Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Frankfurter Allgemaine
„Man ist nicht mehr Bittsteller, sondern wirklich Berechtigter“
"Non più supplicanti, ma veri titolari di diritti"
L'articolo discute la proposta di riforma del processo per la restituzione delle opere d'arte razziate dai nazisti, incentrandosi sul caso del ritratto di "Madame Soler" di Picasso. Il governo della Baviera ha rifiutato di accettare il coinvolgimento della Commissione Consultiva, spingendo a considerare una riforma del sistema. Si prevede di sostituire la Commissione con un sistema di arbitrato che offrirebbe agli aventi diritto maggiore potere, trasformando le loro richieste da puramente morali a giuridicamente vincolanti. L'obiettivo è rendere più vincolanti i principi di Washington del 1998, che regolano la restituzione della proprietà sottratta alle vittime della persecuzione nazista, in particolare quella di origine ebraica. Questo cambio di sistema ha suscitato critiche, soprattutto da parte del presidente della Commissione, Hans-Jürgen Papier, che ha accusato la ministra della Cultura, Claudia Roth, di voler smantellare la Commissione per la sua eccessiva attenzione verso le vittime.
Secondo il professor Matthias Weller, esperto di diritto coinvolto nella riforma, l'introduzione di un arbitrato garantirebbe due miglioramenti significativi: la possibilità per gli aventi diritto di avviare unilateralmente un procedimento e la trasformazione delle loro richieste in veri diritti legali. L'arbitrato fornirebbe maggiore trasparenza e controllabilità rispetto alla precedente Commissione, che operava principalmente come organo consultivo e di mediazione. Weller sostiene che il nuovo sistema metterebbe la Germania all'avanguardia rispetto ad altri Paesi europei, rafforzando la posizione delle vittime. Tuttavia, restano preoccupazioni riguardo alla rappresentanza delle comunità ebraiche nel nuovo sistema e all'efficacia delle nuove norme nell'affrontare i casi in modo equo.
Wie Iris-T künftig Deutschland und Europa schützen soll
Come l'Iris-T proteggerà la Germania e l'Europa in futuro
Il sistema di difesa aerea Iris-T, già utilizzato con successo in Ucraina, è stato ufficialmente adottato dalla Bundeswehr presso la base di Todendorf. Il sistema, che può colpire droni, aerei da combattimento, elicotteri e missili da crociera, mira a colmare una lacuna nelle capacità difensive aeree tedesche ed europee. Con una portata di 40 chilometri e un'altitudine di 20 chilometri, Iris-T offre una copertura a 360 gradi e può attaccare più obiettivi simultaneamente. La sua messa in servizio è stata descritta come una pietra miliare nel rinnovamento della difesa tedesca, soprattutto in risposta all'espansione militare della Russia sotto Putin, che ha trasferito missili a Kaliningrad, vicino ai confini tedeschi.
Il sistema Iris-T è riconosciuto per la sua altissima precisione, dimostrata in Ucraina, dove ha salvato migliaia di vite. Berlino ha già fornito all'Ucraina quattro sistemi Iris-T SLM, con ulteriori consegne previste entro il 2025. Critiche sono state rivolte alla Germania per la lentezza nella modernizzazione della propria difesa aerea, ma l'adozione di Iris-T rappresenta un importante passo avanti. Il sistema sarà parte integrante del progetto European Sky Shield, completando il sistema americano Patriot, operativo dal 1989, e sarà affiancato dall'Arrow 3 israeliano per coprire tutte le minacce, dai droni fino ai missili balistici.
La natura del Cancelliere
di Matthias Wyssuwa, Berlino
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha partecipato a un incontro con circa 130 cittadini a Berlino, dove ha risposto a domande riguardanti la situazione politica attuale. Questo è stato il suo primo intervento pubblico dopo le elezioni regionali in Turingia e Sassonia, e in un clima di crescenti richieste per una politica d'asilo più rigida, oltre alle preoccupanti notizie sul conflitto in Ucraina. Scholz, nonostante la tensione politica, ha mantenuto un atteggiamento calmo, affermando di dormire bene grazie alla sua capacità di gestire il lavoro con serenità. Durante la discussione, ha sottolineato che la Germania è il secondo maggiore sostenitore dell'Ucraina, criticando il fatto che questo dato venga spesso ignorato. Pur restando saldo sulla sua linea moderata, ha ricevuto applausi per la sua posizione. Ha anche espresso preoccupazione per il successo elettorale dell'AfD, affermando che il populismo è un problema.
Nel corso dell'incontro, Scholz ha risposto a domande su immigrazione, economia e politiche sociali, cercando di trasmettere tranquillità. Ha evidenziato tre temi centrali: i cambiamenti socio-economici che generano incertezze, la necessità di controllare la migrazione irregolare e l'importanza di continuare a sostenere l'Ucraina. Ha anche ribadito che la Germania ha bisogno di immigrazione per sostenere l'economia, pur ribadendo che il Paese dovrebbe poter scegliere chi accogliere. Scholz ha concluso l'incontro sottolineando il rispetto reciproco e l'uguaglianza come valori fondamentali, ricevendo applausi e partecipando poi a foto con i cittadini presenti.
Non si sono fatti progressi
In Germania, la questione del respingimento degli immigrati alle frontiere è oggetto di dibattito da nove anni. Martedì, si è svolta una riunione tra esponenti della coalizione di governo, la CDU/CSU e i rappresentanti regionali. La CDU, guidata da Friedrich Merz, ha proposto il respingimento sistematico alle frontiere come misura per ridurre l’immigrazione. Merz ha addirittura imposto un ultimatum alla coalizione: senza una decisione entro la prossima settimana, interromperà i colloqui con il governo. La CDU sostiene che, in assenza di una giurisprudenza europea specifica, i respingimenti siano giuridicamente possibili. La coalizione di governo, tuttavia, è divisa. SPD e FDP suggeriscono di esplorare questa possibilità, mentre i Verdi si oppongono fermamente, considerando la proposta un passo indietro rispetto alla recente riforma del sistema europeo di asilo.
