Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)
Friedrich Merz, das Sicherheitsrisiko
Friedrich Merz, il rischio per la sicurezza
L'articolo di Robert Roßmann esprime preoccupazione riguardo alle recenti dichiarazioni di Friedrich Merz, leader della CDU (Unione Cristiano-Democratica di Germania).
Ossia, Merz, in precedenza, aveva proclamato il suo intento di guidare la CDU per renderlo un partito integratore e centrista, ma alcune sue recenti affermazioni, contro i richiedenti asilo e il fenomeno migratorio, sono state percepite dall’opinione pubblica come ulteriori testimonianza che Merz ha assunto posizione controverse ed estreme su molti argomenti sensibili per il Paese.
Secondo Roßmann, sebbene sia indubbio che la Germania stia affrontando sfide reali a causa dell'aumento del numero di rifugiati, la necessità di affrontare questi problemi con misura e sensibilità è imprescindibile.
Questa necessità, sottolinea Roßmann, si sta facendo sempre più forte anche all'interno della CDU, che infatti inizia a mostrare un certo distacco per le uscite pubbliche di Merz.
Secondo Roßmann, la pazienza di molti nel partito sembra sfumare, a tal punto che i dubbi sulla sua idoneità come possibile candidato cancelliere stanno crescendo sempre più, in quanto nonostante Merz avesse promesso una direzione chiara e decisa per la CDU, le sue azioni e dichiarazioni sembrano contraddire tale impegno.
L'articolo mette in luce la percezione che, mentre Merz aveva promesso una netta distanza dall'AfD, alcune delle sue posizioni, specialmente quelle sulla politica dei rifugiati, sembrano avvicinarlo pericolosamente alle posizioni di questo partito di estrema destra.
Ragione per cui, infine, Roßmann evidenzia come la questione fondamentale sia se Merz è quindi la figura giusta per guidare la CDU, soprattutto alla luce dei suoi numerosi cambi di rotta e della natura provocatoria delle sue dichiarazioni.
Millionen für eine Minderheit
Milioni per una minoranza
Il giornalista Stephan Radomsky riporta come il Ministero Federale dei Trasporti tedesco abbia recentemente stanziato 300 milioni di euro, attraverso la banca di promozione statale KfW, per promuovere l'utilizzo di energia solare e veicoli elettrici.
Radomsky sottolinea come in un solo giorno, sono stati approvati circa 33.000 richieste di finanziamento, esaurendo l'intera somma: mediamente, ogni beneficiario riceverà circa 9.000 euro in contanti dal governo per l'installazione di una stazione di ricarica nel proprio garage e di un impianto fotovoltaico sul tetto - l'anno prossimo, è previsto un ulteriore stanziamento di 200 milioni di euro.
Tuttavia, riferisce Radomsky, questo generoso finanziamento ha suscitato delle critiche, in quanto per accedere ai fondi, i richiedenti devono possedere o aver ordinato un'auto elettrica e abitare in una proprietà indipendente e questo restringe notevolmente il gruppo di potenziali beneficiari: infatti, solo il 42% delle famiglie tedesche possiede una casa e meno del 4% dei veicoli sulle strade sono elettrici o ibridi.
Inoltre, vi sono preoccupazioni riguardo alla destinazione di questi fondi, poiché molti ritengono che ne stiano beneficiando principalmente una minoranza abbiente, mentre altre aree chiave della società, come il rinnovo delle infrastrutture o il sostegno alle famiglie in difficoltà, sono trascurate.
Infine, Radomsky evidenzia come il ministro dei Trasporti, Volker Wissing, sia stato accusato di avere una percezione distorta del successo, in quanto misura l'efficacia del programma sulla base della rapidità con cui sono stati spesi i fondi, piuttosto che sull'effettivo impatto sulla transizione energetica.
Diesen Reformen fehlt es an Geld
A queste riforme mancano i soldi
Il giornalista Roland Preuß riferisce come la recente riforma riguardante la sicurezza di base per i bambini in Germania sembra destinata a deludere molte famiglie.
