Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Frankfurter Allgemaine
Tutto è bene quel che finisce bene?
Un anno fa, l'ultima trilogia di centrali nucleari in Germania ha concluso la sua attività, segnando la fine di un'era decennale caratterizzata dalla graduale cessazione dell'energia nucleare nel paese. Questo evento è considerato un successo dal governo federale, che osserva miglioramenti significativi nel panorama energetico nazionale. In particolare, l'approvvigionamento energetico è rimasto stabile, i prezzi dell'energia elettrica hanno mostrato una riduzione notevole e le emissioni di CO2 sono diminuite, segno evidente di un avanzamento verso una politica energetica più sostenibile e responsabile. Sebbene l'abbandono dell'energia nucleare sia stato originariamente programmato per il 2011, una crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina ha ritardato l'ultima fase di dismissione fino al 15 aprile 2023, momento in cui è stato possibile procedere con sicurezza.
Nonostante le statistiche positive fornite dal Ministero, il ritiro dal nucleare ha portato a una netta diminuzione nella produzione di energia elettrica, con una conseguente maggiore dipendenza dalle importazioni di elettricità. Tali importazioni hanno avuto luogo principalmente da paesi che offrono tariffe più vantaggiose, come evidenziato da uno studio commissionato da Green Planet Energy e Greenpeace. Se da un lato ciò ha permesso di mantenere i prezzi contenuti e di ridurre le emissioni di CO2, dall'altro ha sollevato dubbi sull'autosufficienza energetica della Germania a lungo termine. La Corte dei Conti ha espresso preoccupazioni riguardo la sostenibilità di tale modello, evidenziando potenziali aumenti futuri nei prezzi dell'elettricità e una possibile insufficienza delle infrastrutture necessarie per supportare un sistema energetico basato sulle rinnovabili. In questo contesto, la chiusura delle centrali nucleari pone sfide significative ma anche opportunità per una transizione energetica più verde e sostenibile.
„Das Goldene Zeitalter der amerikanischen Juden geht zu Ende“
“L’età dell’oro degli ebrei americani sta volgendo al termine”.
Negli Stati Uniti, la comunità ebraica si confronta con una crescente crisi identitaria e politica, accentuata dal crescente antisemitismo sia di destra che di sinistra e dagli eventi geopolitici recenti, come il conflitto a Gaza. Tradizionalmente, gli ebrei americani hanno sostenuto il partito Democratico e mantenuto una lealtà critica verso Israele, ma queste certezze stanno venendo meno. L'articolo di Franklin Foer descrive un'epoca passata come un'età d'oro per gli ebrei americani, un periodo di fiorente partecipazione culturale e sociale e di forte influenza nel definire il liberalismo americano. Personaggi come Ralph Lauren, Ruth Westheimer, Elie Wiesel e la serie televisiva "Seinfeld" rappresentano simboli di questo periodo. Tuttavia, la definizione stessa di "liberalismo" è sotto attacco, erosa dall'estremismo sia da destra che da sinistra.
Il dibattito si è intensificato a seguito di incidenti di violenza e di marcato antisemitismo, come le aggressioni verbali e fisiche nei confronti delle comunità ebraiche e le critiche a Israele, che alcuni ora definiscono uno "stato di apartheid". Queste tensioni riflettono un profondo ripensamento della relazione tra ebrei americani e il sionismo, spingendo alcuni a riconsiderare il loro allineamento politico tradizionale. Peter Beinart e altri intellettuali suggeriscono che gli ebrei dovrebbero privilegiare i loro ideali liberali e di sinistra rispetto alla precedente solidarietà automatica con Israele. La situazione è complicata ulteriormente dal supporto di alcune figure politiche come Donald Trump a politiche che potrebbero sembrare favorevoli a Israele, ma che allo stesso tempo alienano una parte degli ebrei americani. In un contesto di crescente polarizzazione, la comunità ebraica americana si trova a un bivio, costretta a definire nuove coordinate per il suo futuro politico e sociale.
Mächtiges Klageinstrument für Klimaschützer
Potente strumento legale per i difensori del clima
Recentemente, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha emesso una sentenza di significativa rilevanza, per la prima volta condannando uno Stato membro, la Svizzera, per inadeguatezza delle sue misure a protezione del clima. Tale decisione non solo sottolinea l'insufficienza delle politiche attuate, ma estende l'interpretazione dell'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, includendo il diritto alla protezione dai cambiamenti climatici gravi. I giudici hanno istituito un nuovo strumento legale, consentendo alle associazioni di avviare azioni di difesa collettiva, e hanno imposto agli Stati un obiettivo ambizioso di raggiungere la neutralità delle emissioni entro i prossimi tre decenni. La sentenza segna quindi un cambiamento paradigmatico nell'approccio giuridico verso la crisi climatica, esigendo dai paesi aderenti alla Convenzione un impegno più concreto e misurabile.
