Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Accanto a Global Opinions, la selezione delle migliori analisi della stampa estera, Stroncature offre un servizio di rassegna della stampa internazionale, personalizzabile per temi e testate. La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Er macht es sich zu leicht
Rende le cose troppo facili per sé stesso
Secondo il giornalista Robert Roßmann, è sorprendente la moderazione del Presidente federale nella disputa sul diritto di voto, nata dopo l’approvazione a marzo della nuova legge elettorale.
Sorprendente perché a "Frank-Walter Steinmeier piace parlare alla gente" e quindi per Roßmann è strano che si sia espresso sulla nuova legge elettorale solo attraverso il suo staff e non di persona.
Quindi Roßmann, essendo che tramite i suoi portavoce il Presidente federale ha dichiarato di non essere soddisfatto di questa riforma, si domanda come mai non sia intervenuto in tempo prima “che la legge elettorale estremamente controversa fosse approvata dal Bundestag”.
Roßmann la definisce controversa in quanto, seppur la nuova legge elettorale è stata approvata dal parlamento, è passata solo grazie ai voti della maggioranza e il giornalista sottolinea come “sia politicamente pericoloso quando governo e opposizione sono così incapaci di trovare un accordo su una legge elettorale”.
Comunque, Roßmann riporta, in riferimento all’atteggiamento di Frank-Walter Steinmeier, che il Presidente federale può rifiutarsi di firmare una legge solo in due casi: se c'è stata una violazione della procedura legislativa; oppure se ritiene che il contenuto della legge sia incostituzionale.
Nel caso di questa legge elettorale, tuttavia, non c'è stata alcuna violazione della procedura: la maggioranza dei semafori del Bundestag (Parlamento federale) l'ha approvata correttamente, il Bundesrat (Consiglio) l'ha lasciata passare secondo le regole.
Quindi il margine di manovra di Steinmeier nell'esame di merito era ridotto; ciononostante, per Roßmann, il Presidente federale non ha fatto uno sforzo serio per riunire gli oppositori “è stato vile".
Jetzt kommt die Nationale Sicherheitsstrategie
Ora arriva la Strategia di Sicurezza Nazionale
I giornalisti Daniel Brössler, Paul-Anton Krüger e Nadja Lissok sostengono che le cose buone arrivano a chi sa aspettare e che sia probabilmente in quest’ottica che la coalizione vede la Strategia di sicurezza nazionale.
Nel senso che dopo mesi di negoziati il governo federale ha adottato il documento di 40 pagine che in teoria doveva essere annunciato intorno a febbraio.
Secondo la sintesi, a disposizione della Süddeutsche Zeitung, la strategia prevede l'introduzione di misure "in un approccio globale sistematico basato su un ampio concetto di sicurezza; perché la sicurezza va oltre la difesa nazionale e comprende, ad esempio, la sicurezza spaziale, la gestione della crisi climatica e la garanzia di energia, materie prime e cibo”.
Nel documento, inoltre, vengono sottolineati i rapporti con gli alleati - soprattutto l'amicizia con la Francia, il partenariato con gli Stati Uniti, l'ancoraggio all'Unione Europea e alla NATO e la fedeltà ai principi dell'ONU.
Secondo i giornalisti, una nuova qualità della strategia si trova nell'enfasi sulla resilienza, in quanto dal documento risulta che la Germania vuole essere pronta per eventualità come quella in cui la Cina cerchi di esercitare pressioni con l'aiuto del suo potere economico.
Wie Sterbehilfe neu geregelt werden soll
Come verrà regolamentata l'eutanasia
La giornalista Angelika Slavik riporta come per anni i politici tedeschi hanno lottato per ottenere nuove norme sull'eutanasia e come finalmente la situazione stia per cambiare perché “una regolamentazione legale per questo complicato argomento si sta avvicinando”.
Slavik ripercorre la storia giuridica dell’eutanasia e ricorda come, all'inizio del 2020, la Corte costituzionale federale aveva annullato il divieto della cosiddetta eutanasia commerciale - o “passiva”, cioè la rinuncia a misure che prolungano la vita - che esisteva fino ad allora, perché i giudici sono giunti alla conclusione che il diritto generale della persona, sancito dalla Legge fondamentale, comprende anche il diritto a una morte autodeterminata.
