Quella che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Es geht nicht mit Wilders, es geht nicht ohne Wilders
Non funziona con Wilders, non funziona senza Wilders
La moderazione manifestata da alcuni leader populisti di destra al cospetto del potere non è un fenomeno nuovo. Figure come Marine Le Pen in Francia e Giorgia Meloni in Italia hanno adottato approcci più temperati per guadagnarsi una legittimazione politica, distanziandosi dalle frange più estreme. In questo contesto, Geert Wilders, dopo aver conseguito una significativa vittoria alle elezioni parlamentari olandesi con il 24% dei voti, ha intrapreso una strategia simile, attenuando la propria retorica, soprattutto in merito alle sue posizioni sull'Islam. Questo cambiamento è stato da lui descritto come una mossa tattica per facilitare la formazione di una coalizione governativa, dimostrando la sua volontà di influenzare più direttamente la politica olandese dopo vent'anni di una posizione di contestazione.
Nonostante il tentativo di moderazione di Wilders, le difficoltà nel formare una coalizione di governo rimangono evidenti, a causa della natura divisiva delle sue precedenti posizioni. La necessità di rispettare la volontà popolare, espressa attraverso il risultato elettorale a favore di un orientamento politico di destra, pone i partiti olandesi di fronte alla sfida di conciliare le diverse visioni politiche senza compromettere i valori democratici. Il "Partito della Libertà" di Wilders, guidato in modo autoritario per quasi due decenni, si trova ora nella delicata posizione di dover negoziare con altri partiti senza avere una squadra di leader forti su cui appoggiarsi, rendendo incerta la formazione di un governo stabile e coeso in grado di affrontare le sfide attuali dei Paesi Bassi.
Bundestag lehnt Taurus-Lieferung mit Kanzlermehrheit ab
Il Bundestag rifiuta la fornitura di Taurus con la maggioranza del Cancelliere
Recentemente, il Bundestag ha rivisitato la questione della consegna di missili da crociera Taurus all'Ucraina, su sollecitazione dell'opposizione rappresentata da CDU e CSU. La maggioranza dei deputati appartenenti ai partiti di governo - SPD, Verdi e FDP - ha rigettato tale richiesta. Tuttavia, il dibattito ha messo in luce significative divergenze all'interno della coalizione del Semaforo, in particolare tra i Verdi e l'FDP, alcuni dei cui esponenti si sono espressi a favore della fornitura. Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock (Verdi) e figure chiave dell'FDP, come Wolfgang Kubicki e Marie-Agnes Strack-Zimmermann, hanno manifestato posizioni divergenti dalla linea ufficiale della coalizione. Anche all'interno della CDU/CSU si sono registrate dissenzioni, evidenziando un panorama politico tedesco frammentato sulla questione.
Il dibattito ha altresì sollevato interrogativi più ampi sulla politica estera e di difesa della Germania e dell'Occidente, con enfasi sulla situazione in Ucraina e sulla risposta internazionale all'aggressione russa. Mentre alcuni parlamentari hanno sottolineato l'importanza di sostenere l'Ucraina fornendo armamenti avanzati, altri hanno criticato la focalizzazione su un singolo sistema d'arma e suggerito di indirizzare l'attenzione su iniziative più ampie e sulla necessità di un approccio coerente e unitario. La discussione ha anche toccato il tema delle relazioni con la Russia e l'importanza di non ripetere gli errori del passato, richiamando l'attenzione sulle implicazioni più vaste delle decisioni politiche e militari attuali per la sicurezza europea e globale.
Was den Taurus so besonders macht
Ciò che rende il Taurus così speciale
La discussione riguardante i missili da crociera tedeschi non accenna a placarsi. All'interno dell'opposizione e anche del governo di coalizione giallo-rosso-verde, esistono ferventi sostenitori della consegna del missile Taurus all'Ucraina. Essi argomentano che Francia e Regno Unito hanno già fornito armi simili di maggior raggio d'azione, contraddicendo così le argomentazioni del Cancelliere secondo cui la Germania si schiererebbe con una delle parti in conflitto, rischiando di aggravare ulteriormente la situazione.
Il Taurus si differenzia effettivamente dalle armi fornite dai francesi e dai britannici. Pur essendo tutti e tre sistemi di missili da crociera - il Taurus tedesco, il francese SCALP e il quasi identico britannico Storm Shadow -, la portata li distingue notevolmente tra loro: mentre i modelli forniti possono percorrere più di 250 chilometri, il Taurus supera i 500 chilometri, mettendo così Mosca nella sua portata dalla frontiera ucraina. Il Taurus, conosciuto anche come "bombardiere di bunker" KEPD-350, vola a bassa quota come i modelli britannici e francesi e dispone di due cariche esplosive. La prima serve a penetrare corazze, muri, mentre la seconda, con un peso di 480 chilogrammi, esplode una volta raggiunto il bersaglio. Secondo Markus Schiller, docente presso l'Università della Bundeswehr per i missili a lungo raggio, il Taurus può essere impiegato contro una vasta gamma di obiettivi corazzati, inclusi i bunker russi, i depositi di munizioni o i quartier generali di comando.
Bundestagspräsidentin Bas für mehr Schutz
La Presidente del Bundestag Bas a favore di maggiore protezione
Il presidente del Bundestag, Bärbel Bas, ha proposto ulteriori norme per proteggere l'integrità del Parlamento tedesco, evidenziando la necessità di prevenire l'accesso di estremisti di destra che minacciano l'ordine democratico. Bas ha sottolineato l'importanza di regolamentazioni più severe, tuttavia ha avvertito contro azioni precipitose che potrebbero compromettere i diritti parlamentari. Inoltre, ha evidenziato l'attenzione costante del Bundestag alla sicurezza, sottolineando i miglioramenti già implementati nelle norme di accesso e comportamento all'interno del parlamento.
La deputata Yvonne Magwas ha proposto un'ulteriore stretta sui requisiti di accesso al Bundestag, insistendo sulla necessità di escludere i dipendenti sotto osservazione dall'Ufficio per la tutela della Costituzione. Magwas ha sostenuto l'implementazione di regole più rigide nel regolamento interno del Bundestag, consentendo al parlamento di rivolgersi all'Ufficio per la tutela della Costituzione nei casi sospetti. Intanto, il governo federale ha espresso il suo sostegno a una revisione delle regole del Bundestag per garantire che solo coloro che rispettano la Legge fondamentale possano operare nel governo e nelle autorità, ribadendo l'impegno della Germania come democrazia difensiva nella protezione contro le minacce interne.
„Für den deutschen Zickzackkurs zahlen Ukrainer mit ihrem Leben“
“Gli ucraini pagano con la vita il percorso a zigzag della Germania”
Nel contesto della prolungata discussione tedesca riguardo alla fornitura del missile da crociera Taurus all'Ucraina, emerge un quadro complesso di opinioni e aspettative tra gli ucraini. Da un lato, vi è la speranza che la Germania ceda, consentendo all'Ucraina di migliorare significativamente la propria capacità di difesa, soprattutto per colpire strategicamente le vie di rifornimento russe. Dall'altro, esiste un certo fatalismo rappresentato da voci come quella di Oleksandr Musiyenko, che dubitano di tale fornitura durante il mandato dell'attuale cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a causa di preoccupazioni politiche e di sicurezza. Le preoccupazioni tedesche sulla possibile escalation del conflitto, dovute all'uso di armi contro obiettivi in Russia, si scontrano con l'assicurazione ucraina del rispetto degli accordi internazionali, sottolineando una discrepanza di fiducia e di interpretazione strategica.
Inoltre, il dibattito sull'invio di Taurus s'intreccia con questioni più ampie di sostegno internazionale, percezioni di minaccia e politiche di deterrenza. Alcuni politici ucraini, come Yulia Tymoshenko, sollecitano la Germania a fornire supporto militare decisivo per contenere l'aggressione russa e promuovere la pace in Europa. Vi è anche una critica alla riluttanza tedesca di riconoscere apertamente la natura aggressiva della Russia, vista come un mix di perdita di realtà e mancanza di coraggio. Tali dinamiche riflettono un panorama di alleanze e percezioni geopolitiche in evoluzione, dove il sostegno militare, il trauma storico tedesco e le strategie di difesa ucraine convergono in una situazione complessa e sfidante, sottolineando la difficile navigazione tra principi morali e realpolitik nell'ambito della sicurezza europea e della stabilità regionale.
