Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Accanto a Global Opinions, la selezione delle migliori analisi della stampa estera, Stroncature offre un servizio di rassegna della stampa internazionale, personalizzabile per temi e testate a seconda delle specifiche esigenze del committente.
La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Weniger Bürokratie bei Großprojekten
Meno burocrazia per i grandi progetti
I giornalisti Daniel Brössler e Nicolas Richter riportano come dopo mesi di dibattiti, in quanto, in Germania, numerose iniziative edilizie sono rallentate a causa di procedure di approvazione complesse, c'è stata una svolta verso la semplificazione e la riduzione della burocrazia nelle pianificazioni su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico, in risposta a un pacchetto di proposte inviato dal Cancelliere alla fine di luglio, il “Patto Tedesco”, i Länder hanno presentato questa settimana a Scholz una collezione congiunta di proposte.
Il documento di 17 pagine, concordato tra i Länder e basato sulle proposte del Cancelliere, contiene diverse modifiche e integrazioni: esso mira a facilitare e accelerare la costruzione di impianti eolici, fotovoltaici, di geotermia, linee energetiche, ferrovie, abitazioni e altre iniziative edilizie.
I giornalisti, infine, sottolineano come il governo federale sia stato soddisfatto delle proposte e come abbia dichiarato che "La Cancelleria federale si rallegra espressamente del fatto che i Länder contribuiscano in modo costruttivo al Patto tedesco e abbiano avanzato proposte per accelerare i difficili processi di pianificazione [...] ciò dimostra quanto sia giusto che il governo federale, gli stati, le città e i comuni uniscano le forze e lavorino insieme per eliminare la giungla di regolamenti non necessari. Questa base comune può essere facilmente costruita".
Was hinter den Krawallen der eritreischen Diaspora steckt
Cosa si nasconde dietro le rivolte della diaspora eritrea
I giornalisti Max Ferstl, Christoph Koopmann e Arne Perras riferiscono come durante l'ultimo fine settimana, a Stoccarda, centinaia di esuli eritrei hanno tentato di irrompere in un festival in cui sospettavano la presenza di sostenitori del regime eritreo: questo episodio si è concluso con decine di feriti e 228 detenzioni temporanee da parte della polizia. Scontri simili si sono verificati in passato in varie città come Stoccolma, Tel Aviv, Toronto, Seattle e Zurigo.
Questi conflitti, riportano i giornalisti, derivano dalle profonde divisioni nella diaspora eritrea, in quanto gli esuli che hanno lasciato il loro paese durante la guerra di liberazione, tendono a simpatizzare con il governo di Asmara; mentre molti di coloro che sono fuggiti negli anni '90, sono considerati nemici del regime.
I giornalisti evidenziano come le tensioni tra sostenitori e oppositori del regime eritreo sono palpabili in molte nazioni - alimentate anche dalla presenza di associazioni culturali eritree che, secondo alcuni, lavorano come estensioni del governo di Asmara - ma come in Germania si percepisca maggiormente perché si stima che quasi metà dei sei milioni di eritrei viva all'estero, con circa 70.000 sono residenti in Germania.
Infine, i giornalisti riportano come le autorità di sicurezza attribuiscono la recente ondata di violenza a una fazione chiamata "Brigade Nhamedu", fondata da giovani oppositori dell'estero.
Kampf dem Bummeln
La lotta contro la pigrizia
La giornalista, Henrike Roßbach, riporta come alla fine di luglio, i Lander tedeschi avevano ricevuto una lettera dall'Ufficio del Cancelliere, proponendo un patto per accelerare quei processi prolissi che danneggiano la competitività della Germania e fomentano una crescente sfiducia verso lo Stato: ora, la risposta delle regioni è giunta a Berlino.
Nello specifico, da un canto, le regioni richiedono, in più punti rispetto a quanto originariamente proposto dall'Ufficio del Cancelliere, una regolamentazione federale per liberare la Germania dalla sua letargia in termini di pianificazione e approvazione; dall'altro, respingono alcune proposte federali che riguardano esplicitamente loro e le loro competenze.
