Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
AfD-Gutachten: Gilt das Neutralitätsgebot auch für den Verfassungsschutz?
Parere sull’AfD: Il principio di neutralità si applica anche al Servizio di Sicurezza Costituzionale?
Il Servizio di Sicurezza Costituzionale tedesco avrebbe dovuto pubblicare entro l’anno un nuovo rapporto sull’AfD, potenzialmente destinato a classificarla come organizzazione estremista consolidata. Tuttavia, la pubblicazione è stata rinviata, ufficialmente per rispettare il principio di neutralità politica prima delle elezioni anticipate. Secondo la giurisprudenza della Corte Costituzionale, le istituzioni statali devono evitare ogni azione che potrebbe influenzare le scelte elettorali dei cittadini. Alcuni esperti, come Florian Meinel, contestano che il principio di neutralità possa impedire al Servizio di Sicurezza di adempiere al suo mandato legale. L’ex vice presidente del Servizio, Felor Badenberg, ha sostenuto che la cautela è necessaria in periodo elettorale, mentre Meinel ritiene che la pubblicazione di un rapporto sia un atto amministrativo che non viola la neutralità.
Il dibattito è alimentato dalla recente destituzione di Thomas Haldenwang, ex presidente del Servizio, e dalla sua ipotetica intenzione di entrare in politica. Meinel ha sottolineato che la mancata pubblicazione del rapporto potrebbe anch’essa essere considerata un’interferenza politica. La questione solleva interrogativi sul ruolo del Servizio di Sicurezza nel bilanciare la trasparenza con l’imparzialità. Meinel ha paragonato il caso a situazioni passate in cui le istituzioni statali hanno agito senza compromettere la loro neutralità, come la pubblicazione di rapporti ambientali in periodi critici. Tuttavia, resta complesso equiparare la valutazione di un partito politico al lavoro amministrativo, poiché i partiti, tutelati dalla Costituzione, rappresentano un elemento fondamentale della democrazia rappresentativa.
Wegen Anfeindungen: AfD-Gegner Wanderwitz zieht sich aus Politik zurück
A causa delle intimidazioni: Marco Wanderwitz, oppositore dell’AfD, si ritira dalla politica
Marco Wanderwitz, deputato sassone della CDU e noto per il suo impegno contro l’AfD, ha deciso di non ricandidarsi al Bundestag. Da tempo riceve minacce di morte da ambienti di estrema destra, aggravatesi con il suo sostegno alla richiesta di vietare il partito. Wanderwitz ha sottolineato che tali attacchi, accompagnati da intimidazioni verso la sua famiglia, sono diventati insostenibili, anche per la scarsa solidarietà ricevuta dalla società civile. Nonostante l’apprezzamento per i pochi che combattono l’estremismo in Sassonia, ritiene che siano troppo pochi per fare la differenza. Ha inoltre evidenziato come la pressione psicologica di tali attacchi, unitamente all’instabilità politica in Sassonia, abbia reso impossibile proseguire l’attività politica in condizioni accettabili.
Wanderwitz ha motivato il suo ritiro anche con ragioni personali e politiche. Avvocato di professione e padre di quattro figli, ha dichiarato che il termine dell’era Merkel e le divisioni interne alla CDU, con critiche rivolte al leader regionale Michael Kretschmer, hanno influito sulla sua decisione. Pur lasciando la politica, continuerà a sostenere il divieto dell’AfD fino al termine della legislatura, ribadendo la sua determinazione su questo tema. Wanderwitz e la sua compagna Yvonne Magwas, anche lei deputata e vittima di minacce, hanno preso congiuntamente la decisione di lasciare il Bundestag, rammaricandosi per la persistente indifferenza verso il problema dell’estremismo di destra nell’est della Germania.
Memoiren der Kanzlerin: Warum Angela Merkel gegen einen schnellen NATO-Beitritt der Ukraine war
Memorie della Cancelliera: Perché Angela Merkel era contraria a un rapido ingresso dell'Ucraina nella NATO
Nelle sue memorie in uscita, intitolate "Libertà", Angela Merkel rivela di aver cercato di frenare il desiderio dell'Ucraina di aderire rapidamente alla NATO nel 2008, temendo già allora una risposta militare russa. La ex cancelliera spiega che, pur comprendendo il desiderio dei paesi dell'Europa centrale e orientale di entrare nell'alleanza, riteneva che l'adesione dovesse garantire sicurezza sia al nuovo membro che alla NATO stessa. Merkel considerava particolarmente problematica la presenza della flotta russa del Mar Nero in Crimea e notava che solo una minoranza degli ucraini sosteneva l'adesione alla NATO. Riteneva inoltre illusorio pensare che lo status di candidato avrebbe protetto l'Ucraina dall'aggressione di Putin.
Nel libro, Merkel descrive anche incontri significativi con altri leader mondiali. Del suo primo incontro con Donald Trump nel 2017, ricorda come il presidente americano fosse affascinato da Putin e in generale dai leader autocratici. Descrive Trump come un interlocutore che vedeva tutto dalla prospettiva dell'imprenditore immobiliare, credendo che il successo di un paese significasse necessariamente l'insuccesso di un altro. Merkel racconta anche del suo ingresso in carica nel 2005, quando il cancelliere uscente Gerhard Schröder si rifiutò di ammettere la sconfitta durante una trasmissione televisiva, e di un incontro con Papa Francesco, che le diede un consiglio su come gestire opinioni fondamentalmente diverse: "Piegarsi, piegarsi, piegarsi, ma fare attenzione che non si rompa."
Thüringen: CDU, BSW und SPD einigen sich auf Koalitionsvertrag
Dopo undici settimane dalle elezioni regionali, i leader di CDU, BSW e SPD in Thüringen hanno raggiunto un accordo sul progetto del contratto di coalizione, che sarà presentato ufficialmente venerdì. Questo accordo segna un passo significativo verso la formazione del nuovo governo regionale, che potrebbe essere la prima coalizione di questo tipo in Germania, denominata coalizione "Brombeer". I dettagli finali del contratto sono attualmente in fase di revisione e si prevede che i lavori saranno completati nei prossimi due giorni.
Tuttavia, l'accordo deve ancora essere approvato dai gremi di partito dei tre partiti coinvolti. Il BSW ha programmato un congresso partitico per il 7 dicembre per votare sull'approvazione del contratto di coalizione. La SPD condurrà una consultazione tra i suoi membri. Sahra Wagenknecht del BSW ha espresso soddisfazione per i progressi dei negoziati, sottolineando che il nuovo contratto presenta differenze significative rispetto al documento di sondaggio iniziale e ha enfatizzato l'importanza delle politiche di pace nel contratto.
Klimaschutz-Ranking: Deutschland ist längst nicht vorne Classifica sulla protezione climatica: La Germania non è affatto in testa
Durante la conferenza mondiale sul clima, organizzazioni ambientali hanno presentato una classifica sulla protezione del clima, mostrando che la Germania non si trova tra i paesi leader. Dänemark si è distinto come leader nel clima grazie a una politica climatica attiva e progressi nel settore delle energie rinnovabili, occupando la quarta posizione nella classifica; le prime tre posizioni sono state lasciate intenzionalmente vuote poiché nessun paese è ritenuto fare abbastanza per fermare il cambiamento climatico. Altri paesi come i Paesi Bassi, il Regno Unito e le Filippine seguono nelle posizioni successive.
La Germania, invece, ha perso posizioni, classificandosi al 16° posto. Sebbene il paese sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030, mancano progressi significativi in settori come i trasporti e l'edilizia. Inoltre, le critiche si concentrano su una legge sul clima indebolita e possibili tagli di bilancio che potrebbero ostacolare ulteriori progressi sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, il processo di riduzione della burocrazia per l'espansione delle energie rinnovabili è stato elogiato come un progresso significativo.
Seit dem Ampel-Aus: Wie sich die Mitgliederzahlen der Parteien verändern Dopo la fine della coalizione "Ampel": Come cambiano i numeri dei membri dei partiti
Dopo la rottura della coalizione di governo in Germania, i partiti che ne facevano parte, così come l'opposizione, hanno registrato un aumento delle iscrizioni. SPD, Verdi e FDP hanno comunicato di aver ricevuto migliaia di nuove richieste di adesione. In particolare, i Verdi hanno riferito di aver ricevuto 13.000 nuove richieste dall'annuncio della candidatura del Ministro dell'Economia Robert Habeck a Cancelliere, senza però divulgare il numero di dimissioni, che si attesterebbe su una media di cinque a dieci alla settimana. Ciò rappresenta un incremento di circa il nove percento rispetto al 6 novembre.
La SPD ha registrato più di 2000 nuove adesioni digitali, ma non ha fornito dettagli sulle iscrizioni cartacee, e non ha risposto riguardo al numero di dimissioni. I Liberali hanno visto circa 2000 nuove adesioni, con poche dimissioni, traducendosi in una crescita del tre percento. La CDU, che ha riferito di aver accolto più di mille nuove richieste senza specificare le dimissioni, e altri partiti come la CSU e la Linke hanno anche mostrato un incremento dei membri. Quest'ultima ha specificato 3831 nuove richieste di adesione, con 74 dimissioni, segnando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Questi cambiamenti nei numeri dei membri riflettono una dinamica politica in evoluzione in vista delle elezioni federali del 2025.
Debatte in der SPD: Auf diese Personen kommt es in der K-Frage jetzt an
Dibattito all'interno della SPD: queste sono le persone chiave nella questione del candidato
Nel Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), il cancelliere Olaf Scholz non ha più il potere di decidere autonomamente se ricandidarsi. La frustrazione nei suoi confronti è elevata, tanto che il ministro della Difesa, Boris Pistorius, potrebbe rappresentare una scelta migliore. Lars Klingbeil, presidente del partito, ha aumentato la sua influenza, sostenendo la possibilità di una campagna elettorale decisiva, ma ha mancato l'opportunità di stabilire una chiara direzione pro-Scholz subito dopo l'entusiasmo suscitato dall'espulsione del ministro delle finanze, Christian Lindner. Klingbeil sostiene Scholz, ma mostra anche una certa apertura verso Pistorius, il socialdemocratico più popolare del momento.
