Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Accanto a Global Opinions, la selezione delle migliori analisi della stampa estera, Stroncature offre un servizio di rassegna della stampa internazionale, personalizzabile per temi e testate a seconda delle specifiche esigenze del committente.
La rassegna, nella sua configurazione standard, è a cadenza settimanale ed è incentrata sulle "questioni globali". Include le seguenti testate: Washington Post, New York Times, Wall Street Journal, Foreign Affairs (STATI UNITI), Financial Times, The Economist, The Guardian (GRAN BRETAGNA), Le Monde, Le Figaro (FRANCIA), Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Handelsblatt (GERMANIA), El Pais, El Mundo (SPAGNA), O Globo, Folha de S.Paulo (BRASILE); South China Morning Post, Global Times, Quotidiano del Popolo (CINA); Asahi Shimbun, Yomiuri Shimbun, Nihon Keizai Shinbun (GIAPPONE); The Hindu, The Times of India (India); Herald Sun, The Daily Telegraph (AUSTRALIA); Toronto Star, The Globe and Mail (CANADA); The Chosun Ilbo, The Dong-a Ilbo (COREA DEL SUD)RASSEGNA STAMPA TEDESCA
Deutsche Lehren
Insegnamenti tedeschi
Il giornalista Paul-Anton Krüger riporta come le celebrazioni per il Giorno dell'Unità Tedesca di quest'anno siano state nuovamente l'occasione per sottolineare la necessità di mantenere solida la coesione sociale a livello nazionale.
Infatti, Krüger riferisce come Peter Tschentscher, presidente del Bundesrat e primo sindaco di Amburgo, abbia sottolineato l'importanza della solidarietà e della cooperazione. Nello specifico, infatti, durante l’evento, ha ricordato che tutti hanno una responsabilità in questo senso, esortando ogni individuo a riflettere sul contributo che può offrire a tale causa, in quanto la democrazia dipende dall'impegno dei cittadini.
A tal proposito, Krüger sottolinea come ad oggi la sfiducia nei confronti della democrazia stia aumentando in particolare nell'Est della Germania: secondo il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ciò è dovuto al fatto che molte persone dell'Est sentono che le loro storie ed esperienze non sono adeguatamente rappresentate nella storia tedesca comune, sottolineando come questo sia evidente anche dalla loro sottorappresentazione in posizioni di leadership.
Infine, Krüger indirizza un messaggio non solo al governo centrale, ma anche ai governi regionali: la democrazia e le libertà devono essere tangibili per i cittadini, altrimenti la fiducia nello stato e nel sistema diminuirà e, inoltre, è essenziale che l'opposizione difenda con forza la democrazia, evitando di aderire a retoriche populiste o demagogiche.
Schneckenrennen um Platz zwei
Gara di lumache per il secondo posto
Secondo la giornalista Gianna Niewe, se il periodo elettorale fosse una gara, la CDU dell'Assia avrebbe già una chiara vista del traguardo, essendo in vantaggio nei sondaggi. Comunque, Niewe sottolinea come ciò che è particolarmente interessante per queste future elezioni, è il duello tra gli inseguitori - l'SPD con la sua candidata di punta, Nancy Faeser, che ha dovuto bilanciare il suo ruolo di Ministra federale dell'Interno con la campagna elettorale, e i Verdi, con Tarek Al-Wazir alla sua sesta candidatura - perché entrambi avevano proclamato l'intenzione di sostituire la CDU, ma nei sondaggi si attestano entrambi al 17%.
Niewe riporta ciò per far comprendere al lettore come ora la questione sia solo chi guadagnerà più terreno per riuscire a formare una coalizione, dopo le elezioni, con la CDU - in quanto comunque, secondo Niewe, non riuscirebbe da sola a formarne una.
Al fine di spiegare il contesto di queste elezioni, la giornalista infine specifica che Nancy Faeser ha recentemente visitato un centro di consumo di droghe a Francoforte, un gesto apprezzato dai lavoratori sociali, sottolineando la sua vicinanza alle questioni sociali - tuttavia, la sua doppia funzione durante la campagna elettorale potrebbe essere diventata un rischio, con la critica sulla sua gestione a Berlino che le ha fatto perdere consenso in Assia - mentre Tarek Al-Wazir, nonostante il suo lungo impegno con i Verdi e la sua esperienza nella coalizione con la CDU, affronta sfide interne sul suo bilancio in materia di protezione dell'ambiente.
