Lo scorso 30 maggio, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro "Scienza chiara, scienza oscura" di Gianfranco Pacchioni (il Mulino, 2025).
Il libro affronta una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la crescente privatizzazione della ricerca scientifica. Se un tempo la scienza era appannaggio delle istituzioni pubbliche e finalizzata al bene comune, oggi l’ingresso massiccio delle Big Tech e il ruolo della ricerca militare stanno trasformando radicalmente lo scenario. Settori come l’intelligenza artificiale, il calcolo quantistico, la medicina e l’esplorazione spaziale vedono una crescente egemonia di attori privati, che operano secondo logiche riservate, protette da segretezza e brevetti. Il volume solleva così una questione cruciale: in un contesto in cui parte consistente del sapere viene prodotta a porte chiuse, è ancora possibile affidarsi alla scienza come bene pubblico e strumento trasparente di progresso collettivo?
Con l’autore dialoghano Caterina Visco e Sandro Iannaccone.
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