La novità nel nuovo disegno di legge è che i medici potranno prescrivere farmaci per il suicidio: il presupposto normativo è che i pazienti siano maggiorenni e il desiderio di porre fine alla propria vita derivi "da un libero arbitrio formatosi autonomamente" e quindi chi non può esprimere la propria volontà per motivi di salute, non può avvalersi di questa nuova regola.
Tuttavia, è prevista una clausola di disagio: se qualcuno è “in uno stato esistenziale di sofferenza con sintomi persistenti”, i medici dovrebbero poter prescrivere i farmaci senza consiglio: per questo, però, sono necessari almeno due medici non vincolati da istruzioni, che riconoscano entrambi lo stato esistenziale di sofferenza.
Il Bundestag potrebbe votare prima della pausa estiva, prevista la prima settimana di luglio. Tuttavia, anche se ci dovrebbe essere la maggioranza parlamentare, secondo Slavik, questa non è sufficiente perché la legge avrebbe bisogno anche dell'approvazione del Bundesrat e l’iter legislativo potrebbe complicarsi di nuovo.
Wenn der Staat den Protest verleumdet
Quando lo Stato diffama la protesta
Il giornalista Heribert Prantl con questo articolo mira a sottolineare come i membri di “Ultima Generazione" siano perseguiti dai pubblici ministeri, visto che “l’hanno etichettata come organizzazione criminale”.
Prantl sottolinea come lo strumento giuridico che permette alle autorità di agire in questo modo sia l'articolo 129, che punisce la "formazione di associazioni criminali" e che porta con sé la licenza di indagare segretamente sugli imputati - autorizza metodi investigativi segreti che non si avrebbero nel caso di reati normali.
Il paragrafo contro le organizzazioni criminali, secondo il giornalista, è uno di quegli articoli che avrebbero dovuto essere aboliti da tempo: viene usato principalmente per intimidire e indagare i critici, perché i gruppi veramente pericolosi “quelli che mirano all'omicidio e alla strage” sono puniti come "organizzazioni terroristiche".
Se il paragrafo penale contro le organizzazioni criminali fosse abolito, gli attivisti per il clima non resterebbero automaticamente impuniti, visto che la punibilità delle loro azioni rientrerebbe nei reati di coercizione e/o danno alla proprietà.
Inoltre, Prantl sostiene che l'incriminazione degli attivisti per il clima come presunta "organizzazione criminale" sia anche una diffamazione della protesta sociale e politica da parte degli organi statali e riporta che “se i Verdi fossero ancora verdi, spingerebbero per l'abolizione di questo paragrafo senza sostituirlo; se la SPD avesse ancora una politica giuridica, i socialdemocratici farebbero lo stesso e l'FDP direbbe che non tutto ciò che non piace può essere punito”.
Es hat sich zu Ende geruckelt
È giunto al termine
I giornalisti Michael Bauchmüller, Georg Ismar, Paul-Anton Krüger e Nicolas Richter riportano come pochi minuti prima che i primi ospiti, tra cui il Cancelliere Scholz e il Ministro
Lindner, si imbarcassero sulla “crociera degli asparagi” - organizzata periodicamente sul lago Wansee, a Berlino, dal Seeheimer Kreis, gruppo interno dell’SPD - la coalizione del semaforo annuncia di aver finalmente raggiunto, dopo mesi di aspre e talvolta personali discussioni tra Verdi e Liberali, un compromesso sulla legge sull'energia degli edifici.
I giornalisti sottolineano come il compromesso del semaforo suoni molto diverso da quanto inizialmente proposto dal Ministro dell'Economia, Robert Habeck.
In sostanza, non sono i cittadini i responsabili dell'installazione di impianti di riscaldamento rispettosi del clima dal prossimo anno, ma lo sono in primis lo Stato e soprattutto i Comuni, che infatti devono presentare un piano termico comunale e, fino a quando non lo fanno, non vi è alcun obbligo di installare nuove tecnologie negli edifici esistenti.
I giornalisti, comunque, sottolineano come Habeck stia riflettendo sul motivo per cui tutto è andato così spiacevolmente e terminano l’articolo con una sua citazione: "Se sollevi l'intero discorso sociale in modo tale da rimanere bloccato con il no, allora non dovresti essere sorpreso se alla fine ne esce un no sociale".