Tuttavia, i due punti più rilevanti che emergono da questo scambio epistolare tra governo federale e regioni sono: primo, entrambe le parti hanno chiaramente compreso e accettato di aver bisogno l'una dell'altra per progredire nella lotta contro l'inerzia burocratica; secondo, hanno superato la fase di semplice rimbalzo di responsabilità, concentrandosi invece sulle questioni sostanziali.
È quindi una buona notizia che, sottolinea Roßbach, nonostante le tensioni tra governo federale e regioni, le cose stiano ora procedendo nella giusta direzione.
Menschen statt Bagger
Persone al posto degli escavatori
Il giornalista Christian Wernicke riporta come Mona Neubaur, Ministra dell'Economia e del Clima del governo del Nord Reno-Westfalia, ha presentato un documento che promuove la fine dell'epoca del carbone nella regione del bacino del Reno.
Nello specifico, il piano proposto prevede la cessazione anticipata e socialmente responsabile di tutti gli espropri forzati e le ricollocazioni di abitanti, mentre suggerisce una futura trasformazione della regione in un'area verde: entro il 2065, si prevede che le tracce dell'estrazione del carbone saranno coperte da laghi naturali che attireranno i turisti, mentre i contadini avranno la possibilità di riprendere possesso delle loro terre.
Tuttavia, infine, Wernicke sottolinea come le reazioni al piano siano state miste: ad esempio, l'organizzazione di residenti "Alle Dörfer bleiben" ("Tutti i villaggi restano") è critica, in quanto sostiene che il documento lascia una porta aperta all'estensione dell'estrazione del carbone fino al 2033, nonostante ciò sia economicamente ed ecologicamente insostenibile e lamenta che il piano prescrive una distanza minima di 400 metri tra le aree di scavo e le abitazioni, norma già violata da RWE, la grande azienda energetica coinvolta.
Preise für Wohnimmobilien sinken im Rekordtempo
I prezzi degli immobili residenziali scendono a un ritmo record
Nel secondo trimestre, i prezzi delle abitazioni in Germania hanno registrato un calo record, diminuendo in media del 9,9%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo dati forniti dall'Ufficio Federale di Statistica.
Questa è stata la contrazione più forte dal 2000, l'anno in cui sono iniziate le rilevazioni: rispetto al primo trimestre del 2023, i prezzi sono diminuiti dell'1,5%, un calo tuttavia meno pronunciato rispetto ai due trimestri precedenti, in cui le riduzioni erano state del 2,9% e del 5,1%.
L'economista Martin Güth della Landesbank Baden-Württemberg (LBBW) ha attribuito il calo principalmente alla domanda presentata, a causa dell'aumento dei costi di finanziamento e dell'alta conversione persistente: ha sottolineato che, nonostante il calo, le abitazioni restano costose a causa dell'aumento dei tassi di interesse e sono accessibili per un numero sempre minore di famiglie.
Inoltre, sia nelle città sia nelle aree rurali, sono stati registrati notevoli cali dei prezzi, sebbene più marcati nelle principali metropoli tedesche come Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia, Francoforte, Stoccarda e Düsseldorf: secondo le statistiche, nelle aree rurali meno popolate i prezzi degli immobili mostrati hanno una riduzione leggermente meno drastica.
Huawei wehrt sich gegen seine drohende Verbannung
Huawei si difende dalla minaccia di essere bandita
I giornalisti Markus Balser, Björn Finke e Florian Müller riportano come il Ministero dell'Interno tedesco, guidato da Nancy Faeser (SPD), abbia proposto piani per limitare l'uso della tecnologia cinese nella rete 5G tedesca.
Nello specifico, è stato stabilito che, entro la fine del 2025, gli operatori di rete dovranno rimuovere, a proprie spese, componenti e software di origine cinese particolarmente critici dai loro core network e che, inoltre, in città come Berlino, Monaco e Amburgo, i fornitori cinesi Huawei e ZTE non siano presenti nemmeno nelle reti di accesso meno critiche - come stazioni base e torri radio - entro ottobre 2026.