Streit, obwohl es nichts zu streiten gibt
Discutere, anche se non c'è nulla da discutere
La controversia tra il governo federale e le regioni sulla finanziazione del "Deutschlandticket", secondo la giornalista Angelika Slavik, sembra una satira della realtà, soprattutto considerando che la sua introduzione risale a soli cinque mesi fa e che un biglietto da 49 euro dovrebbe essere tra quelle poche cose su cui non c'è nulla di cui discutere.
Questo perché, secondo Slavik, la sua introduzione ha reso l'utilizzo dei mezzi pubblici molto più attraente per molte persone, il ché ha promosso benefici ambientali e facilitato il flusso del traffico nelle città: per alcuni, questo biglietto rappresenta anche un sollievo economico, particolarmente importante in un periodo in cui l'inflazione sta mettendo molte persone sotto pressione finanziaria.
Tuttavia, ora c'è il rischio che il "Deutschlandticket" possa essere abolito perché il "Deutschen Städtetag" (Consiglio delle Città Tedesche) lamenta che i costi previsti per l'anno prossimo saranno più alti di quanto previsto, e il Ministro federale dei trasporti, Volker Wissing, non è disposto a discutere la suddivisione di questi costi aggiuntivi.
Secondo la giornalista, questo è imbarazzante soprattutto per Wissing, dato che il governo federale promuove attivamente la protezione dell'ambiente e la sostenibilità - anche in termini di mobilità - ma soprattutto perché per molti anni a venire non si potrà garantire un servizio ferroviario affidabile, a causa dei lavori stabiliti per l’implementazione della linea a livello nazionale.
Doktor Frust
Frustrazione dei medici
Il giornalista Werner Bartens sottolinea come quando i medici si mettono in sciopero, la solidarietà pubblica è spesso carente, dato che antichi stereotipi dominano la percezione collettiva.
Ossia, l'opinione pubblica è influenzata dalle rappresentazioni negative dei medici, specialmente quando lo sciopero riguarda richieste di maggiore remunerazione: anche il Ministro della Salute, Karl Lauterbach, ha espresso opinioni contro i medici che scioperano.
Tuttavia, Bartens evidenzia come per molti medici, la frustrazione deriva da svariati motivi, e tra i medici più competenti, che dedicano tempo ai pazienti e non si limitano a trattare solo coloro che possono pagare privatamente, prevale un sentimento di disperazione: l'onere burocratico nelle cliniche è notevolmente aumentato, con la tecnologia informatica che rappresenta la principale fonte di stress.
Bartens, dunque, infine riporta che il risentimento tra i medici è palpabile e molti stanno chiudendo le loro pratiche a causa delle crescenti sfide, compresa la difficoltà nel trovare personale qualificato e il cambiamento nelle aspettative dei pazienti: la professione medica, un tempo altamente rispettata, è diventata un campo di tensione, e ciò ha gravi conseguenze per i pazienti, con una crescente tendenza verso una medicina impersonale ed eccessivamente commercializzata.
Angst vor Altersarmut nimmt zu
Cresce la paura della povertà degli anziani
Il giornalista Roland Preuß riporta che a seguito delle crescenti incertezze globali - come crisi, guerra e inflazione - molti tedeschi esprimono preoccupazione per la loro situazione economica futura.
Nel senso che una recente indagine, commissionata dal colosso assicurativo Axa e condotta dall'istituto Yougov, rivelata in anteprima dal Süddeutsche Zeitung, indica che un quarto dei cittadini tedeschi, non ancora in età pensionabile, temeno che le pensioni statali non saranno sufficienti a mantenere il loro attuale tenore di vita.
Queste preoccupazioni, evidenzia Preuß, sono confermate da altre ricerche e sondaggi, come uno commissionato da Swiss Life, che ha rivelato che oltre la metà della popolazione tedesca è preoccupata di vivere in povertà durante la vecchiaia.
