Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Accanto a Global Opinions, la selezione delle migliori analisi della stampa estera, Stroncature offre un servizio di rassegna della stampa internazionale, personalizzabile per temi e testate. La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Eine überfällige Klatsche für die Ampel
Uno schiaffo atteso da tempo per il semaforo
Il giornalista Robert Roßmann riporta come sia “un potente schiaffo per il governo federale” il fatto che, questo venerdì, la Corte costituzionale federale ha vietato alla coalizione del semaforo di approvare la legge sul riscaldamento.
Nel senso che la Corte costituzionale ha aspramente rimproverato la coalizione, per aver mancato di rispetto al Parlamento essendo che i parlamentari hanno ricevuto la nuova legge sull'energia degli edifici solo una settimana prima dell’approvazione.
Infatti, nella sentenza della corte si evince che "I deputati non solo hanno il diritto di voto nel Bundestag tedesco, ma anche il diritto di deliberare. Ciò richiede informazioni sufficienti sull'argomento. I deputati non devono solo ottenere informazioni, ma anche essere in grado di elaborarle".
Roßmann ricorda come anche quando si trattava della legge elettorale, “il sistema operativo della democrazia”, la coalizione avesse sorpreso il parlamento con un cambiamento fondamentale solo pochi giorni prima che fosse approvato.
Infatti, Roßmann sottolinea come già lo scorso dicembre il Consiglio federale si fosse lamentato della “legislazione dell'ultimo minuto” della coalizione dei semafori e come mesi fa si fosse lamentato anche il presidente del Bundestag, Bärbel Bas.
Ma, secondo Roßmannm al semaforo ovviamente non importa: “Ora è intervenuta la Corte costituzionale, la decisione riguarda solo la legge sul riscaldamento ma il semaforo dovrebbe cogliere questa come un'opportunità per imparare a trattare finalmente il parlamento come lo meritano i rappresentanti eletti del popolo”.
Immer mehr Cyberattacken aus Russland
Sempre più attacchi informatici dalla Russia
I giornalisti Markus Balser e Christoph Koopmann con questo articolo sottolineano come il nuovo capo dell'Ufficio federale per la sicurezza informatica (BSI), Claudia Plattner, abbia evidenziato come gli attacchi informatici russi stiano diventando un crescente pericolo per la Germania.
Balser e Koopmann riportano come Plattner abbia riferito alla Süddeutsche Zeitung che “la Germania, in quanto potenza europea e sostenitrice dell'Ucraina, è un "obiettivo attraente" per i gruppi di hacker controllati da Mosca. [...] Gli obiettivi sono: spionaggio, destabilizzazione e influenza. [...] Si può osservare un aumento del numero di attacchi anche dalla Cina e dall'Iran”.
Motivo per il quale il nuovo presidente di BSI ora chiede modi per "fermare e respingere" gli attacchi, in quanto "alzare le mani non basta".
D’accordo è il ministro federale dell'interno, Nancy Faeser (SPD), che infatti vuole conferire maggiori poteri all'Ufficio federale di polizia criminale (BKA), prevedendo che in caso di attacco di hacker, il BKA possa essere autorizzato a respingere "attivamente, cioè eventualmente penetrare anche nei server all'estero e questi inabilitare”, in quanto "ciò non significa sempre spegnere un server in un altro paese, perché difesa può anche significare rendere un sito web non più accessibile”.
Die Bahn muss zerschlagen werden
La ferrovia deve essere smantellata
Secondo il giornalista Caspar Busse, difficilmente può andare peggio alla Deutsche Bahn (società ferroviaria tedesca): “Un'infrastruttura fatiscente, molti cantieri, collegamenti inaffidabili e ripetuti ritardi significativi, scioperi, clienti insoddisfatti, prezzi elevati”.
Nel senso che Busse riporta come l'azienda statale, così importante per l'urgente inversione del traffico in Germania e sinonimo di sostenibilità come pochi altri mezzi di trasporto, è in una crisi permanente.