Warum die Häuserpreise in den Städten gefallen sind
Perché i prezzi delle case nelle città sono diminuiti
La diminuzione dei prezzi delle case nelle città tedesche, registrata anche prima dell'aumento dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea, rivela una complessità di fattori che influenzano il mercato immobiliare. Questa tendenza, contrapposta all'incremento dei costi di costruzione, ha portato a una fase di ricalibratura dei prezzi di acquisto degli immobili residenziali. L'analisi di questa dinamica evidenzia l'effetto combinato di una politica monetaria invariata e delle conseguenze di eventi geopolitici, come l'attacco russo all'Ucraina, che hanno contribuito a un clima di incertezza e a una riduzione della domanda di immobili. Questo contesto ha visto una contrazione significativa dei prezzi nelle principali città, dove, ad esempio, Colonia e Düsseldorf hanno registrato un calo quasi del 16% dei prezzi di acquisto da luglio 2022 alla fine del 2023, evidenziando una pausa significativa dopo un decennio di aumenti.
Il panorama si complica ulteriormente se si considerano i costi di costruzione, che non hanno subito una diminuzione proporzionale ai prezzi di vendita degli immobili, rendendo così più ardua la realizzazione di nuove abitazioni a prezzi accessibili. Questi costi, infatti, hanno visto un incremento marcato nel periodo compreso tra l'inizio della pandemia di coronavirus e l'attacco all'Ucraina, a causa principalmente di interruzioni delle catene di approvvigionamento e di colli di bottiglia nella produzione. La situazione è stata ulteriormente complicata dall'aumento dei tassi di riferimento nel luglio 2022, che ha intensificato la pressione sul mercato, influenzando sia la domanda sia la redditività dei progetti immobiliari. Questi sviluppi indicano una fase di transizione per il mercato immobiliare, in cui l'andamento futuro dei prezzi degli immobili e dei costi di costruzione rimane incerto, segnando una potenziale svolta nel settore.
Nella guerra ombra con la Russia
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha assunto una posizione cauta riguardo al coinvolgimento della Germania nel conflitto ucraino, escludendo l'invio di truppe tedesche in Ucraina e la fornitura di missili da crociera Taurus. Questa cautela riflette la complessità e le implicazioni di un maggiore coinvolgimento militare, nonostante le critiche che suggeriscono una certa inerzia di fronte agli sviluppi attuali. Allo stesso tempo, la guerra informatica e la disinformazione da parte della Russia, evidenziate dall'ambasciatrice estone a Berlino, mostrano un fronte di conflitto meno visibile ma altrettanto intenso, dove la manipolazione delle informazioni e gli attacchi informatici diventano strumenti strategici per destabilizzare le società occidentali.
I paesi baltici e la Finlandia, a stretto contatto con il confine russo, vivono quotidianamente la pressione di una guerra ibrida che utilizza migranti, spionaggio e propaganda per minare la stabilità interna. La risposta a tali minacce include un impegno significativo nella digitalizzazione e nella cybersecurity, come dimostra l'Estonia, che ha saputo rafforzare le proprie difese dopo devastanti attacchi informatici. L'importanza della solidarietà e della resilienza tra gli alleati diventa cruciale per fronteggiare le ambizioni neo-imperialiste della Russia, richiedendo una vigilanza costante e un impegno comune nella difesa dei valori democratici e dell'ordine mondiale basato sulle regole. La situazione in Estonia e la recente vulnerabilità tedesca rivelata dalla fuga di notizie del Taurus sottolineano la necessità di un maggiore impegno e consapevolezza nei confronti delle sofisticate strategie di guerra ibrida messe in campo dalla Russia.
Nach Anschlag auf Tesla mehr Schutz für Energienetze gefordert
Dopo l’attacco Tesla è necessaria una maggiore protezione per le reti energetiche
In seguito ad un attacco che ha danneggiato un traliccio elettrico nel Brandeburgo, provocando la paralisi della produzione presso la fabbrica automobilistica Tesla di Grünheide, si è sollevata una crescente preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture energetiche. L’episodio ha evidenziato la vulnerabilità di tali strutture ad azioni di sabotaggio, sottolineando la necessità di un potenziamento delle misure di protezione. L'Associazione federale per la protezione delle infrastrutture critiche (BSKI) e la Federal Network Agency hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di investire in sistemi di sicurezza avanzati, come telecamere, rilevatori di movimento e sensori, specialmente in aree isolate dove i tralicci elettrici sono più facilmente accessibili.
La risposta all'attacco ha visto un movimento di solidarietà da parte dei dipendenti Tesla, che si sono radunati presso lo stabilimento di Grünheide, segnalando la loro determinazione a non lasciarsi intimidire da atti di violenza. Nel frattempo, la discussione politica e legislativa si orienta verso un rafforzamento della legislazione per la sicurezza delle infrastrutture critiche, con l'obiettivo di introdurre standard di sicurezza più elevati. La legge quadro Kritis, attualmente in fase di sviluppo, mira a stabilire requisiti precisi per la protezione contro pericoli fisici e cibernetici. Questo contesto di crescente tensione include anche proteste contro l'espansione di Tesla, con ambientalisti che hanno occupato un'area forestale, evidenziando la complessità delle sfide che le aziende e le società devono affrontare nel garantire sia la sicurezza che il rispetto dell'ambiente.
Klatschende Ohrfeige für die Strompolitik der Ampel
Uno schiaffo alla politica elettrica della Coalizione Semaforo
La Corte dei conti federale ha sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico in Germania, soprattutto alla luce della chiusura delle centrali nucleari e della progressiva eliminazione del carbone. La Germania si affida sempre più alle energie rinnovabili, ma secondo la Corte, l'espansione di queste fonti e delle reti necessarie non procede al ritmo adeguato. Le capacità delle centrali elettriche esistenti per gestire i periodi di scarsa produzione energetica sono considerate insufficienti. La Corte dei conti mette in guardia sul rischio che gli obiettivi di transizione energetica non siano raggiunti, sottolineando come un fallimento in questo ambito avrebbe gravi ripercussioni sull'accettazione sociale del progetto, sulla posizione economica della Germania e sul conseguimento degli obiettivi di protezione del clima.
Inoltre, il rapporto critica apertamente la strategia del governo, ritenendo che manchi di realismo e sottovaluti i potenziali rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico. Viene messo in discussione l'approccio del Ministero dell'Economia, accusato di non prevedere adeguatamente le necessità future e di indebolire il sistema di allarme precoce. La Corte dei conti esorta a considerare anche gli scenari peggiori e ad assicurare lo sviluppo delle energie rinnovabili e una produzione energetica sicura. Sottolinea inoltre le sfide ambientali e i costi elevati legati alla transizione energetica, evidenziando come le attuali politiche mettano a rischio la prosperità e l'ambiente, chiedendo una maggiore attenzione agli impatti sul paesaggio e alla biodiversità.
Scholz lehnt auch Taurus-Ringtausch ab
Scholz rifiuta anche lo scambio di missili Taurus
La questione della fornitura di missili Taurus all'Ucraina si inserisce in un contesto delicato e controverso, con posizioni divergenti all'interno del governo tedesco e tra i partner internazionali. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito la sua opposizione alla consegna di questi missili, sottolineando la volontà di evitare qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto delle forze armate tedesche nel conflitto. Tale decisione è stata difesa anche dal segretario generale della SPD, Lars Klingbeil, che ha invitato i partner europei a concentrarsi sulla produzione e fornitura di munizioni. D'altra parte, la proposta del Regno Unito di uno scambio di missili, che vedrebbe la Germania inviare Taurus a Londra e questa ultima fornire missili Storm Shadow all'Ucraina, è stata accolta con una certa apertura, nonostante le perplessità espresse dal leader della CDU Friedrich Merz.
Le critiche alla posizione del cancelliere Scholz non sono mancate, con accuse di "disfattismo catastrofico" e di una comunicazione inefficace da parte di esponenti della CDU e dei Verdi. Inoltre, la commissione per la difesa del Bundestag ha programmato una riunione straordinaria per discutere una teleconferenza intercettata dalla Russia, dimostrando le preoccupazioni sulla sicurezza e la riservatezza delle comunicazioni. Nonostante le controversie, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha ricordato il diritto dell'Ucraina all'autodifesa, sottolineando l'importanza del supporto internazionale alla sua causa. La situazione rimane fluida, con nuove proposte e dibattiti che evidenziano la complessità delle decisioni politiche in un contesto di conflitto internazionale.
Reparationen? Jetzt hat Polen andere Erwartungen
Risarcimenti? Ora la Polonia ha aspettative diverse
Nell'agosto del 1944, durante i primi giorni dell'insurrezione di Varsavia, le truppe delle SS tedesche perpetrarono un atroce massacro nel distretto di Wola, uccidendo tra i 15.000 e i 30.000 civili: le persone venivano estratte dalle loro abitazioni e assassinate in gruppo. Nonostante la gravità di tale crimine di guerra contro la popolazione civile, la consapevolezza in Germania riguardo a queste atrocità è notevolmente bassa, un fatto che ha alimentato nel tempo sentimenti anti-tedeschi in Polonia. La situazione è stata sfruttata politicamente dal partito conservatore nazionale PiS per giustificare la richiesta di risarcimenti da parte della Germania e per alimentare una narrativa politica interna di ostilità verso la Germania, sebbene la nuova coalizione di governo di Varsavia abbia cercato di allontanarsi da questo approccio conflittuale.