Di fronte a queste sfide, ci sono divergenze sulle soluzioni proposte, in quanto da un lato, il partito di sinistra chiede un notevole aumento delle pensioni, mentre le compagnie assicurative promuovono i loro prodotti di previdenza privata come soluzione.
Nonostante le sfide, va notato, secondo Preuß, che, seppur circa il 17% dei lavoratori tedeschi dipende esclusivamente dalla pensione statale, molti cittadini hanno fonti di reddito aggiuntive nella vecchiaia, come pensioni aziendali o redditi da affitto.
Mehr Regeln, mehr Humanität
Più regole, più umanità
Nel 2022, il giornalista Gerald Knaus riporta come Germania, Austria e Svizzera abbiano registrato un numero record, dal 1940, di rifugiati.
Nello specifico, la Germania ha concesso protezione ad un milione di ucraini in fuga ed a 100.000 richiedenti asilo, in gran parte provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq.
L'incremento delle domande d'asilo tedesche, tuttavia, non ha provocato un aumento dei rimpatri: infatti, le azioni verso questi paesi sono state scarsissime, eccezion fatta per la Georgia.
Knaus riporta ciò per sottolineare come gli accordi sulla migrazione siano fondamentali per garantire una gestione ottimale dei confini europei, in quanto questi accordi sono imprescindibili per assicurare un equilibrio tra libertà e sicurezza.
Knaus sostiene che l’accordo tra l'UE e la Turchia del 2016 ha dimostrato come sia possibile ridurre significativamente il numero di decessi nel Mar Egeo. Infatti, riporta che per emulare tale risultato, è essenziale collaborare con nazioni terze, come la Turchia, assicurando al contempo procedure d'asilo trasparenti e affidabili.
Infine, Knaus evidenzia dunque come la soluzione avanzata consiste nell'implementazione di "rimpatri strategici" a partire da date prestabilite, per gestire i flussi migratori in modo dignitoso e umano: tale iniziativa richiede un impegno e una volontà politica decisa per assicurare sia la sicurezza che il rispetto dei diritti umani, mirando contemporaneamente a ridurre la migrazione irregolare.
Biden und Steinmeier versichern Kiew weiterhin „kraftvolle Unterstützung“
Biden e Steinmeier continuano ad assicurare a Kiev un “potente sostegno”
Il Presidente Federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier, durante una visita alla Casa Bianca, ha manifestato preoccupazione per l’attuale stallo nel Congresso statunitense ma si è detto fiducioso che Washington continuerà a fornire assistenza militare all’Ucraina. Il Presidente Joe Biden ha assicurato che gli Stati Uniti rimarranno affidabili, sottolineando l’importanza di un “forte sostegno” a Kiev. Durante la stessa visita, Steinmeier ha confermato un incontro con il direttore della CIA, William Burns, discutendo di attuali conflitti e cambiamenti geopolitici.
Questo incontro tra i due capi di Stato non è il primo, dato che si conoscevano da quando Steinmeier era Ministro degli Esteri e Biden era prima senatore e poi Vicepresidente. Steinmeier ha sottolineato la profonda e solida amicizia tra Germania e Stati Uniti, definendo le due nazioni come amiche, partner e alleate. Entrambe le parti hanno ribadito l’importanza della loro storia e valori condivisi, nonché la collaborazione come alleati nella NATO. Majid Sattar fa notare che, durante la presidenza di Donald Trump, Steinmeier aveva evitato di visitare Washington, in parte a causa delle sue precedenti critiche verso l’ex Presidente statunitense.
35.000 demonstrieren in München „gegen Rechts“
35.000 manifestano "contro la destra" a Monaco di Baviera
Il giornalista Timo Frasch riporta come nel mese di luglio, una manifestazione dal titolo "Ausgetrumpt", organizzata dalla SPD bavarese a Monaco, aveva radunato 8.000 partecipanti: un evento simile tenutosi mercoledì sera ha visto, secondo fonti della polizia, la partecipazione di 35.000 persone.