Nel senso che anziché rappresentare un baluardo sociale, come previsto dalla coalizione del semaforo, la riforma ha visto un significativo taglio dei fondi inizialmente richiesti: da dodici miliardi di euro proposti dalla ministra della Famiglia, Lisa Paus, a soli 2,4 miliardi di euro. Nonostante l'obiettivo sia lodevole - sostenere i bambini in condizioni di povertà - Preuß sottolinea che le recenti azioni sembrano rivelare una discrepanza tra le promesse fatte e le risorse effettivamente allocate.
Nello specifico, con la nuova riforma, i centri di lavoro dovrebbero essere esclusi dalla gestione della sicurezza dei bambini, passando le competenze ad un "Servizio Familiare": ciò potrebbe complicare la situazione per le famiglie che richiedono aiuti statali, in particolare quando vi sono variazioni nel reddito dei genitori o spese straordinarie dovute a malattie dei bambini - si prevede che la gestione di questa riforma comporti un costo aggiuntivo di oltre 400 milioni di euro all'anno.
In uno scenario in cui la Germania deve affrontare le conseguenze della crisi del coronavirus, la guerra in Ucraina e l'integrazione di centinaia di migliaia di rifugiati, secondo Preuß, la decisione di non adeguare le politiche fiscali rischia di compromettere ulteriormente le casse sociali: nonostante alcune misure positive adottate dal governo, l'attuale situazione finanziaria pone in dubbio la realizzazione di progetti cruciali come la sicurezza per i bambini e il sostegno ai cittadini senza lavoro.
Trügerische Sehnsucht nach der großen Koalition
L'ingannevole desiderio di grande coalizione
Il giornalista Nicolas Richter riporta come la politica tedesca stia attraversando una fase di notevole tumulto e come nonostante siano trascorsi solo due anni dalla fine della "grande coalizione" sotto la guida di Angela Merkel, sembra che ci sia già una certa nostalgia per quel periodo.
Ossia, il cancelliere Olaf Scholz ha recentemente proposto un "Patto per la Germania" e ha invitato esplicitamente Friedrich Merz, leader della CDU, a partecipare.
Secondo Richter ciò è sorprendente, perché nonostante molte figure politiche fossero felici di lasciare alle spalle la grande coalizione nel 2021, ora sembra che ci sia un desiderio di ritorno a quei giorni, in parte a causa delle sfide crescenti come il conflitto, l'inflazione, un'industria in declino, una burocrazia paralizzante, l'immigrazione illegale e l’estrema destra che sta guadagnando terreno nei sondaggi.
Nel contesto attuale, secondo Richter, SPD e CDU sembrano ricordare con nostalgia i tempi in cui governavano insieme il paese.
Comunque, mentre Scholz, grazie alla sua esperienza passata, è abile nel negoziare con la CDU, ci sono ancora molti ostacoli da superare, in particolare sulla questione dell'immigrazione, un tema polarizzante in Germania: nonostante ci sia un desiderio di ampio consenso politico sull'immigrazione, persistono dubbi sulla sincerità dell'offerta della CDU, soprattutto alla luce delle prossime elezioni regionali.
L'articolo, infine, sottolinea l'importanza delle grandi coalizioni nell'apportare cambiamenti significativi, ma avverte anche dei rischi se queste coalizioni falliscono, poiché potrebbe offrire ai partiti estremisti come l'AfD maggiori opportunità di guadagnare terreno.
Wie Deutschland aus dem Konjunkturtief kommen kann
Come la Germania può uscire dalla crisi economica
Il giornalista Alexander Hagelüken riferisce come il 2023 si prospetti come un anno di insoddisfazione economica per i tedeschi, dato che si stima che il Prodotto Interno Lordo (PIL) tedesco subirà una contrazione di oltre mezzo punto percentuale.
Questa divergenza, secondo Hagelüken, rappresenta un monito per i politici, i sindacati e i banchieri centrali affinché prendano provvedimenti per invertire questa tendenza, piuttosto che peggiorarla ulteriormente, perché nonostante la guerra in Ucraina e l'inasprimento dei prezzi energetici non possano essere imputati alla Bundesregierung - governo federale -, è compito di quest'ultima ridurre l'incertezza crescente.
In un contesto simile, secondo Hagelüken, è imperativo per il governo affrontare temi cruciali che vanno dalla sicurezza energetica sostenibile, alla migrazione e alla promozione dell'innovazione, evitando divisioni ideologiche che possono incrementare l'insicurezza sia per i consumatori, sia per le aziende.