Rolf Mützenich, presidente del gruppo parlamentare, gode di grande popolarità e ha il potere di influenzare le decisioni importanti all'interno del partito. Matthias Miersch, segretario generale, deve ancora essere confermato in una convention del partito, ma lavora in stretta collaborazione con i presidenti del partito, specialmente Klingbeil. Pistorius, dal canto suo, mantiene una posizione leale ma non esclude una sua candidatura, il che potrebbe rappresentare un forte messaggio all'interno del dibattito in corso. Gerhard Schröder, ex cancelliere, sostiene Scholz, ma cerca di mantenere una certa distanza dall'attuale leadership a causa delle sue simpatie per Putin. Le decisioni future su chi sarà il candidato chancellierato della SPD rimangono incerte, con implicazioni significative per la politica interna tedesca.
Allensbach-Umfrage: Das sagen Befragte über Deutschlands Wirtschaftslage Sondaggio Allensbach: Cosa dicono gli intervistati sulla situazione economica della Germania
Secondo un recente sondaggio Allensbach, una maggioranza di cittadini tedeschi percepisce un declino economico della Germania, nonostante valutino positivamente la propria situazione personale. Ciò solleva interrogativi sulle prossime elezioni federali. In un contesto di stagnazione economica, con segnali di un mercato del lavoro che perde la sua precedente robustezza e con l'annuncio di licenziamenti, l'opinione pubblica ritiene che la Germania stia vivendo non una semplice fase di debolezza congiunturale, ma un cambiamento radicale che minaccia interi settori industriali. I tedeschi attribuiscono grande importanza all'industria per lo sviluppo economico, con il 96% che la considera significativa e il 71% che la ritiene molto importante.
L'indagine riflette anche una perdita di attrattiva del sito produttivo tedesco, causata da costi energetici elevati, eccessiva burocrazia, lungaggini nelle procedure di approvazione, carenza di manodopera, ritardi nella digitalizzazione, alte tasse aziendali e infrastrutture inadeguate. Di fronte a protezionismo globale crescente e tensioni geopolitiche, queste condizioni influenzano negativamente un'economia altamente globalizzata come quella tedesca. Inoltre, la popolazione è poco convinta che il settore dei servizi possa efficacemente sostituire quello industriale indebolito. Tuttavia, nonostante la consapevolezza delle difficoltà economiche, la maggior parte dei tedeschi non si sente personalmente colpita, evidenziando una distanza tra la percezione dei problemi economici e l'impatto personale degli stessi.
Koalition in Thüringen: Voigt handelte mit Wagenknecht „Friedensformel“ aus Coalizione in Turingia: Voigt negozia con Wagenknecht la "formula di pace"
In Turingia, i partiti CDU, BSW e SPD hanno presentato il loro programma di governo che prevede, tra le altre cose, il divieto di trattare temi di genere nelle scuole. Questo accordo è stato reso possibile da un'intesa raggiunta tra Mario Voigt, leader della CDU di Turingia, e Sahra Wagenknecht, presidente del BSW. Hanno negoziato personalmente una soluzione al tema controverso dello schieramento di missili a medio raggio americani. La soluzione concordata prevede una visione critica dello schieramento fino a quando non sarà deciso sovranamente dalla Germania. Tale posizione incorpora la critica di Wagenknecht, ma con una condizione che relativizza la critica per CDU e SPD. Voigt ha cercato un contatto diretto con Wagenknecht, incontrandosi personalmente con lei in un ristorante a Berlino.
Il compromesso raggiunto da Wagenknecht, che inizialmente si era opposta alla partecipazione del suo partito al governo in Turingia, include anche un divieto dell'uso di cellulari nelle scuole elementari durante l'orario scolastico e l'introduzione di tablet a partire dalla settima classe. Inoltre, Wagenknecht ha fatto inserire nel contratto di coalizione un provvedimento per esaminare l'eventuale amnistia per le multe e altre pene inflitte a chi violava le norme anti-COVID. Le trattative hanno anche stabilito che Voigt sarà il primo ministro e i tre partiti si sono accordati sulla distribuzione dei ministeri: quattro alla CDU, tre al BSW e due alla SPD, mantenendo lo stesso numero di ministeri del precedente governo.
K-Frage in der SPD: Die Absage von Boris Pistorius im Wortlaut
Questione della candidatura nel SPD: La rinuncia di Boris Pistorius integralmente
Boris Pistorius, ministro della difesa, ha annunciato che non si candiderà per il ruolo di cancelliere per il SPD, descrivendo la sua decisione come "sovrana" e "personale". Ha elogiato l'attuale cancelliere Olaf Scholz, definendolo un eccellente leader, capace di guidare la coalizione attraverso una delle più gravi crisi degli ultimi decenni. In un periodo di crescenti tensioni globali e conflitti, ha sottolineato come Scholz abbia assicurato un sostegno significativo all'Ucraina, rafforzando il ruolo della Germania come partner affidabile all'interno della NATO.
Durante il suo discorso, Pistorius ha espresso apprezzamento per Scholz, enfatizzando la sua capacità di mantenere la calma e la ragionevolezza in tempi turbolenti. Ha evidenziato l'importanza di avere leader che possano gestire le crisi con equilibrio, soprattutto di fronte a minacce populiste e pericolose alla democrazia globale. Inoltre, ha riconosciuto che le recenti discussioni sulla sua possibile candidatura hanno causato incertezza e irritazione sia all'interno del SPD sia tra gli elettori, affermando di non avere iniziato tali dibattiti né di aver cercato di promuoversi per quella posizione.
Infine, Pistorius ha ribadito il suo impegno a continuare il suo lavoro al Ministero della Difesa, che non considera un trampolino di lancio per la sua carriera, ma una missione da portare a termine. Ha promesso di lottare nelle prossime settimane per una forte socialdemocrazia, per il successo di Scholz come cancelliere e per un Germania sicura e democratica, sottolineando la sua intenzione di continuare a dedicarsi alla Bundeswehr e alla sicurezza collettiva del paese.
Altkanzlerin im Interview: Merkel hält Rede von Scholz zum Ampel-Aus für würdelos
Ex Cancelliera in intervista: Merkel considera indegno il discorso di Scholz sulla fine della coalizione semaforo
Angela Merkel, ex cancelliera tedesca, ha criticato aspramente il discorso del cancelliere Olaf Scholz relativo al collasso del suo governo, definendolo una manifestazione poco dignitosa del ruolo che dovrebbe incarnare il capo del governo. Durante un'intervista con "Spiegel", Merkel ha sottolineato l'importanza della dignità associata alla carica di cancelliere, un principio che a suo avviso Scholz non ha rispettato. Ha inoltre riflettuto sulla difficoltà di mantenere la compostezza durante le crisi, sottolineando come anche lei avesse affrontato momenti difficili senza però mai perdere il controllo pubblicamente.
In aggiunta alle critiche verso Scholz, Merkel ha difeso la sua politica migratoria del 2015, quando decise di mantenere aperte le frontiere tedesche. Ha descritto quella scelta come una necessità per preservare la credibilità dei valori europei di accoglienza e rispetto della dignità umana. Ha anche commentato la complessità delle coalizioni politiche, facendo riferimento alla sua esperienza con la FDP e alle sfide di un potenziale governo di coalizione Jamaika con Verdi e Liberali, che non si è concretizzato per la mancanza di interesse da parte del leader della FDP. Infine, Merkel ha esplorato il rischio di un arretramento nell'integrazione europea se l'UE non riuscirà a gestire efficacemente l'immigrazione illegale, enfatizzando le serie implicazioni che ciò potrebbe avere per la coesione del blocco.
erzicht auf Kandidatur: Warum hat Pistorius so lange gewartet?
Renuncia alla candidatura: perché Pistorius ha atteso così tanto?
Boris Pistorius, ministro della difesa tedesco, ha ritardato a lungo la sua decisione riguardo la candidatura a cancelliere, terminando una discussione che si stava intensificando tra i socialdemocratici. La sua scelta di non candidarsi è stata annunciata durante un discorso davanti a una scenografia del partito socialdemocratico, dove ha espresso pieno sostegno a Olaf Scholz, descrivendolo come un cancelliere forte e adeguato. Questa posizione non è stata condivisa dalla base del partito, che vedeva in Pistorius un candidato molto più popolare, come dimostrano sondaggi che lo indicavano come preferito dall'82% dei sostenitori del partito.
Pistorius ha mantenuto un comportamento che, sebbene fosse percepito come un apprezzamento delle tensioni interne al partito, è anche visto come una lezione di lealtà, anche quando questa non è stata ricambiata dal cancelliere Scholz. Le tensioni sono emerse in particolare su temi come il sostegno insufficiente di Scholz durante le proposte di Pistorius per rafforzare le capacità militari della Germania, in risposta all'armamento della Russia. Il ministro ha anche criticato apertamente la gestione di alcuni dossier da parte di Scholz, come la proposta di reintroduzione del servizio militare obbligatorio, ritenuta da Pistorius troppo marginalizzata.
Inoltre, Pistorius ha sottolineato l'importanza di un supporto incondizionato nel rafforzare la posizione della Germania contro le minacce russe, anticipando che tali minacce potrebbero concretizzarsi nei prossimi cinque anni. La sua dedizione alla sicurezza e alla difesa dell'Europa si è manifestata chiaramente durante un incontro a Parigi, segnando un forte segno di cooperazione franco-tedesca, e nei preparativi per una riunione a Berlino con omologhi di Francia, Gran Bretagna, Italia e Polonia. Questi incontri evidenziano il ruolo di Pistorius come punto di riferimento per la fiducia e la stabilità in un periodo di incertezze politiche, mantenendo una posizione di forte influenzialità senza cercare vantaggi personali, dimostrando un impegno serio verso i bisogni di sicurezza del paese.