Per questo che il giornalista si domanda: in che modo Deutsche Bahn può trasformarsi in un'azienda funzionante e di successo?
Riporta come gli esperti della Commissione Monopoli, organismo indipendente che consiglia il governo federale, raccomandano di smantellare la ferrovia.
Secondo Busse “Ciò non risolverebbe in un colpo solo i numerosi problemi di Deutsche Bahn. Ma almeno le ferrovie in Germania sarebbero finalmente a prova di futuro”.
Inoltre, sottolinea come “ovviamente, lo scioglimento della Deutsche Bahn sia arrivato in un momento difficile” e la completa separazione della rete ferroviaria, delle stazioni e delle altre infrastrutture dall'azienda statale è un'operazione complicata da compiere in questo contesto.
È anche chiaro, secondo Busse, che la direzione di Deutsche Bahn sta lottando contro la scissione con tutti i mezzi: “Perché la vita per loro diventerebbe più complicata in futuro. Ma non c'è alternativa a questo”.
Auf dem Rücken der Schwachen
Sulle spalle dei deboli
Il giornalista Alexander Hagelüken riporta come coloro che guadagnano il salario minimo legale percepiranno un aumento l'anno prossimo che consiste esattamente in 41 centesimi l'ora e come questo “è sciocco come sembra data l'inflazione record”.
I 41 centesimi significano un aumento del tre percento e Hagelüken sottolinea come “dall'ultimo aumento del salario minimo nell'ottobre 2022 alla fine del 2024, è probabile che i prezzi salgano alle stelle di oltre il dieci percento. Ciò significa almeno il sette percento in meno di potere d'acquisto per sei milioni di persone a basso reddito e le loro famiglie”.
Infatti, evidenzia come questi cittadini stanno quindi soffrendo in modo sproporzionato per l'ondata inflazionistica: “Gli sgravi statali compensano solo in parte questo. È squallido che i datori di lavoro lascino i lavoratori con salario minimo a far fronte all'inflazione”.
Hagelüken evidenzia come la Commissione ha stabilito che i salariati minimi nei singoli Stati Membri partecipino alla tendenza generale del reddito e non ricevano meno del 60% del salario mediano: ciò significherebbe per la Germania fino a 14 euro l'ora.
Motivo per il quale Hagelüken sottolinea come la coalizione dovrebbe utilizzare l'attuazione della direttiva di Bruxelles per dare ai lavoratori a basso reddito ciò che meritano.
Koalition der Flickschuster
Coalizione dei Calzolai
Il giornalista Claus Hulverscheidt riporta come il bilancio federale per il 2024 ora sia finalmente a posto e come questa sia la buona notizia alla luce dei sei mesi di dure contrattazioni, litigi pubblici e dita puntate reciproche.
Tuttavia, sottolinea come sia anche l'unica buona notizia, perché in termini di contenuto, il progetto di bilancio che il gabinetto ha approvato mercoledì non è altro che “patchwork”, un lavoro con le toppe.
Nel senso che, secondo Hulverscheidt, il budget proposto da un governo è un riflesso della sua strategia politica e l'attuale progetto di bilancio non realizza tutto questo, proprio perché il semaforo non ha strategia.
Hulverscheidt sottolinea come la colpa sia principalmente del cancelliere federale, Olaf Scholz, che dopo anni di gestione della crisi e di uno stato di emergenza finanziaria, non è riuscito a convincere il suo gabinetto a impegnarsi per nuovi obiettivi comuni e un ritorno alla realtà di bilancio; ma come la colpa sia anche del ministro federale delle finanze, in quanto ha commesso errori in termini di contenuto e strategia.
Secondo Hulverscheidt, il fatto che il bilancio 2024 non sia riuscito ad avviare un "consolidamento qualitativo" delle finanze statali, come ammette lo stesso Lindner, sarebbe sopportabile se i problemi e le sfide nei prossimi anni si attenuassero. Purtroppo per Hulverscheidt è vero il contrario e sostiene dunque che la coalizione del semaforo ha sprecato un intero anno con il bilancio 2024.
