Risparmio e sostenibilità: ESG, crowdfunding e nuovi strumenti
Il presente articolo è tratto dal saggio scientifico Il risparmio a fondamento del sistema economico e sociale: la tutela della Costituzione e gli scenari di evoluzione della professoressa Camilla Buzzacchi, direttrice del Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia (Di.SEA.DE) e dell’Osservatorio DI.PAB dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato nel 2025 sulla rivista Dialoghi di Diritto dell’Economia (fascicolo 1/2025, pp. 285–302). La rielaborazione, curata da Stroncature nell’ambito della partnership per la Terza Missione con il Di.SEA.DE, ha lo scopo di rendere accessibile a un pubblico più ampio un tema di grande rilievo costituzionale ed economico: il ruolo del risparmio nella Costituzione italiana e nella tenuta del sistema economico e sociale del Paese. L’iniziativa si inserisce nel programma di Stroncature dedicato alla valorizzazione della ricerca universitaria attraverso attività di divulgazione culturale, che comprendono la pubblicazione di articoli, la produzione di contenuti multimediali e l’organizzazione di momenti di confronto aperti alla cittadinanza.
Il tema del risparmio si lega sempre più spesso a nuove forme di investimento che riflettono la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance, note con l’acronimo ESG, e verso strumenti innovativi come il crowdfunding. Queste modalità, nate per rispondere a esigenze diverse dal profitto immediato, mostrano come il risparmio non sia più solo un meccanismo di accumulo individuale, ma una leva attraverso cui i cittadini possono influenzare direttamente lo sviluppo economico e la qualità della vita collettiva. La Costituzione, con l’articolo 47, riconosce al risparmio una funzione pubblica oltre che privata, e l’evoluzione degli strumenti di investimento conferma questa vocazione. La protezione del risparmio assume dunque un significato nuovo: non basta tutelare le risorse accantonate, occorre anche garantire che esse possano essere indirizzate in modo consapevole verso finalità coerenti con l’interesse generale, senza che l’innovazione si trasformi in fonte di nuove fragilità.
Il significato della sostenibilità negli investimenti è strettamente connesso alla funzione del risparmio come risorsa costituzionale. La sostenibilità, intesa come capacità di coniugare crescita economica con tutela dell’ambiente e coesione sociale, amplia l’orizzonte entro cui il risparmio può operare. Non si tratta più solo di garantire un rendimento finanziario, ma di misurare anche l’impatto delle scelte di investimento sul futuro della collettività. Questa prospettiva è perfettamente in linea con l’idea di risparmio come bene a doppia natura, privata e pubblica, che la Costituzione riconosce e tutela. Orientare le risorse verso attività sostenibili significa rafforzare il legame tra diritti individuali e responsabilità collettive, costruendo un circuito virtuoso in cui la protezione del risparmio coincide con la protezione dell’ambiente, della salute e del tessuto sociale. In questo senso, gli investimenti sostenibili rappresentano una delle forme più attuali di attuazione del principio costituzionale.
L’evoluzione degli investimenti ESG negli ultimi anni ha mostrato la capacità di attrarre grandi flussi di risorse, trasformando la sostenibilità in uno dei criteri di selezione più rilevanti per i risparmiatori e per i gestori. L’interesse verso fondi e strumenti che tengono conto di parametri ambientali, sociali e di governance risponde al bisogno dei cittadini di sentirsi partecipi di scelte economiche con ricadute positive sul piano collettivo. Questa evoluzione conferma la tendenza a considerare il risparmio non più come un bene inerte, ma come un fattore di orientamento delle politiche economiche. Tuttavia, la crescita del settore ESG non deve far dimenticare che il suo successo dipende dalla fiducia nella trasparenza delle informazioni e nella coerenza degli strumenti. L’articolo 47, richiamando la tutela del risparmio, legittima pienamente politiche di controllo e regolazione che impediscano deviazioni speculative o pratiche che svuotino la sostenibilità di contenuti reali, trasformandola in semplice slogan di mercato.