Durante l’incontro, la coalizione ha concordato di avviare una verifica giuridica sulla fattibilità della proposta, con la prospettiva di proseguire il dibattito la prossima settimana. I Verdi, guidati da Katharina Dröge, hanno ribadito la loro posizione contraria, affermando che i respingimenti violano il diritto europeo e che è necessaria una politica comune di asilo. Le critiche si sono intensificate contro Merz, con i Verdi che accusano la CDU di voler superare le riforme esistenti con nuove proposte, che potrebbero non essere giuridicamente valide. La coalizione verde ha poi presentato un documento sulla sicurezza interna, che punta a rafforzare le autorità senza creare ulteriori tensioni sul tema dell’asilo.
Verheerendes Zeugnis für die Kapitalismuskritiker
Quanto è sufficiente? E quando tutto svanisce? Domande per i ricercatori della decrescita
L'economista tedesco Niko Paech, della Universität Siegen, è uno dei principali sostenitori della decrescita, proponendo la riduzione del consumo, dell'energia e della crescita economica come unica via per una sostenibilità duratura. Tuttavia, una recente analisi condotta dagli economisti Ivan Savin e Jeroen van den Bergh ha esaminato 561 studi sulla decrescita, riscontrando che in nove casi su dieci prevalgono opinioni piuttosto che prove scientifiche solide. Le conclusioni politiche proposte dai sostenitori della decrescita sono spesso di ampia portata, ma basate su dati scarsi e modelli teorici insufficienti, sollevando dubbi sulla solidità scientifica del movimento. Secondo i ricercatori, la decrescita non può ancora essere considerata un ambito di ricerca accademico significativo.
Il dibattito sulla decrescita ha acquisito rilevanza dopo la crisi finanziaria del 2008, con la proposta che gli obiettivi climatici e la protezione della biodiversità possano essere raggiunti solo riducendo produzione e consumo. Tuttavia, molti aspetti rimangono poco chiari, come la sostenibilità dei sistemi sociali in un'economia in contrazione o l'effettiva capacità di ridurre la crescita senza il consenso della popolazione. La maggior parte degli studi, molti dei quali provenienti da Germania, Regno Unito e Spagna, soffre di lacune metodologiche, con analisi superficiali e dati non rappresentativi. Nonostante le critiche, i ricercatori della decrescita continuano a chiedere cambiamenti radicali, ignorando in gran parte la difficoltà di attuarli politicamente.
Die Ampel ergreift die Initiative
Il semaforo prende l'iniziativa
Dopo l'annuncio dell'uscita parziale dello Stato dalla Commerzbank, la coalizione di governo tedesca ha presentato una serie di misure per stimolare l'economia. Tra queste vi sono incentivi per incoraggiare gli anziani a lavorare oltre l'età pensionabile, la promozione delle auto elettriche per aiutare il settore in crisi e la semplificazione del diritto edilizio, con l'obiettivo di costruire 400.000 nuove abitazioni all'anno. Inoltre, il ministro del lavoro ha confermato che il "Bürgergeld", recentemente aumentato, non subirà ulteriori incrementi a causa di una revisione delle previsioni sull'inflazione. Le misure riguardanti il rafforzamento dei requisiti per accettare lavori da parte dei beneficiari del Bürgergeld sono ancora in fase di elaborazione.
La coalizione ha introdotto la "Rentenaufschubprämie", un incentivo per chi decide di lavorare dopo aver raggiunto l'età pensionabile, che sarà disponibile dal 2028. Questo premio può offrire fino a 22.000 euro esentasse per chi sceglie di continuare a lavorare per un anno. In alternativa, i lavoratori possono optare per un aumento mensile della pensione del 6% se prolungano la loro attività per un anno oltre l'età pensionabile. Il governo prevede anche che i datori di lavoro possano offrire ai dipendenti anziani i contributi previdenziali come parte del salario. Parallelamente, sono state introdotte agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici aziendali, che beneficeranno di una tassazione più bassa, con la possibilità di ammortizzare il 40% del costo d'acquisto nel primo anno.
MSC può entrare in HHLA
La coalizione rosso-verde di Amburgo ha approvato l'ingresso della Mediterranean Shipping Company (MSC) nel capitale della Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA), nonostante le forti opposizioni. Durante una votazione nominativa nella Bürgerschaft, 72 deputati su 105 hanno votato a favore, garantendo così la maggioranza qualificata necessaria. La decisione era inizialmente prevista prima della pausa estiva, ma era stata bloccata dall'opposizione. Affinché l'accordo venga finalizzato, è necessaria l'approvazione della Commissione Europea. Attualmente, la città di Amburgo detiene il 70% delle azioni di HHLA, mentre la nuova struttura vedrà la città conservare una quota del 50,1%, con MSC che acquisirà il 49,9%. Lo scopo di questa operazione è rafforzare il traffico di container e la stabilità economica del porto.
In cambio, MSC si impegna ad aumentare il traffico merci gestito dai terminal HHLA, arrivando entro il 2031 a un milione di container standard l'anno, oltre a stabilire una nuova sede centrale in Germania ad Amburgo. Inoltre, insieme alla città, MSC contribuirà con 450 milioni di euro all'incremento del capitale proprio di HHLA. Tuttavia, la decisione ha incontrato una forte opposizione, in particolare da parte del sindacato Verdi e dei lavoratori portuali, che temono ripercussioni sull'occupazione non solo in HHLA, ma anche in altre aziende portuali. Critiche sono state sollevate anche da esperti, che hanno definito l'accordo un "errore storico", poiché MSC otterrà di fatto diritti di veto significativi nelle decisioni aziendali.
Deutschland setzt auf Wasserstoff aus Namibia
La Germania punta sull'idrogeno verde prodotto in Namibia, che mira a diventare un leader africano nella produzione di energia pulita. Durante il primo vertice africano sull'idrogeno tenutosi a Windhoek, la capitale della Namibia, più di 700 delegati internazionali hanno discusso il potenziale dell'idrogeno verde, prodotto utilizzando energie rinnovabili. La conferenza ha evidenziato l'interesse di vari Stati, in particolare europei e asiatici, nell'investire in questo settore, considerato una soluzione chiave per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico. L'Unione Europea ha annunciato diversi programmi di collaborazione, mentre alcune voci critiche in Namibia hanno espresso dubbi sui benefici per la popolazione locale. L'idrogeno verde, seppur più costoso dell'idrogeno tradizionale, è visto come una soluzione economicamente vantaggiosa per le industrie europee a lungo termine, soprattutto nei settori chimico, automobilistico e dell'ammoniaca.