Putin und seine Freunde? Die sind nicht Russland
Putin e i suoi amici? Non sono la Russia
Grigori Judin è professore di filosofia politica presso la Scuola non governativa di scienze sociali ed economiche di Mosca; la traduzione è stata svolta da Johanna Pfund, editrice di Süddeutsche Zeitung.
Judin riporta come l'invasione dell'Ucraina nel 2022 sia stata uno shock per la politica tedesca, in quanto ha particolarmente sorpreso i partiti della classe media, che avevano investito molto nella costruzione di relazioni pragmatiche e benevole con la Russia.
Il Professore sottolinea come seppur questa strategia abbia reso possibile la riunificazione tedesca, è fallita drammaticamente di fronte alla Russia di Vladimir Putin.
Ora c’è il bisogno di sviluppare un nuovo approccio e ciò significa capire cos'è andato storto, per non ripetere gli errori del passato.
Judin sottolinea come in generale mantenere i rapporti con la Russia non è mai stato un errore, tuttavia, è stato sbagliato presumere che mettersi in gioco con la Russia significasse, soprattutto, farsi coinvolgere dalla sua élite al potere: è stata questa equazione della Russia con Vladimir Putin che ha giocato un brutto scherzo alla Germania.
Secondo Judin, la Germania non dovrebbe mai vergognarsi della sua fede nelle relazioni amichevoli tra le nazioni: dovrebbe esserne invece orgogliosa.
Tuttavia, dovrebbe riconoscere ed evitare il principale errore dell'Ostpolitik - concentrarsi sul fare affari con un'élite ristretta e corrotta - perché questo è ciò che ha reso la Germania vulnerabile prima della guerra, ed è ciò che le impedisce di svolgere attualmente un ruolo di primo piano nelle dinamiche europee.
Motivo per il quale, il Professore termina l’articolo con un’esortazione: “Solo quando capisci questo puoi sviluppare una visione del dopoguerra che aiuterà a porre fine allo spargimento di sangue. Successivamente, sarà compito di entrambi i paesi sviluppare ulteriormente le relazioni tra le società. C'è così tanto che unisce entrambi i paesi”.
Lidl-Eigner lässt die deutsche Wirtschaft hacken
Il proprietario di Lidl fa hackerare l'economia tedesca
Il giornalista Maximilian Sachse riporta come il Gruppo Schwarz - gruppo societario tedesco di vendita al dettaglio che gestisce catene di negozi di alimentari, come Lidl e Kaufland - ha “sguinzagliato” gli hacker contro le maggiori aziende e città tedesche come test ed è risultato che 9 grandi città su 10 presentano vulnerabilità cyber significativamente critiche.
Nello specifico, il Chief Digital Officer (CDO), Rolf Schumann, a febbraio, ha chiesto agli specialisti IT della società israeliana di cybersicurezza XM Cyber - acquistata alla fine del 2021 dal Gruppo Schwarz - di esaminare la superficie di attacco di tutte le società Dax, M-Dax e S-Dax, oltre a 8 società di vendita al dettaglio, 35 aeroporti e le 10 città più grandi della Germania.
I risultati sono stati scioccanti, dice Schumann: “Nove città su dieci presentano almeno una vulnerabilità altamente critica, secondo Schwarz. Tra le aziende del Dax, la percentuale è del 78,4%, nel M-Dax del 72,9% e nel S-Dax del 61,4%. Gli aeroporti sono ancora nella posizione migliore. Il 37,1% presenta una debolezza rilevante”.
Schumann in proposito ha dichiarato che “Sebbene molte aziende abbiano il pericolo di attacchi informatici nel loro radar, spesso non sono ancora adeguatamente protette”.
Questo, secondo Schumann, è dovuto sia al fatto che gli esperti di cybersicurezza sono rari - solo in Germania mancano 104.000 esperti, attualmente lavorano circa 464.000 professionisti della cybersecurity - sia che il personale non è formato a difendersi dagli attacchi cyber - elemento molto rilevante se si pensa che una campagna di phishing mirata a dirigenti o aziende è disponibile per appena 499 euro al mese nell'economia sommersa, ad alta intensità di lavoro, dei criminali informatici.
Alla fine, però, Schumann afferma che comunque la sicurezza al cento per cento non esiste: "Un attacco informatico è come un cigno nero [...] Ma oggi ce n'è un numero allarmante in circolazione”.
