Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Jetzt beginnt der Machtkampf um den Hamburger Hafen
Ora inizia la lotta di potere per il porto di Amburgo
La giornalista Caspar Busse spiega come il porto di Amburgo rappresenta uno dei più importanti pilastri economici della città e della regione tedesca e come sia per questo che la potenziale acquisizione di HHLA - Hamburger Hafen und Logistik -, società tedesca specializzata logistica e trasporti marittimi, è ora al centro del dibattito nazionale.
Nello specifico, riporta come un’offerta di acquisto sia stata presentata dalla compagnia di navigazione svizzero-italiana MSC e come il sindaco della città, Peter Tschentscher, si sia dimostrato subito favorevole alla proposta, dichiarando che una simile transazione potrebbe fornire un impulso significativo all'economia marittima, che si trova a vivere tempi difficili, e potrebbe potenziare la competitività del porto, rispetto a rivali come Rotterdam e Anversa.
Tuttavia, Busse evidenzia come l'annuncio abbia suscitato l'irritazione della compagnia tedesca di navigazione Hapag-Lloyd, che vede questa mossa come un affronto ai suoi interessi. Infine, Busse riferisce che il Ministro federale dell'Economia tedesco, Robert Habeck, non ha espresso preoccupazioni immediate riguardo ai piani di acquisizione, considerandoli una questione economica tra aziende.
Es ist etwas Grundsätzliches kaputt in diesem Land
C'è qualcosa di fondamentalmente rotto in questo paese
Henrike Roßbach con questo articolo mira ad analizzare il "Deutschland-Pakt" (Patto per la Germania), l'iniziativa proposta dal Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ai Länder, ai comuni e all'opposizione democratica.
Spiega come il Cancelliere ha riconosciuto l'incapacità unilaterale del governo federale di imporre cambiamenti sostanziosi e come sia per questa ragione che ha chiesto la collaborazione con i Länder in diversi settori critici, come la riduzione della burocrazia, la trasformazione industriale e la digitalizzazione dell'amministrazione.
Tuttavia, Roßbach evidenzia come, seppure capisca il ragionamento del Cancelliere,
i rapporti tra il governo federale e i Länder sono ormai esacerbati e come questi ultimi lamentino di essere spesso chiamati a finanziare nuovi progetti senza ricevere un sostegno finanziario adeguato dal governo federale.
Infine, Roßbach riporta come la tensione tra il governo federale e i Länder ha conseguenze dirette anche sulla capacità del Paese di affrontare le sfide future ed è per questo che il giornalista sostiene che sia evidente che una nuova riforma del federalismo tedesco è necessaria, ma come, data la situazione attuale, sembra improbabile che entrambe le parti abbiano la volontà e l'energia per attuarla.
Nancy Faeser zeigt, wie es nicht geht
Nancy Faeser mostra come non farlo
Markus Balser riporta come la vicenda relativa alla destituzione di Arne Schönbohm, capo dell'agenzia di sicurezza informatica tedesca (BSI), si sta trasformando in un caso di studio politico in cui la protagonista è Nancy Faeser, Ministra dell'Interno, in quanto la sua gestione del caso è stata tutt'altro che esemplare.
Balser sostiene ciò perché la Ministra ha avuto due opportunità per rispondere, davanti alla commissione parlamentare competente, a domande critiche sul caso ma le ha entrambe ignorate - prima sostenendo motivi di salute e poi, nel secondo caso, assentandosi senza fornire spiegazioni - alimentando l'impressione che la Ministra abbia qualcosa da nascondere.
La mancanza di trasparenza, secondo Balser, è un elemento che ha contribuito a rendere questa vicenda un affare increscioso e politicamente dannoso, in quanto la controversia non danneggia esclusivamente la reputazione della Ministra e del suo precedente dirigente, ma ha anche ripercussioni sull'intera agenzia di sicurezza informatica.
