
Il prossimo 6 ottobre alle ore 17.00, Stroncature ha organizzato un dibattito per discutere sul futuro della aree interne e sulle nuove prospettive che si aprono all’interno del nuovo paradigma digitale (che prende il posto di quello fordista) la cui nascita è stata accelerata dalla crisi pandemica del Covid-19. Ne discutono Antonio De Rossi del Politecnico di Torino e Domenico Cersosimo, dell’Università degli Studi della Calabria. Per partecipare è necessario registrarsi.
A dispetto dell'immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l'Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l'osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee. Sono gli spazi in cui l'insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l'esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. Sommandole tutte, queste aree - «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l'intero territorio italiano. Abbastanza per farne l'oggetto di una grande «questione nazionale». Se non fosse che hanno prevalso altre rappresentazioni: il Sud in perenne «ritardo di sviluppo»; il «triangolo industriale» della modernizzazione fordista; la «terza Italia» dei distretti.
Antonio De Rossi, architetto e PhD, è professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana e direttore dell’Istituto diArchitettura montana e della rivista internazionale «ArchAlp» presso il Politecnico di Torino. Ha al proprio attivo diverse realizzazioni architettoniche e progetti di rigenerazione in territorio alpino. Con i due volumi La costruzione delle Alpi (Donzelli, 2014 e 2016) ha vinto il premio Rigoni Stern e il premio Acqui Storia.
Domenico Cersosimo (Laino Borgo, 1952) insegna Economia regionale presso l’Università della Calabria. È autore di diversi contributi sui temi dei sistemi produttivi locali e dell’economia e delle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno.