Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Accanto a Global Opinions, la selezione delle migliori analisi della stampa estera, Stroncature offre un servizio di rassegna della stampa internazionale, personalizzabile per temi e testate. La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Für Kinder und Arme interessiert sich keine Partei
Nessun partito è interessato ai bambini e ai poveri
Il giornalista Dominik Fürst sottolinea come in Germania, nelle ultime settimane, si è talmente sproloquiato e discusso sulla legge sul riscaldamento e sull'assegno parentale che alcuni argomenti altrettanto importanti sono andati quasi persi.
A testimonianza di ciò, riporta un sondaggio rappresentativo del Deutsches Kinderhilfswerk - un'organizzazione per i diritti dei bambini, fondata nel 1972 - i cui risultati dimostrano come i cittadini del Paese pensano che la politica e la società si preoccupino troppo poco del problema della povertà infantile.
Problema che secondo Fürst è sostanziale in quanto “un bambino su cinque in Germania è a rischio di povertà, ovvero quasi tre milioni di minori e le banche alimentari in Germania sono in grave difficoltà perché devono sfamare sempre più persone bisognose con sempre meno donazioni di cibo".
Il giornalista conclude l’articolo domandandosi come sia possibile che seppur a Berlino vi sia al potere un'alleanza che si definisce "Coalizione del Progresso", nessun partito della stessa voglia affermare di essere il difensore dei bambini e dei poveri e teme che la risposta sia perché “si tratta di due gruppi sociali con una lobby molto debole. Perciò i loro bisogni non hanno alcuna priorità politica".
Kleben oder wählen
Legare o scegliere
Il giornalista Stefan Kornelius sottolinea come proprio nel momento in cui la democrazia è “più sotto pressione che mai”, viste le numerose critiche che sta ricevendo da ambienti così diversi, il Bundestag tedesco “se ne esce con una strana idea".
Infatti, questa settimana il parlamento ha istituito il suo primo Consiglio dei cittadini, un organo composto da 160 cittadini estratti a sorte: “Mentre i parlamentari sono in vacanza, il tamburo della lotteria gira. La democrazia diventa una democrazia della lotteria, l'organo rappresentativo eletto per rappresentare il popolo delega i suoi compiti alla base, si procura una foglia di fico etichettata come vicinanza al popolo e apparentemente presume che in questo modo smorzerà le critiche all'élite decisionale. Un piano diabolicamente pericoloso, il primo passo sulla china scivolosa della delegittimazione".
Secondo Kornelius seppur una società democratica ha sempre lottato con una contraddizione irrisolvibile - più libertà concede, più si disintegra in piccoli gruppi identitari - il Consiglio dei cittadini, paradossalmente, mette in pericolo la sua coesione: “Persino il filosofo Platone metteva in guardia dalle conseguenze di un eccesso di libertà, che può trasformarsi in un attimo in schiavitù e autocrazia. In tempi turbolenti, ogni questione politica viene stilizzata come una questione di identità: Clima, migrazione, genere - la società frammentata offre abbastanza opzioni per sentirsi democraticamente trascurati e alienati. Se la democrazia è ritenuta responsabile di questo, allora è spacciata".
Der Süden braucht Deutschlandtempo
Il Sud ha bisogno del ritmo tedesco
La giornalista Nakissa Salavati inizia l’articolo supponendo di vivere in un futuro in cui
l'elettricità in Germania è economica e per questo che “la maggior parte degli automobilisti tedeschi guidi auto elettriche, che le pompe di calore siano la nuova norma: cosa farebbe allora la Germania meridionale, che può produrre solo poca elettricità verde? Chi si trasferirebbe lì? Quale azienda sceglierebbe la Baviera o il Baden-Württemberg come sede?”
Nel senso che, ad oggi la Germania meridionale ha una capacità di generazione eolica, e di energia rinnovabile in generale, molto ridotta e questo secondo Salavati è un grave problema in quanto a partire dal 2025, in Germania è previsto che il prezzo del Co2 aumenti per rendere più costoso il consumo degli idrocarburi.