Questa dimostrazione, sotto il motto "Zammreißen! Bayern gegen Rechts", è stata organizzata non da partiti politici, ma dalla cooperativa sociale "Bellevue di Monaco", gestita da Till Hofmann, noto per il suo impegno nel campo dell'arte e della cultura, in particolare a favore dei rifugiati: numerose personalità, tra cui il presidente del FC Bayern, Herbert Hainer, e Uli Hoeneß, erano presenti per mostrare il loro sostegno.
La preoccupazione principale espressa, riporta Frasch, durante la manifestazione era la crescente inclinazione verso l'estrema destra nella politica tedesca.
Infatti, Angela Bauer, rappresentante del Bellevue di Monaco, ha sottolineato come le posizioni estreme stiano diventando sempre più popolari, e che molte di queste idee sono abilitate da partiti tradizionalmente moderati. Inoltre, Ursula Münch, direttrice dell'Accademia per l'Educazione Politica a Tutzing, ha chiarito l'importanza di distinguere tra conservatorismo ed estremismo di destra, sostenendo l'importanza di proteggere la democrazia liberale dalla minaccia degli estremisti.
Infine, Frasch riporta come durante l'evento, diversi oratori abbiano criticato il vice primo ministro bavarese, Hubert Aiwanger, per le sue controversie passate, mentre altri artisti e commentatori abbiano offerto prospettive leggere e ironiche sulla situazione politica attuale.
Vor welchen Herausforderungen der Indopazifik steht
Quali sfide deve affrontare l'Indo-Pacifico
Il corrispondente della FAZ.de, Christoph Hein, tornato in Germania dopo 25 anni vissuti nella popolosa regione dell’Indo-Pacifico, analizza le questioni che determineranno il futuro di quest’area.
Sostiene che la regione tra l'Oceano Indiano e il Pacifico rimarrà il motore di crescita globale anche se ci sarà un trasferimento di crescita verso il sud, in particolare verso il sudest asiatico - Bangladesh e India.
Inoltre, Hein sottolinea come nell’area emergeranno preoccupazioni legate all'acqua, in particolare nel contesto della tensione tra Cina e India, visto che i cambiamenti climatici porteranno a crescenti periodi di siccità.
Parallelamente, Hein riporta come Cina e Global South stanno formando nuove strutture organizzative, sfidando istituzioni consolidate come il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Nel senso che la crescente aggressività della Cina, sia internamente sia esternamente, e la sua crescente alleanza con nazioni autoritarie, secondo Hein, sono preoccupanti soprattutto perché questa ascesa cinese coincide sia con le sfide demografiche in Asia - come l'invecchiamento della popolazione - e le crescenti tensioni geopolitiche legate alla lotta per il controllo delle risorse e delle rotte strategiche - come quelle nel Pacifico e nell'Oceano Indiano -, sfide che posso creare un nuovo spazio strategico per la Cina.
Infatti, infine, Hein sostiene che la realtà geopolitica in rapida evoluzione in questa regione richiede un approccio pragmatico da parte delle nazioni, poiché le alleanze tradizionali e i principi potrebbero essere messi alla prova di fronte alle crescenti sfide economiche e di sicurezza.
Diese Automarken fliehen aus China
Questi marchi automobilistici stanno fuggendo dalla Cina
Hendrik Ankenbrand afferma che, il settore automobilistico in Cina ha recentemente assistito a importanti sconvolgimenti. Nel 2017, la decisione della Corea del Sud di installare un sistema di difesa missilistico statunitense ha suscitato forti reazioni da Pechino, interpretando questa mossa come una limitazione della sua potenza militare. Ciò ha portato il governo cinese a boicottare i prodotti coreani, compresi quelli automobilistici. Hyundai, che aveva aperto una fabbrica a Chongqing, ha dovuto affrontare questo scenario avverso. A causa delle vendite drasticamente ridotte, sei anni dopo, Hyundai ha deciso di ritirarsi dal mercato cinese. Allo stesso modo, ci sono stati segnali che anche altri produttori asiatici, come Mitsubishi, potrebbero ritirarsi.