Il progetto principale, guidato dal consorzio Hyphen, prevede la produzione di idrogeno verde nel parco nazionale di Tsau/Khaeb, con investimenti per 10 miliardi di dollari. Sono previsti importanti sviluppi infrastrutturali, inclusi impianti solari e eolici, una fabbrica di ammoniaca e nuove infrastrutture portuali e stradali. Tuttavia, le critiche non mancano: alcune organizzazioni ambientali temono danni alla biodiversità del parco, mentre economisti locali evidenziano la mancanza di competenze tecniche nel Paese e il rischio che solo una parte della popolazione possa trarre benefici. Inoltre, viene sollevata la questione dell'indebitamento del governo namibiano, che parteciperà con una quota del 24% al progetto, sollevando dubbi sulla sostenibilità a lungo termine.
Alte Dreckschleuder zu verkaufen
Vecchia ciminiera in vendita
Thyssenkrupp sta cercando di ristrutturare la sua divisione dell’acciaio e parte di questo piano prevede la vendita o la chiusura di Hüttenwerke Krupp-Mannesmann (HKM), un'acciaieria nel sud di Duisburg, di cui detiene il 50%. Gli altri proprietari sono Salzgitter (30%) e l'azienda francese Vallourec (20%). HKM gestisce due altiforni obsoleti e ha 3000 dipendenti. Thyssenkrupp punta a ridurre la sovraccapacità produttiva per migliorare la redditività e considera HKM un candidato per questa riduzione. Mentre Thyssenkrupp intende cedere l'impianto, CE Capital Partners (CEC), una società di investimenti di Amburgo sostenuta dal fondo statunitense Alta Fundamental Advisers, ha manifestato interesse. CEC ha coinvolto esperti del settore e ha già esplorato il potenziale di mercato, puntando su un modello in cui HKM diventi un produttore indipendente di acciaio, vendendo direttamente ai laminatoi che attualmente importano dall’estero.
CEC ha piani specifici per HKM: importare Hot Briquetted Iron (HBI), un materiale meno costoso da trasportare, da paesi con accesso più economico all'idrogeno verde. L'HBI sarebbe poi fuso in forni elettrici insieme a rottami metallici, un processo meno inquinante rispetto agli altiforni tradizionali. Tuttavia, il progetto implica riduzioni di personale e richiede investimenti significativi in nuove tecnologie, come i forni elettrici, che sono costosi e dipendono in parte da sovvenzioni statali. Nonostante le incognite, i rappresentanti dei lavoratori vedono il piano come l'alternativa migliore alla chiusura e sperano che almeno due terzi dei posti di lavoro siano salvati. Tuttavia, la complessità dell'operazione e le questioni aperte, come il finanziamento degli investimenti mancati negli ultimi anni, rappresentano sfide significative per la concretizzazione del progetto.
Azioni di Commerzbank in vendita
Il governo tedesco ha deciso di iniziare a vendere una parte delle sue azioni in Commerzbank, detenute dallo Stato dal 2008 a seguito della crisi finanziaria. La notizia ha sorpreso sia gli ambienti finanziari sia la stessa Commerzbank, con il titolo che ha perso il 2% del suo valore, scendendo a 12,80 euro. Il processo di vendita è tipicamente rapido e svolto fuori dal mercato per evitare fluttuazioni di prezzo, ma in questo caso non è ancora chiaro chi siano i potenziali investitori interessati. In passato, ci sono stati tentativi di attrarre investitori stranieri, tra cui banche come ING e BNP Paribas, ma senza successo. La complessità di eventuali fusioni bancarie, aggravata dall'incompatibilità dei sistemi IT e da regolamentazioni severe, rende improbabili acquisizioni da parte di altri istituti.
La vendita delle azioni potrebbe essere realizzata in due modi: attraverso la vendita diretta a blocchi oppure tramite un'operazione graduale chiamata "dribble-out", in cui piccole quote vengono vendute progressivamente sul mercato. La Deutsche Finanzagentur ha assicurato trasparenza nel processo, con la comunicazione di ogni soglia significativa di vendita. Attualmente, il governo possiede il 16,5% delle azioni di Commerzbank, un investimento costato in media 26 euro per azione, ma il loro valore attuale è meno della metà. Nonostante le perdite, la Commerzbank ha mostrato segni di ripresa sotto la guida di Manfred Knof, il che ha portato la dirigenza dell'istituto a vedere il disimpegno dello Stato come un'opportunità per continuare a migliorare la propria posizione sul mercato.
Süddeutsche Zeitung
Die Ampelkoalition hat erst sich selbst verloren und dann das Land
La coalizione del semaforo ha perso prima se stessa e poi il Paese
La coalizione semaforo, formata da SPD, Verdi e FDP, era inizialmente vista come un'opportunità per modernizzare la Germania senza rigidità ideologiche. Si era riusciti a superare l'inverno in modo efficace, ma con il tempo sono emerse profonde divisioni interne. Quello che doveva essere un segnale di coesione e progresso, come promesso nel contratto di coalizione del 2021, si è trasformato in un costante conflitto. Nonostante la capacità della coalizione di approvare leggi e mantenere una maggioranza per il cancelliere Olaf Scholz, la promessa di un governo coeso, capace di realizzare cambiamenti significativi, sembra essere stata abbandonata.
Il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, ha espresso critiche nei confronti della coalizione, evidenziando la sua incapacità di mantenere le promesse fatte e la tendenza all'autocommiserazione. Questo fallimento ha sollevato dubbi sul futuro della coalizione e alimentato speculazioni su una possibile alleanza tra CDU e Verdi. La sensazione generale è che la coalizione semaforo, pur ancora formalmente in piedi, abbia perso la sua direzione e la fiducia del Paese. In questo contesto, il governo non sembra più in grado di dare l'impulso positivo che aveva promesso alla Germania.