Betriebsärger bei Audi
Problemi operativi all'Audi
Il giornalista Henning Peitsmeier sottolinea come una sentenza del Tribunale federale, di metà gennaio, abbia dichiarato illegittimo l’attuale modello di retribuzione dei dirigenti delle case automobilistiche Audi e Volkswagen (VW): secondo i giudici, lo stipendio di un comitato aziendale dovrebbe essere "misurato in base alla retribuzione di dipendenti comparabili con uno sviluppo normale nell'azienda".
Peitsmeier riporta come VW già a febbraio avesse reagito, riducendo gli stipendi di circa 80 rappresentanti dei dipendenti; mentre come la portavoce di Audi abbia dichiarato, invece, che per il momento "Abbiamo già attuato tagli agli stipendi nel senso che è legalmente necessario e richiesto [...] Tuttavia, se l'esame caso per caso rivelerà la necessità di un'azione, Audi AG prenderà i provvedimenti previsti dalla legge".
Peitsmeier evidenzia come, nel frattempo, la Procura di Monaco abbia ricevuto una denuncia penale in relazione alla remunerazione dei membri del consiglio di fabbrica di Audi AG. Il procuratore Andrea Grape ha commentato alla Faz che "La denuncia è attualmente in fase di esame” - a quanto pare non ci sono ancora procedimenti preliminari.
Comunque, dal punto di vista degli esperti legali, la sentenza del BGH potrebbe avere conseguenze sul piano del diritto penale, perché ad esempio, i rappresentanti dei dipendenti e i direttori del personale delle aziende devono fare i conti con il fatto che gli stipendi pagati in eccesso in determinate condizioni soddisfano il reato di appropriazione indebita: nel peggiore dei casi, potrebbero rischiare fino a cinque anni di carcere.
Wie bringt man ein Ja und ein Nein zusammen?
Come conciliare un sì e un no?
La giornalista Helene Bubrowski riporta come da quando gli Stati membri dell'UE hanno concordato la riforma del sistema europeo di asilo, la maggior parte dei membri del partito dei Verdi si sono dichiarati in disaccordo con essa.
Nello specifico, Bubrowski sottolinea come i realisti Omid Nouripour e Britta Haßelmann hanno difeso l'approvazione e come le sinistre Ricarda Lang e Katharina Dröge ritengono invece che la Germania non avrebbe dovuto accettare, in quanto trovano intollerabile che anche le famiglie con bambini siano soggette a procedure di frontiera e che non ci sia una distribuzione obbligatoria per tutti gli Stati.
Ma come si fa a mettere d'accordo un "no" e un "sì"? Si domanda Bubrowski; senza riuscire a darsi una risposta.
La giornalista riporta come neanche dentro al partito si stia riuscendo a trovare una soluzione; infatti, in questi giorni ci sono molte telefonate tra i Verdi, per capire che strada intraprendere; perché da un lato la direzione del partito vuole evitare la resa dei conti con Baerbock - presidente del partito ambientalista Alleanza 90/I Verdi - e dall’altro non vuole nemmeno un congresso speciale del partito.
Die Ampel erkennt die Bedeutung der Religion nicht
Il semaforo non riconosce l'importanza della religione
L'autore di questo articolo, Thomas Rachel, è portavoce per le chiese e le comunità religiose del gruppo parlamentare CDU/CSU e presidente nazionale del gruppo di lavoro evangelico della CDU/CSU.
Rachel riporta come seppur, a livello internazionale, per quattro persone su cinque la religione è molto importante; l'attuale governo federale non è interessato a questo aspetto, a tal punto che sempre più spesso non riconosce le influenze culturali e religiose nel nostro Paese e nei Paesi partner.
L'omissione del riferimento a Dio dal giuramento della coalizione del semaforo, la cancellazione dell'affiliazione religiosa dal registro dello stato civile, il progetto di oscurare le citazioni bibliche sulla cupola del Palazzo di Berlino e la rimozione della croce nel vecchio municipio di Münster in occasione dell'incontro del G-7, mostrano un rapporto fondamentalmente cambiato di questo governo federale nei confronti del ruolo della religione.
Se non si tiene conto del contesto religioso, secondo Rachel, anche la politica estera e di sviluppo “dichiaratamente femminista” è destinata al fallimento.