SPD-Wahlstratege Stauss: „Die Entscheidung für Pistorius hätte nicht getragen“
Stratega elettorale SPD Stauss: "La scelta di Pistorius non sarebbe stata sostenibile"
Frank Stauss, stratega elettorale della SPD con una lunga esperienza, spiega perché la scelta di Olaf Scholz come candidato cancelliere è stata corretta, nonostante le polemiche e le divisioni all'interno del partito. Stauss sottolinea che una decisione a favore di Boris Pistorius, pur essendo una mossa popolare, sarebbe stata una scelta impulsiva e poco sostenibile a lungo termine. La discussione interna ha mostrato una certa fragilità della SPD, ma Stauss è convinto che, nonostante le difficoltà attuali, ci sia la possibilità di riconquistare la fiducia dell'elettorato se il partito sarà capace di dimostrare unità e impegno verso obiettivi comuni, specialmente considerando che le proposte politiche degli avversari non sono percepite come superiori.
La situazione della SPD dopo le recenti tensioni è complicata, ma Stauss invita i membri del partito a sostenere Scholz nella campagna elettorale, ricordando che non ci sono divergenze sostanziali di politica tra Scholz e Pistorius. Stauss critica la tendenza della SPD a cercare salvatori carismatici, una strategia che nel passato non ha portato successo e che rischia di distrarre dal focus sui contenuti politici essenziali. Conclude sottolineando l'importanza della coerenza e della capacità di adattamento in una campagna elettorale, specie in un contesto politico incerto e rapidamente mutabile.
Koalitionsvertrag vorgestellt: Was plant das Brombeer-Bündnis in Thüringen
Accordo di coalizione presentato: quali sono i piani dell'Alleanza Brombeere in Turingia
In Turingia, CDU, BSW e SPD hanno presentato il loro accordo di coalizione, rendendo possibile una "formula di pace". È già deciso anche chi otterrà quanti ministeri. Questa nuova coalizione, descritta come senza precedenti, si propone di superare le divisioni politiche passate. Le sfide principali che la coalizione intende affrontare includono la riduzione dell'assenteismo scolastico, la diminuzione della burocrazia per stimolare l'economia, l'attrazione di manodopera nel territorio e la deportazione di richiedenti asilo respinti. Un punto saliente dell'accordo riguarda la posizione sulla stazionamento di missili americani a media portata: la coalizione vede con criticità la mancanza di una voce tedesca in queste decisioni militari.
Sahra Wagenknecht della BSW ha avuto un ruolo significativo nelle negoziazioni, insistendo per modifiche testuali nel contratto di coalizione, che sono state parzialmente accettate. Tra le iniziative politiche concordate ci sono l'introduzione di test obbligatori di tedesco prima dell'ingresso a scuola e una riforma del sistema educativo che enfatizza le competenze di base come leggere, scrivere e fare di conto. Inoltre, è stata discussa una possibile amnistia per violazioni delle restrizioni durante la pandemia di COVID-19. Infine, la distribuzione dei ministeri vede la CDU con quattro posti, il BSW con tre e la SPD con due, con la CDU che assumerà probabilmente il ministero dell'Istruzione.
Scholz setzt sich durch: Ein Kandidat, zwei Lager
Scholz si impone: un candidato, due fazioni
Dopo giorni di tensione all'interno del SPD, Olaf Scholz emerge come il candidato cancelliere per la nuova elezione del 23 febbraio, nonostante le divisioni interne evidenziate dalla lunga attesa di Boris Pistorius nel rinunciare alla sua candidatura, interpretata come una forma di vendetta. Questo evento ha rivelato l'esistenza di due fazioni: una che supporta fermamente Scholz, attuale Cancelliere, comprendente figure di spicco del partito come i presidenti e i ministri-presidenti, e una meno convinta, influenzata dalle preferenze e dall'immagine pubblica di Pistorius. Sebbene i contenuti politici di Scholz non siano oggetto di contestazione, come accaduto in passato con altri leader del SPD, le divisioni attuali potrebbero influenzare la campagna elettorale e il futuro del partito.
La settimana turbolenta si è conclusa con una dichiarazione di unità da parte di Lars Klingbeil, presidente del SPD, durante un congresso comunale a Berlino. La decisione è stata finalizzata con la pubblicazione di un video in cui Pistorius annunciava il suo ritiro, seguito da riunioni strategiche all'interno del partito per consolidare il supporto a Scholz. Nonostante le apparenti lotte interne, il sostegno a Scholz da parte della base del partito rimane forte, evidenziato dall'accettazione della sua candidatura. La situazione, tuttavia, rimane complessa, con Pistorius che sottolinea la sua lealtà e il suo impegno futuro per la sicurezza del paese, evidenziando la sua intenzione di continuare a influenzare la politica di difesa della Germania nonostante le tensioni interne.
Koalitionen mit dem BSW: Der Stern Wagenknechts sinkt fast schon wieder Coalizioni con il BSW: La stella di Wagenknecht sta già tramontando di nuovo
Il BSW e Sahra Wagenknecht stanno affrontando difficoltà politiche nonostante i successi a livello regionale non si traducano in vantaggi a livello federale. Le recenti negoziazioni e trattative di coalizione in Turingia, Brandeburgo e Sassonia hanno messo in luce la distanza tra l'eco pubblico e i focus sostanziali, spesso guidati dalle azioni di Wagenknecht. In Sassonia, il tentativo di formare un governo è fallito, complicando ulteriormente lo scenario politico e ostacolando uno sviluppo stabile del land. In Brandeburgo e Turingia, tuttavia, sono previste coalizioni che includono il BSW, una con la CDU e l'altra con la SPD.
Nonostante le apparenze, le affinità politiche tra CDU e BSW sono più forti di quelle tra BSW e SPD, il che contrasta con le precedenti dichiarazioni di sfiducia della CDU verso il BSW. Questa situazione obbliga Wagenknecht a cercare rifugio nella sua politica di "pace", un campo in cui l'AfD è già ben posizionata. Questo sottolinea il rischio di una politica che potrebbe incendiare ulteriormente gli animi piuttosto che costruire solide difese, mostrando quanto rapidamente la stella politica di Wagenknecht stia declinando nuovamente.
Warum Sahra Wagenknecht die Brombeer-Koalition will
Perché Sahra Wagenknecht vuole la Coalizione dei Mirtilli
Sahra Wagenknecht, leader del BSW in Turingia, ha inizialmente adottato una posizione forte per impedire una coalizione nel suo stato, usando tecniche di potere degne di un partito di quadri, tipiche delle epoche più buie. Questo includeva l'attacco diretto a Katja Wolf, la capogruppo locale, tacciata di tradire i principi del partito per un ministero e un'auto di servizio. Le accuse a Wolf includevano anche la non aderenza alla "formula di pace" richiesta da Wagenknecht, che ha visto nella sua rivale una figura opportunistica e carriera. A questo scopo, Wagenknecht ha orchestrato una campagna contro di lei, portando nel partito nuovi membri fedeli alla sua linea, bypassando l'apparato dirigente regionale e consolidando la sua base di potere.
Nonostante la sua ferma opposizione iniziale alla formazione di una coalizione, Wagenknecht ha cambiato improvvisamente atteggiamento la scorsa settimana, lodando l'accordo di coalizione raggiunto. Questo cambio di direzione è stato influenzato dalla rottura della coalizione Ampel a Berlino e dalla prossima elezione federale, creando la necessità di evitare una scissione nel partito che avrebbe potuto danneggiare l'immagine del BSW agli occhi degli elettori. L'accordo raggiunto con il CDU su una "formula di pace" che tratta della stazionamento di missili di media portata, interpretata a seconda delle convenienze, ha permesso di evitare una frattura, mostrando una Wagenknecht pronta a modulare le sue battaglie politiche in favore di una maggiore visibilità a livello nazionale.
K-Frage bei der SPD: Der richtige Mann in der falschen Partei?
Il dilemma del candidato nella SPD: L'uomo giusto nel partito sbagliato?
Boris Pistorius ha rinunciato a candidarsi come cancelliere per il SPD, sostenendo Olaf Scholz. Nonostante questo, Scholz è percepito come un cancelliere fallito e la sua leadership è sotto esame, specialmente con il partito che si avvicina al congresso di gennaio con incertezza. Pistorius, durante discussioni che si presumono tese, ha dichiarato il suo ritiro, una mossa vista da molti come un segno di solidarietà, nonostante alcune critiche interne sul suo desiderio di non essere coinvolto in questa disputa.
La decisione di Pistorius di non correre come cancelliere ha consolidato la posizione di Scholz, nonostante la scarsa fiducia del pubblico nella sua leadership. La SPD si prepara a entrare in campagna elettorale con Scholz, nonostante il malcontento interno e il sostegno pubblico incerto. I sostenitori di Pistorius hanno reagito con rassegnazione, e molti nel partito rimangono scettici sulla sua capacità di vincere le prossime elezioni. La situazione complessiva dimostra le sfide interne della SPD e le complesse dinamiche di potere che continuano a influenzare la direzione del partito.
Bundestagwahl: FDP Hessen zieht mit Stark-Watzinger an der Spitze in den Wahlkampf
Elezioni del Bundestag: La FDP dell'Assia partecipa alla campagna elettorale con Stark-Watzinger come leader
La FDP dell'Assia ha nominato Bettina Stark-Watzinger, ex ministra federale dell'Istruzione, come sua candidata principale per le imminenti elezioni del Bundestag. Durante un convegno a Wetzlar, Stark-Watzinger ha ricevuto l'82,8% dei voti, segnalando un sostegno solido, anche se inferiore al 94,8% ottenuto nelle elezioni precedenti del 2021. Ha esortato i delegati a concentrarsi su una campagna incentrata sulla politica economica, presentata come la questione chiave per il futuro del paese.
Stark-Watzinger ha rifiutato le critiche sulla sua uscita dalla coalizione di governo, sottolineando la sua decisione di agire secondo le proprie convinzioni politiche. Ha promesso di mantenere un approccio audace alla politica economica per contrastare la paralisi del paese e ha sottolineato il ruolo unico della FDP come difensore delle politiche economiche responsabili. Inoltre, ha collegato l'importanza dell'economia alla scelta degli elettori, citando l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti come un esempio del potere delle preoccupazioni economiche nel guidare le decisioni politiche.