HANDELSBLATT
Der neue Machtkampf um Afrika und was er für Europa bedeutet
La nuova lotta di potere per l'Africa e le sue conseguenze per l'Europa
Nella capitale del Kenya, Nairobi, la crescente presenza cinese è evidente, con infrastrutture, aziende e persino chiese gestite o finanziate dalla Cina. Questo fenomeno riflette l'influenza che la Cina ha consolidato in tutta l'Africa grazie a grandi investimenti in progetti infrastrutturali, facilitando il commercio e la mobilità. Mentre l'Europa perde terreno di fronte a questa espansione, altre potenze come India e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di ottenere una maggiore influenza nel continente. Per esempio, il governo keniota sta negoziando con la società logistica indiana Adani per un investimento di due miliardi di dollari nell'aeroporto di Nairobi, mentre con gli Emirati è stato firmato un accordo da 500 milioni di dollari per lo sfruttamento delle risorse minerarie. La crescente competizione richiede agli Stati africani di mantenere un equilibrio per non essere travolti dai cambiamenti geopolitici.
La cooperazione tra Cina e Africa sarà al centro dell'attenzione al Forum on China-Africa Cooperation (FOCAC), dove i leader africani e cinesi discuteranno del futuro dei loro rapporti economici, allineando i progetti della Nuova Via della Seta con l'Agenda 2063 dell'Unione Africana. Il presidente del Kenya, Ruto, ha sottolineato l'importanza di questo "momento panafricano", sottolineando come l'Africa stia vivendo una trasformazione economica senza precedenti. La Cina ha investito circa un trilione di dollari nel continente dal 2013, con un record di 11 miliardi nel 2023 solo in investimenti diretti. Mentre l'Europa ha avviato iniziative come la Global Gateway Initiative, da 300 miliardi di euro, ma la sua lentezza e i residui del passato coloniale rendono difficile per l'Europa competere efficacemente con la Cina.
Cyberbehörde des Bundes soll mehr Abwehr-Befugnisse bekommen
L'autorità federale per la cibernetica riceverà maggiori poteri di difesa
La SPD intende ampliare le competenze dell'Ufficio federale per la sicurezza nelle tecnologie dell'informazione (BSI) per contrastare gli attacchi informatici. L'obiettivo è garantire il massimo livello di protezione contro i cyberattacchi e combattere efficacemente la criminalità informatica. Un documento della SPD, in discussione presso il Bundestag, propone nuovi strumenti e poteri per prevenire, mitigare e identificare gli attacchi informatici. Tra questi strumenti, vi è la possibilità di eseguire scansioni automatizzate delle vulnerabilità nei sistemi di aziende e istituzioni tedesche. Questa proposta era già stata sollecitata dalla presidente del BSI, Claudia Plattner, che aveva sottolineato l'importanza di disporre di tali capacità per identificare le falle di sicurezza e informare rapidamente i soggetti interessati.
La criminalità informatica è considerata una delle principali minacce in Germania, soprattutto per le imprese. I danni provocati da furti di dati, sabotaggi e spionaggio industriale hanno raggiunto i 267 miliardi di euro nel 2023, con la Cina come principale origine degli attacchi. Un'indagine condotta dall'associazione digitale Bitkom ha rivelato che il 65% delle aziende si considera minacciato nella propria esistenza a causa degli attacchi informatici. Per migliorare la difesa contro tali attacchi, il governo federale ha approvato nuove normative che impongono alle aziende, compresi i fornitori di energia e i trasporti, l'adozione di misure di sicurezza obbligatorie. Il pacchetto prevede anche sanzioni in caso di mancata attuazione e richiede la condivisione di informazioni durante incidenti significativi. Si attende ancora la "legge quadro KRITIS" previsto dal contratto di coalizione, che dovrà rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche e riorganizzare l'architettura di cybersicurezza in Germania.
Ermittlungen wegen Wahlbetrug in Sachsen weiten sich aus
Si ampliano le indagini per frode elettorale in Sassonia
Durante lo spoglio dei voti per corrispondenza in Sassonia, sono state trovate schede elettorali manipolate in diversi collegi elettorali. Secondo quanto riferito dalla polizia, qualcuno avrebbe coperto il segno di voto già espresso su alcune schede, sostituendolo con una croce a favore del partito di estrema destra Freie Sachsen. L'Ufficio investigativo statale ha ora assunto il controllo delle indagini, che erano state inizialmente riportate dal quotidiano "Sächsische Zeitung". Finora sono state scoperte circa 130 schede alterate, di cui 117 a Dresda e 14 nella zona di Radeberg, nel distretto di Bautzen.
L'autorità elettorale di Dresda ha dichiarato che i distretti elettorali di Langebrück, a nord della città, sono stati particolarmente colpiti, con risultati inusualmente favorevoli ai Freie Sachsen, che in uno dei seggi hanno ottenuto il 10,2% dei voti. Tuttavia, l'esito finale delle indagini sarà deciso giovedì dal comitato elettorale, che esaminerà anche il numero di schede invalidate. Nel frattempo, Markus Blocher, responsabile delle elezioni a Dresda, ha rifiutato di commentare fino alla conclusione delle verifiche. Il partito Freie Sachsen ha negato ogni coinvolgimento, mentre l'AfD ha parlato di una "grande frode elettorale" e ha chiesto la revisione o il riconteggio di tutti i voti espressi in Sassonia.
Deutschlands Banken sollten sich Baron von Münchhausen zum Vorbild nehmen
Le banche tedesche dovrebbero prendere esempio dal Barone di Münchhausen
Dal 2022, l'aumento dei tassi di interesse nella zona euro ha favorito una congiuntura eccezionale per le banche tedesche, ma questa fase positiva è già finita. Attualmente i tassi stanno diminuendo, i costi operativi crescono e le banche devono accantonare più fondi per i crediti deteriorati. Il problema principale è che queste istituzioni non hanno sfruttato a pieno l'occasione per rafforzarsi strategicamente e prepararsi al futuro. Le grandi banche quotate in borsa sono un esempio evidente di questa mancanza di visione. Sebbene il valore delle azioni della Deutsche Bank sia aumentato del 40% e quello di Commerzbank del 150%, entrambe le banche restano ancora sottovalutate in base al loro patrimonio netto, con un rapporto prezzo-valore contabile di circa 0,5, molto inferiore rispetto a concorrenti come ING o Unicredit.
