Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Krieg im Roten Meer
Guerra nel Mar Rosso
Quest'anno segna il decimo anniversario dell'avanzata degli Houthi su Sanaa, un evento che ha preannunciato la guerra civile in Yemen e il successivo intervento militare guidato da Riyadh contro i ribelli, che ricevono sostegno dall'Iran. Recentemente, si è verificato il primo confronto diretto tra le forze americane e gli Houthi: la marina statunitense ha distrutto tre imbarcazioni Houthi per prevenire un attacco a una nave mercantile. Gli Stati Uniti, secondo dichiarazioni ufficiali, non aspirano a un conflitto con gli Houthi, prendendo atto dell'esempio del fallimento saudita. Tuttavia, sorge il dubbio sulla possibilità di evitare tale conflitto, specialmente alla luce dell'espansione del campo di battaglia degli Houthi, che seguono l'esempio di Hamas contro Israele. Parallelamente, la situazione pone una sfida per la Germania. Nonostante la fornitura di coordinate da parte di Teheran per gli attacchi Houthi su navi mercantili, quest'ultimi non si comportano come semplici esecutori degli ordini degli Ayatollah, ma cercano di rafforzare la loro reputazione nelle "strade arabe" opponendosi all'Occidente. La Germania non può ignorare questa dinamica. Il recente incidente nel Mar Rosso evidenzia che la presenza militare internazionale da sola non è sufficiente a dissuadere gli Houthi, ben armati e decisi. Di conseguenza, il ministro della Difesa tedesco Pistorius deve valutare e comunicare rapidamente le capacità belliche della Marina tedesca in questo contesto.
Chipausrüster ASML unter Druck wegen China-Exporten
Il fornitore di chip ASML sotto pressione per le esportazioni cinesi
Il fornitore olandese ASML, leader nell'industria dei chip, ha recentemente dovuto sospendere la fornitura di alcuni prodotti a clienti cinesi a causa delle restrizioni alle esportazioni imposte dal governo e influenzate dagli Stati Uniti. Nonostante queste difficoltà, ASML ha affermato che il ritiro delle licenze non influirà significativamente sulle sue prospettive finanziarie. Questo sviluppo segue le pressioni esercitate dall'Amministrazione Biden per un'anticipazione dello stop alle consegne alla Cina. In risposta, il ministero degli Esteri cinese ha criticato aspramente gli Stati Uniti per l'uso di pretesti per costringere altri paesi a bloccare tecnologicamente la Cina, affermando che ciò viola le regole del commercio internazionale e mina la stabilità delle catene di approvvigionamento globali. La disputa tecnologica tra Stati Uniti e Cina ha avuto un impatto significativo sulla fiducia degli investitori in ASML, il gruppo tecnologico più prezioso d'Europa e detentore di un monopolio virtuale nei sistemi di imaging avanzati per la produzione di chip. La tecnologia ASML è fondamentale nella produzione di semiconduttori per vari settori, inclusi quelli militari, motivo per cui le preoccupazioni degli Stati Uniti sono particolarmente acute in relazione all'uso di tali tecnologie da parte della Cina.
Der „Fortschritt“ muss warten
Il “progresso” dovrà aspettare
L'articolo discute le misure economiche intraprese dal governo federale tedesco, evidenziando l'approccio del Ministro federale delle finanze, Christian Lindner, riguardo agli sgravi fiscali. Lindner esprime soddisfazione per i 15 miliardi di euro di sgravi fiscali sul reddito concessi quest'anno ai cittadini tedeschi, riconoscendolo come un risultato significativo. Tuttavia, il giornalista sottolinea che questa misura rappresenta solo una parte della realtà economica più ampia. Viene fatto notare come, contemporaneamente, il governo stia effettuando prelievi finanziari in altri settori, quali le bollette del gas e della benzina e i costi associati ai servizi di ristorazione. Queste azioni contrastanti tra sgravi fiscali e nuovi oneri finanziari indicano una strategia di bilancio complessa e forse contraddittoria da parte del governo. In secondo luogo, l'articolo cita uno studio dell'Istituto economico tedesco, collegato ai datori di lavoro, che prevede per il 2024 una diminuzione del reddito disponibile per la maggior parte dei contribuenti tedeschi rispetto a periodi precedenti. Questo scenario potrebbe avere un impatto negativo sull'economia e aumentare l'insoddisfazione verso le politiche governative. Si evidenzia anche una tensione tra gli obiettivi di progresso eco-sociale della coalizione governativa e le sfide finanziarie, comprese le indagini della Corte costituzionale federale. L'articolo conclude sostenendo che, per un reale sollievo finanziario dei cittadini, il governo dovrebbe non solo limitare le entrate statali, ma anche operare tagli significativi alle spese e ai compiti statali, suggerendo che il percorso verso il "progresso" potrebbe richiedere un ritmo più lento.