I giornalisti spiegano come la motivazione dietro questa decisione del Ministero riguardi la dipendenza economica dalla Cina e le preoccupazioni legate ai rischi di spionaggio o hackeraggio. Tuttavia, sottolineano come Huawei abbia respinto le accuse di spionaggio e come comunque non ci siano prove concrete di debolezza nei livelli di sicurezza intenzionali dei fornitori cinesi e che sia proprio per questo che alcuni operatori di rete tedesca stanno valutando azioni legali in risposta alle proposte del Ministero dell'Interno.
Desillusion als falscher Antrieb
La disillusione come falso impulso
Il giornalista Carsten Knop riporta il recente sondaggio condotto dall'Institut für Demoskopie Allensbach per la FAZ, in quanto ha rivelato una marcata perdita di fiducia dei cittadini tedeschi nel governo federale.
Nello specifico, solo il 30% degli intervistati associa l'attuale coalizione governativa con una volontà di rinnovamento; mentre appena il 25% crede che persegua politiche orientate a obiettivi a lungo termine: il restante 58% ritiene che la politica governativa sia troppo basata su illusioni.
Ciononostante, Knop sottolinea come solo un quarto degli intervistati ritiene che un diverso governo potrebbe gestire meglio le sfide attuali e come ciò testimoni che questa perdita di fiducia non riguarda solo la politica, ma si estende all'intera nazione: molti dubitano che la Germania possieda la forza e la determinazione necessarie a mantenere la sua posizione preminente.
Knop riferisce che, relativamente allo Stato di Hessen, un altro sondaggio, realizzato da FAZ in collaborazione con Forschungsgruppe Wahlen, ha evidenziato che nelle recenti elezioni regionali, le tematiche di politica nazionale hanno avuto un ruolo preponderante, influenzando le scelte di oltre metà degli elettori. Questo suggerisce che i partiti della coalizione di governo a livello federale, in particolare SPD e FDP, potrebbero affrontare un esito elettorale sfavorevole in Assia, anche a causa di errori commessi durante la campagna elettorale.
Führungspositionen überproportional von Westdeutschen besetzt
Le posizioni manageriali sono occupate in modo sproporzionato dai tedeschi occidentali
I giornalist Friederike Haupt e Eckart Lohse riportano come nel marzo scorso, la morte della leggenda del giornalismo sportivo, Heinz Florian Oertel, è stata avvertita profondamente dagli abitanti dell'ex Germania dell'Est ma come tuttavia per molti tedeschi dell'Ovest non abbia significato nulla.
Questa situazione, riportano i giornalisti, sottolinea una problematica più ampia: gli "Ostdeutsche" (abitanti della ex Germania dell'Est) si sentono spesso trascurati e poco rappresentati.
A testimonianza di ciò i giornalisti riportano l’"Elitenmonitor", un progetto di ricerca condotto da diverse università della Germania dell'Est, in quanto ha rivelato che nel corso dell'ultimo anno solo il 12,2% delle principali posizioni di leadership in istituzioni statali e sociali sono state occupate da "Ostdeutsche ", nonostante rappresentino il 20% della popolazione. Questa disparità, evidenziano i giornalisti, è causata da vari fattori, tra cui l'effetto a lungo termine del cambio di regime e il mancato riconoscimento di molte qualifiche acquisite nella DDR dopo la riunificazione: il rapporto suggerisce alcune misure correttive, sottolineando l'importanza di valorizzare maggiormente le borse di studio e di assumere più "Ostdeutsche" nelle istituzioni federali situate nell'Est.
Das Vertrauen ist dahin
La fiducia è venuta meno
Il giornalista Renate Köcher riporta come attualmente la situazione politica in Germania sia caratterizzata da un marcato calo di fiducia nella coalizione di governo.
Spiega come all'inizio del suo mandato, la coalizione godeva del sostegno della maggioranza della popolazione, che si aspettava rinnovamento e riforme a lungo termine: ora, però, solo una minoranza ritiene che la coalizione sia orientata a obiettivi di lungo termine e abbia la volontà di rinnovamento.