Sebbene la sentenza abbia un effetto diretto solo sulla Svizzera, essa orienta potenzialmente la giurisprudenza degli altri Stati membri, spingendoli a rivedere le loro politiche per evitare future condanne. Tuttavia, emergono critiche e perplessità circa la legittimità delle azioni collettive, in particolare sul fatto che le associazioni possano rappresentare interessi collettivi senza che i loro membri detengano uno status diretto di vittima. In Germania, la situazione è ulteriormente complicata: se da un lato la Corte costituzionale federale aveva già riconosciuto l'urgenza di politiche climatiche efficaci, dall'altro la nuova normativa di Strasburgo potrebbe non avere un impatto immediato, benché sottolinei la necessità di una tutela più rigorosa e costringa il legislatore a eventuali aggiustamenti normativi futuri. In tale contesto, si prospetta un dibattito intenso sulle modalità di adeguamento legislativo e sulla validità giuridica delle nuove forme di azione legale per la tutela del clima.
Deutlich mehr Straftaten gegen Amtsträger angezeigt
Denunciati un numero significativamente maggiore di reati contro pubblici ufficiali
Nel corso dell'ultimo anno, si è registrato un marcato aumento delle denunce di reati contro funzionari pubblici e politici in Baden-Württemberg, con un incremento del 40% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un totale di 540 episodi. La maggior parte di questi delitti consiste in insulti, molti dei quali si sono verificati online, dove il numero di attacchi è quasi raddoppiato rispetto al 2022. Nonostante la prevalenza di aggressioni verbali, gli attacchi fisici rimangono relativamente rari, con soltanto due episodi di violenza fisica registrati nel corso dell'anno. Il fenomeno si riconduce anche a un cambiamento nel comportamento di denuncia, suggerendo un maggiore riconoscimento e segnalazione di tali atti.
Le statistiche mostrano anche un allarmante aumento di aggressioni mirate a rappresentanti di specifici partiti politici, con un numero particolarmente elevato di attacchi diretti contro membri dei Verdi, seguiti da SPD e FDP. Questa ondata di criminalità politica ha suscitato una risposta decisa da parte del ministro dell'interno Thomas Strobl, che ha enfatizzato l'inaccettabilità di ostacolare l'esercizio delle libertà fondamentali dei partiti e dei loro affiliati mediante atti di odio e violenza. In un caso di particolare gravità, le indagini relative a un attacco armato contro un politico locale della FDP sono state sospese dopo oltre un anno senza risultati concluenti, sebbene si continui a investigare alla luce di nuove possibili scoperte. Questi eventi hanno provocato una profonda inquietudine sia nella comunità locale che nei circoli politici.
Scholz macht sich für Handel mit China stark
Scholz è impegnato nel commercio con la Cina
Nel corso del suo viaggio in Cina, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha manifestato una netta preferenza per una politica di mercati aperti, opponendosi a qualsiasi forma di protezionismo e favorendo l'ingresso delle auto elettriche cinesi sul mercato tedesco. Tale atteggiamento segna una significativa deviazione dalle politiche di de-risking precedentemente promosse da Scholz stesso, sottolineando un ridotto focus sulla diminuzione delle dipendenze economiche dalla Cina. Questo cambio di direzione si distacca anche dalle politiche dei partner di coalizione e di altri attori internazionali che, in seguito agli eventi in Ucraina e alle crisi nelle catene di approvvigionamento, spingono per una maggiore indipendenza dalla Cina. Durante il suo discorso a Shanghai, Scholz ha enfatizzato l'importanza della competitività globale per l'economia tedesca, rappresentata simbolicamente dallo skyline della metropoli.
Proseguendo nel suo viaggio, Scholz ha ricevuto ampi consensi dalla comunità imprenditoriale tedesca, che tende a vedere con occhi più favorevoli le interazioni commerciali con la Cina, a differenza delle posizioni più caute di altri paesi come gli Stati Uniti, la Francia e l'UE, quest'ultima attualmente impegnata in indagini sui sussidi alle auto elettriche cinesi. La visita ha incluso tappe significative come gli stabilimenti Bosch a Chongqing e un centro di innovazione di Covestro, con Scholz che ha sottolineato la necessità di agire da una "posizione di competitività sicura di sé".
Süddeutsche Zeitung
Per favore paga
Da un anno a questa parte, tutte le centrali nucleari tedesche sono state disattivate, eppure la Germania continua a sostenersi. Questo evento segna il termine di un'epoca di 66 anni durante la quale l'energia nucleare ha fornito centinaia di miliardi di kilowattora all'economia tedesca, lasciando in eredità una quantità significativa di scorie radioattive per le quali non è ancora stato individuato un deposito definitivo. Alcuni membri del panorama politico tedesco, tra cui il cancelliere Olaf Scholz, hanno definito la questione nucleare un "cavallo morto", tuttavia partiti come la CDU e la CSU propongono una rinnovata apertura verso l'energia nucleare, citando l'attuale assenza di alternative immediate quali la fusione nucleare. La controversia sull'abbandono del nucleare, vista da alcuni come una catastrofe energetica, emerge come un elemento di un più ampio dibattito culturale che persiste nonostante il contributo energetico relativamente minore dell'atomo.