Welche Chancen die Bahn gegen die GDL hat
Che chance ha la ferrovia contro la GDL
L'attuale disputa tra la Deutsche Bahn e il sindacato dei macchinisti GDL è giunta a un punto cruciale, con il coinvolgimento diretto dei tribunali. Al centro della questione vi è la legittimità della capacità contrattuale collettiva della GDL, messa in dubbio dalla Deutsche Bahn e portata davanti al tribunale del lavoro statale dell'Assia. La controversia si complica ulteriormente con l'introduzione di Fair Train, una cooperativa fondata dal capo della GDL, Claus Weselsky, e altri colleghi, volta a offrire condizioni di lavoro e salari migliori ai macchinisti attraverso un modello di lavoro temporaneo. Nonostante la GDL abbia già stipulato un contratto collettivo con Fair Train, la Deutsche Bahn si rifiuta di accettarlo. In parallelo, un altro punto di tensione riguarda la richiesta della GDL per una settimana lavorativa di quattro giorni, categoricamente rifiutata dalle ferrovie, sostenendo che ciò aggraverebbe la carenza di manodopera qualificata. L'interconnessione tra GDL e Fair Train, sottolineata dalla partecipazione congiunta di dirigenti in entrambe le entità, ha sollevato dubbi sulla loro indipendenza reciproca e sulla validità dei contratti collettivi stipulati. La situazione si complica ulteriormente considerando l'unicità del caso e la potenziale durata pluriennale del processo giudiziario, con conseguenze di vasta portata ancora incerte. In attesa di una decisione definitiva del Tribunale federale del lavoro, rimane aperta la questione se la GDL mantenga la capacità di negoziare contratti collettivi. La risoluzione di questo caso unico potrebbe influenzare non solo l'attuale scenario di contrattazione collettiva, ma anche le future dinamiche di lavoro nel settore ferroviario tedesco.
AfD zählt 37 Prozent mehr Mitglieder
L’AfD ha il 37% in più di iscritti
Il partito Alternativa per la Germania (AfD) ha registrato una significativa crescita nel numero dei suoi membri.Il numero attuale degli iscritti è 40.131, un aumento di circa il 37% rispetto alla fine del 2022, quando il partito contava 29.296 membri. Questo incremento è notevole se paragonato ai numeri degli altri partiti rappresentati nel Bundestag, in cui l'SPD si distingueva come il più numeroso con quasi 380.000 iscritti, seguito da altri partiti come il FDP con circa 77.000 membri. L'aumento degli iscritti nell'AfD si accompagna ai suoi recenti successi elettorali a livello statale, un indicatore del crescente sostegno popolare al partito. Parallelamente, i recenti sondaggi indicano un'ascesa dell'AfD anche a livello federale. Un'istituzione di ricerca ha previsto che, in caso di elezioni federali la prossima domenica, l'AfD potrebbe ottenere tra il 18 e il 23% dei voti. Questo renderebbe l'AfD la seconda forza politica in Germania, superando per la prima volta l'SPD del Cancelliere. Guardando al futuro, l'AfD punta a conseguire ulteriori guadagni nelle elezioni europee di giugno e, soprattutto, nelle elezioni regionali di settembre in Sassonia, Turingia e Brandeburgo. Tuttavia, è importante notare che l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione considera l'AfD un sospetto caso di estremismo di destra, e le associazioni regionali del partito in Sassonia, Turingia e Sassonia-Anhalt sono già state classificate come estremiste di destra.