I dirigenti bancari attribuiscono questa situazione ai fattori esterni, come la forte concorrenza del mercato tedesco, la mancanza di una piena unione bancaria europea e le rigide regolamentazioni del settore. Tuttavia, questi ostacoli difficilmente cambieranno. La concorrenza rimarrà alta, grazie alla presenza di banche di risparmio e cooperative, e i progressi dell'unione bancaria europea saranno lenti. Allo stesso modo, la regolamentazione bancaria più rigida, introdotta dopo la crisi finanziaria, non verrà allentata poiché ha dimostrato la sua efficacia. Le banche devono quindi prendere in mano il proprio destino, come fece il Barone di Münchhausen, e investire seriamente nella trasformazione digitale, che rappresenta una via necessaria per migliorare la loro posizione. Tuttavia, per farlo, devono prima convincere gli investitori, che attualmente preferiscono dividendi più alti e riacquisti di azioni, segno di una mancanza di fiducia nelle capacità delle banche di investire in una crescita futura sostenibile.
Ostdeutschland ist nicht ganz Deutschland
La Germania dell'Est non è tutta la Germania
La crescita dell'AfD e del BSW nelle elezioni regionali in Sassonia e Turingia ha suscitato preoccupazione in Europa, non solo per le loro posizioni rigide sul tema dell'immigrazione, ormai diffuse in molti paesi, ma anche per le loro proposte di politica estera. I leader di questi partiti, Björn Höcke e Sahra Wagenknecht, sostengono una svolta nella politica verso l'Ucraina, opponendosi all'invio di ulteriori armi a Kiev e chiedendo un immediato cessate il fuoco. Questo approccio favorirebbe Vladimir Putin, consentendogli di consolidare le sue conquiste in Ucraina e preparare possibili nuovi attacchi. La domanda chiave è se il successo di questi partiti possa influenzare la politica estera della Germania, anche se attualmente le decisioni vengono prese a Berlino e non nei singoli Länder.
La differenza tra la Germania dell'Est e quella dell'Ovest è evidente. In Occidente c'è un maggior supporto per gli aiuti a Kiev e per il rafforzamento della NATO e dell'Unione Europea, mentre a Est prevale un sentimento russofilo e antiamericano. Anche se l'influenza degli stati federali sulla politica estera è limitata, esiste il rischio che la linea “Germany first” diventi più popolare a livello nazionale. Questo fenomeno è aggravato dalle difficoltà economiche e dal crescente malcontento all'interno del partito politico SPD, il cui leader Olaf Scholz potrebbe trovarsi sotto pressione per ridurre il sostegno alla guerra in Ucraina, una prospettiva che preoccupa gli alleati europei.
Warum die Reform der Industrie-Netzentgelte eine gute Idee ist
Perché la riforma delle tariffe di rete industriali è una buona idea
Il Consiglio Economico della CDU ha inviato una lettera di allarme al ministro dell’economia Habeck, denunciando che i piani dell’Agenzia Federale delle Reti per riformare le tariffe di rete lancerebbero un segnale negativo per l’economia tedesca. Tuttavia, l’argomentazione non è fondata. Attualmente, molte grandi aziende, soprattutto nei settori carta, chimica e alluminio, godono di sconti sulle tariffe fino al 90%. Questa agevolazione è concessa a condizione che il consumo di energia sia costante. Tale condizione spinge le imprese a mantenere un consumo stabile anche quando non conviene, ostacolando l'adeguamento della domanda ai prezzi fluttuanti dell'energia. Nel 2023, circa 600 aziende hanno beneficiato di 1,4 miliardi di euro di agevolazioni, finanziate attraverso una tassa sugli altri consumatori.
La riforma proposta mira a superare questa inefficienza, consentendo alle imprese di adattarsi meglio alle variazioni dei prezzi energetici, soprattutto nei periodi di maggiore disponibilità di energia rinnovabile. La flessibilità consentirebbe alle aziende di ridurre i costi dell'energia, potenzialmente fino a sei centesimi per kilowattora, senza necessità di tariffe regolamentate. Il sistema attuale impedisce un uso più efficiente dell’energia, obbligando le aziende a mantenere i macchinari in funzione per non perdere gli sconti, anche in momenti economicamente svantaggiosi. La riforma consentirebbe alle aziende di gestire il consumo in base ai segnali di mercato, aumentando l'efficienza e riducendo i costi, senza compromettere la disponibilità di energia né imporre cambiamenti forzati nella produzione.
Warum es an den Märkten langfristig ungemütlich werden dürfte
Perché è probabile che i mercati diventino scomodi a lungo termine
In seguito alle elezioni nell’est della Germania, Olivier Blanchard, ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale, ha espresso preoccupazione riguardo all’indebolimento del centro politico a favore delle forze estreme. Ha stabilito dei parallelismi con quanto accaduto in Francia, Italia e Paesi Bassi, affermando che questo spostamento potrebbe avere conseguenze profonde e difficili da affrontare. Tuttavia, i mercati finanziari sembrano ignorare l’aumento della destra in Turingia e Sassonia, considerando che i risultati erano attesi e che non hanno ancora un impatto significativo a livello federale. Anche in altri Paesi, come l'Italia, eventi politici di questa portata non hanno influenzato immediatamente i mercati, ma secondo Blanchard, ignorare questi cambiamenti a lungo termine potrebbe essere un errore.
Il tema centrale è la deglobalizzazione. Già evidente nelle politiche commerciali, come dimostrato dalle recenti barriere imposte dal Canada contro le auto elettriche cinesi, essa potrebbe portare alla frammentazione delle economie in blocchi politici, come osservato dall’economista Markus Brunnermeier. Questo potrebbe minare la resilienza economica e influenzare anche il mercato del lavoro, ostacolando la mobilità internazionale della forza lavoro. Le ripercussioni si estendono anche ai mercati azionari e obbligazionari, dove le economie dipendenti dalle esportazioni, come quella tedesca, potrebbero soffrire ulteriormente con l’aumento delle barriere commerciali. Inoltre, il calo della migrazione, necessario per mitigare l’invecchiamento della popolazione, potrebbe aggravare i problemi demografici, influenzando negativamente il mercato obbligazionario e portando a un aumento del rischio inflazionistico, qualora le banche centrali dovessero intervenire con acquisti di titoli.