Ragion per cui Hagelüken sottolinea l'importanza di reagire prontamente alle dinamiche globali, considerando l'attuale debolezza dell'industria tedesca rispetto ai concorrenti internazionali: infatti, Hagelüken esorta le aziende tedesche a espandere la loro presenza in nuovi mercati, promuovendo accordi commerciali all'interno dell'UE.
Infine, secondo Hagelüken, la situazione attuale evidenzia l'importanza del consumo interno per l'economia, sottolineando la necessità di bilanciare esportazioni e consumi interni, piuttosto che contrapporli.
Der Verdachtsfall "Andromeda" ändert nichts an der Realität
Il sospetto caso "Andromeda" non cambia la realtà
Il giornalista Tomas Avenarius riporta come nell'arte della guerra, oltre alla forza bruta, spesso sono le strategie di inganno e astuzia a fare la differenza: secondo il giornalista, questo è il caso delle esplosioni ai Nord Stream 1 e 2.
Ossia, diverse fonti, tra cui la Süddeutsche Zeitung, suggeriscono che i gasdotti tra Germania e Russia siano stati distrutti non da agenti russi, ma da sommozzatori ucraini, che viaggiavano sotto falso nome e identità sullo yacht "Andromeda".
Secondo Avenarius, se il sospetto si rivelasse fondato, il governo di Kiev avrebbe commesso un grave errore e il governo federale, ma non solo, dovrebbe richiedere immediatamente spiegazioni e possibili riparazioni.
D'altro canto, sottolinea Avenarius, sarebbe un errore mettere in discussione il sostegno di Berlino alla guerra in Ucraina a causa di questo incidente, perché la realtà dell'aggressione russa rimane immutata.
Infatti, specifica che la solidarietà tedesca con l'Ucraina non si basa soltanto su principi morali o solidarietà, ma rappresenta un interesse vitale per il Paese: se Putin dovesse avere la meglio in questo conflitto, potrebbe procedere indisturbato nel suo intento di ripristinare la vecchia sfera di influenza sovietica, coinvolgendo nazioni come la Moldavia, la Georgia e i paesi baltici.
Quindi, secondo Avenarius, è fondamentale riconoscere le potenziali conseguenze di una vittoria della strategia di forza di Mosca per l'Europa orientale, nonostante le speculazioni sull'incidente Andromeda.
Deutschland gibt Blockade im EU-Asylstreit auf
La Germania rinuncia al blocco nella disputa sull'asilo dell'UE
Il giornalista Thomas Gutschker riporta come durante l'ultimo Consiglio dei ministri dell'Interno dell'UE, la posizione di Nancy Faeser, ministro federale dell'Interno tedesco, sembrava inizialmente compromessa a causa delle tensioni sull'ostacolo imposto dalla Germania alle negoziazioni sulla riforma dell'asilo: tuttavia, un intervento del Cancelliere federale ha dissipato tali preoccupazioni.
Gutschker spiega come gli esperti abbiano successivamente discusso alcune modifiche a una normativa che intende stabilire le regole per gestire una crisi migratoria.
Nello specifico, le modifiche hanno riguardato le condizioni per dichiarare uno stato di crisi e hanno rimosso una clausola che avrebbe potuto ridurre gli standard di alloggio e assistenza ai migranti.
Nonostante alcune riserve, Gutschker riferisce che la Germania ha annunciato la sua intenzione di appoggiare il testo; anche se specifica che una decisione formale non è stata ancora raggiunta a causa delle obiezioni dell'Italia, che sollecita per inserire un riferimento riguardante la possibilità di classificare il salvataggio in mare da privati, come strumento di sfruttamento dei migranti.
Comunque, infine, Gutschker evidenzia che sebbene un accordo, sulla riforma d’asilo a livello UE, possa rappresentare un passo avanti, i problemi concreti legati alla migrazione non sono ancora risolti, come dimostrato dalla situazione critica a Lampedusa e dall'arrivo continuo di migranti dalla Tunisia.
