Stroncature Digest #37
Intelligenza sistemica
L’intelligenza sistemica è la capacità di analizzare fenomeni tenendo conto delle interdipendenze, delle retroazioni e degli effetti non intenzionali che ogni azione può generare in un sistema complesso. Le attività di analisi di Stroncature si pongono questo obiettivo: rendere complesso ciò che sembra semplice.
Complexity-as-a-service
La realtà non reagisce quasi mai come previsto
Nel pensiero moderno, l’agire umano è stato spesso rappresentato come il prodotto di un’intenzione razionale, accompagnata da una pianificazione coerente dei mezzi per raggiungere determinati fini. Questa visione ha avuto un’influenza duratura tanto nella teoria economica quanto nella progettazione delle politiche pubbliche, e si riflette nella diffusa fiducia nella capacità di controllare gli esiti dell’azione. Tuttavia, quando l’azione si esercita in contesti complessi – cioè in sistemi interdipendenti, aperti, caratterizzati da non linearità e retroazioni – la relazione tra ciò che si intende fare e ciò che effettivamente accade si distorce, si complica, talvolta si capovolge. In questi casi, la realtà non reagisce come previsto. E il pensiero che vuole comprenderla deve farsi più attento alle conseguenze che alle intenzioni.
Analisi & Ricerche
Le relazioni transatlantiche e il coordinamento tecnologico
La cooperazione tecnologica transatlantica tra Stati Uniti ed Europa ha assunto negli ultimi anni un ruolo di importanza crescente, in risposta sia alla competizione con potenze autoritarie sia alle sfide poste dalle nuove tecnologie. Dopo un periodo di alcune frizioni – segnato, durante la presidenza Trump, da dispute commerciali e divergenze su temi digitali – le due sponde dell’Atlantico hanno rilanciato il dialogo strategico a partire dal 2021. L’elemento cardine di questo nuovo corso è la creazione del Consiglio per il Commercio e la Tecnologia (TTC), un forum bilaterale istituito da USA e Unione Europea con l’obiettivo di coordinare le politiche su commercio, investimenti e innovazione. Il TTC, che riunisce periodicamente rappresentanti di alto livello (segretari americani e commissari europei), funge da piattaforma per allineare gli approcci su questioni cruciali come le norme tecnologiche, la sicurezza delle supply chain, i controlli sulle esportazioni e la regolamentazione del digitale. Questa iniziativa riflette la consapevolezza condivisa che le democrazie di mercato devono fare fronte comune per sostenere i propri valori e interessi nell’era della competizione tecnologica globale. In pratica, attraverso il dialogo transatlantico si cerca di evitare incoerenze o rivalità (ad esempio sulle regole per l’economia digitale o sui sussidi industriali) e di presentare un fronte unito di fronte a paesi come la Cina o la Russia in settori strategici.
Il ruolo dei paesi ASEAN dopo le imposizioni tarifferie americane
I paesi dell’ASEAN si trovano in una fase di transizione complessa: da beneficiari indiretti del decoupling sino-americano a potenziali destinatari di nuove pressioni protezionistiche. Fino al 2024, il Sud-Est asiatico ha tratto vantaggio dalla rilocalizzazione di parte delle filiere produttive globali, grazie alla sua posizione geografica, ai bassi costi di produzione e alla politica di neutralità tra le grandi potenze. Tuttavia, nel 2025 la situazione si è modificata radicalmente con l’annuncio da parte dell’ex presidente Trump, ricandidato alla Casa Bianca, di nuove tariffe superiori al 40% su prodotti provenienti non solo dalla Cina, ma anche da paesi come il Vietnam, la Thailandia e le Filippine. Queste misure, motivate ufficialmente con l’intento di contrastare pratiche commerciali sleali e il ri-export di merci cinesi via ASEAN, hanno compromesso il fragile equilibrio su cui si basava la posizione dell’Associazione. L’ASEAN, da spazio neutro e aperto alla competizione economica globale, rischia ora di essere trattata da Washington come anello secondario di una strategia di contenimento, sottoposta a misure punitive analoghe a quelle previste per la Cina.
Recensioni & Presentazioni
"Dopo i 250 milioni di miliardi" a cura di Antonio Parbonetti e Enrico Periti
Lo scorso 18 aprile, Stroncature ha ospitato la presentazione del libro "Dopo i 250 milioni di miliardi" a cura di Antonio Parbonetti e Enrico Periti (il Mulino, 2024).
Terza Missione
Stroncature affianca le Università e i Centri di Ricerca come partner tecnico nelle attività di Terza Missione, organizzando, insieme ai Dipartimenti, seminari e incontri, producendo e montando video e podcast, e diffondendoli presso i propri iscritti, attraverso la propria piattaforma e i propri canali.
"Attività di lobbying nell'Unione europea: opportunità per le imprese"
Il prossimo 12 maggio alle ore 9:00, Stroncature ospiterà un evento in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, titolo dell'evento "Attività di lobbying nell'Unione europea: opportunità per…
Rassegna della stampa tedesca #120
Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania. Gli articoli sono classificati per temi. Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Punti cardinali
È la sezione di Stroncature in cui si sintetizzano in maniera attenta e ragionata testi classici o titoli pubblicati di recente all’estero. Particolare cura è posta nel riportare le tesi degli autori e tutti i nodi concettuali.
"Vele e cannoni. L’avventura europea sui mari (1400–1700)" di Carlo M. Cipolla
In Vele e cannoni. L’avventura europea sui mari (1400–1700), Carlo M. Cipolla ricostruisce le condizioni storiche, tecnologiche ed economiche che permisero all’Europa, tra il XV e il XVII secolo, di acquisire il controllo degli oceani e di affermare la propria supremazia mondiale. L'autore individua nella combinazione tra artiglieria avanzata e navi a vela la chiave principale di questo dominio marittimo. Pur dichiarando la propria avversione personale per la guerra e il mare, Cipolla analizza con rigore le dinamiche attraverso cui alcune potenze europee seppero superare il blocco imposto dal mondo islamico e trasformare l’arretratezza militare medievale in superiorità navale. L’interesse per la tecnologia bellica non è strumentale a una narrazione celebrativa, ma si inscrive in una più ampia riflessione sulle cause materiali dello squilibrio globale a favore dell’Europa moderna, proponendo un’interpretazione fondata su dati economici, industriali e scientifici che evidenziano il legame tra supremazia tecnica e potere politico.
"Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto" di Peter Brown
Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto di Peter Brown analizza il periodo compreso tra il 150 e il 750 d.C., proponendo una rilettura della fine del mondo classico non come decadenza, ma come trasformazione culturale, politica e religiosa. L’autore individua in questo arco temporale il passaggio da una civiltà imperiale a un sistema di società pluralistiche, fondate su nuove concezioni del potere, della religione e dell’identità. La tesi centrale è che il mondo tardo antico abbia dato origine a realtà nuove, tra cui il cristianesimo trionfante in Europa e l’emergere dell’Islam nel Medio Oriente. Brown rifiuta la narrazione lineare della caduta dell’impero per evidenziare invece un processo articolato di riformulazione sociale e culturale, reso possibile da fenomeni come la diffusione del monachesimo, la trasformazione dell’autorità imperiale, l’evoluzione dell’educazione e l’irruzione di nuovi soggetti politici e religiosi. Il libro si struttura attorno a una doppia rivoluzione, sociale e religiosa, il cui intreccio definisce la natura del mondo tardo antico come fase di transizione verso il Medioevo.