Quindi la giornalista si chiede come farà questa parte della Germania a mantenere livelli di competitività elevanti non implementando le energie rinnovabili, soprattutto quella eolica che risulta essere di più facile produzione per questa specifica regione.
Questo perché per quanto si possa notare che recentemente il governo bavarese - che ha condotto una campagna contro le rinnovabili per diverso tempo - ha promosso l'implementazione nell’area dell’eolico, secondo Salavati “la Baviera deve imparare a pianificare e approvare più velocemente".
Brisante Premiere
Anteprima esplosiva
La giornalista Lea Sahay riporta come l'Università di Scienze Applicate di Bielefeld (HSBI) ha annunciato che, nei prossimi mesi, aprirà una nuova sede in Cina: la "Hainan Bielefeld University of Applied Sciences" (BiUH).
Sahay sottolinea come è dal 2003 che è possibile per le università straniere aprire un'università in Cina ma che “per farlo devono collaborare con un'università cinese e cederle il 51% delle azioni. A questo proposito, il BiUH è una prima assoluta. Il campus si trova in una zona di sviluppo economico in cui vigono regole speciali: le università straniere possono istituire lì istituzioni educative "indipendenti" per ingegneria, agricoltura e medicina senza partner".
Le università cinesi sono sempre più sotto il controllo del partito e secondo Sahay un motivo per cui la Cina sta mostrando generosità nei confronti dell'HSBI potrebbe essere il contenuto e la struttura dei corsi: “Dopo la fase di avvio, vengono insegnate anche l'ingegneria elettrica e l'ingegneria meccanica, tra le altre. Queste materie non sono solo meno sensibili politicamente rispetto a quelle umanistiche. Pechino le ha dichiarate settori del futuro. I corsi di laurea sono anche integrati nella pratica, con gli studenti che trascorrono metà del loro tempo nelle aziende. Pechino è da anni molto interessata al modello formativo tedesco".
Faesers Notfallplan
Il piano di emergenza di Faeser
Con le esplosioni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 si è compreso che le strutture critiche in Germania sono più vulnerabili di quanto si credesse: secondo la giornalista Constanze von Bullion conscia ne è il Ministro federale dell'Interno Nancy Faeser (SPD) che infatti ha presentato lunedì al voto del dipartimento un progetto di legge atto a ridurre i rischi.
Nello specifico, la cosiddetta legge “Ombrello Critis” prevede che "per rafforzare la resilienza delle strutture critiche i gestori di 2000 aziende di importanza strategica dovrebbero in futuro dimostrare come proteggono le loro strutture e si preparano alle emergenze, considerando anche quali altri sistemi sarebbero colpiti in caso di guasto del proprio”.
La giornalista sottolinea come una legge di questo tipo esista già ma solo per gli attacchi informatici e non per gli scenari preceduti da un attacco fisico o da un disastro legato al clima - come l'alluvione della Valle dell'Ahr.
Infine, la giornalista evidenzia come non sia ancora chiaro come verranno punite le violazioni degli obblighi di segnalazione o i casi in cui un'azienda non elabora un piano di resilienza adeguato: “Secondo il governo federale, ci saranno controlli e sanzioni. Tuttavia, inizialmente sono previste solo ammonizioni per gli operatori. Ci saranno anche multe per le violazioni. A quanto potrebbero ammontare? Ancora da negoziare nel governo federale”.
Riester ist am Ende, es lebe Riester
Riester è finito, lunga vita a Riester
La pensione Riester - una forma di previdenza privata per la vecchiaia - aiuta in modo considerevole a garantire il sostentamento in età avanzata in quanto, secondo il giornalista Roland Preuß, con la pensione obbligatoria questo sta diventando sempre più difficile.
Infatti, sostiene che è vero che il fondo pensionistico obbligatorio deve rimanere il pilastro principale della previdenza per la vecchiaia, ma in considerazione del numero crescente di pensionati, il pilastro della previdenza privata deve rafforzarsi: “Ciò è particolarmente importante per coloro che hanno un reddito basso e che quindi possono aspettarsi solo magre prestazioni di vecchiaia. In questo caso, anche una piccola spinta fa una grande differenza".