Die wachsende Fremdheit von Stadt und Land
La crescente estraneità di città e campagna
La giornalista Friederike Haupt sottolinea come in un recente rapporto presentato a Berlino da Carsten Schneider, l'inviato per l'Est del governo federale, si osserva che in Germania la divergenza tra città e campagna è a tratti più accentuata di quella che vi è tra l’Est e l’Ovest del Paese.
Haupt riporta come anche se negli ultimi decenni sono stati fatti sforzi per garantire condizioni di vita paritarie tra le diverse regioni, persistono percezioni di disparità e di regioni svantaggiate: infatti, il rapporto afferma che viste le differenze politiche, sociali e regionali, la realizzazione di una "unità interna" rimane un obiettivo da perseguire costantemente.
Comunque, Haupt riferisce che il rapporto documenta gli sforzi compiuti dal governo federale nell'ultimo anno per ridurre le disparità: ad esempio, dal 1° luglio di quest'anno, i valori pensionistici sono stati parificati tra Est e Ovest.
Infine, Haupt evidenzia come la maggioranza degli intervistati abbia espresso una generale soddisfazione per i servizi offerti nelle loro località di residenza, contraddicendo l'idea che le città siano ben servite mentre le aree rurali siano carenti, ma come, ciò nonostante, persistono ancora delle sfide in alcune aree come, ad esempio, l'accesso a medici specialisti, la disponibilità di alloggi accessibili e la carenza di personale specializzato.
Gibt es bald Apothekenfilialen ohne Pharmazeuten?
Presto ci saranno filiali di farmacia senza farmacisti?
Il giornalista Christian Geinitz riporta come, in Germania, questa settimana molte farmacie hanno annunciato la loro intenzione di chiudere temporaneamente mercoledì come segno di protesta per le crescenti difficoltà nell'approvvigionamento di farmaci.
Questa decisione, sottolinea Geinitz, è stata motivata dalla necessità di seguire un importante discorso del Ministro della Salute, Karl Lauterbach, in occasione dell'apertura del Deutscher Apothekertag a Düsseldorf - un'assemblea fondamentale per i farmacisti del Paese - in cui ha trattato di diversi temi caldi, come le sfide economiche e di personale e di disponibilità di farmaci che il settore sta affrontando.
In risposta a questi problemi, riferisce Geinitz, Lauterbach ha proposto una serie di misure volte a facilitare l'operato dei farmacisti: tra queste, vi è la possibilità per i farmacisti di sostituire i farmaci o di prepararli autonomamente, previo consenso del paziente e in assenza di obiezioni del medico - il Ministro intende inoltre incentivare l'apertura di nuove farmacie, specialmente nelle aree meno servite.
Tuttavia, Geinitz evidenzia che queste iniziative abbiano sollevato preoccupazioni nel settore, a tal punto che Gabriele Regina Overwiening, presidente dell'Bundesvereinigung Deutscher Apothekerverbände (ABDA) - Associazione federale delle associazioni dei farmacisti tedeschi -, ha espresso serie riserve, sostenendo che tali proposte potrebbero compromettere la qualità dei servizi farmaceutici.
Mehr Freiraum für die Bauern
Più libertà per gli agricoltori
La giornalista Anne Kokenbrink sottolinea come negli ultimi 75 anni, l'agricoltura abbia attraversato trasformazioni significative, al fine di evidenziare l'inevitabilità del cambiamento in questo settore.
Evidenzia ciò perché Kokenbrink sostiene che per garantire che gli agricoltori possano efficacemente rispondere alle sfide legate a clima, ambiente e benessere animale, è fondamentale che lo Stato fornisca adeguati incentivi e garanzie a lungo termine.
Kokenbrink ricorda come da sempre l'agricoltura tedesca abbia giocato un ruolo strategico per il Paese, ma come lo abbia fatto soprattutto nel dopoguerra, in quanto è stato il periodo in cui si sentiva di più la necessità di assicurare un adeguato approvvigionamento alimentare. Inoltre, Kokenbrink spiega come con la riunificazione della Germania, gli agricoltori si siano confrontati con crescenti pressioni sociali e richieste di trasparenza da parte di consumatori sempre più informati.
Ripercorre la storia dell’agricoltura al fine di evidenziare come l'importanza degli agricoltori come fornitori cruciali di cibo sia stata ribadita con la crisi ucraina, in quanto ha evidenziato l'imperativo (e la difficoltà) globale di alimentare una popolazione in costante crescita su un territorio agricolo sempre più ridotto.