Die Demokratie, ratlos
Democrazia in perdita
Il giornalista Christoph Koopmann sottolinea come l'AfD (Alternative für Deutschland) “sta andando davvero bene in questo momento a livello politico” e che sia per questo che l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione li sta monitorando più attentamente, in quanto è ritenuto un caso sospetto di estremismo di destra.
Motivo per il quale sta valutando se applicare il divieto di partito, essendo che anche diversi politici della maggioranza semaforico hanno proprio chiesto ciò.
Koopmann, tuttavia, esorta ad avere una maggiore comprensione della democrazia perché intanto anche se l'Ufficio per la protezione della Costituzione riconosce l’Afd come pericolo per la democrazia e lo bandisce, la decisione perde di significato se il governo e gli altri partiti non offrono agli elettori un'alternativa valida all'autoproclamata alternativa per la Germania.
Soprattutto, però, secondo Koopmann bisogna pensare bene a come comportarsi con l’Afd perché dal punto di vista sociale, il divieto è completamente sbagliato, in quanto alimenta solo il mito della vittima che l'AfD coltiva: “Tutti sono contro di noi - e noi siamo l'unica alternativa per tutti coloro che sono delusi e arrabbiati”.
Gegen die Schwächung der Demokratie aufstehen
Resisti all'indebolimento della democrazia
Il giornalista Reinhard Müller riporta come la Corte costituzionale federale ha dovuto ricordare “ancora una volta” al governo federale che seppur può prendere le proprie decisioni in piena autonomia, deve sempre rimanere all’interno del quadro della Costituzione, rispettando il ruolo del parlamento.
Müller riporta come quanto questo quadro sia solo “un quadro sottile, soprattutto per quanto riguarda i diritti del singolo membro del parlamento, in quanto dalla funzione del parlamentare deriva che lui o lei è coinvolto nella legislazione ma può solo consigliare su ciò su cui ha lavorato”.
Ragion per cui la Corte costituzionale ha preso la decisione di rafforzare il ruolo dei parlamentari, in modo tale da avere delle “conseguenze che dovrebbero far riflettere nuovamente sul sistema".
Müller sottolinea come il semaforo “a inizio mandato voleva osare più progresso”, mentre ora sembra che si veda “solo come un'associazione elettorale del cancelliere e un'appendice del governo o che ritenga che la democrazia parlamentare sia superata a causa delle grandi sfide”.
Per questo che secondo Müller non c'è quindi da stupirsi per l'aumento del populismo e dell'opposizione extraparlamentare; ma sostiene allo stesso tempo che proprio perché questa democrazia ha dimostrato il suo valore anche in tempi di crisi, “dobbiamo comunque opporci al suo indebolimento”.
Es droht E-lend
La minaccia del prestito elettronico
Secondo il giornalista Holger Appel è solo poiché “i legislatori di Bruxelles e Berlino si sono lasciati tirare davanti al carro dalle organizzazioni ambientaliste, alcune delle quali lavorano con metodi discutibili, che il motore a combustione sarà bandito in Europa dal 2035 e le auto elettriche saranno obbligatorie”.
Infatti, riporta come il percorso avrebbe potuto essere progettato per essere aperto alla tecnologia, ma a quanto pare “i gruppi di pressione competenti e i politici responsabili sanno come costruire un motore automobilistico meglio del comune ingegnere”. È così che è partita la macchina elettrica, ma ora è ovviamente in fase di stallo perché l'intero settore “ha sentito che gli ordini in arrivo sono motivo di preoccupazione e quindi in particolare i clienti privati se ne stanno alla larga”.
Ad ogni modo, Appel sottolinea infine come dopo la fase euforica delle “prime adozioni”, è importante conquistare il vasto pubblico che ad oggi vede solo problemi - l'autonomia limitata, i lunghi tempi di ricarica e il prezzo di acquisto elevato - che rendono l'auto incomparabile, in quanto il cittadino medio preferisce avere la libertà di poter guidare spontaneamente ovunque e in qualsiasi momento.