A prescindere dagli spettacoli ideologici, il governo del semaforo dovrebbe riconoscerlo: la politica estera e la cooperazione allo sviluppo senza una componente religiosa rimarranno sempre frammentarie; senza religione, non c'è strada.
Amtszeit von Stoltenberg könnte abermals verlängert werden
Il mandato di Stoltenberg potrebbe essere nuovamente prorogato
Il giornalista Thomas Gutschker riporta come si stia presentando la possibilità che il mandato dell’attuale segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, venga nuovamente prorogato.
Gutschker sottolinea come giovedì, prima di un incontro con i suoi colleghi dell'alleanza, il Ministro della Difesa Boris Pistorius abbia dichiarato che "Se non siamo d'accordo su un candidato successore, la NATO non potrà stare senza il Segretario generale [...] Quindi ovviamente sono favorevole a un'estensione, soprattutto perché apprezzo molto la collaborazione."
Anche la prima ministra danese Mette Frederiksen, che appartiene al gruppo informale dei candidati, si è espressa a favore di una proroga: "Sarebbe davvero una buona soluzione [...] io stessa non ero sulla strada per la NATO".
Tuttavia, Gutschker evidenzia come Stoltenberg abbia affermato di non cercare affatto un'ulteriore proroga - sarebbe la quarta, è in carica dal 2014 - e come, tuttavia, al contempo abbia dichiarato che sono i 31 alleati a decidere del suo futuro.
Secondo Gutschker, una proroga di un anno del contratto di Stoltenberg, che durerà fino alla fine di settembre, darebbe a diversi possibili candidati un'opzione per il posto, come al primo ministro spagnolo Pedro Sánchez o a quello olandese, Mark Rutte.
Nel frattempo, riporta Gutschker, si ritiene che l'unico candidato che ha ufficialmente presentato domanda, il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace, non abbia alcuna possibilità perché molti paesi dell'UE, tra cui Germania e Francia, insistono affinché il prossimo Segretario generale provenga da un paese dell'UE, ma anche per il fatto che la maggior parte degli stati vuole un capo del governo a ricoprire questo incarico, vista la particolare responsabilità che ha in tempo di guerra.
Bedauerliche Leerstelle
Posto vacante deplorevole
La giornalista Katja Gelinsky si domanda cosa avrebbe detto Hans Carl von Carlowitz - amministratore minerario per conto della corte sassone a Freiberg, in Germania, a cavallo tra fine XVII e primo XVIII secolo, che coniò per primo il termine sostenibilità - del fatto che "Sostenibile con il diritto" è il leitmotiv della Giornata dell'Avvocatura tedesca di quest'anno.
Gelinsky sottolinea come a partire da questo mercoledì, circa 1.700 avvocati si riuniranno a Wiesbaden per questo importante evento annuale.
Secondo Gelinsky, probabilmente Von Carlowitz avrebbe solo scrollato le spalle di fronte al fatto che l'Associazione degli Avvocati Tedeschi (DAV), la più grande rete nazionale di avvocati con oltre 61.000 membri, sta ora innalzando la bandiera della sostenibilità sopra la sua riunione annuale, soprattutto visto che al giorno oggi la parola “sostenibilità” ha perso di significato.
La giornalista sostiene che, con un po' di buona volontà, si potrebbe vedere in tutto questo un lodevole atteggiamento di sfida: l'Ordine degli Avvocati non si lascia intimidire e mantiene l'importanza della sostenibilità nonostante tutte le profezie di sventura. Forse, ancora più rilevante, la scelta di questo tema riesce a catalizzare l'attenzione del mondo legale.
Nel viaggio della sostenibilità degli avvocati, tuttavia, qualcosa di essenziale purtroppo passa in secondo piano: la mancanza di protezione della natura e lo sfruttamento eccessivo delle risorse ecologiche su cui si basa anche l'economia.
Chi dichiara che la sostenibilità è il leitmotiv ma tralascia il nucleo ecologico non deve stupirsi se il claim della Giornata dell'Avvocatura "Giustamente sostenibile" è contrassegnato da un punto interrogativo.