Attualmente, molte case automobilistiche stanno rivolgendo l’attenzione ai mercati del sudest asiatico, che sono visti come regioni in rapida crescita. Inoltre, mentre la popolazione cinese sta diminuendo, si stima che entro il 2060 circa 800 milioni di persone vivranno nei paesi ASEAN, rendendo questi mercati cruciali per l’industria automobilistica. I produttori tedeschi, come Volkswagen, stanno anche riconsiderando la loro strategia nella regione, nonostante le sfide presentate da mercati come l’India, il Vietnam, la Thailandia e l’Indonesia.
Abbruch einer Leitindustrie
Demolizione di un'industria leader
Il giornalista Johannes Winterhagen riporta come il Consiglio dei ministri europeo abbia recentemente rivisitato la normativa relativa alle emissioni, la "Euro 7": invece di inasprire le misure, queste sono state ammorbidite e la loro introduzione ritardata.
Questo, secondo Winterhagen, potrebbe sembrare un vantaggio per i motori a combustione, ma non è necessariamente così.
Nel senso che Winterhagen spiega come per anni, l'adozione e l'aggiornamento delle norme ambientali e delle relative tecnologie abbiano rappresentato un punto di forza per i produttori europei di autoveicoli, distinguendoli dai concorrenti asiatici: tali norme sono state adottate con successo in mercati emergenti come Cina e India, con risultati concreti nella riduzione dell'inquinamento.
Tuttavia, secondo Winterhagenm un accordo basato sulla proposta di compromesso attuale potrebbe indebolire la leadership europea nel settore: la modifica della norma Euro 7 potrebbe segnare l'inizio del declino di un settore che un tempo era all'avanguardia.
Ragion per cui, infine, Winterhagen riporta come alcuni stanno suggerendo di spostare l'attenzione sulle auto elettriche, introducendo norme sulle particelle generate dall'usura di freni e pneumatici; ma ci sono limiti a questa prospettiva: le auto elettriche tendono già a produrre meno particelle dai freni, e i sistemi frenanti sono meno complessi rispetto ai sistemi di purificazione dei gas di scarico.
EU ermahnt Deutschland zu mehr Investitionen ins Digitale
L’UE esorta la Germania a investire di più nel mondo digitale
La Commissione europea ha sollecitato la Germania ad incrementare la spesa nel settore digitale. Il motivo di tale richiesta è dovuto al fatto che l’adozione della fibra ottica in Germania si attesta al 19%, inferiore alla media dell’UE che è del 56%. Purtroppo, negli anni precedenti, la Germania aveva principalmente investito nelle connessioni internet basate su cavi telefonici (VDSL), che offrono velocità di trasmissione dati limitate.
Inoltre, l’articolo evidenzia che solo il 56% delle abitazioni europee ha accesso alle reti in fibra ottica e il 55% delle abitazioni rurali non è ancora connesso a reti avanzate. Per quanto riguarda la copertura del 5G, l’81% della popolazione dell’UE ha accesso a tale servizio, ma nelle aree rurali la percentuale scende al 51%. In questo contesto, la Germania supera il 90% delle abitazioni coperte dalla rete 5G.
Tuttavia, nonostante la Commissione europea si è posta l’obiettivo di offrire a tutti gli europei l’accesso a internet a velocità gigabit e alle reti 5G nelle aree abitate entro il 2030, attualmente solo il 59% della popolazione europea possiede competenze digitali di base e, in particolare, la Germania presenta una percentuale del 49%.