Il dibattito sulle riparazioni alla Polonia per i crimini della Seconda Guerra Mondiale si è intensificato, con il primo ministro Donald Tusk che sostiene la chiusura legale della questione, una posizione che ha sostenitori sia in Polonia che in Germania, nonostante i rischi politici. Questa disputa ha evidenziato una divisione tra il desiderio di riconoscimento e responsabilità storica e le tensioni politiche attuali. In Polonia, vi è una richiesta trasversale di una maggiore consapevolezza in Germania delle sofferenze polacche sotto l'occupazione nazista, un'aspettativa che risuona particolarmente oggi di fronte alle minacce alla sicurezza regionale poste dall'aggressione russa contro l'Ucraina. La situazione invoca un impegno tedesco più deciso nei confronti dell'Ucraina, visto come parte di un dovere storico per garantire la sicurezza polacca.
Der katastrophale Defätismus des Kanzlers
Il catastrofico disfattismo del Cancelliere
L'analisi evidenzia le criticità nella politica estera tedesca riguardo alla gestione del conflitto tra Russia e Ucraina, sottolineando un'apparente mancanza di fermezza e coerenza rispetto alle azioni di Putin, soprattutto in relazione all'annessione della Crimea nel 2014 e alla costruzione del Nord Stream 2. Queste scelte hanno trasmesso segnali di debolezza, segnalando una disponibilità a trascurare gli interessi di sicurezza europei per benefici economici immediati. La situazione attuale, con il Cancelliere Olaf Scholz, mostra una continuazione di questa tendenza, esemplificata dall'incapacità di opporsi con decisione alle violazioni del diritto internazionale da parte della Russia, e dalla lenta e controversa fornitura di armi all'Ucraina. Questo atteggiamento rischia di inviare messaggi ambigui che potrebbero essere interpretati come un incoraggiamento da parte di Putin.
La problematica comunicazione da parte della Germania, unitamente alla ritardata consegna di armamenti pesanti all'Ucraina, ha rivelato non solo una preoccupazione per le implicazioni di un coinvolgimento più diretto nel conflitto, ma anche il timore di una possibile escalation. La retorica cautelativa del Cancelliere, incentrata sulla prevenzione di una guerra nucleare, è stata criticata per la sua potenziale efficacia nel dissuadere un sostegno più robusto all'Ucraina, contribuendo invece a un senso di indecisione che potrebbe favorire ulteriori aggressioni da parte russa. La posizione di Scholz, in particolare, è vista come un fattore che sminuisce la percezione della forza e dell'unità europea, indebolendo potenzialmente la posizione dell'Europa e dell'Occidente nel loro complesso. L'articolo chiama a una maggiore determinazione e coerenza nell'appoggio all'Ucraina, per inviare un segnale chiaro di impegno verso la difesa dei valori e degli interessi europei.
Wagenknecht will Leistungen für abgelehnte Asybewerber streichen
Wagenknecht vuole cancellare i benefici per i richiedenti asilo respinti
Sahra Wagenknecht, membro del Bundestag tedesco, ha lanciato un appello per un notevole irrigidimento della politica della Germania nei confronti dei rifugiati, esortando a eliminare qualsiasi sostegno finanziario per i richiedenti asilo cui viene negato lo status di protezione. Tale proposta nasce dalla constatazione che, nonostante il rifiuto delle domande di asilo, lo Stato continua a fornire assistenza finanziaria, una pratica che Wagenknecht ritiene ingiustificabile agli occhi dei contribuenti. L'intenzione è che, dopo un periodo di transizione, le prestazioni economiche cessino in assenza di uno status di protezione riconosciuto. La critica si estende anche alla percezione che la Germania attragga un numero significativo di rifugiati, in parte a causa della sua generosità nel mantenere i benefici anche in assenza di protezione, una politica non parallela in altri paesi dell'Unione Europea.
L'Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati ha rivelato che, nei primi due mesi dell'anno, sono state esaminate 54.705 domande di asilo, con un tasso di accettazione che si aggira intorno al 45%. Le decisioni positive includono vari tipi di protezione, tra cui quella sussidiaria e il divieto di espulsione secondo le normative internazionali. Nonostante ciò, i richiedenti asilo cui viene negato lo status hanno la possibilità di avvalersi di ricorsi legali, spesso prolungati, che possono permettere loro di rimanere nel paese. L'approccio suggerito da Wagenknecht, che mira a convertire i benefici in pagamenti non in contanti attraverso una carta di pagamento, incontra tuttavia ostacoli giuridici, come dimostrato dalle sentenze della Corte costituzionale federale, la quale ha stabilito che ogni individuo sul suolo tedesco ha diritto a un livello minimo di sussistenza, indipendentemente dalla cittadinanza.
Habecks schöngefärbte Klimabilanz
L’equilibrio climatico cancellato da Habeck
La percezione della realtà e le narrazioni divergenti emergono come elementi centrali nella discussione sulla politica climatica in Germania. Recentemente, il Controllo federale delle finanze ha evidenziato che il governo, guidato dalla coalizione Semaforo, non sta progredendo come previsto nell'espansione delle fonti energetiche rinnovabili e della rete elettrica. Viene messa in discussione l'adeguatezza delle capacità per superare le fasi di oscurità, la sostenibilità dell'espansione dell'elettricità verde e l'efficacia dei sistemi di allarme rapido, ponendo dubbi sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico a lungo termine. Questa situazione si contrappone fortemente alle dichiarazioni ottimistiche del ministro federale dell'economia Robert Habeck e del presidente dell'Agenzia federale dell'ambiente, Dirk Messner, che sostengono che la Germania sia sulla strada giusta per combattere il riscaldamento globale, con obiettivi ambiziosi ma realizzabili di sostenibilità e riduzione delle emissioni.
Nonostante la presunta retorica positiva, vi sono sfide significative e contraddizioni nell'approccio tedesco alla transizione energetica. Il dibattito si intensifica attorno alla produzione e all'importazione di energia, specialmente in relazione all'energia nucleare e alle energie rinnovabili. Il passaggio da un'economia basata sui combustibili fossili a una più sostenibile rivela complessità, come il ruolo cruciale delle condizioni meteorologiche e la crescente dipendenza energetica dall'estero, accentuata dalla chiusura delle centrali nucleari nazionali e dal contestuale aumento delle importazioni di energia nucleare estera. Questa dinamica solleva interrogativi sulla coerenza e l'efficacia delle strategie climatiche tedesche, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore razionalità e serietà nell'affrontare le critiche e le sfide per garantire un futuro energetico sostenibile e sicuro.
Süddeutsche Zeitung
SPD schließt AfD-Verbotsverfahren nicht mehr aus
L’SPD non esclude più la procedura di divieto dell’AfD
In seguito agli esiti elettorali favorevoli all'AfD e alle discussioni tenutesi durante la conferenza di Potsdam, incentrate su piani di espulsione su scala globale, la direzione dell'SPD ha aperto alla possibilità di esplorare azioni legali contro il partito estremista di destra. Tale apertura è motivata dalla convinzione che, qualora emergessero prove sufficienti a supporto di un'azione legale di successo contro l'AfD, basata sull'articolo 21 della Legge Fondamentale tedesca, ciò rappresenterebbe una strategia valida per la difesa dei principi democratici. Questo approccio riflette lo spirito di Carlo Schmid, enfatizzando la necessità di un'attitudine intollerante nei confronti di coloro che minacciano la democrazia dall'interno.
Nonostante l'evidente estremismo di destra e l'ideologia etnica che caratterizzano l'AfD, come dimostrato dalle prove presentate al Tribunale Amministrativo Superiore di Münster, esistono opinioni contrastanti all'interno dell'SPD riguardo l'opportunità di un divieto del partito. Alcune figure chiave, tra cui il commissario per l'Est Carsten Schneider, si sono espresse contro tale misura. Nel frattempo, il partito si concentra sulla promozione di un dibattito sulla difesa della democrazia, cercando di contrastare l'estremismo attraverso un rafforzamento della sicurezza interna e una maggiore attenzione verso i social network come terreno fertile per odio e agitazione. Questi sforzi si collocano in un contesto più ampio di impegno per la coesione sociale, la sicurezza globale e la fiducia nelle istituzioni democratiche, considerati pilastri fondamentali per la protezione della democrazia e per il mantenimento della fiducia popolare.