Attualmente, tuttavia, Preuß riporta che la pensione Riester non riesce a raggiungere questo obiettivo: “Nemmeno una persona su cinque con un reddito basso ha un contratto Riester; tra il 20% con i guadagni più alti, è quasi la metà. A ciò si aggiunge la scarsa attrattiva dei contratti, spesso con interessi esigui. Un mix tossico di inflazione elevata, stato d'animo di crisi e spese e commissioni talvolta spropositate applicate da banche e compagnie assicurative sta scoraggiando i cittadini. È probabile che i dipendenti e lo Stato ne paghino il prezzo tra qualche anno, quando la povertà degli anziani aumenterà”.
Dunque, Preuß evidenzia come seppur l'idea alla base di questa pensione è e rimane buona: “Da sola, ha bisogno di una riforma. E deve essere di più vasta portata rispetto alle proposte della Commissione governativa”.
Ein juristischer Blick auf Freis Forderung
Uno sguardo legale alla pretesa di Frei
Il giornalista Stephan Klenner riporta come un individuo non può fare causa per tutto ciò che è previsto dalla legge: “I giuristi distinguono tra diritti soggettivi e garanzie istituzionali: i titolari di un diritto soggettivo possono rivolgersi direttamente alle autorità e ai tribunali per ottenere i propri diritti. Una garanzia istituzionale, invece, non è facilmente applicabile. Si limita a stabilire che lo Stato deve garantire qualcosa. Un esempio è l'autoamministrazione comunale: la Legge fondamentale prevede che lo Stato lasci ai Comuni le proprie competenze. Tuttavia, i cittadini non possono rivendicarlo autonomamente in tribunale”.
Klenner sostiene che se applichiamo questa distinzione alla legge sull'asilo, diventa chiaro che la motivazione alla base della proposta di Thorsten Frei, primo segretario parlamentare del gruppo parlamentare CDU/CSU, di passare da un diritto individuale all'asilo a una garanzia istituzionale è quella di sgravare le autorità e i tribunali: “Finora, i tribunali hanno esaminato ogni richiedente asilo individualmente per determinare se avesse diritto alla protezione. Se tale richiesta non fosse più prevista per legge, questo lavoro potrebbe essere eliminato - almeno questa è l'idea".
Infine, Klenner evidenzia come Frei vorrebbe portare la sua proposta a livello europeo: “È lì che il diritto d'asilo è quasi interamente determinato, non più negli Stati membri. Una riforma non sarà probabilmente facile”.
Wissings Ritt auf der Hitzewelle
La cavalcata di Wissing sull'ondata di caldo
Il giornalista Joachim Müller-Jung con questo articolo mira a sottolineare come “prima è arrivato il giorno più caldo mai registrato, poi la settimana più calda, e ancora prima che questo luglio presumibilmente più caldo sulla terra volga al termine, possiamo esserne certi: il Ministro federale dei Trasporti è già di nuovo in fuga. Un'unica domanda: dov’è?”
Nel senso che secondo il giornalista per Volker Wissing il cambiamento climatico non è una priorità e si può notare dal fatto che “si rifiuta di fissare obiettivi per il settore climatico e si preoccupa invece, come al solito, del piacere di guida sfrenato” in quanto si è fortemente opposto all’abolizione del motore a scoppio dal 2035: “Infatti, equipara il limite di velocità all'"abolizione dell'auto" e al "divieto di mobilità". Secondo le sue parole, gli attivisti per il clima che hanno chiesto una cosa del genere ignorano la realtà della vita della maggior parte delle persone nel Paese”.
Motivo per il quale termina l’articolo sostenendo che “è in fuga con la sua realtà, che continua ad attraversare il mondo su ruote alimentate da combustibili fossili e sa come proteggersi facilmente dal caldo con i sistemi di condizionamento. Tutti gli altri stanno affrontando una realtà meteorologica che in questi giorni è un vero e proprio mal di testa”.