Infatti, la fiducia nel BSI è ora compromessa e, con essa, la possibilità di implementare un emendamento costituzionale che avrebbe rafforzato ulteriormente i poteri dell'agenzia, in quanto la vicenda illumina anche le complesse interazioni tra il settore politico e quello delle aziende di sicurezza informatica, a volte in stretta relazione con i servizi segreti.
Wie Deutschland die Windkraft ausbauen will
Come la Germania vuole espandere l'energia eolica
L'articolo in esame affronta le complesse dinamiche che coinvolgono lo sviluppo dei parchi eolici in Germania, in particolare nel contesto marittimo.
Michael Bauchmüller ed Elisabeth Dostert spiegano come, seppur l'ambizione è quella di produrre almeno l'80% dell'energia totale dal vento e da altre fonti rinnovabili entro il 2030 - come previsto dalla legge tedesca sulle energie rinnovabili (EEG) - e nonostante il vento rappresenti già una quota significativa del mix energetico del Paese, vi siano una serie di ostacoli tecnici, logistici e normativi che rallentano il raggiungimento di tale obiettivo.
Inoltre, sottolineano come l'uso dello spazio marino sia spesso limitato in quanto soggetto ad altre forme di utilizzo, come la pesca e il trasporto marittimo, e come questo influenzi la costruzione di parchi eolici offshore - in mare.
Infine, evidenziano come anche la questione delle infrastrutture di trasmissione limiti lo sviluppo dell’eolico e come sia per questo che è necessario un ammodernamento e un'espansione della rete elettrica per gestire in modo efficace la produzione energetica eolica - soprattutto per trasferire l'energia dai parchi eolici del Nord alle regioni meridionali della Germania.
In conclusione, l'articolo evidenzia come l’implementazione dell’energia eolica richiede, quindi, non solo investimenti significativi, ma anche una visione strategica che possa armonizzare le diverse esigenze e accelerare il percorso verso un futuro energetico più sostenibile.
Es geht immer noch um die Zukunftù
Si tratta ancora di futuro
L'articolo in questione si occupa dell'evoluzione del dibattito pubblico sulla crisi climatica in Germania, sottolineando come esso sia divenuto più ampio e radicale negli ultimi cinque anni.
Specifica come l'aumento dell'attenzione è attribuibile sia all'emergere di nuovi gruppi attivisti, in particolare "Die Letzte Generation" - noti per le loro tattiche di protesta come le "Klebeblockaden" (blocchi adesivi) -, sia all'urgenza resa palpabile dagli eventi climatici estremi che si verificano sempre più frequentemente: la questione non è più considerata un argomento di nicchia, ma è entrata nella coscienza collettiva, richiamata quasi quotidianamente da fenomeni come incendi, alluvioni e grandinate.
Nonostante ciò, l'articolo sottolinea che il crescente attivismo giovanile non deve essere visto come superfluo: al contrario, è essenziale per contrastare la rappresentazione populista del cambiamento climatico come un "progetto di lusso" destinato alle élite, particolarmente in un periodo segnato da inflazione e dall’aumento dei prezzi dell'energia.
Infine, l'articolo mette in evidenza la dimensione esistenziale della crisi climatica, sottolineando come le generazioni future saranno quelle più gravemente colpite è che sia per questo che l'attivismo e il dibattito pubblico non solo sono giustificati, ma rappresentano un necessario richiamo alla realtà circa le sfide senza precedenti che l'umanità è chiamata ad affrontare.
"Ihr werdet es sowieso machen"
"Lo farai comunque"
L'articolo di Paul-Anton Krüger analizza la visita in Ucraina di Annalena Baerbock, Ministra degli Esteri tedesco, e pone l’accento sulle solide misure di difesa adottate da Kyiv per proteggere la sua infrastruttura civile dagli attacchi missilistici russi.