Der Staat ist nicht so machtlos, wie er tut
Lo Stato non è così impotente come sembra
Il giornalista analizza le diverse ripercussioni sulla possibile sospensione al freno all'indebitamento tedesco dovute alla guerra in Ucraina e alle recenti inondazioni. Mentre la guerra in Ucraina, ormai in corso da due anni, non è più considerata una crisi imprevedibile, il caso delle inondazioni si differenzia. Queste ultime, essendo disastri naturali imprevedibili e al di fuori del controllo dello Stato, possono giustificare una sospensione del freno all’indebitamento. Tuttavia, il giornalista sottolinea una certa incoerenza: da un lato, i cambiamenti climatici rendono possibili previsioni di condizioni meteorologiche estreme, dall'altro si manifesta una certa impotenza di fronte a tali eventi naturali improvvisi. L'articolo prosegue discutendo il ruolo del governo federale e degli Stati nella gestione delle calamità naturali, sottolineando la necessità di una spesa proporzionata e non sfrenata in caso di sospensione del freno all’indebitamento. La sentenza di Karlsruhe non deve essere vista come un incentivo a una politica di spesa indiscriminata, ma piuttosto come un invito a una politica finanziaria più riflessiva e ponderata. Inoltre, il giornalista critica le coalizioni politiche, inclusa quella guidata dal Cancelliere, per la loro incapacità di stabilire priorità ragionevoli e per la loro tendenza a scaricare la responsabilità delle difficoltà politiche sulla Corte costituzionale federale, piuttosto che affrontare le sfide con decisioni coerenti e ben ponderate.
"Die stille Mitte muss sich erheben, um diese Demokratie zu erhalten"
“Il centro silenzioso deve sollevarsi per preservare questa democrazia”
Carsten Schneider, Commissario del governo federale, riflette sull'attuale situazione della Germania orientale, dove, nonostante l'arrivo delle industrie del futuro e un incremento dei salari, persiste un clima pessimista. Schneider ritiene che, confrontando il passato di promesse non mantenute con l'attuale stato di cose, le persone tendano a credere nei miglioramenti solo quando questi sono visibili. Un ulteriore fattore di tensione è l'impatto delle divisioni create durante la pandemia del COVID-19 e per i conflitti geopolitici. Schneider esprime preoccupazione per l'influenza dell'AfD e l'apparente ritiro del centro dal dibattito pubblico, sollecitando l'azione congiunta di tutti i partiti per contrastare l'intolleranza. Sottolinea inoltre il contrasto tra la percezione pubblica e la realtà: sebbene la situazione energetica sia stata gestita efficacemente, l'opinione pubblica è influenzata negativamente dal disprezzo dell'AfD verso i partiti democratici. Anche i problemi legati al costo dell'energia e alla politica abitativa, come la difficoltà di installare pompe di calore in regioni economicamente fragili, contribuiscono ad aumentare il pessimismo dei cittadini. Schneider vede un potenziale nella migrazione di lavoratori qualificati verso l'Est per l'industria dei semiconduttori, nonché nella migrazione interna di tedeschi che ritornano nelle loro città natali. Sottolinea l'importanza di una migrazione controllata e qualificata per sostenere la crescita economica e sociale, pur ammettendo le sfide che questa comporta in termini di accoglienza e integrazione. Schneider conclude enfatizzando la necessità di un dibattito pubblico partecipativo per preservare la democrazia e contrastare l'estremismo, rifiutando l'idea di vietare l'AfD, ma invitando a un confronto diretto con le loro posizioni politiche.
"Ich habe auch vorher schon langweilige Sachen gemacht"
"Ho già fatto cose noiose prima"
Carola Rackete, l'attivista che nel 2019 aveva portato una nave di profughi a Lampedusa nonostante i divieti della guardia costiera, è stata intervistata dal Süddeutsche Zeitung a Berlino. Rackete ha deciso di candidarsi per la sinistra alle elezioni europee. Nell'intervista, sottolinea l'importanza di non rimanere isolati nella "bolla politica", mantenendo un contatto diretto con la gente. Il suo ingresso in politica, nonostante la previa non appartenenza a un partito, è motivato dal desiderio di rafforzare le istituzioni di sinistra in un contesto di crescente inclinazione a destra della società. Mette inoltre in evidenza l'importanza del Partito della Sinistra in temi come il diritto d'asilo, la giustizia climatica e la trasparenza. Rackete esprime anche preoccupazioni riguardo al cambiamento climatico e la sua incompatibilità con il sistema capitalista, criticando i Verdi per il loro approccio incentrato sulla ristrutturazione industriale piuttosto che su un cambiamento sistemico. Ritiene essenziale un sistema economico che operi entro i limiti planetari e promuova una distribuzione equa delle risorse. A Bruxelles, intende concentrarsi sulle pubbliche relazioni per aumentare la consapevolezza su questioni spesso ignorate dal pubblico e influenzate dal lobbying. Nonostante il suo background da attivista, Rackete è pronta ad affrontare le sfide della politica. La sua decisione di diventare un personaggio pubblico, scaturita dalla vicenda a Lampedusa, le ha aperto diverse opportunità politiche, che ora intende sfruttare per influenzare positivamente la società.