Quindi con questo articolo, Kokenbrink mira a sottolineare come sebbene gli agricoltori beneficino di notevoli sussidi, l'obiettivo dovrebbe essere una maggiore autonomia dalle agevolazioni statali, accompagnata con un'incessante propensione all'innovazione per mantenere la loro rilevanza nel panorama mondiale.
Der Bund bockt
La Confederazione si sbatte
L'articolo di Manfred Schäfers analizza le crescenti divergenze esistenti tra il governo centrale tedesco e le autorità regionali dei Länder, riguardo alla gestione finanziaria prevista per l'incremento dei rifugiati, in quanto un recente incontro tra le diverse parti si è concluso senza accordi, innescando tensioni.
In particolare, Schäfers spiega che la Renania Settentrionale-Vestfalia ha evidenziato una possibile grave crisi di fiducia se le assicurazioni fornite dal Cancelliere Olaf Scholz non dovessero essere mantenute - riferendosi al meccanismo finanziario "flessibile" proposto dal governo centrale, che prevede un contributo di 5.000 euro per ciascun rifugiato all'anno.
Tuttavia, Schäfers specifica che questa somma ha generato malcontento tra i Länder, in quanto, essendo calcolata sul numero previsto di rifugiati per l’anno, risulta essere notevolmente inferiore rispetto a quanto stanziato nell'anno in corso.
Dal Baden-Württemberg, invece, Schäfers riporta che emerge la preoccupazione che il dibattito non sia una mera questione di distribuzione di risorse, ma riguardi la capacità delle comunità locali di sostenere le proprie necessità essenziali.
Comunque, in generale, le amministrazioni locali esprimono timori di essere abbandonate di fronte alle sfide, sollecitando un maggiore impegno finanziario da parte del governo centrale.
Con questa discussione, secondo Schäfers, sorge una domanda cruciale: il governo centrale è in grado, o ha l'obbligo, di incrementare ulteriormente i fondi?
Deutschland macht das Arbeiten schwer
La Germania rende difficile lavorare
Il giornalista Dietrich Thränhardt riporta come la situazione occupazionale dei rifugiati ucraini, che hanno cercato asilo in Europa, varia significativamente da un paese all'altro: se in nazioni come Danimarca, Polonia e Repubblica Ceca, una significativa percentuale di questi rifugiati ha trovato impiego, nei paesi di lingua tedesca come Germania, Austria e Svizzera, la percentuale si riduce drasticamente.
Ciò è dovuto, secondo Thränhardt, in gran parte alle differenze nei processi di accoglienza e integrazione: mentre alcuni paesi hanno optato per sistemi digitali semplificati, altri, come quelli di lingua tedesca, si sono basati su un sistema di asilo più complesso e burocratico. Inoltre, in nazioni come Austria e Svizzera, l'assunzione lavorativa è soggetta a permessi, mentre in Germania, nonostante le riforme attuate nel 2022, i processi rimangono complicati.
Queste differenze, sottolinea Thränhardt, hanno implicazioni profonde non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di integrazione e di prospettive future, in quanto il lavoro è una chiave essenziale per l'integrazione, poiché fornisce autonomia, rispetto e contatti nella società ospitante.
In aggiunta, Thränhardt evidenzia come, nel contesto europeo, la possibilità per i rifugiati di trovare lavoro potrebbe influenzare il loro status legale nei prossimi anni, specialmente quando terminerà il periodo di "Accoglienza Provvisoria" nel 2024 o 2025.
Die grünen Minister bremsen die Koalition
I ministri verdi rallentano la coalizione
Secondo Martin Greive, la figura dei ministri Verdi nell’attuale coalizione tedesca sembra essere in ombra rispetto ai loro predecessori. Mentre i nomi dei ministri del passato come Jürgen Trittin, Renate Künast e Joschka Fischer sono ancora ricordati per i loro contributi significativi, l’autore dubita l’impatto dei ministri Verdi attuali. Invece di cercare compromessi, conducono lotte ideologiche; commettono errori nella creazione di leggi e non supportano unitariamente i loro progetti, facendo sì che la loro fazione parlamentare ostacoli ulteriormente i loro stessi ministri.