Steuerrevolution à la Merz – Der Vorschlag kommt zur richtigen Zeit
Rivoluzione fiscale alla Merz - La proposta arriva al momento giusto
Friedrich Merz, Presidente della CDU, propone un’innovativa riforma fiscale per le aziende tedesche. Attualmente, circa un milione di aziende in Germania paga l’imposta sul reddito. Merz suggerisce di abolirla, sostituendola con una tassa aziendale uniforme del 25%. Secondo Thomas Sigmund, questo rappresenterebbe la riforma fiscale più significativa degli ultimi decenni, poiché nessun Cancelliere, ad eccezione di Gerhard Schröder, ha tentato di introdurre una modifica così radicale. Merz sostiene che la Germania è penalizzata a livello internazionale da alcune delle tasse aziendali più elevate al mondo. Nonostante la proposta di Merz, il governo ha reagito in modo impulsivo, preferendo concentrarsi sull’espansione dello stato sociale piuttosto che su una necessaria riforma fiscale. Anziché affrontare questi cambiamenti strutturali, sembra che la politica tedesca opti per soluzioni a breve termine. Merz non è tuttavia l’unico a cercare di stimolare l’economia: Christian Lindner (FDP) ha recentemente convocato una commissione di esperti per semplificare le tasse aziendali, i cui risultati sono attesi entro la fine del 2024. In tempi economicamente incerti e con la crescente popolarità dell’AfD, Sigmund sottolinea che i politici dovrebbero guardare al futuro piuttosto che piegarsi alle opinioni popolari del momento.
Gierig und dreist? So einfach ist es nicht bei den Chipsubventionen
Avido e sfacciato? Non è così semplice con i sussidi per i semiconduttori
La recente generosità del governo tedesco nell’assegnare miliardi di euro in sussidi alle aziende produttrici di chip ha suscitato non poche polemiche. Le critiche sono scaturite dalla percezione che queste società altamente redditizie potrebbero apparire non solo avide ma anche audaci nel loro costante desiderio di finanziamenti. Tuttavia, per Joachim Hofer è essenziale riconoscere l’importanza cruciale dei chip nell’era moderna: essi sono paragonabili alle infrastrutture fondamentali come strade e ospedali. Senza questi componenti, automobili, treni e apparecchiature ospedaliere non funzionerebbero. L’enfasi sull’importanza dei chip non dovrebbe essere sottovalutata, in quanto una fornitura affidabile di questi componenti è vitale per l’economia e la sicurezza di Germania ed Europa. La necessità di grandi investimenti ora è in parte attribuibile alle negligenze del passato, quando il governo aveva ridotto il suo sostegno all’industria dei semiconduttori. Pertanto, secondo Hofer è imperativo che il governo tedesco continui a investire nel settore dei semiconduttori, allo stesso modo in cui finanzia altre infrastrutture critiche per il Paese.
Deutschland braucht eine neue Fortschrittserzählung
La Germania ha bisogno di una nuova narrazione del progresso
In questo articolo, Sebastian Matthes analizza la situazione attuale dell’economia e dell’industria tedesca, sottolineando come la Germania stia affrontando attualmente sfide relative alla sua infrastruttura, al sistema fiscale e alla burocrazia. Mentre i successi passati del Paese sono indiscutibili, con molte delle sue aziende di successo risalenti al XIX secolo, la Germania sembra essersi dimenticata delle origini del suo benessere, concentrandosi troppo sulla conservazione piuttosto che sull’innovazione. Tale mancanza di visione per il futuro è accentuata dalla mancanza di investimenti in start-up tecnologiche, a differenza di quanto accaduto in Francia sotto la guida di Macron. L’autore suggerisce che la vera sfida della Germania non sia meramente una questione di politica o di economia, ma piuttosto un problema di leadership. Nonostante le promesse fatte dai leader politici, non ci sono stati passi concreti verso un rinnovato progresso economico e tecnologico. Le aziende tedesche sembrano restii a investire in ricerca e sviluppo al ritmo di altri Paesi leader, come gli Stati Uniti. Questa riluttanza all’innovazione, combinata con una mancanza di collaborazioni con le nuove aziende tech, sta mettendo a rischio il futuro economico della Germania. Per Matthes, la Germania ha bisogno di una nuova narrazione progressista e di una leadership audace per guidarla nel futuro.
Nichtstun ist in der Flüchtlingspolitik die schlechteste Option
Non fare nulla è l’opzione peggiore quando si tratta di politica sui rifugiati
Nel contesto attuale della Germania, Bert Rürup manifesta delle incongruenze nella politica di immigrazione e di rifugio. La popolazione tedesca è cresciuta, raggiungendo un valore record di 84,4 milioni, ma la nazione è afflitta da una grave carenza di manodopera, con due milioni di posti di lavoro vacanti. Nel frattempo, molte comunità locali sono sotto pressione per ospitare un numero crescente di rifugiati. Nonostante il bisogno di manodopera qualificata, la Germania ha introdotto una legge sull’immigrazione di lavoratori qualificati, ma non ha risolto il problema della mancanza di alloggi adeguati e accessibili per questi nuovi residenti.