La percezione pubblica, riferisce Köcher, è che la coalizione sia divisa da obiettivi contrastanti: anche se alcune misure politiche come l'aumento del salario minimo e il freno ai prezzi dell'energia hanno trovato un'ampia approvazione, vi è un'ampia insoddisfazione nei confronti di questioni come la digitalizzazione, la sanità e l'immigrazione.
Parallelamente, la preoccupazione per la situazione economica del paese è in crescita, con un numero sempre maggiore di cittadini che teme un declino del proprio benessere e della competitività della Germania a livello internazionale: nonostante i dati positivi sull'occupazione, c'è un'ampia sfiducia riguardo alla capacità della coalizione di governare efficacemente, con solo il 10% dei cittadini che ritiene che le attuali politiche rafforzino la posizione economica del paese.
Ein Neustart für Deutschlands Wirtschaftspolitik
Un nuovo inizio per la politica economica della Germania
Il giornalista Gerald Braunberger riporta come la crescente incertezza sulla futura stabilità economica della Germania è palpabile a tal punto che si riflette in un declino della fiducia nella capacità delle parti stabili di affrontare decisamente i problemi: infatti, molti cittadini ad oggi considerano opzioni elettorali che pochi anni fa sarebbero state ritenute impensabili, come l’estremismo di destra.
Le principali sfide economiche della Germania, sottolinea Braunberger, riguardano una crescita potenziale stimata dell'economia di solo mezzo punto percentuale all'anno, influenzata da fattori come il cambiamento demografico, la bassa crescita della produttività e l'alto costo dell'energia: il passaggio alla pensione della generazione dei baby boomer era prevedibile da decenni e ora influisce su settori cruciali dell'economia.
Per affrontare questi problemi, secondo Braunberger, la Germania ha bisogno di una migliore organizzazione amministrativa, di un sistema educativo più performante e di un'infrastruttura moderna: va inoltre riconosciuto che un aumento della spesa pubblica finanziata dal debito non è sempre la soluzione, e ci dovrebbe essere una maggiore consapevolezza delle sfide associate alla trasformazione energetica verde e alla decisione di uscire dal nucleare.
Bitte keine Fragen nach Taurus
Per favore, nessuna domanda su Taurus
I giornalisti Majid Sattar e Markus Wehner riportano come, durante la sua partecipazione alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Olaf Scholz, abbia ribadito le sue critiche alla guerra di Putin contro l'Ucraina. Nello specifico, ha evidenziato le devastanti conseguenze di questo conflitto per la popolazione, sottolineando la responsabilità della Russia; ha richiamato l'attenzione dei leader di Africa, Asia e America Latina sulle ripercussioni che il conflitto ha anche sui loro paesi, citando, ad esempio, il rifiuto della Russia di fornire grano o fertilizzanti come arma di guerra.
Comunque, i giornalisti sottolineano come, nonostante ciò, emergono interrogativi sulla posizione della Germania riguardo al sostegno all'Ucraina, perché seppure sottolinea di essere uno dei principali sostenitori dell'Ucraina, anche in termini di fornitura di armi, vi sono dubbi sulle forniture di specifici missili tedeschi - questi dubbi, riportano i giornalisti, riguardano sia questioni giuridiche internazionali che questioni politiche interne.
So will die Regierung zum Energiesparen zwingen
Ecco come il governo vuole costringere le persone a risparmiare energia
Il giornalista Christian Geinitz riporta come il governo federale tedesco ha recentemente approvato una nuova legge sull'efficienza energetica e modifiche alla legge sui servizi energetici: queste nuove normative puntano a ridurre il consumo di energia finale del 26,5% e il consumo di energia primaria del 39,3% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2008.
In particolare, Geinitz sottolinea che sia il settore privato sia le autorità pubbliche dovranno intraprendere misure per realizzare un risparmio energetico annuo di 48 Terawattora entro il 2030, di cui 45 TWh saranno a carico del Governo Federale.
Inoltre, il testo legislativo impone alle aziende con un consumo energetico annuo superiore a 7,5 Gigawattora di sistemi implementati di gestione dell'energia o dell'ambiente e di elaborare piani specifici per programmi di efficienza energetica ma la legge non obbliga le aziende a realizzare tali piani.
