Continua ad essere diffusa una narrazione, che ormai sa di stantio, che vuole l’Italia ferma al palo, che del beccarsi inutilmente a testa in giù come i capponi di Renzo ha fatto lo sport nazionale. Mentre il mondo corre con il vento in poppa e il sol dell’avvenire sulla fronte, noi staremmo là a scrutarsi l’ombelico come gli aruspici etruschi facevano con le viscere degli animali nel tentativo di capirci qualcosa. Le cose non stanno così e la colpa è di chi non le vede.
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