In questo contesto di acceso dibattito, Bruno Burger, scienziato del Fraunhofer Institute, si impegna a chiarire con dati oggettivi la realtà dell'approvvigionamento energetico tedesco. Dall'angolo sud-occidentale della Germania, Burger analizza e pubblica informazioni dettagliate sulle dinamiche energetiche del paese, contrapponendo fatti a dichiarazioni politiche spesso fuorvianti. Nonostante il suo lavoro accurato, la disinformazione rimane un avversario tenace, come dimostrato dalle recenti critiche al governo tedesco relative all'aumento delle emissioni di CO₂ e al prezzo dell'elettricità, spesso basate su interpretazioni errate o manipolate dei dati. Burger continua la sua missione informativa, promuovendo un'energia più pulita e sostenibile, evidenziando come, nonostante la cessazione dell'attività nucleare, la Germania abbia registrato un incremento significativo della quota di energie rinnovabili nella sua produzione elettrica.
Poi se ne sono andati
In Germania, la questione dell'abbandono scolastico rappresenta una sfida significativa per la società e l'economia, con circa 50.000 giovani che ogni anno lasciano il sistema educativo senza un titolo di studio. Questa situazione si traduce non solo in un crescente divario tra la domanda di lavoratori qualificati e l'offerta di tirocinanti, ma anche in un aumento del tasso di disoccupazione, particolarmente elevato tra le donne. In risposta a questa problematica, il Land Sassonia-Anhalt ha implementato il "apprendimento produttivo", un'iniziativa mirata a prevenire l'abbandono scolastico precoce offrendo ai giovani esperienze di lavoro pratiche. Questo approccio si è rivelato efficace, con una percentuale significativa di partecipanti che riesce a diplomarsi, come dimostra il caso di Leon, un ragazzo che, nonostante le difficoltà scolastiche, ha trovato una nuova motivazione e direzione grazie a questo programma.
Parallelamente, il caso di Dennis Deuse evidenzia le gravi conseguenze a lungo termine dell'abbandono scolastico. Dopo aver lasciato la scuola senza un diploma di maturità, Deuse ha affrontato numerose difficoltà nel mercato del lavoro, compreso un periodo di disoccupazione prolungato. Il suo racconto sottolinea l'importanza di un sistema educativo che non solo eviti la perdita di giovani talenti, ma che offra anche opportunità concrete di rientro nel mercato del lavoro a chi ha abbandonato gli studi. I progetti come quello in Sassonia-Anhalt e le iniziative di alcune aziende, che aprono opportunità lavorative anche a chi non possiede qualifiche formali, rappresentano passi importanti verso un sistema più inclusivo e capace di valorizzare ogni potenziale individuale, evitando così il circolo vizioso di bassi salari e povertà che si perpetua con l'abbandono scolastico.
Handelblatt
Löhne im Osten mehr als 20 Prozent unter Niveau des Westens
I salari nell'Est sono inferiori di oltre il 20 per cento rispetto a quelli dell'Ovest
Il rapporto del 2023 dell'Ufficio federale di statistica conferma che i salari nell'Est della Germania rimangono in media inferiori a quelli dell'Ovest. Secondo il report, i lavoratori a tempo pieno nell'Est guadagnano in media 48.023 euro lordi all'anno, circa 12.775 euro in meno rispetto ai loro omologhi dell'Ovest, dove il salario medio è di 60.798 euro, indicando un divario del 21%.
I dati mostrano che i salari più alti sono stati pagati in Assia (67.013 euro all'anno), mentre i più bassi in Sassonia-Anhalt (47.002 euro). In termini regionali, la Sassonia si posiziona al primo posto nell'Est con 48.849 euro annui, mentre lo Schleswig-Holstein si colloca all'ultimo posto nell'Ovest con una media di 53.340 euro. Sebbene il salario medio nazionale sia aumentato di circa cinque percento, il divario salariale tra Est e Ovest si è ridotto solo leggermente.
Irans Angriff auf Israel überschattet Scholz-Besuch in China
L'attacco dell'Iran a Israele mette in ombra la visita di Scholz in Cina
Il viaggio del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina, con l'obiettivo di rafforzare i rapporti commerciali e diplomatici tra i due paesi, è stato compromesso dall'attacco dell'Iran a Israele, che ha generato una crisi regionale. Nonostante gli sforzi per mantenere il focus sulle relazioni tra Germania e Cina, il contesto internazionale ha gravato sul programma previsto. Scholz ha condannato fermamente l'attacco iraniano e ha ribadito il sostegno della Germania a Israele, evidenziando la preoccupazione per una possibile escalation dei conflitti in Medio Oriente.
La tensione geopolitica ha richiesto un'immediata reazione da parte del governo tedesco, che ha convocato un'unità di crisi a Berlino per affrontare la situazione. Tuttavia, il viaggio di Scholz in Cina ha mantenuto il suo corso, con alcuni cambiamenti nel programma previsto. Mentre la delegazione tedesca esplorava le opportunità di cooperazione economica con la Cina, i leader politici in Germania sollecitavano il Cancelliere a coinvolgere il governo cinese nella ricerca di una soluzione per calmare le tensioni in Medio Oriente.
Deutschland droht bei digitalen Patenten weltweit den Anschluss zu verlieren
La Germania rischia di perdere i brevetti digitali a livello mondiale
La ricerca condotta dall'Istituto Econsight per conto dell'Associazione dell'Economia Bavarese evidenzia la crescente difficoltà della Germania nel mantenere il passo con la leadership mondiale nelle tecnologie digitali. La relativa debolezza nel campo dei brevetti digitali, contrariamente alla buona posizione in altri settori, evidenzia una lacuna significativa nel panorama internazionale, con la Germania classificata al quinto posto per la quantità di brevetti di rilievo nel settore digitale, mentre gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone occupano le prime posizioni.