De Croo Chance
L'occasione di De Croo
Alexander De Croo, in qualità di Primo Ministro belga, si sta impegnando a contrastare la crescente ondata di destra sia in Europa che in Belgio, in vista del 9 giugno, quando si terranno sia le elezioni parlamentari belghe che quelle europee. Dal 1° gennaio, il Belgio ha assunto la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. Durante questo mandato, De Croo mira a rafforzare la sua immagine come statista europeo. Sotto la sua guida, l'UE ha già raggiunto importanti traguardi, come la riforma delle regole europee sul debito e del sistema di asilo. Ora, il focus si sposta su questioni più ampie come la posizione dell'UE contro potenze globali e movimenti di destra interni, oltre al mantenimento del sostegno all'Ucraina. La visione di De Croo comprende anche l'abolizione del principio di unanimità per accelerare le decisioni e l'indipendenza finanziaria dell'UE attraverso l'introduzione di proprie tasse. Inoltre, considera il Green Deal come un mezzo per rafforzare l'Europa piuttosto che come un onere. Tuttavia, non si prevedono grandi iniziative ambientali da parte del suo governo prima delle elezioni europee. Il tema dell'accordo commerciale con il Mercosur, che dovrebbe concludersi nei prossimi mesi, è altrettanto cruciale. Questo accordo rappresenta una sfida anche per De Croo; pur essendone un sostenitore, deve navigare nella complessa politica interna belga, dove esiste un'opposizione significativa al libero scambio. Questo potrebbe essere il motivo per cui l'accordo non appare nel programma ufficiale della presidenza belga del Consiglio.
Eine Warnung an Netanjahu
Un avvertimento a Netanyahu
La recente decisione della Corte Suprema israeliana ha rimesso in primo piano la questione della riforma giudiziaria, una tematica che era stata temporaneamente eclissata dal conflitto con Hamas. La Corte ha respinto un aspetto fondamentale del piano proposto dal governo di destra guidato da Benjamin Netanyahu, che avrebbe comportato una significativa riduzione del potere della Corte Suprema e un indebolimento della separazione dei poteri. Il governo, infatti, aspirava a impedire alla magistratura di esaminare e potenzialmente annullare le sue decisioni in base a criteri di “adeguatezza”, eliminando il meccanismo di controllo nella democrazia israeliana. I giudici hanno agito con una maggioranza ristretta. Hanno sottolineato che la questione va oltre la lotta di potere tra il governo e il sistema giudiziario, poiché danneggia la democraticità dello stato. La Corte ha accusato il primo ministro Netanyahu, sotto accusa per corruzione, e il ministro della Pubblica Sicurezza Itamar Ben-Gvir, precedentemente condannato per terrorismo e incitamento all'odio razziale, di voler limitare l'autorità della magistratura per interessi personali. Nonostante la guerra in corso a Gaza, la riforma giudiziaria non è attualmente una priorità per il governo. Tuttavia, non è da escludere che i ministri più ideologicamente orientati possano riportare la questione all'attenzione una volta calmatisi gli scontri. La critica principale da parte dell'opposizione riguarda il timing della decisione, presa in pieno conflitto, a discapito di Netanyahu che si trova in una posizione precaria. Il rischio di perdita di potere lo inducono a valutare con attenzione le implicazioni di una crisi nazionale causata dalla sua amministrazione.