Negli ultimi tempi sono però emerse anche criticità che hanno ridimensionato l’entusiasmo iniziale verso gli investimenti ESG. Alcuni gestori hanno manifestato disaffezione, segnalando la difficoltà di conciliare gli obiettivi di sostenibilità con le pressioni legate al rendimento finanziario. Inoltre, casi di greenwashing hanno messo in luce il rischio che etichette di sostenibilità vengano utilizzate per attrarre risorse senza reali impegni a favore dell’ambiente o della società. Queste problematiche hanno conseguenze dirette sulla tutela del risparmio, perché alimentano dubbi sulla credibilità del settore e minano la fiducia dei cittadini. La Costituzione impone che il risparmio sia protetto anche contro queste distorsioni, che possono compromettere la sua funzione di leva collettiva. La sfida consiste quindi nel rafforzare gli standard di trasparenza e nel garantire che gli investimenti ESG non siano solo strumenti di marketing, ma veri strumenti di attuazione del principio costituzionale di tutela e incoraggiamento del risparmio.
Accanto agli investimenti sostenibili, un altro fenomeno in rapida crescita è quello del crowdfunding, che permette ai risparmiatori di finanziare direttamente progetti imprenditoriali o sociali tramite piattaforme digitali. Questo strumento democratizza l’accesso al mercato, consentendo anche a piccoli risparmiatori di partecipare a iniziative innovative o di interesse collettivo. Il crowdfunding mostra con chiarezza come il risparmio possa trasformarsi in una forma di cittadinanza economica, in cui i cittadini non solo accantonano risorse, ma decidono attivamente come destinarle. Anche in questo caso, tuttavia, la tutela costituzionale diventa cruciale: senza regole chiare e garanzie adeguate, i risparmiatori rischiano di esporsi a progetti poco trasparenti o eccessivamente rischiosi. L’articolo 47, letto in questa prospettiva, impone alla Repubblica di vigilare affinché questi nuovi strumenti non diventino un terreno fertile per speculazioni dannose, ma rimangano canali di partecipazione responsabile e consapevole.
Le opportunità offerte da queste nuove modalità di investimento devono essere valutate insieme ai rischi che comportano. Per i cittadini, la possibilità di partecipare direttamente a progetti sostenibili o innovativi rappresenta un incentivo importante a risparmiare e a investire. Tuttavia, la complessità degli strumenti, la rapidità delle innovazioni tecnologiche e la frammentazione delle informazioni possono generare vulnerabilità. La trasparenza e la fiducia diventano quindi condizioni decisive: senza di esse, l’interesse verso gli ESG e il crowdfunding rischia di trasformarsi in delusione o, peggio, in perdita di risorse. La tutela costituzionale del risparmio implica che la Repubblica non si limiti a riconoscere la legittimità di questi strumenti, ma intervenga per garantire regole chiare, vigilanza adeguata e meccanismi di protezione che rafforzino la fiducia dei cittadini e ne sostengano la propensione all’accantonamento.
Infine, la prospettiva dinamica che caratterizza l’articolo 47 impone di estendere la protezione del risparmio anche a queste nuove forme, riconoscendo che l’evoluzione del mercato e delle tecnologie modifica continuamente gli scenari. Il risparmio non è più solo quello depositato in banca o investito in titoli tradizionali, ma anche quello che circola in piattaforme digitali e che si indirizza verso progetti con finalità sociali e ambientali. La Costituzione richiede che la tutela si rinnovi di fronte a queste trasformazioni, affinché il potenziale innovativo non si traduca in nuove fragilità. L’incoraggiamento e la protezione del risparmio non sono compiti statici, ma missioni permanenti che devono adattarsi al mutare dei contesti. Solo così sarà possibile garantire che il risparmio continui a essere non solo una risorsa privata, ma anche uno strumento di sostenibilità, di fiducia e di equilibrio intergenerazionale, capace di contribuire alla costruzione di un futuro più stabile e inclusivo.