Il rapporto sottolinea la necessità per la Germania di adottare politiche di posizionamento che ne migliorino la competitività nelle tecnologie del futuro. Anche se il paese mantiene una forte presenza in settori industriali tradizionali, come la produzione di sensori e la produzione di vaccini, la sua posizione nei settori digitali è in declino, con la Cina che emerge come un concorrente sempre più forte. La crescita esponenziale dei brevetti digitali cinesi mette in evidenza la necessità per la Germania di riorientare i propri investimenti verso tecnologie innovative, come l'intelligenza artificiale e la produzione di chip, per non rischiare di perdere il proprio ruolo nel panorama tecnologico globale.
Palantir boomt in den USA – und tut sich in Deutschland schwer
Palantir è in piena espansione negli Stati Uniti e in difficoltà in Germania
L'adozione del software Palantir nell'ambito investigativo della polizia tedesca ha portato a risultati significativi, come lo smantellamento di reti estremiste e la prevenzione di attacchi terroristici. Tuttavia, nonostante i successi operativi e l'apprezzamento delle autorità di polizia, l'azienda statunitense Palantir fatica a ottenere un'ampia accettazione in Germania. Mentre negli Stati Uniti continua a registrare successi, in particolare nel settore pubblico, in Germania Palantir non riesce a conquistare il mercato commerciale e ha incontrato resistenze politiche e culturali, spingendo il governo a preferire lo sviluppo interno delle competenze digitali.
Palantir, pur riscuotendo successo nei mercati americani, britannici e giapponesi, ha incontrato difficoltà nell'espandersi in Germania, dove viene criticato per la sua immagine di azienda criptica e percepita come un'intrusione nella privacy dei cittadini. Inoltre, la complessità e i costi elevati del suo prodotto per le imprese, Foundry, spesso non si adattano alla mentalità delle aziende tedesche, che mostrano reticenze verso nuove tecnologie e investimenti. Questi fattori, uniti a una gestione aziendale caratterizzata da un'atmosfera da start-up e a una struttura gerarchica poco tradizionale, rendono difficile per Palantir ottenere il consenso e l'adozione diffusa nel mercato tedesco.
Chinesischer Hersteller Chery produziert künftig in Spanien
Il costruttore cinese Chery produrrà in Spagna in futuro
Il produttore automobilistico cinese Chery, noto per essere il principale esportatore di auto della Cina, ha annunciato la sua intenzione di avviare la produzione di veicoli a Barcellona, in Spagna, in collaborazione con la casa automobilistica spagnola Ebro, una sussidiaria del gruppo automobilistico EV Motors. L'accordo prevede l'utilizzo dell'ex stabilimento Nissan a Barcellona, chiuso nel 2021, per la produzione dei veicoli delle nuove marche di entrambe le aziende. Questa mossa arriva dopo la ricerca di investitori per salvare circa 1200 posti di lavoro ex Nissan.
Chery, il terzo maggior produttore di auto della Cina, ha dichiarato di voler inserirsi nel mercato europeo, in particolare con veicoli economici nel segmento dei compatti. Questa decisione è motivata in parte dalle crescenti tensioni commerciali tra Europa e Cina e dall'obiettivo di servire i mercati locali per superare le eventuali barriere commerciali. La produzione locale in Europa diventa cruciale anche per garantire una maggiore resilienza agli effetti delle politiche commerciali e per sfruttare le opportunità di finanziamenti e sostegno regionale e statale offerti dai governi europei per promuovere la mobilità elettrica e sostenibile.
Deutsche Gas- und Ölförderung sinkt weiter
La produzione tedesca di gas e petrolio continua a calare
Nel corso del 2023, la produzione di gas e petrolio in Germania ha continuato a diminuire, confermando un trend già osservato negli anni precedenti. Malgrado il calo, i combustibili fossili estratti principalmente in Bassa Sassonia mantengono un ruolo significativo nella matrice energetica del paese. Ludwig Möhring, direttore generale del Bundesverband Erdgas, Erdöl und Geoenergie, ha sottolineato l'importanza di preservare la produzione domestica per quanto possibile. Nonostante una riduzione del 10% nella produzione di gas rispetto all'anno precedente, con 4,3 miliardi di metri cubi estratti, e un calo nella produzione di petrolio da 1,7 a 1,6 milioni di tonnellate, la copertura della domanda interna di gas è leggermente aumentata rispetto al 2022, attestandosi al 5,7%, mentre quella di petrolio rimane stabile al 2%.
Di fronte a riserve in calo e una produzione in diminuzione, il settore si sta orientando verso nuovi ambiti di attività nell'ambito della transizione energetica. Möhring ha evidenziato le potenzialità di riutilizzo delle infrastrutture esistenti, come le caverne di gas e le condotte, per lo stoccaggio di idrogeno "verde" o CO2 catturato, specialmente proveniente dall'industria del cemento. Inoltre, l'industria sta esplorando la geotermia profonda, richiedendo nuove partnership per la commercializzazione. Nonostante le sfide, Möhring ritiene possibile un incremento della produzione di gas del 10-20%, senza ricorrere al fracking, tecnica controversa che suscita resistenze locali e mancanza di sostegno politico. Infine, Möhring ha esortato la politica tedesca a supportare la produzione nazionale di gas e petrolio, sottolineando come il gas domestico possieda un'impronta di CO2 inferiore fino al 30% rispetto al gas naturale liquefatto importato dagli USA.