Klare Ansage
Annuncio chiaro
Con questo articolo, il giornalista Archibald Preuschat esorta i politici a colmare in qualche modo il deficit di educazione finanziaria presente nelle scuole, al fine di far comprendere ai giovani quanto sia importante pensare già in questo periodo della vita alla pensione.
Questo perché “due terzi dei giovani non provvedono affatto alla vecchiaia, anche se sono chiaramente consapevoli del calo del loro tenore di vita dopo il pensionamento”.
Secondo Preuschat, il chiaro riconoscimento che molti cittadini affidandosi solo alla pensione legale sono a rischio di povertà in età avanzata, aumenterebbe di certo la consapevolezza della necessità di una previdenza privata.
In realtà Preuschat sostiene che forse è anche “dovuto a una mancanza di onestà in politica. A nessun partito piace avvicinarsi alla pensione, che costa voti alle prossime elezioni”.
Ragion per cui termina l’articolo con un’esortazione: “È tempo di responsabilizzare i cittadini: ciò richiede anche una dichiarazione chiara da parte dei politici”.
Gazprom verklagt Deutsche Bank und Commerzbank
Gazprom fa causa a Deutsche Bank e Commerzbank
Il giornalista Archibald Preuschat riporta come una filiale del gruppo russo del gas Gazprom abbia citato in giudizio, presso un tribunale arbitrale di San Pietroburgo, Deutsche Bank e Commerzbank, tra le altre, per danni.
Nello specifico Preuschat riporta come “I Ruskhimalyans, posseduti al 50% da Gazprom, hanno un credito nei confronti di Deutsche Bank per 22 miliardi di rubli, l'equivalente di 225 milioni di euro; mentre Commerzbank per quasi 9 miliardi di rubli, circa 92 milioni di euro”.
Sia Deutsche Bank sia Commerzbank hanno rifiutato di commentare, in quanto la questione della legittimità delle affermazioni di Gazprom non si pone per le società trascinate davanti al giudice: dopotutto, riporta Preuschat, sono obbligati a rispettare le sanzioni imposte dall'Unione Europea.
Preuschat sottolinea come sia Deutsche Bank, sia Commerzbank sono ancora attive in Russia, ma che dopo l'invasione dell'Ucraina da parte del paese, entrambe non accettano più nuovi affari e vogliono ridimensionare le loro attività.
Infatti, alla fine di marzo, Commerzbank aveva ancora un impegno netto di 645 milioni di euro in Russia, che si stima sia il 65% in meno rispetto a prima dell'invasione russa; mentre secondo le ultime informazioni disponibili, Deutsche Bank aveva ancora 1,6 miliardi di euro nel “fuoco” e 800 milioni di euro in depositi presso la banca centrale russa - un prerequisito per fare affari in Russia.
Schlechtes Zeugnis für Polen
Cattivo riferimento per la Polonia
La Commissione UE, mercoledì, ha pubblicato il suo quarto rapporto annuale sullo stato di diritto degli Stati Membri - che si basa su una valutazione per ciascuno Stato membro, sul livello di indipendenza della magistratura, di lotta alla corruzione, di libertà e indipendenza dei media e di separazione dei poteri - e per quanto abbia osservato progressi in materia di Stato di diritto in molti di essi, dà in particolare alla Polonia un pessimo bilancio, in quanto "rimangono serie preoccupazioni circa l'indipendenza della magistratura polacca".
Il giornalista Thomas Gutschker sottolinea come la dura sentenza significa che il pagamento di un totale di 110 miliardi di euro di fondi UE, essendo che sono bloccati proprio a causa di carenze nello stato di diritto, sia molto lontano.
Per ciò che concerne l’Ungheria, Gutschker evidenzia come la Commissione ha rilevato lievi miglioramenti nel Paese, in quanto l'influenza politica sulle nomine dei giudici e sulle decisioni procedurali presso la Corte Suprema è stata ridotta; anche se permane una mancanza di trasparenza su come i casi di livello inferiore vengono assegnati ai giudici.