Pone l’accento su questo elemento in quanto, in questo contesto, la Germania emerge come un partner fondamentale nell'assistenza all'Ucraina, essendo che fornisce sia aiuti militari sia sostegno nel processo di ricostruzione, il quale sarà ulteriormente promosso attraverso una conferenza nel 2024.
Un altro aspetto saliente, riporta Kruger, della visita di Baerbock riguarda l'attenzione rivolta ai crimini umanitari commessi da parte della Russia, inclusa la presunta sottrazione di bambini ucraini: la Ministra degli Esteri tedesca ha esortato la comunità internazionale a mantenere alta l'attenzione su questi argomenti, in particolare in vista della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Inoltre, l’articolo tratta anche il tema dell'integrazione europea dell'Ucraina: Baerbock ha sottolineato che, sebbene vi siano stati progressi notevoli in materia di riforme, la lotta alla corruzione rimane un ostacolo significativo.
Infine, Kruger termina facendo notare che la Ministra degli Esteri tedesco ha visitato l'Ufficio Nazionale Anticorruzione dell'Ucraina, segno della persistente attenzione tedesca ai problemi interni ucraini, oltre che a quelli legati al conflitto con la Russia.
Ein Europol für die Nachrichtendienste
Un'Europol per i servizi di intelligence
L'articolo esamina la crescente complessità delle minacce alla sicurezza che affrontano i paesi europei, sottolineando come queste minacce siano sempre più transnazionali e provenienti da regimi autoritari.
A testimonianza di ciò, all’interno dell’articolo vengono menzionati diversi esempi - l'assassinio di un cittadino georgiano a Berlino attribuito ai servizi segreti russi, il crescente spionaggio cinese in Germania e la repressione di dissidenti iraniani in Europa - ed in aggiunta, viene sottolineata la vulnerabilità delle infrastrutture europee agli attacchi informatici e alla disinformazione, spesso orchestrati da Stati ostili.
Per far fronte a queste minacce, l'articolo sostiene la creazione di un'agenzia europea dei servizi segreti: tale organismo avrebbe il compito di facilitare lo scambio di informazioni tra i servizi di intelligence dei diversi paesi membri dell'Unione Europea, così da poter anticipare e affrontare più efficacemente le minacce alla sicurezza.
L'articolo conclude sottolineando l'importanza di garantire che tale collaborazione transnazionale sia regolamentata da meccanismi di controllo democraticamente legittimati, perché la creazione di un'agenzia di questo tipo non solo rafforzerebbe la capacità di ciascun paese membro di affrontare le minacce, ma consoliderebbe anche il ruolo dell'Unione Europea come attore globale in materia di sicurezza.
Diese Bahnstrecken werden bald saniert
Queste linee ferroviarie saranno presto riabilitate
I giornalisti Thiemo Heeg e Corinna Budras riportano come il piano del governo tedesco per modernizzare e rendere più efficiente la rete ferroviaria nazionale sia stato presentato con un'aura di ottimismo: previsto per iniziare subito dopo il Campionato Europeo di Calcio del 2024, il progetto rappresenta il più grande programma di rinnovamento ferroviario nella storia della Germania, con l'obiettivo di affrontare i crescenti problemi di affidabilità, congestione e ritardi.
In termini finanziari, i giornalisti spiegano che il progetto sarà sostenuto da un robusto pacchetto di finanziamenti: il governo federale tedesco ha raddoppiato il budget destinato alla rete ferroviaria, portandolo a 40 miliardi di euro fino al 2027.
Comunque, i giornalisti avvertono che seppur il finanziamento appare solido, le sfide non mancano: la rete ferroviaria tedesca è afflitta da una congestione cronica, tanto nel trasporto passeggeri quanto merci, ha sofferto di decenni di mancanza di investimenti adeguati e le procedure burocratiche attuali sono eccessivamente complesse e richiedono anni per essere completate.