EU verlangt Risikoprofil für TikTok Lite binnen 24 Stunden
L'UE richiede un profilo di rischio per TikTok Lite entro 24 ore
In seguito al lancio di TikTok Lite in Francia e in Spagna, la Commissione Europea ha imposto a TikTok di fornire un profilo di rischio per la nuova applicazione entro 24 ore. La richiesta arriva perché si sollevano preoccupazioni circa le possibili conseguenze dell'uso dell'app sui minori. Prima del suo debutto nell'Unione Europea, la filiale del conglomerato cinese Bytedance avrebbe dovuto condurre una valutazione dei rischi. Thierry Breton, Commissario europeo per l'Industria, ha espresso su X il fermo impegno dell'UE a proteggere i minori attraverso le normative del Digital Services Act (DSA), un regolamento che impone rigidi requisiti alle grandi piattaforme internet.
TikTok Lite, che si rivolge a un pubblico adulto, include un sistema di premi incentrato sull'accumulo di punti ottenibili attraverso attività come la visualizzazione di video, l'apprezzamento di contenuti, l'abbonamento a canali o l'invito di amici. Questi punti possono essere scambiati con premi quali buoni Amazon, carte regalo Paypal o monete TikTok, che possono essere utilizzate per remunerare i creatori di contenuti sulla piattaforma. La Commissione vede in questo un potenziale incentivo a comportamenti dipendenti e, in risposta a presunte lacune nella protezione dei giovani, aveva già avviato un'indagine formale su TikTok nel febbraio precedente.
USA sind über mögliche nordkoreanische Hilfe für den Iran besorgt
Gli Stati Uniti sono preoccupati per i possibili aiuti nordcoreani all'Iran
John Bolton, ex consigliere per la sicurezza dell'amministrazione Trump, esprime crescenti preoccupazioni riguardo alla possibilità che l'Iran possa dotarsi di armi nucleari con l'aiuto della Corea del Nord. Le sue dichiarazioni indicano che una futura minaccia nucleare da parte di Teheran non è da escludersi, ipotizzando che una prossima raffica di missili balistici dall'Iran potrebbe essere equipaggiata con testate nucleari. Queste affermazioni sono supportate dalla lunga storia di collaborazione tra Iran e Corea del Nord, soprattutto nell'ambito della tecnologia missilistica e nucleare, originata dalla tecnologia Scud di epoca sovietica e ulteriormente sviluppata attraverso acquisizioni congiunte da figure chiave come il fisico pakistano Abdul Kadir Khan.
Parallelamente, preoccupazioni simili emergono da più voci all'interno dell'amministrazione statunitense, includendo funzionari del Dipartimento di Stato e della Difesa, che non escludono esportazioni di armamenti dalla Corea del Nord all'Iran. La prospettiva di una rinnovata cooperazione tra i due paesi suggerisce un intensificarsi della minaccia nucleare regionale e globale. La situazione è aggravata dal ruolo della Corea del Nord come fornitore di munizioni alla Russia per il conflitto in Ucraina, nonostante i divieti delle Nazioni Unite. Questi sviluppi implicano un potenziale inasprimento delle tensioni internazionali e necessitano di una vigilanza accresciuta da parte della comunità internazionale.
Wie sich Habeck um weitere Waffen für die Ukraine müht
Come Habeck sta cercando di ottenere più armi per l'Ucraina
Robert Habeck, ministro federale dell'Economia e vice cancelliere tedesco, ha fatto ritorno in Ucraina dopo aver promesso in precedenza di portare aiuti concreti. Durante questa visita non annunciata, ha consegnato un terzo sistema di difesa aerea Patriot e annunciato un ulteriore contributo di 25 milioni di euro per la ricostruzione dell'infrastruttura energetica ucraina. Nonostante questi sforzi, la situazione dell'Ucraina rimane critica, con un'esigenza crescente di supporto militare a causa delle continue minacce di esaurimento delle armi, come evidenziato dalle continue dichiarazioni di allarme del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La delegazione economica che accompagna Habeck, composta principalmente da aziende di difesa come Rheinmetall e GCS, è incaricata di stabilire accordi di cooperazione con l'Ucraina durante il viaggio.
Il problema principale rimane la capacità produttiva dell'industria della difesa tedesca, che non riesce a soddisfare la crescente domanda. Questo è stato evidenziato non solo dalle necessità ucraine ma anche dall'esigenza di potenziare la difesa nazionale tedesca. Le complesse procedure di autorizzazione e la mancanza di pianificazione a lungo termine ostacolano la rapida espansione delle capacità produttive necessarie. Habeck, nelle sue recenti iniziative, ha invitato diverse aziende di armamenti a discutere una nuova politica industriale per il settore della difesa, che verrà formalizzata in un documento strategico comune tra governo e industria, con l'obiettivo di implementare le misure proposte nei prossimi sei a nove mesi. Durante questi incontri, è stata discussa anche l'idea di classificare i progetti di armamenti come di "eccezionale interesse pubblico", per accelerarne lo sviluppo nonostante l'opposizione di gruppi pacifisti.