Comunque, Gutschker riporta come nel complesso la Commissione veda progressi principalmente negli Stati Membri, essendo che delle raccomandazioni che ha formulato l'anno scorso, il 25% è stato pienamente soddisfatto e il 40% è stato parzialmente soddisfatto.
Infine, riporta come la Germania è stata giudicata dal documento della Commissione: “Certifica una magistratura efficiente e indipendente, ma elenca anche alcune carenze, in quanto non è stato prorogato il patto per lo Stato di diritto, con il quale sono stati creati giudici addizionali; in vista dell'imminente ondata di pensionamenti, l'approvvigionamento di fondi adeguati da parte della Confederazione rimane una sfida”.
Die Ampel denkt wieder einmal nicht zu Ende
Il semaforo ancora una volta non pensa fino in fondo
Secondo il giornalista Christian Geinitz “una mezza soluzione non è una soluzione, e questo vale anche per lo scambio di emissioni”.
Nel senso che, per Geinitz, in linea di principio, i liberali e il ministro delle finanze Christian Lindner hanno ragione quando affermano che il limite e la crescente carenza di diritti di emissione negoziabili mostrano la strada giusta nella lotta contro il riscaldamento globale.
Tuttavia, Geinitz sostiene che il semaforo ancora una volta non pensa bene fino in fondo, come testimoniato dalla legge tedesca sullo scambio di emissioni di carburante, che è stata approvata sotto la grande coalizione e che addebita le emissioni di CO2 nei trasporti e nella produzione di calore: “Il processo si chiama scambio di quote di emissione, ma non lo è, poiché i prezzi a tonnellata fissi si applicheranno almeno fino al 2025”.
Durante la crisi energetica, molti segnali di prezzo sono stati sospesi in modo che i cittadini e le imprese non sentissero indebitamente la carenza. Geinitz evidenzia come il semaforo ha anche imposto una moratoria sull'aumento dei prezzi della CO2, “che Lindner e il suo FDP ora vogliono revocare perché l'onere è diminuito e perché i soldi sono necessari nel fondo per il clima e la trasformazione", e come l'idea di fondo sia corretta, ma che nella pratica si blocca a metà perché “da un lato, è necessario un vero e proprio scambio di emissioni, non prezzi fissi per la CO2; d'altra parte, i soldi promessi per il clima o per l'energia stanno arrivando da tempo, l'altra faccia necessaria del sistema di incentivi”.
Pharmastandort Deutschland in Gefahr – Die Politik muss umdenken
La sede farmaceutica tedesca è in pericolo - La politica deve ripensarci
Un recente studio dimostra che la Germania sta perdendo sempre più importanza come sede di ricerca e sviluppo nei settori farmaceutico e biotecnologico. Secondo Maike Telgheder, ciò mette a rischio anche gli investimenti futuri, come dimostra l’esempio di Biontech, che ha avviato una cooperazione di ricerca con il governo britannico. Il Regno Unito è stato scelto per la disponibilità di dati sanitari rilevanti e per la stretta collaborazione tra il Servizio Sanitario Nazionale, gli istituti di ricerca accademici, le autorità di regolamentazione e il settore privato per ottenere più rapidamente l’approvazione dei farmaci.
L’industria farmaceutica tedesca chiede meno burocrazia, processi più rapidi e un migliore utilizzo dei dati. In Germania le aziende devono presentare documenti a 54 comitati etici e 17 autorità per la protezione dei dati per poter condurre studi clinici. Il sistema federale si sta rivelando un ostacolo, per cui Telgheder sottolinea l’urgenza di armonizzare e uniformare gli standard per aiutare la Germania a recuperare il ritardo rispetto ai leader mondiali della ricerca e dello sviluppo.
Nonostante i settori farmaceutico e biotecnologico in Germania forniscano già tecnologie chiave, l’attenzione principale è ancora rivolta all’industria automobilistica. In termini di valore della produzione, l’industria farmaceutica è solo un sesto di quella automobilistica, ma investe quasi quanto quest’ultima. Per Telgheder è tempo che la politica riconosca le opportunità di tale settore chiave e prenda misure per rafforzare la Germania come sede farmaceutica.