Il settore ferroviario, quindi, richiede non solo investimenti, ma anche un'efficace gestione progettuale ed un'accelerazione dei processi burocratici: in questo contesto, l'industria ferroviaria tedesca e le autorità pubbliche sono chiamate ad una collaborazione strettissima per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficiente e che il progetto produca i benefici tanto necessari alla mobilità del paese, quanto al suo impegno verso gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Es braucht weniger Bürokratie
È necessario ridurre la burocrazia
La giornalista Julia Löhr sottolinea come l'aumento dei costi nella costruzione di nuove abitazioni sta portando all'annullamento di numerosi progetti immobiliari, in quanto canoni d'affitto di 20 euro al metro quadrato e prezzi di acquisto superiori a 10.000 euro al metro quadrato risultano proibitivi per gran parte della popolazione.
Löhr sostiene, tuttavia, che sebbene le richieste di sostegno statale da parte del settore edilizio siano comprensibili, un aumento indiscriminato di fondi e incentivi rappresenterebbe un impegno finanziario insostenibile: pertanto, è fondamentale che le istituzioni federali, regionali e locali operino una significativa riduzione della burocrazia nel settore delle costruzioni.
Reputa, infatti, che sia essenziale che venga garantita la disponibilità di alloggi a costi accessibili, senza ricorrere a ingenti sovvenzioni pubbliche e riporta come uno dei modi per raggiungere questo obiettivo possa essere evitare ulteriori inasprimenti degli standard energetici per i nuovi edifici.
Da ultimo, Löhr sottolinea come la costruzione di alloggi per i rifugiati sia l'unico ambito in cui si registrano procedure rapide e poco burocratiche: questa situazione sta alimentando tensioni sociali, come evidenziato dal caso di Berlino, dove la cultura dell'accoglienza sta mostrando i suoi limiti anche nei distretti amministrati dai Verdi.
Freie Wähler nach Flugblatt-Affäre auf Rekordhoch
Gli elettori liberi sono a un livello record dopo la vicenda del volantino
Il giornalista Timo Frasch riporta come una recente indagine di opinione, commissionata dal Bayerischer Rundfunk e condotta da Infratest dimap, ha evidenziato una sorprendente inversione di fortuna per i Freien Wähler (FW) in Baviera: nonostante una controversia riguardante un volantino diffamatorio risalente agli anni '80, trovato nella cartella scolastica del loro leader, Hubert Aiwanger, il partito ha visto un aumento del sostegno elettorale del 5%, raggiungendo il 17%.
Infatti, più della metà dei cittadini bavaresi (53%) ha ritenuto credibili le sue spiegazioni e distanziamenti dalla questione - mentre solo un terzo (35%) ha espresso dubbi - ed inoltre questa situazione ha anche legittimato la decisione del Ministro-Presidente Markus Söder di non allontanare Aiwanger dal suo gabinetto, una scelta approvata dalla stragrande maggioranza degli elettori sia della CSU che dei FW, e vista con favore anche dai sostenitori dell'AFD.
Per quanto riguarda le tematiche chiave, Frasch riferisce che influenzeranno il prossimo governo regionale, l'immigrazione è stata identificata come la questione più urgente dal 27% degli intervistati, seguita da questioni energetiche (22%) e dal cambiamento climatico (19%): questi dati, sottolinea il giornalista, sembrano indicare un cambiamento di priorità rispetto all'inizio dell'anno, quando la politica energetica era vista come più critica.
„Für Deutschland wäre ein eskalierender Handelsstreit schwer auszuhalten“
"Un'escalation della controversia commerciale sarebbe difficile da sopportare per la Germania"
La Commissione Europea sta esaminando la possibilità di imporre dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina: secondo l'economista del commercio Gabriel Felbermayr, tale misura sarebbe giustificata, in quanto vi sono prove evidenti che il governo cinese sovvenziona la propria industria automobilistica in modi non conformi alle regole della Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).
