Dopo settimane di negoziati, gli Stati membri dell'Unione Europea hanno concordato le modalità del loro sostegno militare all'Ucraina. La decisione prevede il mantenimento della European Peace Facility (EPF), un fondo speciale esterno al bilancio dell'UE, che sarà dotato di cinque miliardi di euro. Tuttavia, circa la metà di questa somma è già destinata al rimborso di forniture precedenti. Inoltre, si prevede che il principale contribuente, la Germania, non verserà alcuna quota in quanto i suoi aiuti bilaterali in armi saranno contabilizzati come contributi al fondo.
Il compromesso raggiunto dai rappresentanti degli Stati membri dell'UE non raggiunge l'obiettivo inizialmente proposto dal rappresentante esterno dell'UE, Josep Borrell. Borrell aveva suggerito di dotare l'EPF di cinque miliardi di euro annui per quattro anni, per un totale di venti miliardi. Ora, invece, saranno disponibili soltanto cinque miliardi per il periodo fino alla fine del 2027, a seguito delle pressioni del governo tedesco guidato dal cancelliere Olaf Scholz, il quale ha insistito sulla priorità delle forniture bilaterali rapide.
La Germania, che fornisce il maggiore aiuto militare tra gli Stati membri, probabilmente non dovrà effettuare ulteriori versamenti all'EPF. Berlino è tenuta a contribuire con 1,25 miliardi di euro, ma può dedurre da tale cifra il valore delle sue forniture nazionali, calcolate su un tasso di rimborso del 43%. Di conseguenza, la Germania dovrebbe presentare a Bruxelles fatture per un valore di 2,3 miliardi di euro, un obiettivo facilmente raggiungibile considerando che nel solo bilancio del 2024 sono previsti 7,4 miliardi di euro per l'assistenza militare, di cui 5,5 miliardi già vincolati contrattualmente.
Sebbene altri Stati non abbiano ancora dichiarato l'intenzione di seguire l'esempio della Germania, la regola della deduzione è disponibile per tutti. Berlino potrebbe persino richiedere fondi dall'EPF versati da altri paesi, presentando ulteriori fatture. Tuttavia, per queste ulteriori richieste, verrà applicata una tariffa di rimborso significativamente inferiore.