Krieg in der Ukraine: Den Taurus setzt Scholz nur im Wahlkampf ein
Guerra en Ucrania: Scholz utiliza el Taurus solo en la campaña electoral
Olaf Scholz mantiene su negativa a entregar misiles Taurus a Ucrania, incluso tras la decisión de Estados Unidos de permitir ataques en territorio ruso con sus misiles de largo alcance. El canciller sigue alineándose con la postura estadounidense, considerando que esta estrategia es prudente frente a la amenaza nuclear rusa. Sin embargo, la flexibilización de las restricciones por parte de Joe Biden subraya la necesidad de contrarrestar la intensificación de los ataques de Putin, quien busca doblegar a Ucrania tras mil días de guerra. A pesar de la creciente presión interna y externa, Scholz defiende su posición como una muestra de moderación que promete mantener en caso de ser reelegido.
La negativa de Scholz no solo refleja su estrategia de cautela, sino que también tiene implicaciones políticas internas. A pesar del apoyo de otros partidos alemanes como la CDU, los Verdes y el FDP a la entrega del Taurus, Scholz utiliza esta decisión como un símbolo de su estabilidad para la campaña electoral. Mientras Putin intensifica su ofensiva con apoyo de Corea del Norte y drones chinos, Scholz enfrenta críticas por no adaptar su postura a la nueva realidad en el frente. Aunque Berlín rechaza la posibilidad de un “paz dictada” por Rusia, Scholz opta por priorizar su mensaje de precaución ante el electorado alemán, dejando el suministro de armamento fuera de las opciones inmediatas.
Ampel-Aus: Die Empörung der SPD über Lindner ist gespielt
Fine della coalizione: l’indignazione della SPD contro Lindner è costruita
Christian Lindner, leader della FDP, è stato accusato dalla SPD di essere il principale responsabile della fine della coalizione "Semaforo". Tuttavia, l’indignazione della SPD è definita artificiosa, poiché anche Olaf Scholz, cancelliere in carica, ha contribuito al collasso del governo. Lindner aveva adottato una strategia per provocare Scholz a porre fine alla coalizione, evitando di essere additato come responsabile. La SPD ha risposto con accuse esagerate, culminate nel giudizio del presidente del gruppo parlamentare Rolf Mützenich, che ha definito Lindner "senza onore". Queste dichiarazioni riflettono la tensione interna alla SPD, che non ha rispettato i principi di dialogo e compromesso che essa stessa promuove.
La rottura della coalizione, attribuita a richieste considerate irrealistiche sia da Lindner sia da Scholz, è il risultato di un equilibrio fragile tra i partiti. Scholz avrebbe imposto condizioni difficili, come il superamento del limite di indebitamento, che Lindner non poteva accettare, portando inevitabilmente alla sua uscita dal governo. La questione della colpa è diventata uno strumento per il prossimo confronto elettorale, con la SPD che tenta di salvaguardare l’immagine di Scholz. Tuttavia, l’approccio accusatorio rischia di indebolire il partito stesso, evidenziando divisioni interne e un’incapacità di governare efficacemente. La fine della coalizione offre una nuova chiarezza politica, ma la SPD deve affrontare una crisi di credibilità.
Jetzt wird es eng für Olaf Scholz: Die K-Frage ist offen
Ora si fa difficile per Olaf Scholz: la questione del candidato cancelliere è aperta
All'interno della SPD si intensifica il dibattito sulla ricandidatura di Olaf Scholz come cancelliere alle elezioni anticipate del 23 febbraio. Deputati di rilievo delle fazioni di sinistra e destra del partito, Wiebke Esdar e Dirk Wiese, hanno espresso dubbi pubblici sulla sua idoneità, proponendo Boris Pistorius come possibile alternativa. Scholz, impegnato al G20 a Rio de Janeiro, affronta critiche per il legame della sua popolarità con il governo di coalizione, considerato instabile. Nonostante il sostegno dichiarato dai vertici del partito, le tensioni aumentano tra i dirigenti e la base, preoccupati per il rischio di un risultato elettorale deludente. La SPD è ferma al 16% nei sondaggi, con Scholz tra i politici meno apprezzati, mentre Pistorius gode di maggiore consenso.
La leadership della SPD, rappresentata da Saskia Esken e Lars Klingbeil, ribadisce il sostegno a Scholz, ma non riesce a contenere la crescente pressione interna. Scholz ha anticipato il ritorno in Germania per affrontare la crisi, con una decisione definitiva sulla candidatura prevista per l'11 gennaio durante il congresso del partito. Nel frattempo, la SPD si trova divisa tra fedeltà a Scholz e l'opportunità di puntare su Pistorius, il che alimenta il timore di una spaccatura interna. Il fine settimana potrebbe essere decisivo per definire la posizione del partito, mentre le discussioni interne rischiano di indebolire ulteriormente l'unità e la strategia politica in vista delle elezioni.
Süddeutsche Zeitung
Der Seismograf der Sozialdemokraten
Il sismografo dei socialdemocratici
Franz Müntefering, ex presidente del SPD e a lungo figura di spicco della politica tedesca, anche a 84 anni continua a influenzare le discussioni all'interno del suo partito, soprattutto in vista delle elezioni. Nonostante si occupi principalmente di politiche per gli anziani, Müntefering non esita a esprimere la sua opinione sui temi caldi del partito, come la scelta del candidato cancelliere. Ha recentemente messo in discussione la necessità di una rielezione automatica per il cancelliere in carica, suggerendo che il SPD dovrebbe considerare altre opzioni per garantire la coesione e il rinnovamento interno. Questa sua presa di posizione dimostra la sua costante preoccupazione per il futuro del partito e la sua capacità di sentire e interpretare le tensioni interne, mantenendo una posizione equilibrata e non partigiana.
Nonostante i problemi di salute che lo hanno visto operare al cuore l'anno scorso, Müntefering è rimasto attivo non solo nella politica, ma anche in varie iniziative sociali, come la presidenza della BAGSO e del Arbeiter-Samariter-Bund. La sua esperienza e la sua lunga carriera lo rendono una voce rispettata all'interno del SPD, capace di influenzare le discussioni senza imporre la sua presenza. Müntefering ha sempre evitato di criticare pubblicamente il partito dall'esterno, preferendo un approccio più costruttivo e meditativo. Questo approccio riflette la sua profonda dedizione alla politica e il suo impegno continuo per il benessere della società, in particolare degli anziani, argomentando a favore di una maggiore flessibilità e sostegno per permettere loro di vivere una vita dignitosa e attiva.
Scholz oder Pistorius? Was für und gegen sie als SPD-Kanzlerkandidaten spricht Scholz o Pistorius?
Pro e contro di loro come candidati cancellieri del SPD
Olaf Scholz, l'attuale Cancelliere, è sempre più percepito come un peso a causa del fallimento dell'alleanza di governo nota come "Ampelkoalition" (coalizione semaforo). Nonostante le decisioni prese durante il suo mandato possano essere valutate positivamente a distanza di tempo, attualmente l'associazione con un governo fallito rende difficile per lui distaccarsi da questa immagine negativa. Anche se Scholz ha tentato di distanziarsi da questo fallimento, licenziando il Ministro delle Finanze Christian Lindner e criticando la sua gestione, la percezione pubblica non distingue tra lui e le politiche del suo governo. Questo legame ha contribuito a deteriorare ulteriormente la sua immagine e le sue possibilità di rielezione.
Dall'altra parte, Boris Pistorius emerge come un potenziale salvatore per il SPD, nonostante la sua partecipazione alla coalizione "Ampel" per quasi due anni. La sua popolarità non sembra essere stata intaccata dal coinvolgimento nel governo; anzi, rimane il politico più popolare del paese. Questo può essere attribuito al fatto che non ha dovuto gestire direttamente le questioni più spinose come l'assistenza sociale o l'economia, ma ha avuto il vantaggio di gestire un budget speciale di 100 miliardi per la difesa, che non ha ottenuto direttamente lui ma è stato una conquista di Scholz. Tuttavia, la mancanza di esperienza internazionale e la sua incapacità di passare certe riforme sono visti come punti deboli. La scelta tra il tentativo di rinnovarsi con Scholz, che non ha ancora mostrato capacità di trasmettere empatia e carisma, e l'opzione di cambiare candidato con Pistorius presenta sfide significative e rischi per il SPD, soprattutto in vista delle prossime elezioni.
Politbarometer: Pistorius vor Scholz und Merz
Barometro politico: Pistorius davanti a Scholz e Merz
Secondo un sondaggio condotto dal gruppo di ricerca elettorale per il Politbarometer poco prima della sua decisione di non candidarsi, Boris Pistorius sarebbe stato il candidato migliore per la SPD nelle prossime elezioni federali. Il 78% degli intervistati - e il 72% dei sostenitori della SPD - ritiene che il ministro della Difesa avrebbe potuto ottenere risultati migliori come candidato di punta rispetto all'attuale cancelliere Olaf Scholz. In un ipotetico confronto diretto, il 59% degli intervistati avrebbe preferito Pistorius come cancelliere rispetto al leader della CDU Friedrich Merz.
Nella sfida tra Scholz e Merz, invece, lo sfidante conservatore è in vantaggio con il 44% delle preferenze contro il 39% dell'attuale cancelliere. Questi dati sono emersi poco prima che Pistorius annunciasse la sua decisione di non candidarsi come cancelliere, lasciando campo libero a Scholz per guidare la SPD nelle elezioni anticipate. Il sondaggio mostra come Pistorius godesse di un ampio sostegno popolare, anche trasversale, che avrebbe potuto tradursi in un vantaggio elettorale per i socialdemocratici rispetto alla candidatura di Scholz.
Regierungsbildung in Thüringen: Eingeschränkt regierungsfähig
Formazione del governo in Turingia: Una governabilità limitata
In Turingia, CDU, BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht) e SPD hanno presentato il loro accordo di coalizione, mostrandosi sorprendentemente ottimisti nonostante manchino di una maggioranza in parlamento. La coalizione, soprannominata "mora" per il colore dell'illuminazione durante la presentazione, rappresenta un capitolo storico per questo Land di 2,1 milioni di abitanti, che ha già segnato diverse svolte politiche dalla riunificazione: dal primo ministro-presidente della Sinistra nel 2014 al recente risultato record dell'AfD che ha ottenuto quasi un terzo dei voti alle elezioni di settembre.