Warum man nie zu früh an die Pflege denken kann
Perché non puoi mai pensare troppo presto alle cure
Il giornalista Carsten Knop esorta a iniziare già in giovane età a risparmiare per gli oneri finanziari della vecchiaia, essendo che l'assistenza infermieristica in Germania sta diventando sempre più costosa.
Secondo Knop sarebbe quindi una decisione molto razionale prepararsi all'aumento dei costi di assistenza già verso i 30 anni, iniziando ad informarsi sui costi dell'assistenza e sulle varie opzioni disponibili: “È bene capire fin da subito le differenze tra assistenza domiciliare, residenza assistita, residenze per anziani e case di cura, non solo per quanto riguarda i propri genitori. È anche saggio avere un piano finanziario, che dovrebbe coprire solo approssimativamente le entrate e le uscite future, ma nel modo più realistico possibile”.
Knop sostiene che è necessario attuare questo tipo di ragionamento in quanto il costo dell'assistenza è sempre più vertiginoso con un numero sempre maggiore di baby boomer che si avviano alla pensione: “A un certo punto, i loro bisogni di assistenza saranno immensi in famiglie che sempre più spesso non sono solo spazialmente divise. La pianificazione di ciò che accadrà può e deve iniziare oggi, non domani”.
Warum ist die Inflation gerade in Deutschland so hoch?
Perché l'inflazione è così alta in Germania?
Il giornalista Christian Siedenbiedel riporta come questa settimana gli Stati Uniti hanno sorpreso il mondo in quanto il tasso di inflazione americano è sceso al 3% a giugno, il livello più basso da ben due anni, al contrario della Germania che è l'unico Stato tra tutti i Paesi dell'euro che si è registrato un aumento dell'inflazione a giugno: secondo il metodo europeo di calcolo dell'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC), è salita al 6,8%.
Siedenbiedel riporta come una ragione per cui l'inflazione in Germania è aumentata di recente in controtendenza rispetto alla tendenza globale è stata rapidamente identificata, l’"effetto base statistico": “L'anno scorso, il governo federale aveva artificialmente abbassato il livello dei prezzi da giugno ad agosto con lo sconto sulla benzina e il biglietto da 9 euro. Di conseguenza, quest'anno i tassi di aumento dei prezzi sono automaticamente più alti in questi tre mesi. Questo spiega poco meno di un punto percentuale di inflazione”.
Questo, secondo Siedenbiedel, spiega grosso modo la differenza tra il tasso di inflazione tedesco e quello medio dell'area dell'euro, pari al 5,5%: “Ma ovviamente non spiega perché l'inflazione in Germania non abbia raggiunto da tempo livelli simili a quelli americani. Se si vuole avvicinarsi a questo dato, è necessario esaminare più da vicino gli sviluppi che stanno caratterizzando l'inflazione in questo momento, come, ad esempio, gli Stati Uniti sono stati complessivamente meno colpiti dalla guerra in Ucraina o in Spagna, invece, è stato un intervento statale a frenare i prezzi dei prodotti alimentari”.
Elite-Panel: Deutschland hat seinen Zenit überschritten
Elite Panel: la Germania ha superato il suo apice
La giornalista Heike Göbel sottolinea come dopo lo shock dell’invasione russa in Ucraina, in Germania la ripresa economica procede più lentamente di quanto previsto: “Lo dimostrano non solo le revisioni delle previsioni degli istituti di ricerca economica, ma anche le modeste aspettative dei leader tedeschi del mondo economico, politico e amministrativo. Nemmeno uno su quattro ritiene che la ripresa sia più probabile nel prossimo semestre”.
Göbel inoltre riporta i risultati del nuovo report “Elite Panel" - è un'indagine rappresentativa,
condotta dai ricercatori d'opinione di Allensbach per conto della F.A.Z. e della rivista "Capital", su quasi 500 decision maker tedeschi - secondo cui ai vertici delle aziende vi è una profonda preoccupazione per la competitività a livello nazionale.