Die Commerzbank braucht den Staat nicht mehr
La Commerzbank non ha più bisogno dello Stato
La Commerzbank ha recentemente mostrato una notevole trasformazione, diventando un esempio di successo e indipendenza. Nel 2023, la banca ha realizzato un profitto di oltre due miliardi di euro, ripristinando la fiducia degli azionisti e la prospettiva di dividendi generosi. Il CEO Manfred Knof ha giocato un ruolo cruciale, attuando misure di austerità significative e beneficiando dell'aumento dei tassi di interesse di riferimento, che hanno portato a rendimenti elevati e privi di rischio. Da quando è scoppiata la crisi finanziaria dieci anni fa, lo Stato detiene il 15,6% della banca. Sebbene la sua partecipazione abbia beneficiato il bilancio nazionale, ora il Governo sta considerando la vendita delle sue azioni. Questo passo segue la decisione della Corte Costituzionale Federale di disinvestire da imprese di lunga data per finanziare l'ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie. In futuro quindi la Commerzbank potrebbe essere privata. L'intervento statale aveva avuto lo scopo di prevenire un collasso del sistema durante la crisi, ma ora appare chiaro che il governo difficilmente recupererà le perdite del salvataggio. Inoltre, la presenza statale ha spesso portato a interferenze negli affari operativi, come nel caso del finanziamento a buon mercato a piccole e medie imprese locali e dei tentativi di fusioni con Deutsche Bank. In futuro, la Commerzbank dovrebbe mirare a sviluppare prodotti di valore per i clienti, mantenendo la sua indipendenza. La riduzione dell’intervento statale è dunque un passo positivo per il mercato, poichè permetterà alla banca di crescere e offrire valore sia agli azionisti che ai dipendenti della società.
Die Arbeit wird nicht weniger
Il lavoro non diminuisce
La Germania, nonostante la contrazione economica, sta registrando un numero record di lavoratori, con oltre 46 milioni di persone impiegate nel 2023. Questa situazione, apparentemente paradossale, è attribuita alla resilienza del mercato del lavoro tedesco, che ha saputo resistere alle varie crisi grazie anche al supporto del governo federale. Le aziende, anziché procedere con licenziamenti di massa come in passato, hanno scelto di mantenere i propri dipendenti, in parte a causa della preoccupazione di non trovare nuovi lavoratori in una società che sta invecchiando. Questo approccio ha contribuito a stabilizzare l’economia tedesca, permettendo una maggior continuità lavorativa anche nei momenti di difficoltà. Un altro fattore significativo è l'aumento dell'occupazione in settori specifici come l'educazione e l'assistenza infermieristica. La necessità di espandere i servizi di asilo nido e l'aumento della popolazione anziana hanno creato una domanda elevata di personale in questi ambiti. Inoltre, con la fine delle restrizioni legate al coronavirus, settori come la ristorazione e il commercio al dettaglio stanno vivendo una ripresa, contribuendo ulteriormente all'aumento dell'occupazione. Tuttavia, l'articolo mette in luce anche le sfide future, come la carenza di personale qualificato e l'imminente ondata di pensionamenti. Per affrontare queste sfide, il giornalista suggerisce la necessità di politiche incentrate sull'aumento dell'occupazione femminile e sull'immigrazione, contrariamente alle posizioni dei populisti di destra. Questi cambiamenti sono visti come essenziali per sostenere l'economia tedesca e colmare le lacune occupazionali che si prevedono nei prossimi anni.
Irrweg Wehrpflicht – was gegen den Zwangsdienst spricht
La coscrizione è sbagliata, il che va contro il servizio obbligatorio
L'articolo di Bert Rürup discute la proposta di reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Germania, una proposta emersa in risposta al cambiamento della situazione di sicurezza, in particolare dopo l'attacco della Russia all'Ucraina. Tuttavia, l'articolo mette in luce i significativi costi nascosti di tale misura, non solo in termini economici ma anche sociali. La coscrizione obbligatoria di giovani potrebbe portare a una riduzione del loro reddito complessivo e contribuire meno alla finanziaria dello stato e ai sistemi sociali, aumentando così la pressione redistributiva intergenerazionale.
Analizzando l'esempio della Svezia, dove solo una piccola percentuale di ogni coorte è effettivamente arruolata, l'articolo indica che anche un sistema selettivo di coscrizione presenta problemi significativi. In Svezia, molti vengono esclusi dal servizio militare a causa di problemi fisici o psichici, e il servizio è scarsamente remunerato. Inoltre, la reintroduzione del servizio obbligatorio in Germania potrebbe aggravare la già problematica mancanza di lavoratori nel settore pubblico e privato. L'articolo propone di sviluppare un esercito professionale piuttosto che imporre un servizio obbligatorio. Infine, suggerisce che, se i 27 stati membri dell'UE unissero le forze in un esercito comune, si potrebbe creare una delle armate più potenti al mondo, con risparmi significativi che potrebbero essere utilizzati per modernizzare le forze armate e remunerare adeguatamente i soldati professionisti.