Die USA werden protektionistischer – Europa sollte widerstehen
Gli Stati Uniti diventano sempre più protezionisti: l’Europa deve resistere
Il professore Peter Wittig mette in guardia dal crescente protezionismo negli Stati Uniti sotto l’amministrazione del Presidente statunitense Biden e sottolinea la necessità per l’Europa di combatterlo. Il nazionalismo economico negli Stati Uniti, guidato dalla rivalità con la Cina e dalla coercizione reciproca, ha già guadagnato terreno. I repubblicani erano soliti sostenere il libero scambio, ma il Presidente Trump ha rotto con questa tradizione. Biden continua tale politica protezionistica, ma in forme più civili. Le prossime elezioni presidenziali del 2024 indicano un ulteriore aumento del nazionalismo economico. L’UE è invitata a lavorare per l’apertura del commercio mondiale e a cercare di ottenere una rapida implementazione degli accordi di libero scambio con Mercosur, Messico e Cile e spingere per ulteriori accordi con gli Stati interessati, in particolare quelli dell'emisfero sud. Secondo Wittig, l’UE dovrebbe anche affrontare la politica dei sussidi degli Stati Uniti e chiedere la cooperazione promessa sulle questioni commerciali. È inoltre necessaria un’intesa di fondo con gli Stati Uniti sui rapporti economici con la Cina, dal momento che l’industria europea è minacciata dalle azioni coercitive delle grandi potenze.
In conclusione, Wittig sottolinea che l’UE ha un forte potere di mercato e dovrebbe usarlo per sostenere un’economia globale aperta.
Die Champagner-Zeiten sind vorbei
I tempi dello champagne sono finiti
Roman Winkelhahn riporta che il veterano della CDU Thomas de Maizière critica il fatto che i giovani, soprattutto la generazione Z, pongono troppa enfasi sull’equilibrio tra lavoro e vita privata e si preoccupino troppo poco del lavoro e della virtù. Secondo l’autore, tale valutazione non è nuova: molti politici si sono recentemente lamentati della presunta ostilità delle giovani generazioni nei confronti del lavoro. Tuttavia, Winkelhahn sostiene che le accuse di de Maizière sono puro populismo. L’equilibrio tra lavoro e vita privata, sostiene, non riguarda solo la possibilità di bere un caffè, ma anche la durata del lavoro in buona salute. La generazione Z viene falsamente dipinta come pigra ed egoista. L’autore afferma che i giovani sono lungimiranti e chiedono meno lavoro accanto alla vita per poter fare un buon lavoro nel lungo periodo. Lo champagne è simbolo di stage ben pagati, che non esistono quasi più: “Il termine 'champagne' viene qui utilizzato per rappresentare la generazione che si è fatta strada senza pietà in tutte le posizioni dirigenziali, godendo però di poco tempo libero al di fuori del lavoro”, conclude l’autore.
Zuwanderung dämmt die Inflation ein
L’immigrazione frena l’inflazione
Frank Wiebe sostiene che il legame economico tra immigrazione e inflazione è spesso sottovalutato. Il capo economista di PGIM Fixed Income sottolinea l’effetto positivo dell’immigrazione negli Stati Uniti: l’afflusso di persone migliora la situazione del mercato del lavoro, smorzando in questa maniera l’inflazione. Tale meccanismo si applica ancora di più in Europa, dove la popolazione si sta riducendo sempre di più. Tuttavia, l’autore afferma che l’immigrazione potrebbe alleviare il problema del cambiamento demografico, ma non risolverlo completamente. È necessario avere una forza lavoro diversificata, che comprenda sia lavoratori qualificati che non. Inoltre, sono “proprio le persone giovani e qualificate che vengono da noi a mancare nei Paesi d’origine. Anche questo punto va considerato”, continua l’autore. Per Wiebe, non è ancora prevedibile quanto il tema dell’inflazione ci riguarderà in futuro ma la mancanza di giovani per il mercato del lavoro viene spesso citata come uno dei fattori che aumentano permanente i prezzi. Allo stesso tempo, l’autore afferma che i cambiamenti climatici provocheranno probabilmente fughe dalle regioni che ne sono particolarmente colpite e per tale motivo vi è la necessità di considerare in modo differenziato la questione dell’immigrazione, tenendo conto anche delle prospettive economiche.