Autoindustrie braucht mehr Roboter und Künstliche Intelligenz
L'industria automobilistica ha bisogno di più robot e intelligenza artificiale
L'industria automobilistica tedesca sta affrontando sfide crescenti legate a problemi di qualità e richiami, che incidono sia sui costi aziendali sia sulla reputazione dei marchi. BMW, ad esempio, ha quasi raddoppiato le sue riserve per le garanzie negli ultimi cinque anni a causa dei numerosi richiami di veicoli, soprattutto negli ultimi mesi. Anche Mercedes e Audi stanno vivendo difficoltà simili con componenti elettronici difettosi e problemi legati alle batterie. La responsabilità di questi problemi viene spesso attribuita ai fornitori, i quali producono fino al 70% dei componenti di un'auto. Tuttavia, l'intero ecosistema dell'industria automobilistica, un tempo solido in Germania, è sotto forte pressione a causa di una serie di crisi globali, tra cui la pandemia, la guerra in Ucraina e il rallentamento delle vendite, oltre ai problemi legati al ricambio generazionale della forza lavoro.
Per affrontare questa situazione, i produttori di automobili devono aumentare gli investimenti in nuove tecnologie e processi. Il semplice risparmio non risolverà il problema. Gli investimenti dovrebbero riguardare sia macchinari più moderni per i fornitori, sia l'adozione di robotica e intelligenza artificiale per migliorare l'efficienza della produzione. I robot possono compensare la mancanza di manodopera qualificata, mentre l'intelligenza artificiale può rilevare difetti nelle fasi iniziali della produzione. Inoltre, iniziative come "Catena-X", basate su blockchain, mirano a migliorare lo scambio di dati tra produttori e fornitori, ponendo la Germania in una posizione di forza nel campo dell'innovazione tecnologica. Tuttavia, la sfida principale resta quella di implementare con successo queste idee.
Deutschland muss China mit seinen eigenen Waffen schlagen
La Germania deve battere la Cina con le sue stesse armi
In molti Paesi africani, l'Europa viene sempre più percepita come arrogante, ipocrita e paternalista, in contrasto con la Cina, che viene vista come un partner per lo sviluppo. Da anni, Germania ed Europa stanno perdendo influenza nel continente africano, mentre la Cina, attraverso investimenti miliardari in infrastrutture, ha guadagnato terreno. Molti africani considerano Pechino un partner rispettoso, che non si intromette negli affari interni e tratta alla pari, a differenza delle ex potenze coloniali europee, che continuano a proporre soluzioni dall'alto. L'eredità storica del colonialismo pesa ancora su molti Paesi europei, che non riescono più a presentarsi come guida morale, soprattutto dopo la loro ambigua posizione su temi come il conflitto tra Israele e Gaza.
La Cina ha scelto una strategia più sottile per influenzare il continente, investendo in strutture politiche in Paesi come Kenya e Tanzania, commercializzando smartphone economici e chiudendo un occhio sulle violazioni dei diritti umani. Questo approccio, pur pericoloso, è efficace, tanto che molti africani stanno progressivamente abbandonando l'idea della democrazia come unico modello politico. Questo crea un dilemma per la Germania, che non può ignorare le violazioni dei diritti umani ma deve affrontare la sfida cinese in modo diverso. Un primo passo è avviare un vero dialogo con i leader africani, per capire le loro priorità e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose. L'accordo tra Germania e Kenya per l'invio di infermieri è un esempio, ma c'è bisogno di una strategia e di un atteggiamento nuovo nei confronti di un continente in piena trasformazione.
Chodorkowski: „Der Westen versucht immer, einen guten Zaren für Russland zu finden“
Chodorkowski: "L'Occidente cerca sempre di trovare un buon zar per la Russia"
Chodorkowski sottolinea come l'Occidente cerchi sempre di individuare un "buon zar" per la Russia, una strategia che considera erronea. La natura centralizzata del potere russo porta inevitabilmente all'aggressività, poiché avere un nemico esterno permette di mantenere il controllo assoluto. Per cambiare questa dinamica, Chodorkowski ritiene che sia necessario trasformare la Russia in una repubblica parlamentare con un sistema federale e una separazione dei poteri. La sua posizione è chiara: non si tratta di distruggere la Federazione Russa, ma di decentralizzarla per ridurre la concentrazione di potere che alimenta l'aggressività del regime. All'interno di questa visione, la sua opposizione lavora per creare una narrativa alternativa alla propaganda del Cremlino, pur consapevole delle sfide imposte dal regime totalitario, che non lascia spazio a una vera opposizione democratica all'interno del Paese.
Secondo Chodorkowski, nonostante la repressione del governo, circa il 20% della popolazione russa continua a sostenere i valori della democrazia occidentale. Tuttavia, afferma che una rivoluzione in Russia sarebbe possibile solo in caso di spaccature tra le élite al potere, come dimostrato dal fallito tentativo di colpo di stato di Prigožin. Chodorkowski riflette anche sul recente scambio di prigionieri tra Russia e Occidente, approvando l'operazione per salvare vite, ma riconoscendo il rischio che ciò possa incentivare altri rapimenti politici. In conclusione, egli mette in guardia contro l'idea che le sanzioni o altre azioni occidentali possano portare automaticamente a un cambiamento in Russia, sottolineando invece l'importanza di un approccio strategico che punti a lungo termine a trasformare il sistema politico del Paese.
Bundeswehr stellt erste Feuereinheit Iris-T SLM in Dienst
La Bundeswehr mette in servizio la prima unità di fuoco SLM Iris-T
La Bundeswehr ha messo in servizio il primo sistema di difesa aerea Iris-T SLM prodotto dall'azienda tedesca Diehl Defence. Questo sistema colma una lacuna nella difesa contro aerei, elicotteri, missili da crociera, missili guidati e droni. È stato assegnato al gruppo missilistico antiaereo 61 nella base di Todendorf, in Schleswig-Holstein, dove è in fase di creazione un centro di addestramento. Durante la cerimonia di consegna, il cancelliere Olaf Scholz, insieme al ministro della Difesa Boris Pistorius e al capo dell'aeronautica Ingo Gerhartz, ha sottolineato l'importanza del progetto per la sicurezza e la pace in Europa. Sebbene lo sviluppo del sistema Iris-T SLM sia stato commissionato nel 2007, inizialmente è stato esportato prima di essere acquistato dalla Germania in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
Dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, la Germania ha deciso di acquisire sei unità del sistema Iris-T SLM, ciascuna composta da tre lanciatori, un radar e un centro di comando. Il sistema ha una portata massima di 40 chilometri. Parte dei fondi necessari, 950 milioni di euro, sono stati prelevati da un fondo speciale per la difesa. A metà agosto, la Bundeswehr ha ricevuto la prima unità operativa. Il sistema è già stato testato in Ucraina, con tre unità consegnate e ulteriori ordinativi in corso. La piena operatività del sistema in Germania è prevista per il 2027. Tuttavia, esponenti politici come Florian Hahn hanno criticato i ritardi, sottolineando l'urgenza di potenziare la difesa aerea, soprattutto di fronte alle minacce nel Baltico.