Deutschlands teure Selbstüberschätzung beim Lieferkettengesetz
La costosa sopravvalutazione da parte della Germania della sua legge sulla catena di approvvigionamento
L'articolo di Christoph Schlautmann critica l'approccio della Germania alla legge sulla diligenza dovuta nelle catene di approvvigionamento, che è entrata in vigore all'inizio del 2023. Questa legge obbliga le imprese con più di 500 dipendenti a istituire un proprio sistema di controllo per garantire condizioni di lavoro eque e una sufficiente protezione ambientale presso i loro fornitori in Paesi lontani. Lo scopo dichiarato è di promuovere una politica estera basata sui valori, tuttavia, Schlautmann sottolinea che questa legge impone un onere burocratico significativo sulle aziende tedesche senza produrre risultati tangibili.
Nonostante gli sforzi burocratici, la documentazione dettagliata, e il controllo da parte dell’Ufficio Federale di Controllo delle Esportazioni e dei tribunali, la legge non ha finora portato a sanzioni contro alcuna azienda, nonostante le 38 denunce ricevute e i 486 controlli effettuati. Inoltre, Schlautmann evidenzia la difficoltà pratica per le aziende di assicurare il rispetto di queste norme da parte dei loro fornitori in Paesi lontani. Cita l'esempio di un'azienda del Sauerland che difficilmente può verificare le condizioni di lavoro presso un fornitore in Vietnam, così come il gruppo Volkswagen non è riuscito a determinare l'esistenza di violazioni dei diritti umani nei suoi stabilimenti nella regione degli Uiguri in Cina. Schlautmann conclude che l'incertezza giuridica generata dalla legge potrebbe portare le aziende tedesche a ritirarsi da molti Paesi africani e altri, rendendo più difficile la diversificazione delle catene di approvvigionamento e la competitività internazionale delle aziende tedesche. In sostanza, la legge è descritta come un'arma spuntata ma costosa.
Um Talente aus aller Welt zu gewinnen, braucht Deutschland kreative Wohnlösungen
Per attrarre talenti da tutto il mondo, la Germania ha bisogno di soluzioni abitative creative
In un contesto in cui la Germania sta affrontando una significativa carenza di manodopera qualificata, Djordy Seelmann sostiene che, per attirare e trattenere talenti internazionali, è fondamentale non solo una politica di integrazione e accoglienza efficace, ma anche la disponibilità di alloggi adeguati. Esempi di successo in questo senso possono essere trovati in Canada e a Londra, dove sono state implementate strategie di integrazione a lungo termine, inclusi progetti abitativi misti e centri comunitari, per facilitare l'insediamento di nuovi arrivati.
Tuttavia, in Germania, i talenti internazionali affrontano notevoli difficoltà nel trovare alloggio, a causa di barriere linguistiche, distanza geografica e complessità della normativa tedesca sugli affitti. Questo problema è esacerbato dalla mancanza di abitazioni flessibili e arredate, che sono spesso preferite dai nuovi arrivati. Seelmann cita l'esempio dei Paesi Bassi, dove, nonostante una politica di successo nell'attrarre lavoratori stranieri, la mancanza di alloggi adeguati ha portato a situazioni critiche, come università e comuni che sconsigliano ai talenti internazionali di trasferirsi senza avere già trovato un alloggio. Per evitare questi problemi, la Germania deve apprendere da questi esempi e sviluppare soluzioni abitative flessibili e comunitarie, oltre a fornire un sistema di supporto e accoglienza per i lavoratori stranieri, inclusa l'assistenza nella ricerca di alloggi.
Die Rüstungsindustrie benötigt Abnahmegarantien
L'industria della difesa ha bisogno di garanzie di acquisto
Roman Tyborski nell'articolo esamina l'impatto dell'invasione russa dell'Ucraina sul sistema di valori e ordine occidentale, sottolineando l'importanza di sostenere l'Ucraina per preservare i principi su cui si fonda l'UE. Sostiene che la vittoria dell'Ucraina dipende dalla capacità di esercitare pressione sul regime russo attraverso la fornitura di armamenti da parte dei produttori tedeschi ed europei. Questo supporto è vitale non solo per il successo militare, ma anche per assicurare una posizione di negoziazione forte per l'Ucraina. Tuttavia, segnala che la mancanza di chiarezza politica e strategica da parte dei governi europei, in particolare quello tedesco, sta ostacolando la capacità dei produttori di armamenti di espandere adeguatamente la loro produzione per rispondere alle esigenze attuali.