Die Truppe ist im roten Bereich
Le truppe sono nella zona rossa
Nel 2023, la Bundeswehr ha visto una diminuzione del proprio personale, con 181.514 soldati rispetto ai 495.875 del 1983, segnalando una preoccupante tendenza alla contrazione e all'invecchiamento delle forze armate tedesche. La relazione annuale presentata da Eva Högl, l'incaricata per la difesa del Bundestag, evidenzia una serie di sfide persistenti quali carenze di personale, materiali e infrastrutture, con una particolare enfasi sulla necessità di investimenti significativamente superiori ai 100 miliardi di euro attualmente previsti per modernizzare e potenziare la Bundeswehr. Högl sottolinea che, nonostante l'arrivo di nuove attrezzature personali, le donazioni all'Ucraina hanno ampliato ulteriormente le lacune nel materiale disponibile, e lancia un appello per accelerare la digitalizzazione e la semplificazione dei processi amministrativi all'interno delle forze armate.
La molteplicità e l'intensità delle missioni, incluse la difesa del territorio nazionale e delle alleanze, le operazioni all'estero e la formazione di soldati ucraini, portano le truppe al limite delle loro capacità. La situazione è aggravata dalla mancanza di personale, con il 17,6% dei posti vacanti oltre la base della carriera militare, causando eccessive ore di lavoro, lunghi periodi lontano dalla famiglia e scarsa possibilità di recupero per i soldati. Nonostante ciò, la Bundeswehr continua a mantenere elevati standard di impegno, senza rifiutare missioni o annullare esercitazioni, evidenziando un notevole spirito di dedizione e sacrificio. Questo impegno risalta in un contesto in cui le forze armate affrontano sfide crescenti, anche a livello di integrazione di donne nelle truppe e nella gestione dei conflitti generazionali, segnalando la necessità di adeguamenti sia nella cultura organizzativa che nelle infrastrutture, come dimostrano i progetti per una brigata completa stazionata in Lituania per rafforzare la presenza della NATO sull'ala orientale.
Das Zauberwort lautet "Ruanda"
La parola magica è “Ruanda”
Gerald Knaus, austriaco studioso di migrazione, è diventato un elemento centrale nei dibattiti sull'asilo, proponendo l'idea che l'Europa gestisca le procedure di asilo in paesi terzi sicuri, come il Ruanda, per scoraggiare i migranti economici dal pericoloso attraversamento del Mediterraneo. Questo approccio, descritto da Knaus non come un deterrente ma piuttosto come un mezzo di disincentivazione, ha trovato terreno fertile nelle opinioni delle Unioni tedesche, che vedono in lui una figura quasi profetica. La presenza di Knaus nella trasmissione "Hart aber fair", condotta da Louis Klamroth, ha introdotto un cambio di tono nel dibattito, sino ad allora condotto in maniera equilibrata, evidenziando la crescente richiesta di soluzioni semplici a un problema complesso e multifaccettato come quello migratorio.
Il dibattito sulla migrazione, tuttavia, va oltre la proposta di Knaus, toccando vari aspetti della società tedesca e europea. Dall'integrazione nel piccolo comune di Michelbach, dove la resistenza locale all'accoglienza di migranti solleva questioni sulla capacità di integrazione, alle diverse posizioni espresse da esponenti politici e civili, il tema dell'asilo si dimostra complesso e carico di sfide. Mentre alcuni vedono nella migrazione un'opportunità per rivitalizzare comunità in declino, altri segnalano i limiti di capacità di accoglienza e integrazione, sottolineando la necessità di trovare soluzioni equilibrate che rispettino i principi di solidarietà e legalità, senza trascurare le esigenze reali delle società di accoglienza.
Immunität von Höcke erneut aufgehoben
L'immunità di Höcke è stata nuovamente revocata
IL parlamento della Turingia ha proceduto alla revoca dell'immunità di Björn Höcke, esponente di spicco dell'AfD, su richiesta della procura di Gera che intende avviare indagini per il suo presunto uso di uno slogan nazista durante un evento a dicembre. Questa decisione, che ha trovato conferma da diverse fonti parlamentari, segna l'ottava occasione in cui Höcke si trova a fronteggiare azioni legali di questo genere. Il suo utilizzo di espressioni legate al nazismo, specificamente uno slogan attribuito alla Sturmabteilung (SA), l'ala paramilitare del NSDAP, in un discorso a Merseburg in Sassonia-Anhalt alla fine di maggio 2021, ha già portato a una denuncia da parte della procura di Halle, con conseguente revoca dell'immunità anche in quel frangente.
Ulteriori accuse pendono su Höcke per incitamento all'odio, correlate a un post pubblicato sull'app di messaggistica Telegram, che hanno condotto a un'incriminazione presso il tribunale regionale di Mühlhausen in Turingia. Queste accuse riflettono le preoccupazioni relative alla sua condotta e ai contenuti da lui promossi, giudicati estremisti dall'Ufficio per la tutela della Costituzione della Turingia. La figura di Höcke, principale candidato dell'AfD alle elezioni regionali, viene così etichettata come un estremista di destra, evidenziando una problematica interazione tra le sue attività politiche e il rispetto delle normative contro l'uso di simboli e slogan legati a organizzazioni incostituzionali e terroristiche.
Wenn das Home-Office zum Risiko wird
Quando lavorare da casa diventa un rischio
La recente trasformazione del mondo del lavoro, accelerata dall'avvento del lavoro da remoto a causa della pandemia, ha provocato una crisi nel settore degli uffici in Germania, influenzando direttamente gli investitori di fondi immobiliari aperti (OIF), i quali hanno visto un drastico calo nella domanda e nel valore degli immobili ad uso ufficio. Questi fondi, che amministrano collettivamente oltre 130 miliardi di euro e investono principalmente in immobili, hanno registrato un periodo di prosperità fino all'emergere di sfide come l'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse, che hanno portato a una riduzione significativa degli affari immobiliari. La diminuzione delle vendite di immobili ad uso ufficio, che ha variato tra il 50% e oltre il 90% a seconda della città tra il 2019 e il 2023, evidenzia la gravità del cambiamento del mercato, costringendo gli investitori a riconsiderare la stabilità e la redditività di tali investimenti.
La situazione dei fondi immobiliari aperti si è ulteriormente complicata a causa di una serie di crisi interconnesse, tra cui la trasformazione radicale delle abitudini lavorative e l'aumento dei tassi d'interesse, che hanno eroso l'attrattiva degli investimenti immobiliari. Di conseguenza, gli OIF hanno registrato rendimenti mediamente bassi, e alcuni sono entrati in perdita. L'introduzione di regolamenti più stringenti dal 2013 ha mirato a prevenire una liquidazione forzata degli investimenti, tuttavia, non ha risolto il problema fondamentale della discrepanza tra gli investimenti a lungo termine finanziati con capitali a breve termine. Il crescente nervosismo tra gli investitori, evidenziato dal ritiro di fondi significativi, insieme alla cautela degli esperti riguardo al futuro del settore, sottolinea la complessità e l'incertezza attuali, rendendo imperativo per gli investitori valutare attentamente i rischi e le potenziali strategie di diversificazione per navigare in questo contesto turbolento.
Deutschland auf der Anklagebank
La Germania sul banco degli imputati
La Germania è al centro di un'azione giuridica senza precedenti presso la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, in seguito alla denuncia presentata dal Nicaragua. L'accusa principale riguarda il sostegno tedesco alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, considerate dal Nicaragua come crimini di guerra e genocidio nei confronti dei palestinesi. Questa situazione giuridica emerge dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso ordini provvisori contro Israele, segnalando il rischio di violazione della Convenzione sul Genocidio del 1948. Il Nicaragua richiede alla Germania di interrompere tutte le forniture di armi a Israele e di riprendere i finanziamenti all'UNRWA, accusando Berlino di imporre una "punizione collettiva" inaccettabile. La peculiarità di questo caso risiede nella sua natura storica, essendo la prima volta che uno Stato viene processato per complicità in genocidio, ampliando il contesto legale per permettere a stati terzi di denunciare presunti genocidi in altre parti del mondo.
La questione sollevata dal Nicaragua contro la Germania si inserisce in un contesto più ampio di critica internazionale verso le politiche di sostegno a Israele. Nonostante la Germania abbia aumentato significativamente le sue esportazioni di armi verso Israele nel 2023, le ragioni politiche e procedurali escludono al momento azioni simili contro gli Stati Uniti, principale sostenitore di Israele. Gli esperti ritengono che le possibilità di successo della causa siano limitate, ma riconoscono che il processo fornisce una piattaforma importante per esercitare pressione politica. La discussione in tribunale si concentrerà probabilmente sulla situazione umanitaria a Gaza e sul sostegno tedesco a Israele, potendo portare a ulteriori critiche internazionali. Questo processo rappresenta un momento significativo nell'uso del diritto internazionale per affrontare questioni di diritti umani e conflitti armati, evidenziando il crescente ruolo della giustizia globale nel moderare le azioni degli stati.