Infatti, le sovvenzioni cinesi vanno ben oltre il finanziamento diretto della produzione di automobili e includono incentivi indiretti attraverso il supporto alla produzione di batterie e terre rare: tali pratiche non sono trasparenti e coprono interi ecosistemi e catene di fornitura, differenziandosi così dai sussidi forniti dalla Commissione Europea e dai governi nazionali.
Tuttavia, è importante notare, secondo Felbermayr, che anche l'Unione Europea, attraverso i suoi programmi di finanziamento, rivendica alcune eccezioni alle leggi sugli aiuti di stato. Pertanto, Felbermayr evidenzia che l'UE rischia di trovarsi in una posizione delicata, simile a quella dello scontro tra Airbus e Boeing, in cui entrambe le parti accusavano l'altra di pratiche commerciali scorrette. Se l'Unione dovesse procedere con l'introduzione di dazi, è probabile che la Cina si replicherebbe con misure analoghe, mettendo a rischio l'industria automobilistica europea e altri settori: in particolare, la Germania, che ha forti legami commerciali con la Cina e un'economia fortemente orientata all'esportazione, potrebbe essere particolarmente vulnerabile in un contesto di escalation dei dazi.
Berlin setzt freiwillige Aufnahme von Migranten aus Italien aus
Berlino sospende l'ammissione volontaria di migranti dall'Italia
Il giornalista Thomas Jansen riporta come la decisione del governo federale tedesco di sospendere temporaneamente l'accoglienza volontaria di migranti provenienti dall'Italia è stata giustificata facendo riferimento all'elevata pressione migratoria verso la Germania e all'interruzione continua delle cosiddette "Dublin-Überstellungen" (trasferimenti secondo il Regolamento di Dublino) da parte dell'Italia e di altri Paesi dell'UE.
Jansen spiega come nel contesto più ampio del diritto d'asilo dell'Unione Europea, il Regolamento di Dublino prevede che i richiedenti asilo, che si spostano in modo irregolare tra gli Stati membri, dovrebbero in genere essere restituiti allo Stato attraverso il quale sono entrati nell'UE: secondo dati forniti dall'Ufficio Federale tedesco per la Migrazione e i Rifugiati, nel corso dei primi otto mesi del 2023, la Germania ha presentato 12.452 richieste di presa in carico all'Italia, di cui solo in dieci casi è stata concessa l'approvazione - nel 2022, le richieste erano state 14.439, con 362 approvazioni da parte italiana.
Infine, Jansen sottolinea come nel frattempo la situazione sull'isola di Lampedusa continua a deteriorarsi in maniera preoccupante: durante un solo giorno sono arrivati 5.110 migranti a bordo di 110 imbarcazioni, e un ulteriore migliaio è giunto il giorno successivo, portando il numero totale temporaneo a circa 6.800 individui sull'isola situata tra la Sicilia e la Tunisia.
Annalena Baerbock muss auch mit US-Republikanern verhandeln
Annalena Baerbock deve negoziare anche con i repubblicani statunitensi
Secondo Annett Meiritz, la visita della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, negli Stati Uniti è stata oggetto di particolare interesse, soprattutto per la sua decisione di concedere un’intervista a Fox News, emittente televisiva nota per le sue inclinazioni conservatrici e populiste. La scelta è stata valutata positivamente, in quanto Fox News rappresenta una piattaforma di enorme portata, che raggiunge circa la metà della popolazione adulta statunitense e più del 60% degli elettori repubblicani. Tale strategia è vista come un tentativo di allargare il dialogo, evitando una visione monocromatica delle relazioni tra Germania e Stati Uniti.
La Baerbock ha anche visitato lo Stato del Texas, dove ha avuto un incontro con il governatore repubblicano Greg Abbott, noto alleato dell’ex Presidente Donald Trump. Tale mossa è stata interpretata come un necessario ampliamento del campo d’azione della politica estera tedesca, che deve cercare di comprendere la crescente polarizzazione della società statunitense. Ignorare tale dinamica può portare a malintesi e impreparazione strategica. È imperativo per la Germania, data la sua dipendenza dagli Stati Uniti sia dal punto di vista economico sia geopolitico, interagire con l’intero spettro politico statunitense.