D’altro canto, l’attuale quadro giuridico e la mancanza di servizi di integrazione rendono difficile per i rifugiati entrare rapidamente nel mercato del lavoro tedesco. Sebbene i rifugiati possano inizialmente rappresentare un investimento elevato per il Paese, con il tempo e con un’adeguata integrazione, possono contribuire significativamente al mercato del lavoro tedesco e compensare la carenza di personale. Rürup dichiara che per garantire una politica di immigrazione sostenibile e umana, è essenziale che ci siano sufficienti risorse e programmi di integrazione. L’inazione non è una soluzione valida.
Warum der Wohnungsbau endlich absolute Priorität erhalten muss
Perché la costruzione di alloggi deve finalmente avere la priorità assoluta
Secondo Harald Christ, la crisi del settore edilizio in Germania è diventata pressante. I segnali d’allarme provengono da diversi comparti, tra cui l’immobiliare, gli sviluppatori di progetti e l’industria edile, segnalando una drammatica contrazione del settore abitativo. Fattori come l’aumento dei tassi di interesse, l’incremento dei costi, la mancanza di personale e le interruzioni nella catena di approvvigionamento stanno contribuendo a una situazione critica che potrebbe portare al collasso di uno dei settori chiave dell’economia tedesca, che impiega circa 2,3 milioni di persone. Anche se il Cancelliere Olaf Scholz ha recentemente convocato un vertice di crisi, le misure proposte sono state percepite come vaghe e non sufficientemente incisive. Gli obiettivi previsti, come la costruzione di 400.000 nuove abitazioni all’anno, sembrano essere irrealistici alla luce dei dati recenti, con un calo del 27% nelle abitazioni approvate rispetto all’anno precedente. Per superare questa crisi, sono necessarie strategie coordinate tra il governo federale, le regioni e le autorità locali, che includano misure per rendere la costruzione più attraente ed economica. Tra le soluzioni proposte vi è la riduzione delle tasse sulla proprietà e l’introduzione di incentivi fiscali. È essenziale che l’edilizia abitativa diventi una priorità politica, non solo per la sua rilevanza economica ma anche per il suo impatto sociale ed ecologico.
Ein Taiwan-Krieg ist eine reale Gefahr
Una guerra contro Taiwan è un pericolo reale
Con l’incremento della presenza militare degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico e la formazione di nuove alleanze, Daniel Stelter teme che la Cina possa considerare un attacco anticipato all’isola di Taiwan prima che gli USA possano costituire un deterrente credibile. Secondo l’autore, il rallentamento della crescita economica cinese, influenzato da una popolazione in declino e da guadagni di produttività minimi, potrebbe portare la leadership cinese a ritenere che stia raggiungendo il suo picco relativo rispetto agli Stati Uniti e che sia quindi il momento di agire. Parallelamente, la Cina sta prendendo misure preparatorie che potrebbero indicare una preparazione per un potenziale conflitto. Esercitazioni di atterraggio a Taiwan, potenziamento militare e costruzione di infrastrutture nelle province costiere adiacenti all’isola di Formosa sono in corso. Allo stesso tempo, la Cina sta accumulando riserve alimentari e incrementando la sua capacità energetica, riducendo la dipendenza dalle importazioni di gas. Sta anche diversificando le sue riserve finanziarie, spostandosi dalle obbligazioni statunitensi e cercando alternative al sistema bancario occidentale SWIFT. Sebbene queste azioni possano avere un carattere difensivo, potrebbero anche segnalare l’inizio di un’offensiva. Henry Kissinger, ex segretario di stato degli USA, ha recentemente espresso preoccupazione, suggerendo che un conflitto militare sembra sempre più probabile, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’economia globale e in particolare per quella tedesca.