Ursula von der Leyens schrecklich nette Familie
La famiglia terribilmente gentile di Ursula von der Leyen
Nel contesto delle elezioni europee, Ursula von der Leyen emerge come una figura centrale all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE), nonostante la percezione di alcuni membri che la vedono come una lontana parente più impegnata in iniziative estere, come il Green Deal, che in quelle interne al partito. La sua candidatura, sostenuta da un discorso che evoca il legame familiare e l'eredità politica del padre, evidenzia l'importanza di una visione unitaria per l'Europa, riflettendo l'idea di un'UE come grande famiglia. Nonostante le controversie, tra cui il dissenso dei conservatori francesi e l'esclusione di un significativo numero di delegati dalla votazione, von der Leyen ottiene l'80% dei voti espressi, segno di un ampio supporto all'interno del PPE, che la vede già come una leader capace di guidare l'UE verso obiettivi di libertà, pace e prosperità.
La campagna di von der Leyen, tuttavia, non è priva di sfide, in particolare per quanto riguarda le politiche migratorie e ambientali. Mentre la sua presa di posizione sull'Ucraina e la condanna di Putin riscuotono un ampio consenso, il dibattito sull'asilo e la proposta di esternalizzare le procedure di asilo a "paesi terzi sicuri" suscitano controversie. Quest'ultimo punto, in particolare, evidenzia una tensione tra la necessità di affrontare le preoccupazioni elettorali e il rispetto degli obblighi internazionali. Nonostante queste difficoltà, von der Leyen si posiziona come una candidata forte, supportata da un PPE che sotto la guida di Manfred Weber ha visto crescere la sua influenza all'interno dell'UE, confermando il ruolo del partito come pilastro centrale dell'Unione. La sua strategia, incentrata su temi di rinnovamento economico e solidarietà, mira a riconciliare le esigenze di innovazione con quelle della tradizione, in un equilibrio che sarà cruciale per il futuro dell'Europa.
Warum die Streiks nicht so schlimm sind
Perché gli scioperi non sono poi così gravi
In Germania, chi desiderava viaggiare nell'arco dell'ultima settimana si è trovato di fronte a scarse opzioni a causa di uno sciopero che ha coinvolto i principali mezzi di trasporto, lasciando come alternative il traffico su strade congestionate, la bicicletta o la marcia a piedi. Questo sciopero, che ha visto coinvolti Deutsche Bahn, Lufthansa e vari aeroporti, ha messo in luce un periodo di stallo che ha colpito non solo i trasporti ma anche l'efficienza politica, con il governo tedesco criticato per la sua paralisi dovuta a compromessi inefficaci tra i partiti SPD, Verdi e FDP. Questa situazione ha evocato commenti critici sulla Germania, percepita come una "repubblica di stagnazione", un netto contrasto con la sua reputazione storica di affidabilità e efficienza.
Nonostante le evidenti sfide poste dagli scioperi, l'impatto economico complessivo è stato minimale, con stime che indicano una perdita di soli 90 milioni di euro per giornata di sciopero nel settore ferroviario, una cifra che incide poco sul PIL nazionale. Tuttavia, la frustrazione dei viaggiatori è palpabile, specialmente con lo sciopero di 35 ore indetto dal sindacato dei macchinisti GDL, che ha causato notevoli disagi nei collegamenti ferroviari. Parallelamente, anche il settore aereo ha risentito di interruzioni dovute agli scioperi del personale di terra della Lufthansa. Malgrado ciò, vi è stata una leggera apertura verso una risoluzione, con le ferrovie tedesche che hanno invitato il sindacato GDL a riprendere le negoziazioni contrattuali, segnando forse l'inizio di un dialogo costruttivo.
Attivisti contro attivisti
In Brandeburgo, vicino alla Gigafactory di Tesla, ambientalisti hanno occupato una foresta per ostacolare l'espansione dell'impianto, allestendo un campo con tende e strutture sugli alberi. La protesta, iniziata da circa 80 attivisti di diversi gruppi dieci giorni fa, punta a far rispettare il risultato di un voto locale contro lo sviluppo proposto da Tesla, che includeva l'abbattimento di alberi per la costruzione di un asilo, magazzini e una stazione ferroviaria. Il sindaco ha assicurato che il piano di sviluppo non sarà presentato al consiglio comunale nella sua forma attuale. Tuttavia, l'azione degli attivisti è stata complicata da un incendio doloso a un traliccio dell'alta tensione vicino, attribuito al "Gruppo Vulcano", un'azione che ha messo in cattiva luce la protesta, portando a un rafforzamento della sorveglianza poliziesca e alla possibile revoca della tolleranza verso gli occupanti.
La critica degli attivisti si estende oltre la sola questione locale, focalizzandosi sull'impatto ambientale dell'estrazione delle materie prime necessarie per le batterie delle auto elettriche, come il litio e il cobalto, e sul consumo di acqua dello stabilimento, situato in una zona soggetta a siccità. Essi contestano il modello di business di Tesla, paragonandolo a quello delle compagnie petrolifere, per il suo approccio capitalista. Allo stesso tempo, alcuni attivisti, come quelli di "Robin Wood", si distanziano dalle azioni violente, sottolineando la natura non violenta della loro protesta. La speranza è di creare un nuovo simbolo di resistenza ecologica, benché la produzione di Tesla si differenzi dalla controversa estrazione di lignite, al centro di precedenti mobilitazioni ambientaliste in Germania. La comunità attivista, che include veterani di altre occupazioni forestali, si organizza in modo professionale, cercando di opporsi non solo a Tesla ma anche a una percezione più ampia del capitalismo, attraverso un'esistenza basata sulla collaborazione e sul supporto reciproco.
Handelsblatt
Wie bezahlbarer Wohnraum entstehen kann
Come si può creare uno spazio abitativo a prezzi accessibili
Nel contesto attuale, caratterizzato da normative stringenti, costi di costruzione in aumento e condizioni di finanziamento complesse, le aziende esplorano diverse soluzioni per rendere economicamente sostenibili i progetti di edilizia residenziale. Tilman Hickl, dirigente della H2i Asset Management GmbH, ha identificato in Baviera un modello efficace attraverso l'utilizzo del programma statale bavarese "Einkommensorientierte Förderung" (EOF), finalizzato alla realizzazione di alloggi accessibili per persone con redditi bassi e medi. Questo programma si distingue per offrire incentivi finanziari agli investitori, tra cui sussidi e prestiti a tassi agevolati, nonché supporto ai futuri inquilini tramite sussidi di affitto, calcolati sulla base della composizione familiare e del reddito.
Il governo bavarese mira ad attrarre investitori interessati a sviluppare progetti immobiliari inclusivi, offrendo loro un pacchetto di incentivi che include sovvenzioni generali e per la sostenibilità, oltre alla possibilità di accedere a due tipi di prestiti combinabili, focalizzati rispettivamente sulle caratteristiche dell'oggetto immobiliare e sulle condizioni di occupazione legate al reddito degli inquilini. Queste iniziative fanno parte di un'ampia strategia per stimolare la costruzione di nuove abitazioni e affrontare la riduzione degli investimenti nel settore edile, testimoniata dalla diminuzione del numero di nuovi alloggi realizzati rispetto all'obiettivo annuale. In risposta a queste sfide, il governo bavarese ha lanciato misure innovative, come il "Wohnbau-Booster" e il "Bayern-Darlehen", per sostenere la costruzione e l'acquisto di abitazioni, evidenziando l'impegno della regione nel promuovere soluzioni abitative accessibili e sostenibili.
Vier EFTA-Staaten schließen Freihandelsabkommen mit Indien
Quattro Stati dell'EFTA concludono un accordo di libero scambio con l'India
La recente firma di un accordo di libero scambio tra l'India e gli Stati della Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) - Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia - segna un importante traguardo nel panorama commerciale internazionale. Questo accordo, frutto di sedici anni di negoziati, testimonia l'impegno reciproco a ridurre le barriere commerciali, permettendo all'India di beneficiare di investimenti miliardari previsti per i prossimi quindici anni. La cerimonia di firma è stata accompagnata da messaggi video del Primo Ministro indiano Narendra Modi e della Presidente della Confederazione Svizzera Viola Amherd, sottolineando il significativo progresso raggiunto nelle relazioni bilaterali.
L'accordo presenta diversi vantaggi per i paesi EFTA, come l'eliminazione o la riduzione dei dazi doganali su una vasta gamma di prodotti industriali e, dopo un periodo transitorio, l'accesso senza dazi per alcuni prodotti agricoli al mercato indiano. Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità e allo sviluppo, con capitoli specifici volti a promuovere pratiche commerciali responsabili e investimenti mirati. Queste disposizioni riflettono un'ambizione comune di stimolare la crescita economica, pur tenendo conto delle esigenze ambientali e sociali. La ratifica dell'accordo, prevista entro il 2025 per la Svizzera, promette di rafforzare ulteriormente i legami economici tra le nazioni coinvolte, aggiungendosi ad una serie di accordi commerciali già in atto o in fase di finalizzazione con altri paesi.
