È sicuramente vero, come sostiene Popper, che noi guardiamo il mondo attraverso le lenti delle nostre teorie, ma se a piedi nudi, prendiamo lo spigolo di una porta il dolore è intenso, così come la voglia di imprecare, anche se quello spigolo non era contemplato nella teoria attraverso la quale stavamo guadando il mondo. Questo per dire che la realtà ha una sua oggettività che prescinde dalle volontà individuali. Il che è un bene, spigolo incluso. È grazie a questa consapevolezza che non ci lanciamo dalle finestre nella convinzione di poter volare, non sosteniamo più che la terra è il centro dell’universo e nessuno di noi si presenta in un ospedale con guanti e mascherina per operare qualcuno a meno che non sia un chirurgo vero o un malato di mente. La realtà ci parla, ci pone dei vincoli, anzi dei limiti e sono questi la nostra salvezza. Nel mondo digitale, dove abbiamo iniziato a trascorrere sempre più tempo, c’è il rischio che le cose vadano diversamente. Proviamo a ragionare.
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