Künstliche Intelligenz bietet der deutschen Industrie mehr Chancen als Risiken
L’intelligenza artificiale offre all’industria tedesca più opportunità che rischi
Sami Atiya sottolinea che, per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale (IA), non ci si deve concentrare solo sull’impatto per i consumatori finali e le professioni creative e sui rischi delle fake news e della protezione dei dati, ma anche sulle opportunità per le aziende e sulla competitività della Germania.
Le tecnologie di IA generativa hanno il potenziale per consentire incrementi di produttività annui compresi tra 2,6 e 4,4 trilioni di dollari a livello mondiale. L’IA viene già utilizzata nelle aziende e nelle fabbriche moderne e sta portando ad aumenti di produttività. Ne sono un esempio l’elaborazione più rapida e migliore delle richieste nel servizio clienti e i robot in grado di afferrare e ordinare gli oggetti grazie all’elaborazione delle immagini supportata dall’IA. Per sfruttare appieno il potenziale dell’IA in Germania, è necessario investire maggiormente nell’istruzione e nella formazione. Inoltre, occorre promuovere in modo specifico le nuove competenze e rafforzare l’apertura alla tecnologia. Anche la promozione di start-up di IA e il trasferimento di conoscenze tra scienza e industria sono aspetti importanti. L’autore sottolinea anche l’importanza di un quadro normativo adeguato che promuova innovazioni mirate. Si dovrebbe fare una distinzione tra le applicazioni di IA per i consumatori e quelle utilizzate nell’industria. Mentre i rischi per i consumatori sono fondamentali, nel contesto industriale sono minori.
Mercosur: Die Europäer können keine Bedingungen mehr diktieren
Mercosur: gli europei non possono più dettare condizioni
Carsten Volkery afferma che, dopo l’elezione di Lula da Silva a Presidente brasiliano, c’erano state brevi speranze che l’accordo sul libero scambio tra l’UE e i Paesi sudamericani del Mercosur sarebbe andato avanti rapidamente. Ma l’autorità di Lula nel portare avanti l’accordo a livello nazionale è stata sopravvalutata. Inoltre, la resistenza di alcuni Paesi europei, dalla Francia all’Austria, è più ostinata del previsto. Secondo Volkery, l’accordo rischia ora di fallire definitivamente. Sarebbe un segnale fatale, non solo per le relazioni bilaterali, ma anche per l’UE nel suo complesso. Bruxelles rischia di perdere oltre 20 anni di negoziati e il piano di creare nuovi partenariati a livello mondiale, oltre a respingere l’influenza della Cina. L’autore sottolinea che i giorni in cui gli europei potevano dettare le loro condizioni al mondo sono finiti. Il tentativo di imporre la protezione della foresta amazzonica con un trattato commerciale sostenuto da sanzioni viene percepito come paternalismo.
L’autore sostiene che gli europei dovrebbero smettere di sovraccaricare il trattato commerciale con richieste massicce. Dovrebbero invece concludere l’accordo prima che la pazienza si esaurisca da entrambe le parti. Ci sono molti altri argomenti a favore dell’accordo commerciale, come l’apertura di nuovi mercati per le aziende e l’accesso alle materie prime. Anche la protezione delle foreste potrebbe essere potenzialmente migliorata attraverso scambi regolari se si dovesse raggiungere un trattato. In ogni caso, Volkery afferma che senza un trattato la foresta pluviale continuerebbe ad essere minacciata.
Indien ist ein Zweckpartner und kein Verbündeter
L’India è un partner di convenienza e non un alleato
Secondo Mathias Peer, anche se il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz considerino l’India un partner importante e vogliano espandere la cooperazione nei settori degli armamenti e delle forze armate, l’Occidente non deve illudersi che New Delhi si schieri incondizionatamente con i Paesi occidentali.