Infatti, dai risultati si comprende anche che la maggioranza dei top manager e degli imprenditori crede "che la Germania ha superato il suo apice e i suoi anni migliori sono alle spalle".
Secondo Göbel, un lungo elenco di gravi svantaggi competitivi giustifica lo scetticismo di imprenditori e manager: “La lista è guidata dagli alti costi dell'energia, che il 77% degli intervistati considera uno svantaggio nella competizione internazionale. Seguono a distanza la carenza di manodopera, la regolamentazione statale, l'arretratezza digitale e le infrastrutture da rinnovare. Il costo del lavoro e la pressione fiscale sono altri punti negativi, ma attualmente sembrano essere meno importanti che in passato”.
Wehrbeauftragte will „Kraftanstrengung“ für mehr Rekruten
Il commissario militare vuole "sforzo" per più reclute
La redazione di FAZ riporta come, in vista del tradizionale giuramento delle reclute della Bundeswehr che si terrà giovedì a Berlino, il Commissario del Bundestag per le Forze Armate, Eva Högl (SPD), ha chiesto maggiori sforzi per reclutare nuove leve in quanto "è molto discutibile che le misure e gli approcci adottati finora possano raggiungere l'obiettivo dichiarato di portare la Bundeswehr a 203.000 soldati entro il 2031. È necessario un "notevole sforzo" per rendere la Bundeswehr più attraente per i giovani e per attirare un maggior numero di nuove reclute”.
La FAZ sottolinea che Högl ha dichiarato che, al fine di raggiungere questo scopo, un fattore decisivo è il miglioramento delle condizioni quadro per il servizio nella Bundeswehr: "Ciò significa innanzitutto processi e strutture snelle, materiale sufficiente - dall'equipaggiamento personale ai grandi apparati - e un'infrastruttura moderna e dipingere un'immagine realistica del servizio nella Bundeswehr quando si reclutano nuove reclute”.
Inoltre, FAZ evidenzia che in Germania, dall’invasione russa in Ucraina, si è riacceso il dibattito sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio - precedentemente sospeso nel 2011 sotto l'allora ministro della Difesa della CSU, Karl-Theodor zu Guttenberg - e che sia perciò che, alla luce della giornata del giuramento, Johannes Arlt, membro del SPD - Partito Socialdemocratico di Germania - si è espresso a favore dello stesso: "Se mantenessimo l'esercito volontario, sarebbe già un grande risultato se riuscissimo a mantenere la forza delle truppe di 183.000 soldati".
Warum Indien nicht das neue China wird
Perché l’India non diventerà la nuova Cina
Secondo Mathias Peer e Klaus Stratmann, nonostante il desiderio dei politici occidentali di vedere in New Delhi un’alternativa alla Cina, gli investitori stranieri in India devono affrontare notevoli sfide.
L’economista Ashoka Mody sottolinea che, l’India non è in grado di tenere il passo con la produttività cinese ed è quindi improbabile che sposti le catene di approvvigionamento dalla Cina su larga scala. Le tariffe elevate dell’India rendono difficile l’integrazione nelle catene di fornitura internazionali. Ciononostante, le aziende tedesche stanno cercando di farsi strada in India, poiché il Paese sembra essere un buon partner per l’Occidente grazie alla sua popolazione in crescita, alla costituzione democratica e al governo indipendente.
Il viaggio in programma del ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck comprende dirigenti di aziende come BASF, Merck, Siemens Healthineers, Infineon e SAP. Anche se l’India stia vivendo una certa crescita economica, rispetto alla Cina, il volume degli scambi commerciali con la Germania è ancora basso. Le difficoltà legate alle lunghe gare d’appalto, alle procedure poco trasparenti e alla mancanza di competenza non rendono sempre facile il lavoro dei partner stranieri in India. Gli autori citano il fallimento di un progetto per la costruzione di una fabbrica di semiconduttori in India con un volume di investimenti di quasi 20 miliardi di dollari. Le riforme di difficile attuazione, il protezionismo, la burocrazia e la corruzione in India rappresentano ulteriori sfide per le aziende tedesche che operano nel Paese. Ciononostante, esse considerano il Paese un mercato interessante per il suo potenziale di persone ben istruite. Attualmente, l’India viene vista come un partner importante, ma per gli autori ci vorrà del tempo prima che possa sostituire la Cina in termini di importanza economica.