Merz will KI-Gesichtserkennung bei Fahndung nach Extremisten zulassen
Merz vuole autorizzare il riconoscimento facciale dell'IA per la ricerca di estremisti
Friedrich Merz, presidente della CDU, ha sollevato la necessità di impiegare con maggiore determinazione le tecnologie moderne nella lotta contro l'estremismo. Ha espresso la sua opinione tramite una mail inviata ai suoi sostenitori, facendo riferimento alla manifestazione di supporto a Berlino per gli ex terroristi della RAF, sottolineando le restrizioni attuali nell'uso del software di riconoscimento facciale in Germania. Questo limite si applica anche ai software avanzati guidati dall'intelligenza artificiale per l'analisi del movimento e della postura del corpo, capaci di identificare criminali anche quando mascherati. Merz ha enfatizzato che il rispetto per i diritti civili non dovrebbe trasformarsi in una protezione per i criminali, inserendo tali metodi di riconoscimento tra gli strumenti legittimi nella lotta contro tutte le forme di radicalismo politico, sia di destra che di sinistra.
La cattura dell'ex terrorista della RAF, Daniela Klette, ha riacceso l'attenzione sul terrorismo di sinistra in Germania, un fenomeno ancora presente e in fase di rinnovamento secondo Merz. Ha evidenziato come, senza il supporto di una rete di complici a conoscenza della sua identità, Klette non sarebbe riuscita a rimanere nascosta per tanto tempo. Questo evento, insieme al fatto che altri due terroristi della RAF, Burkhard Garweg ed Ernst-Volker Wilhelm Staub, siano ancora in libertà dopo oltre trent'anni e possano contare su un consistente gruppo di sostenitori, genera inquietudine. Queste considerazioni emergono in un contesto in cui una manifestazione a Berlino ha visto la partecipazione di circa 600 persone in segno di solidarietà verso gli ex membri della RAF, sottolineando la persistente simpatia verso queste figure nell'ambiente tedesco.
Unternehmen unterschätzen die Gefahr durch Desinformation
Le aziende sottovalutano il pericolo della disinformazione
L'episodio della possibile fornitura di Taurus e l'ascesa della guerra ibrida sottolineano un pericolo sempre più pressante, evidenziato dal conflitto tra Russia e Ucraina e da attacchi informatici significativi come quelli al Bundestag nel 2015 e alla rete satellitare Viasat nel 2022. Sebbene le aziende abbiano iniziato a dare maggiore importanza alla cybersicurezza, formando il personale e investendo in software, la minaccia della disinformazione rimane sottovalutata. La disinformazione mira a creare instabilità non solo attaccando direttamente, ma anche alimentando discordia e insicurezza, un aspetto che molte imprese non considerano adeguatamente, pensando che tali attacchi mirino solo a questioni politiche o a grandi tematiche.
Una recente indagine della Fondazione Bertelsmann ha rivelato che, nonostante la preoccupazione generale dei tedeschi verso la disinformazione, soprattutto riguardo temi controversi come immigrazione, salute, guerra e crisi climatica, molte aziende si sentono erroneamente al sicuro, non riconoscendosi come potenziali bersagli. Tuttavia, casi di disinformazione, come la presunta epidemia di cimici a Parigi o false notizie riguardanti celebrità e vaccini, dimostrano che le aziende possono essere coinvolte, volenti o nolenti, in campagne di disinformazione. Pertanto, è fondamentale che imparino dalla gestione degli attacchi informatici adottando strategie di prevenzione, protezione e resilienza, anche se contro la disinformazione non esiste una soluzione software univoca. Le aziende devono educare i dipendenti e il pubblico sull'importanza di verificare le informazioni e prepararsi a rispondere efficacemente a possibili attacchi alla loro reputazione, investendo in strategie di comunicazione interne ed esterne prima che la crisi si manifesti.
Unternehmen können der AfD den Boden entziehen
Le aziende possono togliere terreno all'AfD
Nelle ultime settimane, diversi leader del mondo economico tedesco hanno preso posizione contro l'Alternative für Deutschland (AfD), evidenziando il rischio che rappresenta per il tessuto economico e sociale del paese. Figure di spicco come il CEO della Deutsche Bank, Christian Sewing, la presidente di IG-Metall, Christiane Benner, e il CEO di Bosch, Stefan Hartung, hanno sottolineato l'importanza della diversità, dell'apertura internazionale e dell'uguaglianza di opportunità per la forza innovativa della Germania, in un momento caratterizzato da una marcata carenza di manodopera qualificata. Questi dirigenti hanno riconosciuto la necessità di un impegno attivo all'interno delle loro aziende per preservare un ambiente di lavoro inclusivo e attrattivo per tutti i dipendenti, in un contesto dove il discorso politico si polarizza sempre più, specialmente tra i giovani lavoratori maschi, tendenti verso posizioni più conservatrici, rispetto alle loro coetanee femminili, che inclinano verso l'apertura e il liberalismo.
La situazione attuale mostra un'allarmante divisione generazionale e di genere nelle opinioni politiche, con un crescente numero di giovani uomini che si allontanano da principi di diversità e uguaglianza, mentre le giovani donne si mobilitano per l'eliminazione delle disuguaglianze. Questa divergenza richiede una riflessione approfondita sulle cause sottostanti e sulle strategie aziendali per contrastare narrazioni populiste e promuovere un cambio culturale verso maggiori responsabilità individuali, partecipazione e riduzione delle gerarchie. Le aziende, avendo il potenziale di influenzare ampie fasce della popolazione, devono assumersi la responsabilità di non fornire terreno fertile all'AfD, rafforzando l'autonomia e l'immagine moderna dei giovani uomini e posizionando figure femminili in ruoli chiave che incarnino e diffondano i valori di apertura e diversità.
Zweifel ausländischer Unternehmen an der politischen Stabilität Deutschlands wachsen
Le aziende straniere nutrono crescenti dubbi sulla stabilità politica della Germania
Le percezioni delle aziende straniere riguardo la stabilità politica della Germania si stanno modificando, segnalando una crescente insoddisfazione verso diversi aspetti del paese come sede d'investimento. Tradizionalmente, la Germania è stata considerata una roccaforte di stabilità politica, elemento chiave per attrarre conglomerati internazionali quali Apple, Nestlé, Sanofi e Toyota, soprattutto in un contesto europeo spesso segnato da populismo e protezionismo. Tuttavia, una recente analisi della società di consulenza KPMG rivela un calo significativo nella fiducia verso la stabilità politica tedesca; solo il 58% dei direttori finanziari interpellati considera la Germania tra i cinque paesi più stabili dell'Unione Europea, una netta diminuzione rispetto all'80% di due anni fa. Questo mutamento di percezione è accentuato dalla critica verso la capacità del paese di rispondere alle esigenze degli investitori internazionali, posizionandosi malamente in termini di attrattiva e reattività alle dinamiche del mercato globale.
La Germania affronta sfide significative che minacciano il suo appeal come destinazione d'investimento. Le lamentele comprendono una burocrazia eccessiva, un'infrastruttura digitale obsoleta, costi energetici proibitivi e un carico fiscale elevato, fattori che concorrono a deteriorare la sua immagine presso le imprese straniere. In parallelo, la Germania affronta critiche interne e internazionali per il suo approccio alla digitalizzazione, alla gestione dell'energia e alla mancanza di forza lavoro qualificata, ulteriori dimostrazioni di un contesto in evoluzione che richiede azioni decise per mantenere e migliorare l'attrattività del paese come luogo d'investimento globale. La Germania è esortata a ridurre la burocrazia, a migliorare l'integrazione di lavoratori qualificati stranieri e a investire in tecnologie future per rafforzare la sua posizione competitiva.
EU-Staaten stimmen für Verbot von Produkten aus Zwangsarbeit – trotz deutscher Enthaltung
Gli Stati dell'UE votano a favore del divieto di prodotti provenienti dal lavoro forzato, nonostante l'astensione della Germania
Recentemente, gli Stati membri dell'Unione Europea hanno votato a favore del divieto di prodotti derivanti da lavoro forzato, nonostante l'astensione della Germania. Questa decisione segue un'altra votazione in cui Germania e Francia furono sopraffatte riguardo alle direttive sul lavoro tramite piattaforma. La divisione interna della Germania, con SPD e Verdi favorevoli alla regolamentazione dell'UE contro il lavoro forzato e il FDP contrario per timori di un onere burocratico eccessivo per le aziende, ha portato alla sua astensione. Nonostante ciò, la maggioranza qualificata necessaria è stata raggiunta nel Consiglio dell'UE. Recentemente, la Germania ha mostrato una crescente tendenza a opporsi a tali legislazioni, ma questa resistenza sta perdendo efficacia, e si teme che potrebbe essere sopraffatta anche in future direttive, come quella sulle catene di fornitura.