Die drei Phasen der KI-Blasé
Le tre fasi della bolla AI
Jürgen Röder illustra le tre fasi di una bolla dell’Intelligenza Artificiale (IA) e fornisce agli investitori consigli su come affrontarle. Nella prima fase, i prezzi degli strumenti o dei componenti importanti per l’IA, come i chip, sono aumentati. Le aziende che svilupperanno il chip migliore avranno maggiori profitti, come nel caso dell’azienda Nvidia. Nella seconda fase, aumenteranno anche i prezzi delle azioni delle aziende che beneficiano dell’IA. Per esempio, Adobe e il suo software di editing di immagini Photoshop, che dovrebbe diventare molte volte più efficace con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale. Nella terza fase, la bolla raggiunge il suo picco e i prezzi delle azioni continuano a salire, anche se le aspettative associate sono irrealistiche. Gli esempi del passato dimostrano che questa fase può durare a lungo prima che la bolla scoppi. L’autore sottolinea che l’attuale bolla dell’IA ha ancora un notevole potenziale di rialzo prima di un eventuale crollo. Gli investitori possono approfittarne, ma devono essere consapevoli che si tratta di una bolla.
Die neue Art der Unternehmensführung ist Milliarden wert
Il nuovo modo di gestire un’impresa vale miliardi
Secondo Frank Dopheide, il nuovo tipo di management chiamato “intelligenza relazionale” sta diventando sempre più importante. In passato, per essere considerato un manager di successo, venivano enfatizzate soprattutto le capacità intellettuali e i titoli accademici, come università e dottorati d’élite. Ma oltre 25 anni fa, lo psicologo Daniel Goleman ha riconosciuto che le emozioni e l’empatia svolgono un ruolo cruciale nel motivare i dipendenti e nel guidarli con successo.
Dopheide sottolinea che, attualmente anche un’elevata intelligenza emotiva non è più sufficiente per far crescere le persone e le aziende. Per l’autore, l’élite della leadership dovrebbe sviluppare la capacità di dirigere i punti di forza, i conflitti, le energie e la coesione di team in continua evoluzione. L’organizzazione a matrice e l’impatto della pandemia di Covid-19 hanno ulteriormente aumentato le sfide per i leader. La qualità delle relazioni con i dipendenti, i clienti e la comunità sta diventando un fattore critico per il successo aziendale.
Deutschland kann bei Pharma und Biotech weltweit vorn mitspielen – wenn wir einen Gang zulegen
La Germania può essere un leader globale nel settore farmaceutico e biotecnologico, a patto di fare un salto di qualità
Secondo Stefan Oelrich, finora la Germania ha ottenuto buoni risultati nel settore farmaceutico e biotecnologico, ma sta subendo la pressione di sfide come la transizione energetica, i cambiamenti demografici, la mancanza di digitalizzazione e le influenze esterne come la guerra in Ucraina.
Per superare la prevista debolezza della crescita ed emergere più forti, l’autore sottolinea la necessità di concentrarsi maggiormente sui settori chiave. Le innovazioni sono di grande importanza per mantenere la prosperità e il benessere del Paese. A tal fine, sono necessarie migliori condizioni quadro per tradurre più rapidamente le scoperte scientifiche in prodotti ad alta tecnologia.
Oelrich sottolinea che la Germania dispone di buoni prerequisiti per diventare un leader globale nel settore farmaceutico e biotecnologico. Tuttavia, la Germania deve fare un passo avanti rispetto ad altri Paesi per raggiungere questo obiettivo. Per Oelrich, vi è la necessità di una collaborazione tra il mondo accademico, i responsabili politici e il settore privato per implementare le tecnologie lungimiranti in tale settore. Un ecosistema innovativo stabile e fiorente è considerato necessario per promuovere il valore dei servizi sanitari e dei progressi medici.
Oelrich affronta anche le sfide delle sperimentazioni cliniche, dove la Germania e l’Europa hanno perso terreno negli ultimi anni. La complessità normativa e le diverse procedure di approvazione sono citate come ragioni di questo fenomeno. Si chiede una standardizzazione delle procedure e dei processi.
Infine, Oelrich sottolinea che le innovazioni nel sistema sanitario devono essere ricompensate in modo adeguato. L’autore ritiene importante una valutazione delle innovazioni a prova di futuro, ad esempio estendendo i termini di brevetto o i prezzi adeguati per i farmaci e i trattamenti innovativi.
Oelrich conclude con un appello al governo federale affinché affronti rapidamente questi punti, in particolare con l’auspicata Strategia nazionale per le terapie cellulari e geniche.