Die Anti-Seidenstraße endet in Chinas Mittelmeerhafen
La Via Anti-Seta finisce nel porto cinese del Mediterraneo
Moritz Koch discute l’annuncio fatto durante il G20 in India circa la creazione di un nuovo corridoio economico tra Asia, Medio Oriente e Europa. Tale corridoio, promosso da Stati Uniti, Unione Europea, Arabia Saudita e India, mira a contrastare l’influenza della Cina e la sua Iniziativa della Nuova Via della Seta. Tuttavia, Koch sottolinea l’ironia insita nel progetto: la parte finale geografica del progetto è nel porto greco di Pireo, attualmente di proprietà cinese.
I container sarebbero prima spediti da India a Dubai, poi trasportati via treno attraverso il deserto arabo fino a Haifa in Israele, per essere infine inviati a Pireo e da lì ai mercati dell’Europa occidentale. Tale complessità pone dubbi sulla fattibilità economica dell’intera iniziativa, per la quale non sono ancora state condotte studi di fattibilità. Mentre la Cina ha costruito una rete di alleanze economiche basate su infrastrutture tangibili come porti, strade e ferrovie, l’Occidente sembra agire su dichiarazioni di intenti e progetti di sviluppo non ancora definiti. Koch suggerisce ai Paesi occidentali di riconsiderare la loro strategia, soprattutto in un momento in cui la Cina affronta sfide economiche interne e crescente resistenza internazionale.
Deutschland steckt in der Krise und spielt New Work
La Germania è in crisi e gioca a New Work
Thomas Sattelberger e Tobias Gutmann esaminano la crisi di competitività che affligge l’economia tedesca, sottolineando un netto declino nella classifica mondiale di competitività da un sesto posto a un ventiduesimo. In questo contesto di decrescita, le aziende tedesche stanno cercando di adottare il modello di “New Work” (“Nuovo Lavoro”), un approccio che mira a migliorare il benessere psicologico e l’autonomia dei dipendenti. Tuttavia, secondo gli autori, tale adozione invece di attuare una trasformazione delle strutture aziendali, copre modelli di business obsoleti. Gli autori distinguono quattro tipologie di modelli di business e di lavoro. Il “Vecchio Lavoro” è definito da strutture tradizionali e gerarchiche, mentre il “Nuovo Lavoro” è guidato da innovazione e flessibilità. Allo stesso modo, il “Vecchio Business” è incentrato su prodotti fisici e rapporti diretti con i clienti, mentre il “Nuovo Business” si focalizza su servizi intelligenti e digitali. Sattelberger e Gutmann sostengono che la vera trasformazione, quella in grado di sollevare la Germania dalla sua crisi, deve essere radicale e coinvolgere in modo sinergico sia il nuovo modello di business sia quello di lavoro. Gli autori sottolinea l’importanza di una nuova generazione di leadership aziendale e di strategie di gestione delle risorse umane per attuare un cambiamento effettivo.
Die Sehnsucht nach der großen Steuerreform
Il desiderio di una grande riforma fiscale
Bert Rürup e Axel Schrinner affrontano la complessa questione delle riforme fiscali in Germania, mettendo in rilievo la crescente necessità di adeguamenti strutturali. La discussione si concentra sullo squilibrio tra la progressività del sistema fiscale e l’attuale situazione economica del Paese. L’ultimo grande cambiamento significativo è stato operato nel 1998, quando la coalizione rosso-verde ha ridotto le aliquote fiscali, creando però nuovi problemi, tra cui deficit di bilancio e una minore spinta alla crescita economica. Dal 2005, le discussioni tra i principali partiti hanno portato ad aumenti dell’IVA come mezzo per bilanciare i mancati introiti, ma senza risolvere le problematiche strutturali del sistema fiscale.