Pipeline-Versicherer wollen offenbar nicht zahlen
A quanto pare, gli assicuratori degli oleodotti non vogliono pagare
Le polizze assicurative relative alle gasdotti Nord Stream 1 e 2, danneggiati da esplosioni a settembre 2022, non coprono danni diretti o indiretti risultanti da guerra, manovre militari o esplosioni di esplosivi, secondo documenti del Supreme Court di Londra citati dal quotidiano russo Kommersant. La causa delle esplosioni rimane incerta, ma Nord Stream cerca di ottenere dalle sue assicurazioni, tra cui Lloyd's e Arch Insurance, un risarcimento superiore ai 400 milioni di euro attraverso un procedimento legale. Nonostante il danno evidente ai due doppio tubi, che collegano la Russia alla Germania, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale da parte di Nord Stream, dal colosso russo Gazprom o dalle compagnie di assicurazione coinvolte.
Dall'indagine condotta da esperti svedesi e tedeschi sono state rinvenute tracce di esplosivo sui tubi sul fondo del Mar Baltico, il che indica la possibilità di un atto di sabotaggio. Questa situazione ha intensificato le tensioni tra Russia e Occidente, con accuse reciproche di responsabilità per i danni ai gasdotti. La complessità del contesto in cui si sono verificate le esplosioni aggiunge ulteriori sfide alle richieste di indennizzo, data l'esclusione di copertura per eventi collegati a conflitti armati o atti bellici nelle polizze assicurative.
TSMC rechnet mit 30 Prozent Umsatzplus
TSMC prevede un aumento del 30% delle vendite
TSMC, il principale fornitore di semiconduttori con sede a Taiwan, prevede un aumento significativo delle vendite del 30% per il trimestre in corso, portando i ricavi fino a 20,4 miliardi di dollari, equivalenti a circa 19,1 miliardi di euro. L'azienda, che fornisce componenti a quasi tutti i maggiori produttori di semiconduttori a livello globale, tra cui Apple e Intel, è considerata un indicatore cruciale delle tendenze economiche mondiali. Inoltre, la crescita dell'intelligenza artificiale è evidenziata dall'aumento della domanda per i processori grafici di Nvidia, che sono essenziali per l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale utilizzati in molte aziende, consolidando ulteriormente la posizione di TSMC come fornitore chiave.
Nonostante alcuni problemi di capacità che hanno impedito a Nvidia di soddisfare pienamente le richieste dei clienti negli ultimi mesi, TSMC ha mantenuto una posizione dominante nel mercato della produzione di chip, detenendo il 61% del mercato nel quarto trimestre del 2023. Questo risultato ha portato l'azienda ad essere il leader del settore, con un vantaggio significativo rispetto a concorrenti come Samsung, che detiene il 14% del mercato. Questi risultati positivi hanno contribuito ad una forte crescita del valore di mercato dell'azienda, che ha guadagnato circa 340 miliardi di dollari dal 2022, con piani ambiziosi di espansione in mercati internazionali come Stati Uniti, Giappone e prossimamente a Dresda, in Germania.
Unternehmen wollen weniger investieren – besonders die Industrie
Le aziende vogliono investire meno, soprattutto nell'industria
Le aziende in Germania stanno riducendo i loro piani di investimento per l'anno in corso a causa della debole domanda. Secondo un sondaggio del Münchner Ifo-Institut pubblicato di recente, l'indice delle aspettative di investimento è sceso a -0,1 punti a marzo, rispetto a +1,2 punti a novembre. Lara Zarges, esperta di congiuntura dell'Ifo, ha commentato che la domanda globale per beni d'investimento e intermedi rimane debole e le incertezze politico-economiche persistono, portando molte imprese a posticipare le decisioni sugli investimenti. Particolarmente significative sono le riduzioni nei settori industriali, dove le aspettative sono scese da 6,6 a 1,4 punti tra novembre e marzo. In particolare, nelle industrie ad alta intensità energetica, la percentuale di aziende che prevede di ridurre gli investimenti supera quella delle aziende che intendono aumentarli.
L'indicatore per questi settori è diminuito da +3,7 a -3,1 punti nello stesso periodo. Un calo marcato si è verificato anche nel settore chimico, dove l'indice è sceso da 16,4 a 3,1 punti. Tuttavia, nelle industrie meno dipendenti dall'energia, la tendenza rimane più favorevole, con un maggior numero di aziende intenzionate ad aumentare piuttosto che a ridurre gli investimenti, nonostante anche qui si registri una flessione delle aspettative, passando da 11,2 punti a 4,7 punti per il 2024. Questa correzione è stata particolarmente forte tra i produttori di automobili, con un crollo dell'indice da 34,0 a solo 1,3 punti. In contrasto, i costruttori di macchinari offrono un piccolo spiraglio di ottimismo, con l'indice che è salito da -2,0 a +7,5 punti. Nel commercio, le aspettative rimangono le più pessimistiche con un leggero miglioramento ma con una tendenza generale a ridurre gli investimenti, mentre il settore dei servizi ha mostrato un lieve aumento nei piani di investimento per l'anno in corso.