La situazione è particolarmente delicata perché la coalizione non dispone di una maggioranza propria in parlamento, trovandosi in parità numerica con l'opposizione formata da AfD e Sinistra. L'accordo ha anche dovuto superare le resistenze della leader nazionale del BSW, Sahra Wagenknecht, che criticava la vaghezza delle posizioni sulla politica di pace e sulle armi all'Ucraina. Il suo assenso finale sarebbe stato motivato dalla vicinanza delle elezioni federali. Il programma della coalizione prevede, tra l'altro, un'amnistia per le infrazioni legate al Covid e una politica più rigida sull'immigrazione. Se i partiti approveranno l'accordo, Mario Voigt della CDU potrebbe diventare ministro-presidente a metà dicembre, anche se la mancanza di una maggioranza potrebbe creare problemi durante il voto.
Hessen: Armonia di breve durata Hessen: Armonia di breve durata
Nella politica dell'Hessen, il Vice Ministro-Presidente Kaweh Mansoori ha sollevato controversie licenziando la sua segretaria di stato, Lamia Messari-Becker, dopo soli sei mesi. Questa decisione ha scatenato reazioni contrarie, con l'opposizione che accusa Mansoori di "diffamazione". La segretaria di stato ha impugnato il licenziamento, portando il caso davanti alla corte amministrativa, mentre il comportamento di Mansoori è ora sotto indagine. In particolare, sono emerse preoccupazioni sulle motivazioni dietro la scelta di Mansoori di rimuovere una collaboratrice ritenuta competente e indipendente. Questo incidente solleva interrogativi non solo sul suo operato ma anche sulle dinamiche di potere all'interno del governo dell'Hessen.
Il caso ha raggiunto il parlamento statale, dove è stato istituito un comitato di inchiesta. Le discussioni si sono concentrate sul presunto "comportamento inaccettabile" di Messari-Becker, che Mansoori ha citato come motivo del licenziamento senza fornire dettagli specifici. Questa mancanza di trasparenza ha alimentato speculazioni e critiche, mettendo in luce la tensione tra la gestione del personale e le aspettative politiche. Con il caso ancora irrisolto e le crescenti preoccupazioni sull'impatto di queste azioni sulla reputazione e sulla coesione politica del governo dell'Hessen, la situazione rimane tesa e carica di implicazioni sia per i diretti interessati sia per la più ampia arena politica regionale.
Konjunktur: Die deutsche Wirtschaft schafft nur ein Mini-Plus
Opinione: L'economia tedesca ottiene solo un piccolo incremento
Nel terzo trimestre del 2024, l'economia tedesca ha mostrato una crescita molto limitata, evitando per un soffio la recessione tecnica, con un incremento del prodotto interno lordo (PIL) dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Questo modesto aumento è stato principalmente sostenuto dal consumo privato, che è cresciuto dello 0,3%, grazie alle maggiori spese in beni di consumo come alimenti e bevande. Anche il consumo pubblico ha mostrato una crescita dello 0,4%. Tuttavia, gli investimenti hanno avuto un impatto negativo, con una riduzione dello 0,2% negli investimenti in attrezzature e dello 0,3% in costruzioni. Inoltre, le esportazioni di beni e servizi hanno subito un calo significativo del 1,9%, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,2%.
Confrontando la Germania con altre grandi economie dell'Eurozona, il paese ha avuto una performance inferiore durante l'estate. Francia e Spagna hanno registrato rispettivamente una crescita dello 0,4% e dello 0,8%, quest'ultima spinta dal turismo in forte ripresa. La Commissione Europea prevede che l'economia tedesca si contrarrà dello 0,1% per l'intero anno, con aspettative di una crescita molto modesta dello 0,7% per il prossimo anno, la più bassa tra tutti i paesi dell'Eurozona. Le recenti elezioni presidenziali statunitensi e l'elezione di Donald Trump potrebbero complicare ulteriormente la situazione, dato che Trump ha promesso di imporre dazi su importazioni europee, che potrebbero influenzare negativamente l'economia tedesca, particolarmente esposta sul fronte delle esportazioni.
Krankenhausreform: Lauterbach setzt sich durch
Riforma ospedaliera: Lauterbach prevale
Il Bundesrat ha approvato la riforma ospedaliera del ministro della Salute Karl Lauterbach, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Non senza drammi politici: il primo ministro del Brandeburgo Dietmar Woidke ha licenziato la sua ministra della Salute Ursula Nonnemacher nel corridoio del Bundesrat, poco prima del voto, perché voleva approvare la riforma mentre lui si opponeva. La riforma prevede che gli ospedali possano trattare i pazienti solo se dispongono delle attrezzature tecniche e del personale adeguato: per 65 gruppi di prestazioni vengono definiti requisiti precisi sul numero di medici specialisti e sui casi minimi da trattare per garantire sufficiente esperienza.
Nonostante le critiche di alcuni Länder come Baviera, Baden-Württemberg e Nord Reno-Westfalia, che temono che i requisiti troppo rigidi possano minacciare l'esistenza degli ospedali più piccoli nelle aree rurali, la maggioranza ha deciso di non rimandare la riforma al comitato di mediazione. Lauterbach ha difeso la necessità di standard elevati, citando l'esempio di Colonia dove 85 ospedali effettuano interventi di cancro al colon, un'operazione estremamente complessa che dovrebbe essere eseguita solo in centri specializzati. La Baviera e il Baden-Württemberg minacciano ricorsi legali, sostenendo che la riforma violi l'autonomia costituzionale dei Länder nella pianificazione sanitaria.
Bundestagswahl 2025: Esken: „Haben kein wirklich gutes Bild abgegeben"
Elezioni federali 2025: Esken: "Non abbiamo dato davvero una bella immagine di noi"
La co-leader della SPD Saskia Esken ha ammesso gli errori del partito nella gestione della candidatura a cancelliere durante il congresso degli Jusos (giovani socialdemocratici) a Halle. Esken ha dichiarato che il partito non ha dato una buona immagine di sé nella nomina del candidato, esprimendo profonda preoccupazione per il futuro della socialdemocrazia. Il leader degli Jusos Philipp Türmer ha criticato duramente la leadership del partito, accusando Esken e il co-presidente Lars Klingbeil di non aver avuto il controllo del processo né un piano chiaro, definendo la gestione della situazione una "shit show".
Nel frattempo, il leader della FDP Christian Lindner ha accusato la SPD di voler "distruggere" il suo partito, sostenendo che si tratti di un "freddo calcolo tattico". Secondo Lindner, la SPD sta cercando di distogliere l'attenzione dalla sua mancanza di soluzioni per la situazione economica e al contempo di indebolire la FDP, poiché una FDP forte nel Bundestag ridurrebbe automaticamente le possibilità di partecipazione della SPD o dei Verdi al prossimo governo. Il ministro del Lavoro Hubertus Heil ha invece avvertito il suo partito di non impegnarsi in lotte intestine come quelle che hanno danneggiato l'Unione CDU/CSU nel 2021 durante la contesa tra Laschet e Söder.
Kanzler-Interview: „Ich bin mit mir im Reinen"
Intervista al Cancelliere: "Sono in pace con me stesso"
Il cancelliere Olaf Scholz, in un'intervista approfondita, difende le sue scelte di governo e si dice fiducioso di poter vincere le elezioni del 23 febbraio. Riconosce alcuni errori nella gestione della coalizione, ammettendo che avrebbe dovuto realizzare prima l'impossibilità di continuare con l'attuale governo e licenziare il ministro delle Finanze Lindner più tempestivamente. Scholz sottolinea però i successi ottenuti, come la creazione del fondo speciale per le forze armate e la gestione della crisi energetica dopo l'interruzione delle forniture russe. Per il futuro, propone una modifica moderata delle regole sul debito e maggiori investimenti nelle infrastrutture.
Sul fronte internazionale, Scholz ribadisce il suo approccio equilibrato al sostegno dell'Ucraina, affermando di aver resistito sia agli scettici che ai falchi, evitando un conflitto diretto tra NATO e Russia pur mantenendo la Germania come principale sostenitore europeo di Kiev. Riguardo al suo principale sfidante Friedrich Merz, critica la sua incoerenza sulla questione delle forniture di armi all'Ucraina. Il cancelliere rivela anche di aver avuto una conversazione "sorprendentemente buona e dettagliata" con Donald Trump, dichiarando di aver trovato nel presidente eletto degli Stati Uniti una posizione più sfumata sull'Ucraina di quanto spesso si pensi in Germania.
SPD-Krise: Alle Augen auf Scholz
Crisi SPD: Tutti gli occhi puntati su Scholz
I sostenitori del ministro della Difesa Boris Pistorius sperano in un segnale di rinuncia da parte del cancelliere Olaf Scholz alla candidatura per le elezioni federali. Dal vertice G20 di Rio de Janeiro, Scholz ha rilasciato diverse dichiarazioni ambigue sulla sua candidatura, pur apparendo di buon umore e affermando che "vogliamo avere successo insieme, io e la SPD". Nel frattempo, la leadership del partito, guidata dai co-presidenti Lars Klingbeil e Saskia Esken, si è riunita in videoconferenza per discutere la situazione, senza però raggiungere una decisione definitiva sulla questione del candidato cancelliere.
Il calendario degli eventi chiave è già stato definito: il 25 novembre si terrà una riunione della presidenza e del direttivo del partito dove potrebbe essere nominato il candidato; il 30 novembre seguirà la "conferenza per la vittoria elettorale"; il 16 dicembre Scholz porrà la questione di fiducia al Bundestag e, se la perderà come previsto, si aprirà la strada per nuove elezioni. L'11 gennaio è previsto il congresso straordinario del partito per l'investitura ufficiale del candidato cancelliere, mentre le elezioni federali si terranno il 23 febbraio. Il ministro del Lavoro Hubertus Heil ha messo in guardia il partito dall'impegnarsi in lotte intestine simili a quelle che hanno danneggiato l'Unione CDU/CSU nel 2021.