Siemens Energy und Rosatom: Es braucht endlich Sanktionen
Siemens Energy e Rosatom: Sono necessarie le sanzioni
Kathrin Witsch riporta che la società nucleare russa Rosatom, una società statale del Cremlino coinvolta nel conflitto in Ucraina, ha ancora contratti in corso con la Siemens Energy. L’azienda tedesca sostiene che la rottura di tali contratti invierebbe un segnale fatale a tutti i clienti e che solo i politici possono imporre un divieto.
Witsch si chiede perché ci siano già sanzioni o restrizioni da parte dell’Unione Europea per il petrolio, il gas naturale e il carbone, ma non per l’industria nucleare. La risposta sta nel fatto che alcuni Paesi, tra cui la Francia con la sua società nucleare Framatom, dipendono dalla cooperazione con la società russa. Analogamente, in questo momento, alla lunga opposizione della Germania alle sanzioni sul gas, Parigi e Budapest si oppongono alle sanzioni sul nucleare.
Come nel caso della mancanza di forniture di gas prima dell’attacco ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, Witsch sostiene che l’Europa dovrebbe rendersi indipendente dalla Russia anche dall’energia nucleare. Siemens Energy e Framatom dovrebbero avere la possibilità di cercare nuovi partner commerciali, come è già accaduto per le aziende dell’industria del carbone, del gas e del petrolio. Ciò impedirebbe loro di aiutare ulteriormente l’azienda statale multimiliardaria Rosatom a crescere finanziariamente.
Europas Windradfirmen werden von Konkurrenz aus China verdrängt
Le aziende europee produttrici di turbine eoliche sono schiacciate dalla concorrenza cinese
Secondo Moritz Koch, a Bruxelles cresce la preoccupazione che l’industria eolica europea possa subire lo stesso destino dell’industria solare, ovvero essere schiacciata dalla concorrenza a basso costo della Cina. Tra i 15 maggiori produttori di turbine, nove provengono già dalla Cina. Aziende cinesi come Goldwind ed Envision, inizialmente concentrate sul loro mercato nazionale, si stanno ora espandendo in mercati terzi, tra cui Serbia e Turchia, e competono direttamente con aziende europee come Vestas e Siemens Gamesa.
I produttori cinesi di turbine eoliche stanno beneficiando del sostegno statale attraverso banche di sviluppo e prestiti. Anche se l’iniziativa infrastrutturale Global Gateway dell’UE dovrebbe controbilanciare la Belt and Road, i progressi sono lenti. Simultaneamente, anche l’energia eolica in Europa non raggiunge gli obiettivi fissati dall’UE. I lobbisti di Bruxelles temono che le aziende cinesi possano presto imporsi anche sul mercato europeo, abbassando i costi di costruzione dei parchi eolici, aumentando di conseguenza la dipendenza da Pechino. Dal momento in cui il sogno della sovranità strategica dell’UE nel settore delle energie rinnovabili potrebbe essere in pericolo, tramite il “Net-Zero Industry Act”, la Commissione europea intende rafforzare la produzione di tecnologie verdi in Europa.
Die Politik ignoriert den Abstieg Deutschlands
La politica ignora il declino della Germania
Thomas Sigmund descrive come la CDU e la SPD si stiano già preparando per le elezioni federali del 2025. La SPD affronta temi come la giustizia e il rispetto, mentre la CDU si concentra sulla sicurezza interna. Secondo Sigmund, tali temi spesso vengono utilizzati come tattica diversiva e non affrontano le vere sfide, come la perdita di ricchezza e il numero crescente di aziende e individui in bancarotta.