L’India persegue da decenni il principio del non allineamento e perciò mantiene contatti non solo con Berlino e Washington, ma anche con Mosca. Per esempio, l’India non ha condannato la guerra di aggressione russa per motivi strategici e ha permesso al Presidente russo Vladimir Putin di fare propaganda antioccidentale durante il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
Il governo di Nuova Delhi sta perseguendo un’agenda di politica estera guidata esclusivamente dagli interessi nazionali. È improbabile che l’India, sotto la guida del Primo Ministro Narendra Modi, si schieri militarmente al fianco dell’Occidente in un conflitto, come quello con la Cina, finché non vede i propri interessi direttamente coinvolti.
L’autore sottolinea che, nonostante l’India possa essere un partner asiatico importante per l’Occidente, non dovrebbe essere vista come un alleato. L’Occidente dovrebbe essere consapevole che Modi cerca i vantaggi dell’India prima di ogni altra cosa e non si schiererà incondizionatamente con gli occidentali. I governi dell’Occidente dovrebbero tenerlo presente quando forniscono all’India armi e know-how tecnico e la celebrano come “partner di valore”.
Debatte zeigt Planlosigkeit der Regierung
Il dibattito mostra la mancanza di un piano del governo
Thomas Sigmund critica la mancanza di pianificazione da parte della coalizione dei semafori in merito agli assegni familiari di base. Il ministro federale della Famiglia Lisa Paus è accusato di non essere in grado di presentare un concetto concreto su come spendere i dodici miliardi di euro all’anno. Il Ministro federale delle Finanze Christian Lindner, invece, ha annunciato che per il momento due miliardi di euro saranno messi a disposizione. Sigmund considera la contrattazione del denaro come un giuramento di rivelazione. Non si discute solo della dignità delle famiglie, ma anche di somme di denaro, senza pensare concretamente a come tali soldi possano essere investiti al meglio per il bene dei bambini. L’autore suggerisce che una concezione sensata dell’assegno di base per i figli sarebbe una somma forfettaria mensile. Una metà dell’importo andrebbe alle istituzioni educative e ai servizi sociali che si occupano concretamente dei bambini nella loro vita quotidiana. L’altra metà andrebbe direttamente a beneficio dei bambini e non passerebbe attraverso i genitori. Il tutoraggio, le attività ricreative o le lezioni di sport potrebbero essere pagati direttamente attraverso l’Agenzia Federale del Lavoro. Per Sigmund, investire nei bambini è denaro ben speso per garantire loro un buon futuro professionale. Nell’articolo si sottolinea che non è necessaria alcuna competizione per ottenere somme di denaro più elevate, ma solo un concetto sensato.
Mit Volldampf gegen die Wand
A tutto vapore contro il muro
Sull’editoriale tedesco, Thomas Sigmund critica la mancanza di un piano della coalizione dei semafori riguardo alla legge sul riscaldamento. Il ministro federale dell’Economia Robert Habeck ha già fallito per la seconda volta con la sua legge, prima in seno alla coalizione e ora davanti alla Corte costituzionale federale. L’autore critica la mancanza di diligenza nelle procedure legislative e sottolinea la necessità di una procedura parlamentare corretta, soprattutto per le leggi altamente sensibili. La legge sul riscaldamento è vista come un simbolo di alienazione all’interno della coalizione dei semafori e dalla popolazione. Il governo viene criticato per non aver coinvolto seriamente la popolazione e per non aver offerto sicurezza nella pianificazione.
Sigmund sostiene che una sessione speciale sulla legge sul riscaldamento dovrebbe essere evitata durante la pausa estiva per non perdere ulteriormente la fiducia dei cittadini. L’autore sottolinea l’importanza della democrazia e del giusto processo nei casi di gravi interferenze con i diritti di proprietà. La decisione della Corte costituzionale Federale porta disordini alla pausa estiva della coalizione dei semafori, facendo crollare ulteriormente il suo indice di popolarità.
L’articolo si conclude con un appello a cancellare la legge e a ricominciare da capo. Le forze centrifughe nella coalizione e il sostegno al progetto di legge fallito saranno cruciali. L’autore conclude dicendo che il governo dovrebbe imparare da questo incidente.