Deutschland blockiert sich selbst
La Germania si blocca
La Germania si trova ad affrontare gravi deficit strutturali economici, emersi negli ultimi anni, che coinvolgono settori cruciali come infrastrutture, energia e digitalizzazione. Nonostante gli investimenti pubblici nominalmente più elevati, la qualità delle reti di trasporto e l'efficienza necessaria per la competitività economica non sono state raggiunte. La Bundeswehr è in uno stato preoccupante a causa della situazione geopolitica, e il paese è colpito da una crisi fiscale di proporzioni storiche, aggravata da eventi come la pandemia di Covid-19, la crisi dei rifugiati dall'Ucraina e i costi del supporto militare. Questa crisi richiede massicci investimenti pubblici a lungo termine, ma resta incerto se la politica e la società tedesca siano pronte a sostenere tali sforzi.
Per affrontare questa situazione, sono disponibili quattro strumenti di politica fiscale: aumentare le tasse, incrementare il debito pubblico, riorganizzare la spesa pubblica e rendere più flessibile la politica monetaria. Tuttavia, l'uso di questi strumenti è ostacolato da limiti politici e conflitti di distribuzione, con conseguenze potenzialmente esplosive. Inoltre, l'aumento dei prezzi del CO2 porterà a maggiori costi per beni essenziali come riscaldamento e trasporti, aggravando ulteriormente le tensioni sociali ed economiche. È necessario un dibattito pubblico approfondito su come riformare la politica fiscale e monetaria per affrontare queste sfide, coinvolgendo non solo le future generazioni di contribuenti, ma anche quelle attuali.
Niederlande investieren Milliarden in Panzer, Flugzeuge und Schiffe
I Paesi Bassi investono miliardi in carri armati, aerei e navi
I Paesi Bassi hanno annunciato un significativo aumento delle spese per la difesa, con l’obiettivo di investire miliardi di euro nell'acquisto di nuovi carri armati, aerei e navi. Il ministro della Difesa, Ruben Brekelmans, ha dichiarato che entro il 2028 il bilancio della difesa aumenterà di 2,4 miliardi di euro, raggiungendo i 24 miliardi all'anno. Questo incremento è finalizzato a rafforzare le forze armate, con un investimento annuale di circa 1,5 miliardi di euro nella capacità di combattimento. Con questa misura, i Paesi Bassi raggiungeranno l'obiettivo stabilito dalla NATO, che prevede una spesa militare pari ad almeno il 2% del prodotto interno lordo.
L'investimento in difesa è giustificato dalla necessità di proteggere attivamente la sicurezza nazionale, soprattutto alla luce dell'aggressione russa in Ucraina, che ha dimostrato la possibilità di un attacco al Patto Atlantico. Il ministro ha sottolineato che mantenere forze armate credibili e innovative è essenziale per prevenire i conflitti. Oltre all'acquisizione di nuovi caccia F-35 e fregate per la difesa anti-sommergibile, i Paesi Bassi hanno in programma di ricostruire un proprio battaglione di carri armati, dismesso nel 2011 per motivi economici. È previsto l'acquisto di circa 50 nuovi carri armati Leopard-2A8, a seguito di una cooperazione con la Germania, che in passato aveva fornito ai Paesi Bassi 18 carri Leopard-2A6.
Die palästinensische Wirtschaft steht vor dem Kollaps
L'economia palestinese è sull'orlo del collasso
La situazione economica palestinese è al collasso. Saleh Ahmed Taqtuq, commerciante di Nablus, esprime la sua rabbia contro Israele e la Germania, accusando quest'ultima di sostenere Israele nella guerra contro i palestinesi attraverso la fornitura di armi. Taqtuq, come molti altri palestinesi, denuncia le continue uccisioni e la distruzione delle terre palestinesi da parte delle forze israeliane, evidenziando il desiderio del popolo palestinese di vivere una vita normale, lontano dall'occupazione che dura da oltre 57 anni. La situazione attuale è aggravata dalle offensive militari israeliane, come quella lanciata il 28 agosto, che ha provocato decine di morti, tra cui civili, e ha ulteriormente destabilizzato l'economia locale.
L'economia di Nablus, un tempo il motore del West Bank, è crollata, con il commercio e la produzione in netto calo e il turismo praticamente inesistente. Le cause di questa crisi includono i blocchi israeliani, la sospensione delle entrate fiscali verso l'Autorità Palestinese e la violenza dei coloni israeliani. La disoccupazione è salita al 32% e il PIL è sceso del 23% nei primi otto mesi di guerra. Le infrastrutture, come una centrale di trattamento delle acque finanziata dalla Germania, rimangono inutilizzate a causa della presenza di coloni armati che impediscono l'accesso ai tecnici. Le tensioni crescenti, le limitazioni imposte ai trasporti e l'incertezza economica rendono la vita quotidiana sempre più difficile, portando molti giovani a vedere nella violenza l'unica via d'uscita.
Geheimdienste warnen vor Putins Killerkommando „29155“
I servizi di intelligence avvertono della squadra assassina di Putin "29155"
Le agenzie di intelligence occidentali hanno lanciato un avvertimento riguardo l'espansione delle operazioni della Russia, focalizzandosi su una cybergruppo collegato all'unità speciale "29155" del servizio di intelligence militare russo, GRU. Un rapporto pubblicato dalle autorità di sicurezza statunitensi, in collaborazione con altre agenzie di intelligence occidentali, indica che questa unità è stata coinvolta in sabotaggi e omicidi, tra cui l'attacco con il veleno contro Sergej Skripal nel 2018 e il tentato colpo di stato in Montenegro nel 2016. Secondo Roderich Kiesewetter, politico della CDU, le attività di questa unità rappresentano una forma di terrorismo di stato, con particolare focus sulla Germania, che viene considerata vulnerabile agli attacchi russi a causa della scarsa preparazione contro minacce ibride. L'unità "29155", fondata nel 2009, è specializzata in operazioni segrete volte a destabilizzare i paesi europei e indebolire l'Unione Europea.