Sozialdemokraten: Schröder kritisiert Umgang mit Scholz
Socialdemocratici: Schröder critica il trattamento riservato a Scholz
L'ex cancelliere Gerhard Schröder ha messo in guardia la SPD dal danneggiare il cancelliere Olaf Scholz attraverso il continuo dibattito sulla candidatura. In un'intervista alla Süddeutsche Zeitung, l'ottantenne ex leader ha affermato che "ogni dibattito su un cancelliere in carica, che non può essere sostituito, danneggia tutti" e che il partito non può smantellare il proprio cancelliere. Schröder ha riconosciuto che Scholz sta facendo un buon lavoro, in condizioni ancora più difficili di quelle che lui stesso dovette affrontare durante la coalizione rosso-verde dal 1998 al 2005. Ha anche elogiato il ministro della Difesa Boris Pistorius, pur avvertendo che il dibattito pubblico sta danneggiando entrambi.
Nel frattempo, all'interno della SPD crescono le voci favorevoli a un cambio di candidato. Una dichiarazione congiunta dei rappresentanti della sinistra parlamentare e del circolo Seeheimer ha dato particolare slancio al dibattito, sottolineando il forte sostegno per Pistorius, che nei sondaggi risulta il politico più popolare del paese. Mentre Scholz, dal G20 di Rio de Janeiro, ha ribadito la sua intenzione di candidarsi e vincere, la direzione del partito si è riunita in teleconferenza per discutere della situazione. Il segretario generale Matthias Miersch ha espresso il suo sostegno a Scholz, ma l'ex leader Sigmar Gabriel ha criticato la leadership del partito, avvertendo che continuare così porterebbe la SPD sotto il 15% dei consensi.
CDU-Wahlkampfstrategie: Jauchzen und Frohlocken
Strategia elettorale CDU: Giubilo e tripudio
L'Unione CDU/CSU osserva con distacco e soddisfazione il dibattito interno alla SPD sulla candidatura a cancelliere. Il leader della CSU Markus Söder ha risposto con un lapidario "non mi interessa" alla domanda se preferisse Olaf Scholz o Boris Pistorius come candidato della SPD. Nella sede della CDU regna la calma, nonostante Pistorius sia il politico più popolare in Germania e superi nei sondaggi il leader della CDU Friedrich Merz, mentre Scholz è in fondo alle classifiche. L'Unione sa bene, per esperienza diretta con la contesa Laschet-Söder, quanto possano essere dannosi questi dibattiti interni e si compiace che la SPD stia perdendo tempo prezioso in dispute interne.
Per la CDU, entrambi i possibili candidati SPD presenterebbero dei punti deboli sfruttabili. Scholz uscirebbe indebolito anche in caso di vittoria nella contesa interna, mentre Pistorius verrebbe visto da parte della SPD come un "traditore" del cancelliere in carica. Inoltre, secondo la CDU, Pistorius non si è dimostrato capace di imporsi neanche nel suo ruolo di ministro della Difesa su temi cruciali come il finanziamento delle forze armate. La CDU prosegue quindi con il suo programma: il 17 dicembre, un giorno dopo il voto di fiducia al Bundestag, presenterà il programma elettorale elaborato dal segretario generale Linnemann e dal capogruppo parlamentare Frei, anche se su temi cruciali come pensioni e tasse le posizioni non sono ancora definite.
SPD: Boris Pistorius hat sich selbst beschädigt
SPD: Boris Pistorius si è danneggiato da solo
Il ministro della Difesa Boris Pistorius ha finalmente riconosciuto la pericolosità del suo comportamento nella recente crisi della SPD. Con il suo prolungato silenzio sulla possibilità di una sua candidatura a cancelliere, ha alimentato speranze e acuito la crisi del partito, sfidando implicitamente l'attuale cancelliere Olaf Scholz. Solo giovedì sera ha posto fine alle speculazioni con un video rivolto ai membri della SPD, dichiarando che "Olaf Scholz è il giusto candidato cancelliere". Questo episodio ha evidenziato come la separazione tra ruolo di governo e leadership del partito possa portare a tensioni significative, come già accaduto con Gerhard Schröder e Angela Merkel.
La vicenda ha rivelato una pericolosa alienazione tra la base e la leadership del partito, in particolare con l'iniziativa dei vertici del Nord Reno-Westfalia. Ha inoltre confermato che ogni giorno aggiuntivo di conflitto irrisolto sulla leadership causa solo danni. Il dibattito "Scholz o non Scholz" ha riflettuto il disorientamento dell'intero partito e il fallimento della coalizione di governo. Pistorius sembra ora aver compreso l'inutilità di prolungare la crisi, anche perché la dinamica politica gioca comunque a suo favore: con poche possibilità che la SPD superi l'Unione CDU/CSU nelle elezioni, Scholz probabilmente si dimetterà dopo il voto, aprendo nuovi scenari per il futuro della leadership del partito.
Nach Europawahl: Ampel-Wahlfiasko: Durchhalteparolen vor der Bewährungsprobe
Dopo le Europee: Fiasco elettorale del governo "semaforo": parole di resistenza prima della prova del fuoco
Dopo la pesante sconfitta alle elezioni europee, i partiti della coalizione di governo tedesca "semaforo" hanno respinto le richieste di nuove elezioni federali. Il risultato è stato particolarmente drammatico per la SPD del cancelliere Olaf Scholz, che con il 13,9% ha registrato il peggior risultato dal 1891 in una consultazione nazionale. Nonostante il risultato negativo, i leader di SPD, FDP e Verdi hanno confermato la fiducia a Scholz. Il cancelliere ha ammesso che il risultato è stato negativo per tutti e tre i partiti di governo, ma ha sottolineato la necessità di continuare il lavoro per modernizzare il paese.
La vera prova per la sopravvivenza della coalizione arriverà con i negoziati sul bilancio, che dovranno concludersi entro il 3 luglio. Il leader della SPD Lars Klingbeil ha annunciato una linea dura per difendere gli interessi del suo elettorato, escludendo tagli alla spesa sociale, mentre il ministro delle Finanze Christian Lindner della FDP insiste sul mantenimento del freno all'indebitamento e si oppone agli aumenti delle tasse. Il leader della CDU Friedrich Merz ha definito il risultato "un completo disastro" per il governo, mentre il leader della CSU Markus Söder ha precisato che questo voto non rappresenta ancora una decisione anticipata sulla candidatura a cancelliere per l'Unione CDU/CSU.
Parteien: Umfrage: AfD verliert bei Sonntagsfrage, SPD auf Platz 2
Partiti: Sondaggio: AfD perde consensi nel sondaggio della domenica, SPD al secondo posto
Secondo gli ultimi sondaggi, l'AfD è scivolata al terzo posto nelle preferenze degli elettori tedeschi, dietro all'Unione CDU/CSU e all'SPD. Un sondaggio dell'istituto Insa per il quotidiano "Bild" mostra che l'AfD ha ottenuto il 15,5% delle preferenze (-0,5%), mentre l'SPD si mantiene stabile al 16%. Questo rappresenta il risultato peggiore per l'AfD da marzo 2023. L'Unione CDU/CSU rimane la forza politica più forte con il 30,5%. Il sondaggio, condotto tra il 31 maggio e il 3 giugno 2024, ha rilevato anche i consensi per i Verdi (12%), FDP (5%), La Sinistra (3,5%) e il movimento Sahra Wagenknecht (BSW) al 7,5%.
Un altro sondaggio condotto dall'istituto Forsa per RTL/ntv conferma tendenze simili, con l'AfD ferma al 15% e l'SPD in leggero miglioramento al 17% (+1%). L'Unione mantiene il 30% dei consensi, seguita dai Verdi al 13%, mentre FDP e BSW sono entrambi al 6%. Gli istituti di sondaggio sottolineano che questi risultati riflettono solo le opinioni al momento della rilevazione e non sono previsioni del risultato elettorale, evidenziando come il crescente distacco dai partiti tradizionali e le decisioni di voto sempre più tardive rendano più complessa l'interpretazione dei dati raccolti.
Die Grünen: Der Kanzlerkandidat, der nicht so heißen soll
I Verdi: Il candidato cancelliere che non dovrebbe essere chiamato così
Robert Habeck entra nella campagna elettorale in un momento in cui il suo partito, I Verdi, cerca armonia interna di fronte a sfide significative. Questa situazione è esacerbata dalla percezione che Habeck sia il leader non ufficialmente nominato per la cancelleria, un ruolo sminuito dal titolo di "candidato per le persone in Germania". Questa denominazione sembra riflettere un tentativo di modulare le aspettative in risposta ai sondaggi che mostrano il partito al 11% delle preferenze, una quota che evidenzia la difficile strada verso un possibile successo elettorale. La necessità di una nuova narrativa che possa riconciliare il messaggio di cambiamento radicale del partito con una popolazione che può percepire tale cambiamento più come una minaccia che come una promessa, è ora più pressante che mai.
Durante il congresso di Wiesbaden, è emerso un chiaro desiderio di unità all'interno del partito, una risposta forse ai tre anni di governo della coalizione, che hanno visto I Verdi lottare per bilanciare le proprie ambizioni riformiste con la realpolitik. Annalena Baerbock ha lodato Habeck in un discorso che evidenzia la gravità delle sfide imminenti. Tuttavia, la difficoltà maggiore per I Verdi sembra risiedere non tanto nelle figure di spicco quanto nella loro stessa identità di partito, radicata nella necessità di una trasformazione sostanziale, che può apparire intimidatoria per molti elettori al di fuori del nucleo dei loro sostenitori. La prossima campagna elettorale sarà quindi cruciale non solo per la sorte di Habeck ma per l'intero indirizzo politico e strategico dei Verdi.
Kanzlerkandidatur zur Bundestagswahl 2025: Es wird eng für Olaf Scholz
Candidatura a Cancelliere per le elezioni federali del 2025: la situazione si complica per Olaf Scholz
La situazione interna del partito SPD continua a intensificarsi attorno alla figura dell'attuale cancelliere Olaf Scholz e alla sua potenziale ricandidatura. Due figure prominenti del partito, rappresentanti dei diversi orientamenti all'interno della SPD, hanno pubblicamente messo in discussione la continuità della sua leadership, suggerendo la possibilità di candidare il Ministro della Difesa Boris Pistorius. Tale dinamica riflette una crescente resistenza interna, alimentata dal desiderio di rinnovamento e dalla percezione che l'immagine e la popolarità di Scholz siano irrimediabilmente collegate alle sfide e agli insuccessi della coalizione attuale. Anche se alcuni membri del partito continuano a supportare Scholz, la pressione per una decisione definitiva sul candidato è palpabile, con molte voci che chiedono chiarezza e direzione in vista delle imminenti sfide elettorali.