Gli autori propongono l’integrazione di tasse specifiche come la “tassa sui ricchi” e l’aggiustamento del limite di reddito per l’applicazione della massima aliquota fiscale. Sottolineano, inoltre, che un aumento dell’IVA potrebbe finanziare una riforma delle imposte sul reddito, ma qualsiasi modifica dovrebbe essere bilanciata da considerazioni sociali, per evitare di gravare eccessivamente sui meno abbienti.
Deutschland braucht mehr frühkindliche Bildung
La Germania ha bisogno di più educazione per la prima infanzia
Daniel Stelter sostiene con forza l’importanza della formazione precoce in un Paese come la Germania, che, privo di risorse naturali abbondanti, deve investire nella qualità della sua forza lavoro per mantenere un elevato livello di benessere. L’autore fa riferimento al monitoraggio dell’INSM del 2023 per sottolineare come il 75% del benessere di una nazione sia direttamente legato al livello di istruzione della sua popolazione. Tuttavia, l’autore sottolinea anche che gli effetti di un buon sistema educativo su fattori come la produttività e l’innovazione si manifestano con un ritardo di decenni; pertanto, è importante che gli investimenti in istruzione siano sostenuti e ben ponderati.
Contrariamente a una percezione diffusa, secondo cui le generazioni attuali sarebbero più preparate rispetto a quelle passate, Stelter utilizza dati di test internazionali come PISA e Iglu per evidenziare carenze significative nelle competenze di base come la lettura e la matematica. L’autore mette in luce anche le disparità sociali nell’accesso all’istruzione di qualità. Nonostante siano noti i benefici dell’educazione precoce, per Stelter poco è stato fatto in questa direzione, sottolineando come l’approccio attuale, incentrato sulle misure assistenziali piuttosto che sull’investimento in istruzione, sia insufficiente per realizzare un miglioramento sostanziale delle opportunità educative e, di conseguenza, della produttività e del benessere nazionale.
Kindergrundsicherung: Der Staat zeigt sich handlungsunfähig
Assegni familiari di base: lo Stato è incapace di agire
Thomas Sigmund tratta della percezione di inefficacia da parte del governo tedesco,
particolarmente nella gestione della pianificata Kindergrundsicherung, una forma di sussidio per i bambini. Da mesi, il ministro per la Famiglia Lisa Paus e il ministro delle Finanze Christian Lindner non sono riusciti a raggiungere un accordo concreto, risultando in un compromesso ambiguo e temporaneo. Il pacchetto di riforma non è nemmeno stato inserito nell’ordine del giorno del gabinetto, presumibilmente a causa della sua “complessità amministrativa”.
La critica si estende alla mancanza di pianificazione e di trasparenza nell’uso dei fondi destinati a questa iniziativa, stimati in circa dodici miliardi di euro all’anno. Inoltre, la Bundesagentur für Arbeit, l’agenzia federale responsabile per l’attuazione della misura, ha segnalato che non sarà possibile avviare il progetto all’inizio del 2025 a causa di problemi informatici. Tali ostacoli tecnici e amministrativi rafforzano il disincanto crescente della popolazione tedesca, che sembra aver perso la fiducia nelle capacità gestionali dei propri governanti.
Oltre alla Kindergrundsicherung, Sigmund elenca altre aree in cui il governo tedesco sembra aver mostrato la propria inadeguatezza, come la gestione della tassazione immobiliare e la distribuzione di sussidi per il clima e per la costruzione di abitazioni. Al centro di questo quadro di inefficacia, si colloca la drastica riduzione degli investimenti nella digitalizzazione, tagliati da 377 milioni di euro a soli tre milioni. Sigmund conclude presentando un panorama generale di disillusione e di inazione governativa che sembra pervadere l’attuale scenario politico tedesco.