Tyborski enfatizza la necessità di garantire alle aziende del settore della difesa una maggiore sicurezza attraverso garanzie di acquisto da parte dei governi. Queste garanzie permetterebbero ai produttori di investire maggiormente e di espandere la produzione senza il rischio di sovraccarichi economici. Indipendentemente dall'esito del conflitto in Ucraina, l'articolo suggerisce che è essenziale comunicare a Russia che ulteriori aggressioni in Europa non sarebbero vantaggiose, il che è meglio realizzabile con arsenali ben forniti. Inoltre, sottolinea che non vi è molto tempo per rafforzare la difesa europea e che il mancato utilizzo del tempo rimanente potrebbe portare a discussioni sull'introduzione di un'economia di guerra, con tutte le sue conseguenze negative per l'economia e la società europea.
Pessimismus: Warum die Wirtschaft weiter stagniert
Pessimismo: perché l'economia continua a ristagnare
Teresa Stiens nell'articolo esprime un cauto pessimismo riguardo alle prospettive economiche della Germania per gli anni 2024 e 2025. Secondo le previsioni del Handelsblatt Research Institute, l'economia tedesca dovrebbe registrare una crescita modesta, stimata solo allo 0,3% per il 2024 e leggermente superiore, allo 0,6%, per il 2025. Questi numeri riflettono una realtà in cui la Germania non è ancora riuscita a superare il livello economico pre-pandemia del 2019 e continua a lottare contro una stagnazione prolungata. L'articolo evidenzia che l'economia tedesca è stata particolarmente colpita da una combinazione di fattori avversi, tra cui la pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina, le sanzioni contro la Russia e l'inflazione, più di qualsiasi altra economia della zona euro.
Un'altra sfida significativa per l'economia tedesca è la sottoutilizzazione del suo capitale umano. Nonostante un disperato bisogno di manodopera qualificata, con 1,7 milioni di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre dell'anno precedente, la Germania sta affrontando problemi di qualificazione della forza lavoro. Nel 2022, quasi 52.000 giovani hanno lasciato la scuola senza conseguire un diploma, e un adulto su sette è considerato un analfabeta funzionale. In passato, l'economia tedesca ha spesso trovato una via d'uscita dalle fasi di debolezza attraverso una crescente domanda estera, ma questa opzione sembra poco realistica al momento, poiché anche i principali partner commerciali della Germania sono immersi in difficoltà simili. Questi fattori combinati rendono la prospettiva di un rapido recupero economico piuttosto incerta e sfidante.
Elon Musk hat in Indien mächtige Gegner
Elon Musk ha potenti avversari in India
Mathias Peer descrive le sfide che Elon Musk e Tesla affrontano nel tentativo di entrare nel mercato automobilistico indiano, il terzo più grande al mondo. Nonostante l'interesse di Musk e la sua disponibilità ad investimenti significativi, Tesla si è scontrata con ostacoli significativi, principalmente a causa degli elevati dazi doganali dell'India. Questi dazi rendono un Tesla in India il doppio del prezzo rispetto agli Stati Uniti, mettendo il produttore di auto elettriche in una posizione non competitiva rispetto ai costruttori locali come Tata Motors. I tentativi di Musk di ridurre i dazi di importazione hanno ripetutamente incontrato resistenza, portando l'azienda a sospendere temporaneamente alcuni progetti a metà 2022.
Tuttavia, di recente ci sono state speculazioni in India su una possibile svolta per quanto riguarda gli investimenti da parte di Tesla. L'autore avverte di trattare queste notizie con cautela, dato che in passato politici e media di Paesi emergenti hanno già anticipato investimenti di Tesla che non si sono concretizzati. Nonostante l'interesse del governo Modi, che si trova in un anno elettorale, di raggiungere un accordo con Musk, la resistenza in India rimane forte, anche nei confronti dei produttori tedeschi che vogliono espandere la loro attività. L'India mira ad aumentare la quota di auto elettriche al 30% entro il 2030, ma attualmente la percentuale è inferiore al 2%. Potenziali agevolazioni doganali potrebbero emergere da negoziati commerciali in corso con il Regno Unito e l'UE, mentre il governo indiano sta lavorando a nuovi quadri normativi per attirare produttori di auto elettriche stranieri, inclusi quelli da Germania, senza tuttavia penalizzare i produttori nazionali.