Nel contesto di queste tensioni, le figure di spicco del partito stanno chiedendo una riflessione approfondita sulle strategie future e su chi possa rappresentare al meglio gli interessi del partito alle prossime elezioni. La discussione si sta spostando rapidamente verso una possibile non ricandidatura di Scholz, con una parte del partito che spinge per una transizione verso nuove leadership in grado di riconquistare la fiducia dell'elettorato e di affrontare le sfide politiche attuali con nuove prospettive e soluzioni innovative. La decisione, comunque, sarà presa nei comitati del partito, luogo tradizionale per queste deliberazioni, sottolineando l'importanza del processo democratico interno in questo momento critico per il futuro del SPD.
Bundestagswahl 2025: Einflussreiche SPD-Abgeordnete wollen Kanzlerkandidatenfrage in Gremien entscheiden
Elezioni federali 2025: Influenti deputati SPD vogliono decidere la questione del candidato cancelliere nei comitati
In un contesto di incertezza politica in Germania, alcuni membri influenti del partito SPD hanno espresso la necessità di decidere collettivamente e attraverso i comitati interni la nomina del loro candidato cancelliere per le elezioni federali del 2025. Questa mossa arriva mentre aumentano le speculazioni su una possibile mancata ricandidatura dell'attuale cancelliere Olaf Scholz, stimolando un dibattito ampio all'interno del partito. Esponenti come Wiebke Esdar e Dirk Wiese hanno sottolineato che la decisione non è ancora stata presa e che c'è un notevole supporto per Boris Pistorius, segnalando una dinamica interna fluida e potenzialmente divisiva.
Nel frattempo, il partito è coinvolto in altre questioni urgenti, come la riforma ospedaliera approvata dal Bundesrat nonostante le minacce di azioni legali da parte dei Länder di Baviera e Baden-Württemberg. Queste tensioni interne e esterne si manifestano in un momento cruciale, con l'SPD che cerca di riaffermare la propria immagine e coesione in vista di sfide elettorali imminenti. La leadership del partito è quindi sotto pressione per stabilizzare la propria base e delineare una strategia chiara, mentre gli avversari politici osservano attentamente gli sviluppi.
Parteien: Lindner peilt zweistelliges Ergebnis bei Bundestagswahl an
Partiti: Lindner punta a un risultato a due cifre alle elezioni federali
Nonostante i sondaggi sfavorevoli che danno l'FDP tra il 4 e il 5%, il leader del partito Christian Lindner si mostra ottimista riguardo le prossime elezioni federali, mirando a ottenere un risultato a due cifre come nelle elezioni del 2017 e 2021, quando il partito raggiunse l'11,4%. Lindner, che guida l'FDP dal dicembre 2013 dopo che il partito non era riuscito a entrare nel Bundestag, non vede l'attuale coalizione "semaforo" in pericolo, nonostante i continui conflitti.
Il ministro delle Finanze, pur auspicando un processo decisionale più silenzioso all'interno della coalizione, non intende evitare il dibattito a costo di fare politiche socialdemocratiche o verdi. Respinge l'accusa che l'FDP stia facendo opposizione interna alla coalizione, sostenendo che il partito sta solo mantenendo gli accordi presi. Lindner riconosce le differenze fondamentali con i Verdi ma esclude di far cadere la coalizione, affermando che, finché i risultati legislativi sono buoni, non c'è giustificazione per farlo, anche perché ciò porterebbe solo a "un processo doloroso pieno di incertezza".
Andrà tutto male
La decisione sulla candidatura di Olaf Scholz alla cancelleria per l'SPD è stata presa, ma l'atmosfera nel partito è tutt'altro che entusiasta. Durante la videoconferenza di giovedì sera con 200 membri del partito e deputati, dopo l'annuncio della rinuncia di Boris Pistorius, molti volti apparivano pietrificati e alcuni parlamentari già considerano perso il loro seggio, dato che i sondaggi indicano che metà dei deputati SPD non tornerà dopo le elezioni del 23 febbraio 2025. Solo il 21% dei tedeschi considera Scholz un buon candidato cancelliere, contro il 60% per Pistorius.
La leadership del partito, in particolare Lars Klingbeil, ha gestito male la situazione, lasciando che il dibattito si protraesse troppo a lungo senza prendere una posizione chiara. Scholz, dal canto suo, ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza, gestendo la crisi con calma anche durante il summit G20 a Rio de Janeiro. Nonostante non sia mai stato amato dal partito ma solo rispettato, e nonostante sia stato lui stesso a nominare Pistorius ministro della Difesa creando involontariamente un potenziale rivale, Scholz è riuscito a mantenere la candidatura. Ora la grande sfida sarà convincere non solo gli elettori ma anche il suo stesso partito a seguirlo in questa campagna elettorale.
AfD: Krah will Krah: Ein Absteiger plant sein Comeback
AfD: Krah vuole Krah: un declassato pianifica il suo ritorno
Maximilian Krah, ex stella nascente dell'AfD caduta in disgrazia, sta pianificando un ritorno politico contro la volontà dei vertici del partito. Dopo essere stato allontanato dal ruolo di capolista per le elezioni europee a causa di diverse controversie - tra cui le sue posizioni filorusse, il coinvolgimento di un suo assistente in un caso di spionaggio per la Cina e dichiarazioni controverse sulle SS - Krah ora punta al Bundestag. Nonostante la leadership dell'AfD tema che possa danneggiare la campagna elettorale, sta raccogliendo ampio sostegno tra la base del partito in Sassonia.
La situazione è particolarmente delicata per i leader dell'AfD Weidel e Chrupalla, che stanno cercando di professionalizzare il partito e capitalizzare sulle paure dell'elettorato riguardo al declino industriale, l'immigrazione e la guerra in Ucraina, con sondaggi che danno il partito al 18%. Krah, che critica la strategia di concentrarsi principalmente sull'economia e sostiene di poter attrarre nuovi elettori come i turco-tedeschi, potrebbe compromettere questi sforzi. La sua candidatura nel collegio elettorale 162, lasciato libero dal deputato CDU Marco Wanderwitz, ha buone possibilità di successo, dato che l'AfD aveva già vinto lì nelle precedenti elezioni.
SPD: Und schon wieder ein Drama
SPD: E ancora una volta un dramma
La questione della candidatura alla cancelleria nell'SPD ha una lunga storia di decisioni drammatiche e fallimentari, da Frank-Walter Steinmeier nel 2008 a Martin Schulz nel 2017. L'unica eccezione positiva fu nel 2020 con la candidatura di Olaf Scholz, preparata attentamente e gestita con successo. Questa volta, nonostante Scholz sembrasse la scelta naturale, i suoi bassi indici di gradimento e il fallimento della coalizione hanno portato a una ribellione della base del partito, che vedeva in Boris Pistorius una possibile alternativa.
Entrambi sono avvocati di Osnabrück, ma con profili molto diversi: Scholz è un generalista esperto con una lunga esperienza in diversi ministeri e un'ampia conoscenza di tutti i temi politici, mentre Pistorius è un pragmatico formatosi nella politica locale. La leadership del partito ha preferito Scholz per ragioni strategiche e organizzative, avendo già pronta una campagna elettorale incentrata su temi come lavoro, riforma del freno al debito, investimenti e pensioni. Tuttavia, rimane il dubbio se Scholz possa ribaltare la sua immagine negativa, soprattutto dopo che i dubbi su di lui sono stati pubblicamente espressi dal suo stesso partito. Come ha detto un deputato, servirebbe idealmente un "OlBo" - una fusione tra Olaf e Boris.
Sozialdemokraten: K-Frage entschieden – Pistorius verzichtet, Scholz tritt an
Socialdemocratici: Questione cancelliere decisa - Pistorius rinuncia, Scholz si candida
Il ministro della Difesa Boris Pistorius ha annunciato in un videomessaggio di non essere disponibile come candidato cancelliere, spianando la strada a Olaf Scholz per guidare l'SPD alle elezioni anticipate del 23 febbraio. Pistorius ha definito questa una "decisione sovrana, personale e tutta mia", elogiando Scholz come un "eccellente cancelliere" che ha guidato una difficile coalizione attraverso la peggior crisi degli ultimi decenni. La decisione è arrivata dopo un incontro di crisi nella sede dell'SPD con Scholz, i leader del partito Lars Klingbeil e Saskia Esken, e il capogruppo Rolf Mützenich.
La situazione è preoccupante per l'SPD, che nei sondaggi è scesa al 14%, 19 punti dietro la CDU/CSU e alla pari con i Verdi. Mentre il 60% dei tedeschi considera Pistorius un buon candidato cancelliere, solo il 21% pensa lo stesso di Scholz. Molti alla base del partito sono scettici sulla possibilità di una svolta con Scholz, considerandolo troppo compromesso dal fallimento della coalizione "semaforo" e dai bassi indici di gradimento personale. Alcuni hanno persino annunciato che non faranno campagna elettorale per lui. Il 16 dicembre Scholz porrà la questione di fiducia al Bundestag e, se la perderà come previsto, si aprirà la strada per le elezioni anticipate di febbraio.
K-Frage: „Es hat einfach viel zu lange gedauert"
Questione cancelliere: "È semplicemente durato troppo a lungo"
Frank Stauss, esperto di campagne elettorali che ha progettato diverse campagne per l'SPD, critica la gestione della questione della candidatura alla cancelleria. Secondo lui, sarebbe stata "un'ovvietà assoluta" che un cancelliere in carica, che non annuncia il proprio ritiro, fosse anche il candidato cancelliere. Il momento ideale per la nomina di Scholz sarebbe stato subito dopo la rottura della coalizione il 6 novembre, quando ricevette una standing ovation nella frazione parlamentare dopo il licenziamento di Christian Lindner. Invece, il prolungato dibattito ha danneggiato sia il partito che Boris Pistorius, che rischia di apparire sleale per non aver chiarito immediatamente la sua indisponibilità.