L’autore sottolinea l’importanza della competitività internazionale e dell’economia. Inoltre, Sigmund critica i Verdi vengono per la loro discussione sulla pubblicità delle tavolette di cioccolato in TV dopo le 18:00, mentre la SPD aver proposto una settimana lavorativa di quattro giorni con una compensazione salariale completa, anche se la carenza di lavoratori qualificati è molto visibile.
I cittadini sono consapevoli che la Germania non può essere gestita con un anno sabbatico e Sigmund avverte che i partiti politici stanno discutendo delle questioni sbagliate mentre il Paese rischia di essere relegato in “serie B”.
Das Ende der goldenen Handels-Ära
La fine dell’era del commercio d’oro
Bert Rürup descrive il difficile contesto economico in cui versa l’industria tedesca, alle prese con il calo della produzione e la mancanza di ordini. Le case automobilistiche e l’industria chimica sono particolarmente colpite. La produzione industriale in Germania è inferiore di oltre l’8% rispetto ai livelli del 2018 e la produzione economica è più bassa rispetto a prima dello scoppio della pandemia, mentre il DAX è in crescita.
Negli ultimi decenni le aziende tedesche hanno beneficiato della spinta alla globalizzazione e hanno esportato i loro prodotti competitivi. Ma da quando Donald Trump è entrato in carica, gli Stati Uniti si sono trasformati da partner commerciale a rivale e stanno perseguendo politiche protezionistiche per rallentare l’ascesa tecnologica ed economica della Cina. Ciò ha un impatto sull’industria tedesca, poiché molte aziende stanno trasferendo parte della loro produzione all’estero per sfuggire alle mutate condizioni di localizzazione. I politici sono chiamati a migliorare le condizioni di localizzazione per contrastare la perdita di benessere e la carenza di manodopera. Il Ministro dell’Economia Robert Habeck viene citato come un sostenitore del libero scambio che vede nei nuovi accordi commerciali una soluzione. L’accordo di libero scambio con la Nuova Zelanda viene visto come un primo passo in questa direzione, ma viene sottolineato che sono necessarie ulteriori misure per fermare il declino dell’industria tedesca.
Offenes Rennen: Warum China die USA noch lange nicht überholt hat
Gara aperta: Perché la Cina è lontana dall’aver superato gli USA
Christian Rickens afferma che per molto tempo è sembrato chiaro che la Cina avrebbe superato gli Stati Uniti come maggiore economia mondiale. Tuttavia, le attuali previsioni della Banca Mondiale mostrano che la Cina raggiungerà gli Stati Uniti, ma non li supererà in modo significativo. Si prevede che i tassi di crescita delle due economie saranno simili a partire dal 2035.
Un fattore chiave in evoluzione è la demografia. La Cina, con un tasso di natalità di 1,2 figli per donna e una popolazione sempre più anziana, è alle prese con il problema dell’invecchiamento. Negli Stati Uniti, invece, il tasso di natalità è di 1,78 figli per donna, un valore relativamente alto per un Paese industrializzato. Inoltre, gli Stati Uniti hanno registrato un forte afflusso di giovani immigrati, tra cui molti immigrati ben istruiti provenienti da Paesi come l’India.
La rivalità tra Cina e Stati Uniti ha un impatto anche sulla Germania, poiché il Paese dipende economicamente da entrambe le grandi potenze. Gli Stati Uniti stanno cercando di rallentare l’ascesa della Cina con misure protezionistiche, che potrebbero influire sull’economia delle esportazioni tedesche. Sempre più aziende tedesche stanno valutando la possibilità di produrre negli Stati Uniti o in Cina per aggirare il commercio globale.
Nel complesso, la situazione si presenta scomoda per la Germania, che si trova più vicina agli Stati Uniti in termini di opinione pubblica mondiale, ma dipende economicamente sia da Washington sia da Pechino. In conclusione, l’autore sottolinea che la competizione tra Cina e Stati Uniti minaccia il tradizionale modello commerciale tedesco di produzione ed esportazione attraverso le rotte del libero scambio.