Geinitz riferisce che il provvedimento è stato accolto con favore dall'iniziativa imprenditoriale tedesca per l'efficienza energetica (DENEFF), ma ha suscitato critiche dall'Istituto di Ricerca Economica di Monaco (Ifo).
Nonostante l'approvazione della legge, l'Ifo ha espresso preoccupazioni per il fatto che la normativa possa limitare lo sviluppo economico futuro e ha criticato la burocrazia introdotta, specialmente nel contesto della costruzione di nuovi centri dati.
Die Ampel-Koalition entkernt den Klimafonds zusehends
La Coalizione semaforo sta sempre più svuotando il fondo per il clima
Klaus Stratmann riporta che l’attuale governo tedesco sta cercando di ridurre i costi energetici industriali tramite il Fondo per il Clima e la Trasformazione (KTF), una mossa che beneficia i settori industriali messi a rischio dalla competitività internazionale a causa degli alti costi dell’energia nel Paese. Tuttavia, tale decisione sembra essere in contrasto con la funzione originaria del KTF, poiché le risorse prelevate da tale fondo e destinate alla fabbrica di chip Intel a Magdeburgo o all’espansione delle reti ferroviarie, per legge tali investimenti dovrebbero provenire dal bilancio federale.
Il distacco dalla finalità originale del KTF, concepito per finanziare interventi che favoriscono la transizione verso un’economia climaticamente neutra, si allarga ulteriormente quando si considera la sua mancata implementazione come “Klimageld”, una forma di reddito di base finanziata dalle entrate derivate dal commercio di emissioni dell’UE e nazionale. Tale cambiamento di rotta potrebbe mettere in pericolo la disponibilità di risorse per il cosiddetto “equilibrio sociale” nel contesto delle politiche di protezione climatica, minando di conseguenza l’accettazione pubblica delle stesse.
Deutschland verspielt leichtfertig seine Zukunft
La Germania sta diventando il malato d’Europa?
Frank Specht esprime preoccupazione per il futuro dell’economia e del sistema educativo in Germania. L’autore critica in particolare la carenza di insegnanti e l’insufficiente finanziamento delle scuole, fattori che compromettono le opportunità educative dei giovani tedeschi. Specht osserva con allarme che 50.000 giovani abbandonano la scuola ogni anno senza un diploma e che 2,6 milioni di giovani adulti non hanno una formazione professionale. Inoltre, si sottolinea che l’infrastruttura è un altro settore in cui la Germania sta fallendo: la mancanza di investimenti in infrastrutture efficienti rappresenta un ostacolo alla crescita economica.
Specht denuncia un clima di eccessiva regolamentazione, alti oneri fiscali e mancanza di personale specializzato che paralizzano le attività di investimento delle imprese. L’autore mette in discussione anche la capacità della Germania di innovare, poiché le aziende tedesche sembrano essere superate dai concorrenti internazionali. Specht conclude che la Germania deve rafforzare urgentemente il sistema educativo e le infrastrutture, per evitare di diventare per davvero il “malato d’Europa”.
Warum Deutschland jetzt einen Europa-Pakt braucht
Perché la Germania ha bisogno di un Patto per l’Europa ora
Alla luce delle nuove sfide energetiche, industriali ed economiche, Johannes Lindner e Nils Redeker evidenziano la crescente necessità per la Germania di rafforzare la sua collaborazione con l’Europa. Dalla necessità di un nuovo modello di crescita, all’importanza della transizione energetica, alla strategia industriale e alla competitività sul mercato globale, la Germania è sempre più dipendente dalla cooperazione europea. Ad esempio, la nazione avrà bisogno di importare più energia verde dai vicini europei, dato che i Paesi più soleggiati dell’UE possono produrla a costi inferiori. Inoltre, le politiche industriali devono essere coordinate a livello europeo, come dimostrato dalla collaborazione tra le fabbriche Intel in Germania e Polonia.