Più volte, il partito ecologista (i Grünen) ha portato la coalizione verso nuove crisi. Sorprendentemente, non è l’FDP ad agire come freno nella coalizione, ma piuttosto i Grünen, che paradossalmente si vedono come un partito progressista. Hanno persino minacciato di non approvare la riforma dell’asilo dell’Unione Europea, mettendo a rischio una riforma per tutti i 27 Stati membri dell’UE. In diverse occasioni, il Cancelliere è stato costretto ad intervenire per risolvere dispute interne. Questi problemi, insieme ad altre controversie e ritardi nelle decisioni legislative, hanno sollevato dubbi sulla capacità dei Grünen di governare efficacemente. Greive conclude sottolineando l’importanza dei Verdi nella coalizione, in particolare per quanto riguarda la politica climatica.
Das Asylrecht ist essenziell, aber nicht grenzenlos – Deutschland darf es auch nicht sein
Il diritto d’asilo è essenziale, ma non illimitato: nemmeno la Germania può esserlo
Secondo l’articolo 16a del Grundgesetz tedesco, coloro che sono perseguitati politicamente godono del diritto d’asilo. Tuttavia, Jens Münchrath afferma che questo diritto non è illimitato e si riflette nelle regole europee che negano l’asilo a chi entra da “paesi terzi sicuri”. Nel 2023, la Germania ha registrato un notevole aumento delle domande d’asilo rispetto all’anno precedente. L’UNHCR stima che oltre 108 milioni di persone siano in fuga nel mondo, con crescenti pressioni migratorie verso l’Europa dovute a crisi climatiche, guerre civili e colpi di stato in Africa. Di conseguenza, il dibattito sui rifugiati è tornato al centro dell’attenzione politica tedesca, con l’AfD (Alternativa per la Germania) che guadagna popolarità.
Questo cambiamento nello scenario politico ha avuto ripercussioni sul dibattito interno tra i partiti tedeschi. Mentre la CDU/CSU propone di lavorare insieme al SPD in materia di rifugiati, altri, come la FDP, vedono i Verdi come un “rischio per la sicurezza”. Münchrath sottolinea l’importanza di avere regole europee chiare e uniformi in materia di asilo, suggerendo la possibilità di contingenti annuali per l’intera UE. L’autore suggerisce anche una chiara distinzione tra il diritto d’asilo e la migrazione per altri motivi, indicando la necessità di un diritto europeo sull’immigrazione. La protezione delle frontiere esterne dell’UE dovrebbe essere una responsabilità condivisa. Mentre l’Europa è alle prese con un dilemma morale sulla migrazione, ignorare o sottovalutare le paure della sua popolazione potrebbe minare l’dea europea più di quanto lo facciano i migranti stessi.
Lichtblicke in Deutschlands Autoindustrie
Punti positivi nell’industria automobilistica tedesca
Nell’industria automobilistica tedesca, emergono notizie incoraggianti relative al progresso della guida autonoma. Nicolai Martin, direttore di BMW per la guida automatica, ha dichiarato al Handelsblatt che l’azienda ha ottenuto l’approvazione per la guida automatica di livello 3. Questa innovazione permetterà ai veicoli BMW di essere controllati interamente dal computer, facendo sì che il conducente possa distogliere l’attenzione dalla strada per guardare video o rispondere a e-mail, ad esempio. Questo pone BMW e Mercedes-Benz un passo avanti rispetto a Tesla, il cui sistema richiede che il conducente mantenga sempre l’attenzione sulla strada. Tuttavia, la funzione proposta da BMW e Mercedes sarà inizialmente limitata a velocità non superiori a 60 km/h in condizioni di traffico lento e buone condizioni meteo, anche se entrambe le aziende hanno piani futuri di estendere tali limiti. Secondo Christian Rickens, queste innovazioni rappresentano un passo avanti per l’industria automobilistica tedesca, che sta cercando di riconquistare la sua posizione di leader tecnologico nell’era dell’elettrificazione.