Dal 2020, l'unità ha intensificato gli attacchi informatici, inclusa la campagna "Whisper-Gate" contro sistemi governativi ucraini nel 2022, che ha preceduto l'invasione della Russia il 24 febbraio. Le operazioni recenti si concentrano sul furto di dati da infrastrutture critiche e settori come finanza, trasporti ed energia. Un dossier dell'FBI ha rivelato una strategia del Cremlino volta a destabilizzare la Germania, considerata il punto più debole dell'alleanza occidentale. La propaganda russa si rivolge specificamente al pubblico tedesco per minare il sostegno alla politica sanzionatoria contro la Russia e alimentare divisioni interne. L'influenza russa ha già prodotto cambiamenti nell'opinione pubblica e nel discorso politico tedesco, come dimostrato dall'ascesa di partiti pro-Cremlino come il BSW.
Die AfD löst bei moderaten Parteien eine Identitätskrise aus
L'AfD causa una crisi di identità nei partiti moderati
Le recenti elezioni in Sassonia e Turingia hanno mostrato che la crescita dell'AfD non è più un semplice segnale di protesta, ma un cambiamento profondo del panorama politico tedesco. Il sostegno ai partiti di governo è crollato, con solo un decimo degli elettori che li ha votati. La SPD, ridimensionata, ha cercato di rassicurare i propri sostenitori promettendo di spiegare meglio le proprie politiche. La FDP, una volta vista come la voce liberale del paese, è ora quasi irrilevante. I Verdi, un tempo considerati una potenziale forza popolare, sono visti da molti cittadini dell’Est come elitisti e predicatori morali. Il dato più sorprendente riguarda i giovani elettori: il 38% dei giovani tra i 18 e i 24 anni in Turingia ha votato per l'AfD, un segno di una possibile svolta epocale nel voto giovanile.
Il successo dell'AfD scuote profondamente la democrazia tedesca. Mentre i partiti tradizionali, inclusa l'Unione, sembrano in difficoltà nel gestire la popolarità dell'AfD, il partito di estrema destra si appella ai principi democratici, sottolineando che ignorare la volontà popolare potrebbe alimentare frustrazione e radicalizzazione. Nonostante le speranze che l'AfD si possa sgonfiare una volta al governo, vi è il timore che, se messa al potere, potrebbe consolidarsi ed imporre cambiamenti radicali. Anche il partito di Sahra Wagenknecht, fortemente antiamericano e filorusso, sta emergendo come una nuova forza politica. Una reazione strategica efficace deve basarsi su una critica puntuale delle politiche autoritarie dell'AfD, evitando promesse vuote che potrebbero favorire la crescita del populismo.
Die Neubau-Misere und wie sie ein Ende finden könnte
La crisi delle nuove costruzioni e come potrebbe finire
Attualmente, cercare un appartamento nelle metropoli tedesche è paragonabile al tentativo di entrare in un club esclusivo britannico: le possibilità sono scarse, le liste d'attesa lunghe e i costi molto elevati. Nelle grandi città e nelle città universitarie tedesche, l'offerta abitativa è così limitata che i prezzi degli affitti e delle vendite continuano a crescere in modo sproporzionato. La ministra federale per le costruzioni, Klara Geywitz, sembra in difficoltà, pur avendo promosso varie iniziative, come una riforma della legge edilizia, l'introduzione di un nuovo tipo di edificio per semplificare la costruzione, e incentivi fiscali per chi investe in nuove abitazioni. Tuttavia, queste misure non sono sufficienti a risolvere la situazione.
Il problema delle nuove costruzioni ha anche implicazioni politiche, poiché i giovani si sentono esclusi dalla possibilità di vivere in modo autonomo nonostante una buona istruzione. La politica non può intervenire sui tassi d'interesse crescenti, ma può agire sulle elevate spese di costruzione in Germania. È necessario un cambiamento di mentalità, poiché molte città continuano a comportarsi come se non ci fosse una crisi abitativa, aumentando gli standard e rendendo le normative edilizie sempre più rigide. Questo ha quadruplicato il numero di regolamenti edilizi, portando a una frammentazione del processo di costruzione, soprattutto a causa delle diverse normative nei vari Länder. Un allentamento delle regolamentazioni e la definizione di standard minimi uniformi potrebbero consentire soluzioni più economiche e innovative.
Jedes dritte Großunternehmen nutzt Künstliche Intelligenz
Un'azienda su tre utilizza l’intelligenza artificiale
Un terzo delle grandi imprese tedesche con più di 250 dipendenti utilizza l’intelligenza artificiale (IA). Secondo un documento pubblicato dall’Istituto Ifo, i settori pionieri nell’adozione dell’IA sono l’industria informatica e i fornitori di servizi aziendali. A livello europeo, la Germania si colloca nella fascia medio-alta, dietro paesi come Danimarca e Finlandia, ma molto avanti rispetto alla Francia. L’IA permette alle imprese di sostituire la mancanza di forza lavoro e aumentare l’efficienza. Manfred Gößl, direttore generale della Camera di Commercio e Industria Bavarese, sottolinea come l'IA possa contribuire a mantenere il livello di benessere economico nonostante il cambiamento demografico. A suo avviso, l’implementazione delle normative UE sull’IA nel diritto tedesco non dovrebbe comportare ulteriori oneri.
L’IA viene utilizzata principalmente per l’analisi di testi e dati e per l’automazione della produzione, con applicazioni in sicurezza informatica, marketing, produzione e contabilità. Tuttavia, molte imprese esitano a integrarla, nonostante il potenziale di efficienza, ad esempio in logistica e medicina. Le ragioni principali includono la mancanza di competenze tecniche, difficoltà nell’integrare l’IA nei processi aziendali esistenti, preoccupazioni legali e legate alla protezione dei dati. Oliver Falck, responsabile degli studi Ifo, suggerisce che le aziende dovrebbero investire nella formazione dei dipendenti per colmare le lacune di conoscenza.