L'approvazione del divieto di prodotti derivanti da lavoro forzato è vista come un forte messaggio contro la violazione dei diritti umani e la dignità. La direttiva sulle catene di fornitura mira ad ampliare la responsabilità delle aziende nell'assicurare che la loro produzione non implichi lavoro forzato, con Belgio che gioca un ruolo chiave nel promuoverne l'adozione prima delle elezioni europee. Anche aziende tedesche, come Volkswagen e BASF, si trovano sotto scrutinio per presunti legami con pratiche di lavoro forzato, evidenziando la rilevanza globale e l'urgenza di regolamentazioni efficaci.
So steht es um die deutsche Stahlindustrie
Lo stato dell'industria siderurgica tedesca
La crisi attanaglia la industria dell’acciaio tedesca, alle prese con costi energetici elevati, mancanza di ordini e una concorrenza asiatica sempre più agguerrita. Il 2023 si è rivelato l'anno di minore produzione dalla crisi finanziaria, con un volume di mercato ridotto a circa 29 milioni di tonnellate, il più basso degli ultimi quindici anni. Bernhard Osburg, CEO della divisione europea di ThyssenKrupp, ha descritto questo periodo come il più difficile da decenni. Contemporaneamente, l'industria è chiamata a un'impegnativa transizione verso la produzione di acciaio completamente neutra dal punto di vista climatico entro il 2050, per la quale il Ministro dell'Economia Robert Habeck ha già distribuito sette miliardi di euro in sussidi, con una pianificazione che arriva a 23 miliardi entro il 2041.
Il dibattito si concentra sulle sfide immediati legate al contesto economico sfavorevole e quelle a medio termine legate alla struttura aziendale, discutendo la necessità e l'efficacia delle ingenti sovvenzioni statali. Esperti come Jens Südekum sottolineano la possibilità di un futuro per l'acciaio verde in Germania, nonostante non possa essere finanziato solo con aiuti pubblici. La recente iniziativa governativa di sostenere la decarbonizzazione dell'industria pesante testimonia un passo significativo verso il sostegno dell'industria, mentre si levano voci che mettono in discussione la necessità di mantenere le attuali capacità produttive, suggerendo alternative come l'importazione di acciaio verde da altre regioni. Tuttavia, il mantenimento di una solida industria siderurgica nazionale è visto come essenziale per la sicurezza delle catene di approvvigionamento in settori chiave come quello automobilistico, evidenziando l'importanza strategica dell'acciaio tedesco non solo per l'economia interna ma anche per il suo ruolo nell'export e nella sostenibilità occupazionale.
Ausländische Investoren kaufen weniger deutsche Tech-Start-ups
Gli investitori stranieri acquistano meno start-up tecnologiche tedesche
Nel corso dell'ultimo anno, si è registrata una diminuzione del 25% nelle acquisizioni di start-up tecnologiche tedesche da parte di investitori internazionali, scendendo a 152 transazioni. Questo calo segue un anno record nel 2022 e si estende anche al capitale di crescita fornito alle giovani imprese, segnando un periodo di maggiore prudenza da parte degli investitori. Secondo Thomas Prüver, partner di EY, il 2023 è stato un anno di crisi per molte start-up, con una riduzione del volume di finanziamento di quasi due terzi in due anni. Le prospettive per l'anno in corso non sembrano promettenti, prevedendo ulteriori difficoltà nel mercato delle start-up a causa di tassi di interesse elevati, crisi geopolitiche e incertezze generali nel mercato. In precedenza, l'ambiente di tassi negativi spingeva gli investitori a investire rapidamente il loro capitale, ma oggi, con maggiori alternative di investimento, si osserva una concentrazione su meno settori industriali.
Il declino degli investimenti ha avuto impatti significativi sulle giovani imprese, obbligandole a ridimensionare le strategie di crescita e concentrarsi sull'aumento della profittabilità. La vecchia mentalità incentrata esclusivamente sul "crescere, crescere, crescere" non è più sostenibile, richiedendo un cambio di cultura verso un'imprenditorialità più tradizionale. Questo focus sulla redditività potrebbe portare a una maggiore professionalizzazione dell'ecosistema delle start-up, con effetti positivi a medio termine. In particolare, gli investitori nordamericani hanno ridotto significativamente le loro acquisizioni in Germania, influenzati anche dal Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti. D'altra parte, gli investitori tedeschi hanno aumentato le loro acquisizioni, sfruttando la loro conoscenza del mercato locale per concludere affari vantaggiosi. Nonostante la diminuzione generale degli investimenti, settori come le tecnologie pulite e l'intelligenza artificiale continuano ad attrarre finanziamenti significativi, indicando un cambio di focus all'interno del panorama degli investimenti.
Kampfjet F-35 als Atomwaffenträger zertifiziert
Il caccia F-35 è certificato come vettore di armi nucleari
La Bundeswehr potrà impiegare il jet da combattimento F-35, prodotto dall'azienda statunitense Lockheed Martin, come vettore di armi nucleari, avendo ottenuto la necessaria certificazione per operazioni nucleari già nell'ottobre dell'anno scorso. Tale affermazione è stata confermata da un portavoce del F-35 Joint Program Office al servizio di notizie di settore "Breaking Defense", anticipando le aspettative iniziali che prevedevano il gennaio 2024 come termine per tale certificazione. La Germania prevede l'acquisto di 35 aerei di questo tipo, con un investimento complessivo di circa dieci miliardi di euro, che comprende costi di manutenzione, pacchetti di pezzi di ricambio e armamento. I preparativi sono in corso nella base aerea di Büchel, in Renania-Palatinato, per la loro stazionamento, dove si prevede la conservazione di armi nucleari americane.
Nel contesto della "condivisione nucleare" NATO, che mira a coinvolgere gli stati membri senza arsenali nucleari propri nella pianificazione e potenziale impiego di tali armamenti come parte della strategia di deterrenza, i F-35 sono destinati a rimpiazzare i Tornado attualmente in uso e certificati per tale ruolo. Il F-35 rappresenta il primo jet da combattimento di quinta generazione certificato per missioni sia convenzionali sia nucleari, grazie anche alle sue caratteristiche di "invisibilità" al radar. Oltre alla Germania, altri paesi NATO europei come il Regno Unito, l'Italia e la Polonia, tra gli altri, hanno adottato o pianificano di acquisire il F-35, con il coinvolgimento del produttore di armamenti tedesco Rheinmetall nella produzione delle unità destinate alla Germania. La consegna dei F-35 destinati alla Bundeswehr è prevista a partire dal 2026, con un iniziale stazionamento negli Stati Uniti per la formazione dei piloti tedeschi.
Deutschland ist nicht auf das Altern der Gesellschaft vorbereitet
La Germania non è pronta per una società che invecchia
La Germania affronta significative sfide finanziarie dovute all'invecchiamento della sua popolazione, una situazione che, secondo le proiezioni, porterà a lungo termine a gravi squilibri nelle finanze pubbliche se non verranno attuate riforme strutturali profonde. Il rapporto sull'adeguatezza finanziaria del Ministero delle Finanze tedesco, elaborato sulla base di valutazioni di esperti esterni e considerato un sistema di allarme precoce per la sostenibilità delle finanze statali, evidenzia un peggioramento della preparazione finanziaria del paese all'invecchiamento demografico. Questo documento, che tralascia ulteriori fattori di pressione come il cambiamento climatico e potenziali crisi future, mette in luce come l'aumento della spesa per pensioni, sanità, assistenza e famiglia, in relazione al PIL, potrebbe aggravare significativamente il bilancio statale nei prossimi decenni.
Il rapporto prevede un aumento del rapporto debito/PIL, ponendo in evidenza una "lacuna di sostenibilità" che, a seconda degli scenari, richiederebbe correzioni sostanziali nelle politiche di spesa o di entrata dello stato. Nel contesto di tali sfide, il Ministro delle Finanze Christian Lindner propone un approccio multidimensionale per garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine, includendo l'introduzione di una componente di mercato nel sistema pensionistico, la riflessione su un'estensione dell'età lavorativa e il miglioramento dell'attrattiva della Germania per i lavoratori qualificati stranieri. Lindner sottolinea inoltre l'importanza di stimolare la crescita economica attraverso un programma immediato volto a rivitalizzare l'economia tedesca, sottolineando il ruolo critico di riforme strutturali ampie per affrontare le prospettive demografiche in cambiamento e mantenere la stabilità finanziaria del paese.