Stauss sottolinea che l'SPD ha già sperimentato troppe "nascite premature" di candidati cancelliere - Steinmeier, Steinbrück, Schulz - tutte finite male. Avverte che nessuno è mai stato eletto solo per i livelli di gradimento e che la campagna elettorale si concentrerà principalmente su economia, lavoro e pensioni, temi che non sono il campo di specializzazione di Pistorius. Critica inoltre la mancanza di rispetto mostrata verso l'istituzione del cancelliere, specialmente durante la presenza di Scholz al G20, e il fatto che il dibattito si sia concentrato su speculazioni elettorali piuttosto che su questioni sostanziali. La sfida ora sarà se la prossima campagna riuscirà a dissipare i dubbi su Olaf Scholz.
Deutschland: Dies muss ein Wirtschaftswahlkampf werden. Und er könnte langsam anfangen
Germania: deve essere una campagna elettorale sull'economia. E potrebbe iniziare lentamente
Mentre il dibattito politico si concentra sulle responsabilità della rottura della coalizione "semaforo", con discussioni su chi tra Olaf Scholz e Christian Lindner sia stato più scorretto, l'articolo sostiene che le vere questioni urgenti riguardano il futuro economico della Germania. Il paese si trova in una crisi strutturale: dal 2019 l'economia è praticamente ferma, mentre altri paesi europei crescono. L'industria tedesca affronta problemi esistenziali a causa degli alti costi energetici e dei ritardi nella transizione tecnologica, come nel caso delle auto elettriche, con un processo di deindustrializzazione già iniziato.
La coalizione si è dissolta proprio per l'incapacità di trovare un accordo sul percorso verso la neutralità climatica, divisa tra l'approccio dei sussidi statali e quello basato sul mercato con prezzi della CO2 e commercio delle emissioni. L'articolo suggerisce che la prossima campagna elettorale dovrebbe concentrarsi sulle idee e sulle proposte economiche concrete, invece che sulle recriminazioni sulla fine della coalizione. Come nel diritto matrimoniale tedesco, dove dal 1977 non si cerca più il "colpevole" del divorzio, anche in politica sarebbe più utile guardare al futuro e alle soluzioni per i problemi strutturali del paese.
Deutschland: Nur noch kurz die Linke retten
Germania: salvare velocemente Die Linke
Gregor Gysi, insieme a Dietmar Bartsch e Bodo Ramelow, lancia la "Missione Ciocca d'Argento" per assicurare il ritorno di Die Linke al Bundestag attraverso almeno tre mandati diretti, anche nel caso in cui il partito non dovesse superare la soglia del 5%. Il nome della missione deriva dall'età avanzata dei tre politici. Se il piano avrà successo, Gysi, che avrà 77 anni, potrebbe diventare presidente anziano del Bundestag e inaugurare la nuova legislatura con un discorso, un'opportunità che considera il coronamento della sua carriera politica, iniziata nel 1990 con la sua prima elezione al parlamento.
La situazione è critica per Die Linke, che sta attraversando una profonda crisi nonostante il recente congresso di ottobre che ha eletto Ines Schwerdtner e Jan van Aken come nuovi presidenti. Gysi, membro del partito dal 1967 (quando era ancora SED, poi diventato PDS e infine Die Linke), sostiene che non può abbandonare il partito in un momento di crisi e ritiene che l'assenza di Die Linke dal Bundestag porterebbe alla scomparsa degli argomenti di sinistra dal dibattito parlamentare e dalla società. La "Missione Ciocca d'Argento" non sarà un'impresa facile, anche se Gysi dovrebbe avere più possibilità di successo nel suo collegio di Treptow-Köpenick rispetto a Ramelow a Erfurt e Bartsch a Rostock. Le elezioni del 23 febbraio determineranno se questi "se" si trasformeranno in realtà.
Kanzlerfrage: Der doppelte Scholz
Questione cancelliere: il doppio Scholz
Al vertice G20 di Rio de Janeiro, Olaf Scholz si trova in una situazione paradossale: mentre discute di questioni globali con i leader mondiali come Xi Jinping e Joe Biden, dalla Germania arrivano segnali di crescente opposizione alla sua ricandidatura come cancelliere. Due influenti deputati SPD, Dirk Wiese e Wiebke Esdar, hanno espresso pubblicamente il loro sostegno per Boris Pistorius, mentre l'ex leader SPD Sigmar Gabriel avverte che senza una leadership coraggiosa il partito rischia di scendere sotto il 15%. Nonostante Scholz sia arrivato al vertice come cancelliere senza maggioranza, continua a mostrarsi sicuro di sé, affermando che solo con lui la SPD può vincere le elezioni.
Durante il vertice emerge un doppio Scholz: da un lato il leader che non mostra dubbi nonostante le notizie da Berlino, dall'altro un politico quasi umile che riconosce i profondi cambiamenti nelle strutture globali. Il suo piano per la campagna elettorale si basa sulla "moderazione" nella guerra in Ucraina e sul rafforzamento della Bundeswehr senza compromettere la modernizzazione del paese e la coesione sociale. Tuttavia, questo potrebbe essere il suo ultimo vertice G20 e forse l'ultima apparizione sulla scena globale, anche se Scholz evita accuratamente qualsiasi segno di malinconia, continuando a socializzare con altri leader mondiali come durante la festa in terrazza organizzata da Lula.
CDU: Marco Wanderwitz zieht sich aus der Politik zurück
CDU: Marco Wanderwitz si ritira dalla politica
Marco Wanderwitz, ex commissario per l'Est della Germania e deputato CDU dal 2002, ha annunciato che non si ricandiderà al Bundestag, citando la necessità di proteggere se stesso e la sua famiglia fisicamente e psicologicamente. Negli ultimi anni, Wanderwitz è stato oggetto di massicce ostilità da parte degli estremisti di destra, ricevendo minacce di morte e subendo anche un attacco con materiale pirotecnico al suo ufficio elettorale. Il politico quarantanovenne si è fatto conoscere soprattutto come uno dei più fermi critici dell'AfD all'interno della CDU, ma le sue dichiarazioni, in particolare quelle sui cittadini dell'Est "socializzati dalla dittatura", hanno creato tensioni anche nel suo partito.
Nel 2021, Wanderwitz ha perso il suo collegio elettorale nell'Erzgebirge, che aveva vinto per cinque volte consecutive, proprio contro un candidato dell'AfD. Nonostante il ritiro, rimane politicamente attivo come uno degli iniziatori della richiesta di messa al bando dell'AfD, per la quale sono state raccolte 113 firme da varie fazioni. Il suo ritiro si aggiunge a quello di altri politici nella regione, tra cui la vicepresidente del Bundestag Yvonne Magwas, sua compagna e madre di suo figlio, e il commissario distrettuale indipendente Dirk Neubauer, che hanno citato motivazioni simili legate alle minacce e alle campagne diffamatorie provenienti dall'estrema destra.
SPD: Olaf Scholz wird das Gift der Koalition nicht mehr los
SPD: Olaf Scholz non riesce a liberarsi del veleno della coalizione
All'interno della SPD sta crescendo la consapevolezza che la coalizione "semaforo" sia stata tossica, soprattutto per chi ne ha fatto parte. Le prospettive di una nuova candidatura di Scholz come cancelliere appaiono sempre più difficili, poiché la sua immagine è fortemente legata al fallimento del governo. Due influenti deputati della SPD hanno espresso dubbi sulla sua ricandidatura, suggerendo che sebbene le sue decisioni possano essere valutate più positivamente in futuro, al momento l'eredità del governo fallito è ancora troppo tossica per permettergli di riprendersi politicamente.
La SPD guarda con crescente interesse a Boris Pistorius come possibile salvatore, essendo l'unico politico che, nonostante quasi due anni di partecipazione alla coalizione "semaforo", è rimasto non solo illeso ma continua a essere il politico più popolare del paese. Tuttavia, un cambio da Scholz a Pistorius porrebbe la SPD di fronte a un nuovo problema: Scholz rimarrebbe cancelliere mentre Pistorius farebbe campagna elettorale come suo successore, dovendo contemporaneamente distanziarsi da lui nella forma e nella sostanza. La situazione è particolarmente delicata perché, a differenza del presidente americano Biden che ha dovuto rinunciare alla candidatura, Scholz non appare indebolito dall'età, rendendo l'umiliazione potenzialmente molto più grande. La campagna elettorale sarà breve e le emozioni e le impressioni giocheranno un ruolo ancora più importante del solito.
Volksbanken benehmen sich wie Hedgefonds aus der Provinz
Le banche popolari si comportano come fondi speculativi di provincia
Quest'anno tre banche cooperative tedesche hanno dovuto richiedere aiuto al fondo di garanzia comune: la VR-Bank Bad Salzungen Schmalkalden (nota come "Effenberg-Bank"), la Volksbank Dortmund-Nordwest e la Volksbank Düsseldorf Neuss. I casi sono diversi ma ugualmente preoccupanti: a Bad Salzungen il precedente consiglio di amministrazione aveva costruito un portafoglio di partecipazioni in tutta Europa e concesso prestiti persino al settore a luci rosse; la Volksbank Dortmund-Nordwest si è sovraesposta con fondi immobiliari rischiosi; la Volksbank Düsseldorf Neuss è caduta vittima di una presunta truffatrice che ha fatto sparire 100 milioni di euro su un conto in Turchia.
Sebbene l'Associazione federale delle Volksbanken (BVR) consideri questi come casi isolati, i tre interventi di sostegno hanno già gravato sul fondo di garanzia per oltre mezzo miliardo di euro, causando anche un notevole danno reputazionale. Il modello cooperativo "uno per tutti, tutti per uno" potrebbe incentivare comportamenti rischiosi da parte dei dirigenti, consapevoli di poter contare sul sostegno del gruppo in caso di necessità. Sono necessarie riforme urgenti, in particolare per quanto riguarda la composizione dei consigli di sorveglianza e il monopolio delle revisioni contabili da parte delle associazioni regionali delle banche cooperative.