Deutschland ist ein morsches Boot
La Germania è una barca marcia
Per Daniel Stelter, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz rimane ottimista riguardo al futuro della Germania, paragonandola a un “fiero veliero” pronto ad affrontare tutte le tempeste. Egli spera in una rinascita economica attraverso la ristrutturazione dell’economia verso la neutralità climatica, ricordando come la stretta collaborazione tra l’azione statale e l’impegno privato abbia portato alla crescita industriale della Germania alla fine del XIX secolo. Tuttavia, il XIX secolo fu influenzato da una popolazione in rapida crescita, da un’istruzione di alta qualità, dall’accesso al carbone e da un governo concentrato sull’infrastruttura e l’istruzione.
Confrontando queste condizioni con la situazione attuale, la forza lavoro tedesca potrebbe presto iniziare a diminuire e il sistema educativo non è al passo con gli standard internazionali. L’energia economica è ora una cosa del passato e le speranze per una futura fornitura energetica competitiva, come l’economia dell’idrogeno, sono state giudicate irrealistiche. La tassazione è alta rispetto alla media internazionale e i servizi statali in settori come l’istruzione e la digitalizzazione sono insufficienti. Stelter sottolinea che la metafora del “fiero veliero” utilizzata da Scholz potrebbe non riflettere accuratamente la realtà: la Germania sembra non essere pronta per le tempeste future e, se non si prendono misure decisive, potrebbe trovarsi in acque turbolente.
Deutsche und Briten proben neue Zusammengehörigkeit
Tedeschi e britannici provano una nuova unione
Durante la conferenza di Königswinter, un rituale annuale avviato nel 1950 che vede tedeschi e britannici discutere su tematiche globali, per Torsten Riecke si è percepita una sensazione di “unità” tra Germania e Grand Bretagna. Un esempio di ciò è la collaborazione nel settore energetico, evidenziata dalla proposta di un ponte energetico tra le due nazioni chiamato NeuConnect. Le due nazioni hanno discusso la guerra in Ucraina, le tensioni con la Cina, l’avvento delle nuove tecnologie e le minacce alla democrazia. Un altro tema cruciale riguarda l’introduzione e la gestione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella società. Nonostante le differenze di approccio tra l’UE e il Regno Unito, vi è un accordo reciproco sull’importanza di proteggere i valori democratici dall’abuso di queste nuove tecnologie. Questo sarà un argomento chiave del prossimo vertice sull’IA previsto a Bletchley Park. Infine, la minaccia alla democrazia rappresentata dalle nuove tecnologie, dagli autocrati e dai populisti, è stata un punto focale delle discussioni. Un dibattito emerso riguardava la potenziale partecipazione dei rappresentanti dell’AfD alla conferenza di Königswinter, suggerimento accolto con notevole resistenza dai partecipanti tedeschi.
Europa verspielt Einfluss in Südamerika
L’Europa sta perdendo influenza in Sud America
Secondo Oliver Stuenkel, alla fine degli anni ’90, l’Europa sembrava posizionarsi come un partner chiave per l’America Latina, soprattutto con l’inizio delle trattative per un accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur. Tuttavia, nelle due decadi successive, il crescente legame commerciale tra Cina e America Latina ha segnato un evidente spostamento del potere geopolitico nella regione. Pechino si è affermato come principale partner commerciale di diversi Paesi latinoamericani, riducendo così l’influenza europea. Per Stuenkel, l’accordo tra l’UE e il Mercosur, non ancora ratificato, rappresenterebbe una significativa integrazione economica, legando strettamente le due regioni non solo dal punto di vista commerciale, ma anche geopolitico.
Tuttavia, in Europa, la resistenza all’accordo è cresciuta, principalmente per motivi ambientali. I critici sostengono che la mancata ratifica proteggerebbe la foresta amazzonica, ma d’altra parte, un’effettiva collaborazione tra Europa e America Latina rafforzerebbe l’adozione degli standard ambientali europei nei Paesi del Mercosur. Stuenkel sottolinea che la mancata ratifica avrebbe gravi conseguenze sia per la protezione dell’ambiente sia dal punto di vista geopolitico, rendendo l’America Latina ancora più dipendente dalla Cina e diminuendo l’influenza europea su temi come i diritti umani, la politica energetica e le risposte ai conflitti globali. Infine, il potenziale economico dell’accordo, soprattutto per l’industria tedesca, è enorme: garantirebbe il libero accesso a un mercato di oltre 250 milioni di consumatori.