Gli autori sottolineano che la Germania spesso si mantiene ai margini delle discussioni europee, focalizzandosi sul proprio interesse nazionale. Essi sostengono che la Germania dovrebbe prendere maggiormente l’iniziativa, sviluppando una strategia complessiva per la modernizzazione sia del proprio Paese sia dell’Europa. Per gli autori, considerando le prossime elezioni europee e la necessità di definire le priorità per il futuro, Berlino deve collaborare strettamente con altri Stati membri, in particolare con la Francia, e con le istituzioni dell’Europa.
Deutschland muss bei den Chips nachlegen
La Germania deve aggiungere più gettoni
Di recente, il Ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha convocato una conferenza con i rappresentanti del settore dei semiconduttori per discutere e pianificare il futuro industriale del settore in Germania. Sono stati distribuiti quattro miliardi di euro per sostenere 31 progetti futuri nella industria tedesca dei semiconduttori. Tuttavia, questo importante evento è stato criticato per la sua tardività, poiché altri Paesi hanno già acquisito un vantaggio significativo nel campo. Semiconduttori e competenze nel settore dei chip sono essenziali nella vita quotidiana, e ancor di più in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Nonostante le recenti iniziative, come l’espansione di diverse aziende di semiconduttori in Germania, il piano di sovvenzioni corrente è considerato insufficiente e mancante di una strategia a lungo termine. Per colmare le lacune, la Germania avrebbe bisogno di una strategia ben congegnata e di accordi internazionali per garantire forniture affidabili, specialmente per i chip di memoria, da partner come gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone.
Soldat erhält mehr als eine Million Euro, um Militär-Roboter zu bauen
Un soldato costruirà un robot militare per la Bundeswehr
Marc Wietfeld, un ufficiale dell’esercito tedesco, ha ricevuto oltre un milione di euro dagli investitori per risolvere importanti problemi della Bundeswehr mediante la creazione di robot destinati all’uso militare attraverso la sua startup, ARX Landsysteme. Nonostante la somma possa apparire modesta, tale finanziamento rappresenta un segno tangibile del crescente interesse degli investitori verso le startup nel settore della difesa. Wietfeld mira a risolvere problemi pratici riscontrati in simulazioni di combattimento. Il suo robot “Gereon” può funzionare come un trasmettitore mobile e presenta la caratteristica unica di essere modulare, permettendo ai soldati di riconfigurarlo rapidamente in base alle esigenze. Il concetto alla base della sua filosofia è che, in futuro, la guerra sarà dominata da piccoli sistemi non presidiati prodotti in massa, piuttosto che da grandi progetti miliardari. Questa visione si allinea con il concetto di “Mosaic Warfare”, una strategia che punta a sopraffare il nemico con una moltitudine di sistemi diversi. Wietfeld ritiene che, in questa prospettiva, i robot debbano svolgere compiti autonomamente, sostenuti dall’Intelligenza Artificiale, per permettere ai soldati di concentrarsi sul combattimento.
Harte Linie gegen Huawei – Berlin will „zweiten Fall Nord Stream“ verhindern
Linea dura contro Huawei - Berlino vuole evitare il “secondo caso Nord Stream”
Gli operatori di telefonia mobile tedeschi, Deutsche Telekom, Vodafone e Telefónica Deutschland (O2), sono stati incaricati di rimuovere la maggior parte delle componenti prodotte dai costruttori cinesi Huawei e ZTE dalle loro reti. Il Ministero dell’Interno tedesco ha rivelato una “significativa dipendenza strutturale” da Huawei e ZTE nella costruzione delle reti 5G e per evitare una situazione simile a quella di Nord Stream, a partire dal 1° gennaio 2026, l’uso di Huawei e ZTE sarà vietato nelle parti cruciali della rete. Mentre alcuni vedono Huawei in modo positivo, a causa di una copertura mobile non completa in Germania, il consenso generale nel governo è incline a ridurre la dipendenza tecnologica dalla Cina. Questo cambio di rotta è in gran parte dovuto al cambiato contesto geopolitico, con l’accento posto sulla protezione delle infrastrutture critiche in seguito all’aggressione russa in Ucraina. La questione principale ora è come verrà gestita la transizione e come reagirà la Cina a queste decisioni.