisti affermano che il primo passo da compiere è quello di utilizzare meglio il potenziale di lavoro esistente, non da ultimo riducendo il lavoro a tempo parziale. Successivamente vi è la necessità di un uso maggiore del progresso tecnologico, in particolare della digitalizzazione, rispetto al passato. Il potenziale è enorme, perché nel frattempo i robot, interagendo con i programmi informatici, possono sostituire, almeno in parte, un numero sempre maggiore di posti di lavoro umani.
Rürup e Jörg osservano che qualora si riuscisse a sfruttare il potenziale di produttività associato alla digitalizzazione, la Germania potrebbe mantenere il suo attuale percorso di crescita tendenziale di poco inferiore all’1,5% annuo anche con una forza lavoro più ridotta.
Inoltre, secondo gli analisti, in questo modo il cambiamento strutturale verrà accelerato. I politici dovranno fornire misure di accompagnamento di politica sociale per la partenza delle imprese: “dopo tutto, una forte spinta alla modernizzazione nell’amministrazione e nelle imprese potrebbe essere un importante contributo per contrastare la carenza di manodopera indotta dalla demografia”, concludono gli analisti.
Die Zukunft der gesetzlichen Rente ist unsicher
Il futuro della pensione statale è incerto
Secondo Christian Rickens, il divario tra entrate contributive e spesa pensionistica è destinato ad aumentare nei prossimi anni: “di conseguenza, l’assicurazione pensionistica obbligatoria sta divorando sussidi federali sempre più alti dal gettito fiscale”, afferma il giornalista.
Tuttavia, Rickens fa notare che nella politica tedesca manca il desiderio di intraprendere una vera riforma delle pensioni che “spezzi questo circolo vizioso”. Inoltre, afferma che le opzioni come l’aumento dell’età pensionabile, l’aumento dei tassi di contribuzione o la riduzione del livello della pensione “sono tutte impopolari”.
Successivamente, nell’articolo si osserva che anche la negligenza previdenza sociale è un altro dilemma dello Stato tedesco: “misurato in termini di potere economico, il reddito statale della Repubblica Federale è al 42,2%, il livello più alto mai misurato”, sottolinea il giornalista.
Infine, Rickens riporta che le conseguenze della guerra in Ucraina, l’alta inflazione e l’eredità della pandemia stanno avendo un effetto negativo sull’economia tedesca più del previsto: “l’Istituto di ricerca Handelsblatt (HRI) ha abbassato le aspettative economiche per il 2023 dal più 0,2% previsto a gennaio al meno 0,2%”, conclude il giornalista.
Deutschland hat die Zeitenwende angekündigt, Japan setzt sie um
La Germania ha annunciato la svolta dei tempi, il Giappone la sta attuando
Il giornalista Moritz Koch riporta che recentemente il Giappone ha modificato la sua posizione pacifista di base e ha aumentato del 26% il budget per la difesa per il 2023. Allo stesso tempo, Kock osserva che Tokyo sta cercando di liberarsi dalla “morsa economica” della Cina, almeno nelle aree strategicamente importanti. Per tale motivo, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha istituito un ministero per la “sicurezza economica” che analizza sistematicamente le catene di approvvigionamento: “il Giappone non vuole più essere ricattato per quanto riguarda la fornitura di materie prime, microchip, medicinali o alimenti. Un modello per Berlino e Bruxelles?”, si domanda Koch. Per molto tempo, il Giappone ha tratto grandi vantaggi dalla crescita della Cina, come la Germania e l’Europa. Tuttavia, nonostante il Cancelliere Olaf Scholz dichiari l’intenzione di rafforzare la “resilienza” economica della Germania e di “diversificare” le relazioni commerciali, secondo Koch il governo tedesco non manifesta in modo completo tali desideri. Contemporaneamente, il giornalista sottolinea che anche il concetto di sicurezza economica è controverso nella Cancelleria tedesca: “anche dopo l’esperienza della guerra in Ucraina e i tentativi russi di far precipitare la Germania in un’emergenza di approvvigionamento con un embargo sul gas, le forze della persistenza sono grandi”, continua Koch.
Infine, un esempio ancora più concreto arriva dalla Commissione Europea, la quale ha annunciato una “strategia per la sicurezza economica”. Tale strategia comprende la stabilità delle catene di approvvigionamento e delle rotte commerciali, la protezione delle infrastrutture critiche e il controllo delle tecnologie future attraverso restrizioni alle esportazioni e agli investimenti.
Es tobt ein Wirtschaftskrieg um eine neue Weltordnung
Una guerra economica si sta scatenando per un nuovo ordine mondiale
Nella lotta con la Cina per definire il futuro ordine mondiale, il settore finanziario “è il tallone d’Achille dell’Occidente”, dichiara Daniel Stelter.
Stelter fa notare che con il recente riavvicinamento tra Teheran e Riyadh, la Cina si è assicurata l’accesso all’energia e alle materie prime. A ciò si collega il desiderio della Cina di formare un blocco, a guida cinese, che commerci evitando il dollaro statunitense: “le sanzioni contro la banca centrale russa hanno dato un ulteriore impulso agli sforzi di molti Paesi per staccarsi dal dollaro USA. Molti governi temono di poter subire un giorno sanzioni simili e vogliono quindi rendersi indipendenti dal dollaro”, riporta Stelter.
Tali elementi avranno conseguenze considerevoli sui prezzi delle materie prime e dell’energia, aumentando l’inflazione e quindi anche i tassi di interesse in molti Paesi occidentali. Ciò porterà le banche centrali ad allineare la politica monetaria con l’obiettivo di ridurre i tassi di interesse sui titoli di Stato, rischiando di “colpire il tallone d’Achille dell’Occidente”, ovvero il debito e i prezzi degli asset, che hanno raggiunto livelli record dopo decenni di politiche monetarie a basso costo.
Le turbolenze sui mercati finanziari delle ultime settimane, nel cui vortice si è trovato il Credit Suisse, offrono un’anticipazione di ciò che l’Occidente potrebbe affrontare nei prossimi anni: “qualora le banche centrali dovessero essere costrette a intervenire nuovamente a favore della stabilità finanziaria, è probabile che ciò alimenterà ulteriormente l’inflazione”, conclude Stelter.