Hapag-Lloyd warnt vor Milliardenverlust und kürzt Dividende stark
Hapag-Lloyd avverte di una perdita miliardaria e taglia drasticamente il dividendo
La situazione finanziaria della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd appare critica, con proiezioni per il 2024 che indicano la possibilità di un deficit fino a un miliardo di euro, a fronte di un contesto economico e politico definito volatile e sfidante dal CEO Rolf Habben Jansen. Tale instabilità è aggravata dagli attacchi ai percorsi marittimi, in particolare nella zona del Mar Rosso, che rendono incerta la previsione degli affari nel settore. Nel quarto trimestre del 2023, la compagnia ha registrato una perdita operativa, la prima dal 2016, attribuita agli attacchi dei ribelli Huthi in Yemen.
In risposta alla drastica riduzione dei profitti, Hapag-Lloyd ha deciso di ridurre notevolmente la sua dividendo, passando da 63 euro per azione nel 2022 a 9,25 euro. Questa misura si riflette in una distribuzione totale di 1,6 miliardi di euro, circa la metà dell'utile netto, influenzando negativamente il prezzo delle azioni. Analogamente, anche la concorrente danese Maersk ha segnalato una performance deludente nel quarto trimestre del 2023, evidenziando un calo generale nella redditività del settore marittimo. I continui attacchi nel Mar Rosso hanno inizialmente raddoppiato le tariffe di spedizione a livello globale, ma l'incremento della capacità della flotta e una domanda inferiore alle attese hanno portato a una riduzione delle tariffe di spedizione dall'inizio dell'anno. Nonostante un incremento del 57% rispetto a metà novembre, le prospettive rimangono sfavorevoli, con un'aspettativa di ulteriore calo delle tariffe nel 2024 a causa di un aumento della capacità della flotta non accompagnato da un corrispondente aumento dei volumi di trasporto.
Krankenhäuser fordern dringende Finanzspritze
Gli ospedali chiedono un'iniezione finanziaria urgente
Le cliniche tedesche stanno attraversando un periodo di crisi finanziaria senza precedenti, sollecitando interventi urgenti da parte del Ministro della Salute Federale, Karl Lauterbach, per prevenire ulteriori fallimenti e riduzioni dei servizi sanitari. Gerald Gaß, presidente della Federazione degli Ospedali Tedeschi, ha sottolineato in un incontro a Berlino la mancanza di 500 milioni di euro al mese per le strutture sanitarie, evidenziando il rischio di superare il record negativo di insolvenze registrato l'anno precedente. La situazione è aggravata dall'inflazione seguita all'attacco russo all'Ucraina, costringendo gli ospedali a adottare misure di austerity severa, come la riduzione del personale e la chiusura di reparti e sedi.
In vista di un importante voto al Bundesrat previsto per il 22 marzo, il settore richiede modifiche legislative che includano l'aumento delle basi di calcolo per i compensi ospedalieri. Parallelamente, è in programma una campagna di sensibilizzazione tramite l'uso di manifesti negli ospedali, criticata duramente da Lauterbach su una piattaforma social, dove ha accusato gli organizzatori di condurre una campagna diffamatoria a livello personale, comparabile, secondo il Ministro, alle tattiche dell'AfD. Gaß ha replicato a queste accuse, respingendo qualsiasi parallelo con l'argomentazione dell'AfD e sostenendo che tali critiche mirano a delegittimare e isolare le voci critiche verso la politica sanitaria attuale.
Rüstungskonzern macht Rekordumsatz und erwartet weiteren Sprung
Il gruppo della difesa raggiunge un fatturato record e prevede un ulteriore balzo in avanti
Rheinmetall, azienda tedesca operante nel settore della difesa, ha registrato un incremento significativo delle proprie attività, principalmente attribuibile alla vendita di carri armati e munizioni. Parallelamente, la divisione civile del gruppo, che produce principalmente per l'industria automobilistica, ha visto un calo di rilevanza. Le azioni di Rheinmetall hanno registrato un'impennata, quintuplicando il loro valore dal 2022, testimoniando un momento particolarmente favorevole per l'industria della difesa in Europa, spinta dall'aumento delle spese militari da parte degli stati membri della NATO.
Il settore delle munizioni, in particolare, ha visto una crescita esponenziale, con Rheinmetall che, grazie all'acquisizione dello specialista spagnolo di munizioni Expal, è diventato il maggior produttore mondiale di munizioni d'artiglieria. L'azienda sta espandendo significativamente la sua capacità produttiva, prevedendo l'apertura di nuovi impianti in Ucraina e Lituania, con l'obiettivo di raggiungere una produzione annuale fino a 1,1 milioni di granate d'artiglieria. Queste mosse strategiche posizionano Rheinmetall per sfruttare una domanda crescente in questo settore, anticipando un ulteriore incremento del fatturato per i prossimi anni, con proiezioni che prevedono un aumento fino a 10 miliardi di euro nel solo anno corrente e obiettivi a medio termine tra i 13 e i 14 miliardi di euro annui, sottolineando l'importanza strategica delle operazioni in Ucraina e l'interesse verso il mercato nordamericano attraverso partecipazioni a gare d'appalto e potenziali acquisizioni.
Haben sich Lebensmittelkonzerne an den Preiserhöhungen bereichert?
Le aziende alimentari si sono arricchite con l'aumento dei prezzi?
Nel contesto economico attuale, caratterizzato da un incremento notevole dei prezzi al consumo, sorge il dibattito sull'ipotesi che le aziende possano aver approfittato delle circostanze per aumentare i prezzi ben oltre il necessario a coprire i costi aumentati di energia, materie prime e logistica. Questo fenomeno è osservabile in vari settori, con aziende di rilievo come Coca-Cola, Henkel, Mondelez e Nestlé che hanno significativamente aumentato i prezzi dei loro prodotti. Tali aumenti, che vanno dal 19% al 29% rispetto al 2020, hanno alimentato le critiche da parte di figure influenti, come il CEO di Edeka e la presidente della Banca Centrale Europea, che accusano le aziende di una certa "avidità" nel gestire le politiche di prezzo. D'altro canto, le aziende sostengono di aver reagito a un aumento dei costi senza precedenti, dovuto in parte alla pandemia e alle tensioni geopolitiche.
Analizzando più a fondo la situazione finanziaria delle aziende, emerge un quadro più complesso. Sebbene gli utili aziendali siano effettivamente aumentati, con alcune aziende che registrano incrementi significativi rispetto al 2020, attribuire tali risultati esclusivamente a politiche di prezzo "golose" sarebbe riduttivo. Le aziende, infatti, hanno risposto alle sfide economiche non solo con aumenti di prezzo, ma anche attraverso misure di efficienza e ristrutturazioni strategiche. Ad esempio, Coca-Cola ha aumentato il proprio volume di vendite e Beiersdorf ha riposizionato la sua offerta verso prodotti più redditizi. Queste azioni dimostrano un comportamento economico razionale piuttosto che una pura ricerca di profitto. Tuttavia, l'aumento dei prezzi comporta rischi, poiché i consumatori, pressati da costi di vita in crescita, potrebbero preferire marche più economiche, influenzando così le dinamiche di mercato e la concorrenza.
Vonovia schreibt über sechs Milliarden Euro Verlust
Vonovia registra una perdita di oltre sei miliardi di euro
Vonovia, il maggiore colosso immobiliare tedesco, attraversa un periodo di turbolenza evidenziato da una perdita di oltre sei miliardi di euro, riflettendo gli effetti della crisi immobiliare su scala nazionale, caratterizzata da un calo dei prezzi degli immobili e costi di costruzione elevati. Tuttavia, l'azienda sembra intravedere segnali di ripresa, come testimoniato dall'ottimismo cauto del CEO Rolf Buch, il quale evidenzia una stabilizzazione del mercato e prevede tempi migliori. Nonostante le sfide, Vonovia ha deciso di aumentare la dividend payout ai suoi azionisti, indicando un atteggiamento positivo verso il futuro. L'anno scorso, l'azienda aveva ridotto significativamente gli investimenti, effettuato ingenti svalutazioni sul suo portafoglio immobiliare e dimezzato la dividenda, segnando una fase di contrazione nella sua attività.
Sul fronte dei rendimenti, Vonovia ha annunciato un leggero aumento della dividend per il 2023, nonostante le aspettative degli analisti fossero leggermente superiori. Questo incremento segue un periodo di tagli dovuti alle difficoltà di mercato, ma rimane inferiore ai livelli di payout degli anni precedenti. La politica di dividendi futura sarà legata più strettamente ai risultati operativi e al flusso di cassa libero, mirando a un equilibrio tra la partecipazione degli azionisti al core business e la sostenibilità finanziaria degli investimenti dell'azienda. Parallelamente, si assiste a un incremento delle rendite locative, stimolate da un mercato in tensione, che potrebbe ulteriormente pressurizzare il settore abitativo nelle metropoli tedesche, nonostante la positiva performance aziendale. La strategia di Vonovia e le sue prospettive future riflettono quindi un equilibrio tra la gestione delle sfide correnti e la pianificazione per una crescita sostenibile.