Deutscher Wirtschaft droht „Pseudo-Diversifizierung“
L'economia tedesca è minacciata da una "pseudo-diversificazione"
Nel contesto delle relazioni economiche internazionali, la Germania, pur essendo strettamente legata alla Cina, sta cercando di ridurre le dipendenze unilaterali attraverso la diversificazione delle sue catene di approvvigionamento, come evidenziato durante la visita del Cancelliere Olaf Scholz in Cina. Scholz ha sottolineato l'importanza di minimizzare i rischi economici, seguendo un obiettivo già perseguito dalla Cina. Nonostante le intenzioni di ridurre la dipendenza da specifici mercati, il dominio cinese sulle catene di valore globali rende difficile la ristrutturazione di queste ultime. Secondo la Fondazione Konrad-Adenauer, nessun paese in Europa è tanto integrato con la Cina quanto la Germania, e le economie emergenti del Sud-est asiatico, nonostante il loro potenziale, non sembrano al momento capaci di sostituire la Cina come principale partner economico a causa di limiti strutturali e di capacità produttiva.
Tuttavia, ci sono opportunità di integrare meglio le economie del Sud-est asiatico nel commercio globale, contribuendo alla diversificazione della produzione e dei mercati di vendita. Questo potenziale è riconosciuto nonostante gli ostacoli esistenti come bassi livelli di istruzione, produttività limitata e infrastrutture inadeguate, che rendono difficile una vera diversificazione e diminuiscono l'attrattiva di tali mercati come alternative reali alla Cina. Inoltre, la presenza dominante della Cina nei mercati e nelle catene di approvvigionamento della regione implica che molte importazioni, come i componenti intermedi, provengano in larga misura dalla Cina, portando a una "pseudo-diversificazione" che non mitiga effettivamente i rischi di dipendenza. La raccomandazione finale è quella di concludere accordi di libero scambio con i paesi ASEAN per sfruttare meglio il loro potenziale e ridurre ulteriormente la dipendenza economica dalla Cina, evitando al contempo di imporre standard eccessivi che potrebbero compromettere tali accordi.
Scholz wiederholt in Peking Merkels Fehler
Scholz ripete gli errori della Merkel a Pechino
Quando i diplomatici occidentali, privi di esperienza in Cina, vengono inviati a Pechino per la prima volta, si sviluppa un certo schema. Inizialmente, la parte cinese è estremamente cortese nel primo anno. Il visitatore è impressionato e convinto di poter gestire meglio i rapporti con la Cina rispetto ai suoi predecessori. Tuttavia, dopo circa un anno, si verifica un senso di delusione: sebbene i partner cinesi ascoltino le critiche, le ignorano e chi insiste non ottiene più appuntamenti.
Questo "effetto Cina" si riflette anche sui politici, come nel caso di Olaf Scholz. Il cancelliere tedesco ha visitato la Repubblica popolare cinese per la seconda volta durante il suo mandato, cercando di mostrare un'impostazione cooperativa. Tuttavia, nonostante i tentativi di affrontare direttamente i problemi con il presidente Xi Jinping, le preoccupazioni espresse da Scholz sono state ignorate. Questo atteggiamento evidenzia una mancanza di presa sulle relazioni sino-tedesche da parte del cancelliere, che sembra troppo influenzato dagli interessi delle grandi imprese anziché mirare a vantaggi più ampi per l'economia tedesca nel suo insieme. Questa mancanza di fermezza rischia di sminuire il ruolo della Germania e delle sue relazioni con la Cina.
Flächenbrand im Nahen Osten? Die Irrationalität ist das größte Risiko
Incendio in Medio Oriente? L'irrazionalità è il rischio maggiore
Nel contesto geopolitico attuale, si prospetta il rischio di un conflitto bellico tra Israele e l'Iran, uno scenario che le potenze internazionali cercano di prevenire. Le tensioni sono state alimentate dagli eventi recenti, come il massacro di civili israeliani perpetrato dall'Hamas, e dalla successiva rappresaglia israeliana. La situazione è resa ancora più complessa dall'imprevedibilità che caratterizza questo conflitto, il quale rappresenta una delle maggiori sfide della politica mondiale.
La reazione del premier israeliano Netanyahu sarà cruciale per l'evoluzione degli eventi; tuttavia, la sua tendenza a agire con impulsività potrebbe aggravare ulteriormente la situazione. Sia Israele che l'Iran hanno ragioni per evitare un conflitto su vasta scala, ma i rischi rimangono alti. Il coinvolgimento degli Stati Uniti, nonostante i recenti segnali di distacco, continua a rappresentare un fattore determinante, mentre le dinamiche interne israeliane aggiungono ulteriori complessità alla situazione. In questo contesto, considerare la possibilità di un'escalation è fondamentale per tutte le parti coinvolte.
L'India è la nuova Cina?
Da oltre due decenni l'India ha attirato l'attenzione internazionale come potenza economica emergente, con un settore IT in rapida crescita e una popolazione giovane in espansione. Il governo ha adottato lo slogan "Incredible India" per mostrare il nuovo senso di fiducia del paese. Tuttavia, mentre l'India è stata considerata la nuova "China", il paese è rimasto al di sotto delle aspettative. Nonostante la crescita economica, infrastrutture e amministrazione non sono stati in grado di tenere il passo, rendendo difficile alle imprese espandersi.
Con il rallentamento graduale dell'economia cinese e il crescente potenziale dell'India, ora grandi speranze sono riposte nel paese. L'aumento dei giovani professionisti e la crescita economica rendono l'India più attrattiva per gli investimenti. Tuttavia, rimangono sfide come il rallentamento delle riforme, regolamentazioni fiscali complesse e restrizioni in vari settori. Si aggiungono preoccupazioni riguardo ai principi democratici sotto il governo del primo ministro Modi, che si sta dimostrando sempre più repressivo nei confronti dei critici. Nonostante il potenziale, il futuro dell'India è nelle sue mani, con opportunità e rischi in egual misura.
Die Altlasten des Brexits lassen sich abräumen
L'eredità della Brexit può essere eliminata
La Brexit, votata dagli inglesi otto anni fa e attuata da quattro, continua a lasciare evidenti conseguenze politiche ed economiche. Le imprese tedesche e britanniche soffrono per la separazione forzata, mentre le tensioni geopolitiche con Russia, Cina e Medio Oriente si acuiscono. Nonostante ciò, i sostenitori del Brexit perseverano, nonostante la speranza di un cambiamento di governo e la richiesta di nuovi impulsi da parte di un eventuale governo laburista. Tuttavia, Labour esclude un ritorno al mercato unico europeo per non alienare gli elettori della Brexit, mentre si auspica una collaborazione pragmatica tra UE e Regno Unito in vari settori.
Anche l'UE è chiamata a intervenire, soprattutto per quanto riguarda una maggiore sicurezza e difesa europea che non concorra con la NATO. La collaborazione in materia di commercio, ambiente e immigrazione, insieme a un accordo veterinario e alla connessione degli scambi di emissioni, potrebbe migliorare le relazioni. Tuttavia, Labour corre rischi politici, mentre gli europei potrebbero sostenere un riavvicinamento di Londra all'UE, ad esempio con misure per contrastare l'immigrazione illegale attraverso la Manica.
Der Wasserstoffhochlauf braucht eine strategische EU-Industriepolitik
L'accelerazione dell'idrogeno richiede una politica industriale strategica dell'UE
Per raggiungere l'obiettivo di essere neutri dal punto di vista delle emissioni di gas serra entro il 2045, la Germania deve soddisfare almeno due condizioni fondamentali: garantire l'accesso economico e sicuro all'energia rinnovabile, poiché la decarbonizzazione implica l'elettrificazione, e avere una produzione di idrogeno su larga scala. Il settore automobilistico, ad esempio, potrebbe trarre beneficio dall'idrogeno per la sua decarbonizzazione, poiché l'elettrificazione diretta non è sempre una soluzione praticabile.
L'Unione Europea deve adottare una politica industriale strategica per sostenere l'innalzamento della produzione di idrogeno. Attualmente, l'Europa è in ritardo rispetto ad altre regioni come gli Stati Uniti e la Cina nell'investimento e nello sviluppo di tecnologie legate all'idrogeno. La mancanza di una politica industriale strategica ha portato a una perdita di leadership in settori chiave, come l'industria solare. La Germania ha l'opportunità di diventare un leader nell'industria dell'idrogeno, ma ciò richiede un impegno strategico e un sostegno adeguato da parte delle istituzioni europee.
Europas Finanzzentren sind abgehängt
I centri finanziari europei sono rimasti indietro
Dopo la Brexit, la competizione per il titolo del più importante centro finanziario nell'eurozona si è intensificata tra Parigi e Francoforte. In risposta a ciò, la Francia ha recentemente avanzato una nuova legislazione, denominata "Legge per l'attrattività della finanza in Francia", volta a rendere Parigi una meta più allettante per le offerte pubbliche iniziali. Il governo francese, attualmente, considera Parigi in una posizione di vantaggio rispetto a Francoforte, supportato da argomentazioni persuasive. D'altra parte, Francoforte si rafforza nella sua posizione grazie all'ultima classifica delle metropoli finanziarie più importanti a livello globale, prodotta regolarmente dalla consulenza britannica Z/Yen, secondo la quale Francoforte si posiziona di poco superiore a Parigi, occupando rispettivamente il tredicesimo e quattordicesimo posto.
Nonostante questa rivalità, la lotta tra Parigi e Francoforte per il predominio finanziario in Europa appare insignificante di fronte alla realtà dei dati, che mostrano entrambe le città significativamente distanziate dai principali centri finanziari mondiali come New York, Londra, Hong Kong e Shanghai. Anche città come Ginevra, San Francisco e Seoul superano le due metropoli europee nella classifica. Questa situazione evidenzia la scarsa rilevanza del titolo di maggiore centro finanziario continentale, rendendo invece cruciale la promozione complessiva del mercato dei capitali nell'Unione Europea. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto soltanto tramite la realizzazione completa dell'unione dei mercati di capitali e l'unione bancaria, una promessa fatta da tempo ma mai concretizzata, diventando quasi un cliché nella politica finanziaria europea, ma la cui importanza e correttezza rimangono intatte.