Stroncature Digest #44
Complexity-as-a-service
Stroncature è una piattaforma editoriale che produce analisi basate sulla complessità e promuove la diffusione della conoscenza scientifica prodotta dalle università. Nasce per offrire un’alternativa alla semplificazione che domina il discorso pubblico, proponendo contenuti pensati per ricostruire le connessioni, analizzare le interdipendenze e comprendere gli effetti non visibili dei fenomeni contemporanei. Ogni testo pubblicato è frutto di un lavoro redazionale che privilegia la lentezza, la profondità e il rigore metodologico. Accanto alla produzione di articoli, saggi e report, Stroncature collabora con il mondo accademico per valorizzare i risultati della ricerca, contribuendo alla terza missione delle università. L’obiettivo è rendere accessibili concetti complessi senza rinunciare alla precisione analitica, facilitando l’incontro tra sapere scientifico e società. La piattaforma si rivolge a chi cerca strumenti di comprensione affidabili, capaci di superare le logiche dell’immediatezza e dell’engagement. In un ecosistema informativo dominato dalla ripetizione e dalla superficialità e dalla peste dell’Infotainment, Stroncature propone un modello alternativo: contenuti lenti per pensare prima di reagire, analizzare prima di semplificare, comprendere prima di giudicare.
Analisi & Ricerche
Conoscenza tacita e innovazione: il valore dell’esperienza non codificata
Nel mondo della conoscenza e dell’innovazione, una distinzione fondamentale è quella tra conoscenza esplicita – formalizzata in documenti, manuali, dati – e conoscenza tacita – quel sapere implicito, radicato nell’esperienza personale, difficilmente verbalizzabile. Michael Polanyi, già negli anni ’60, sintetizzò la natura della conoscenza tacita nella famosa frase: “We know more than we can tell” (sappiamo più di quanto possiamo esprimere a parole). Questo tipo di conoscenza comprende intuizioni, abilità pratiche, competenze maturate con l’esperienza: dal maestro artigiano che “sente” la qualità di un materiale, al programmatore esperto che intuisce dove un codice può fallire, fino al ricercatore che possiede un “occhio clinico” frutto di anni di tentativi. Il valore dell’esperienza non codificata per l’innovazione è enorme e riconosciuto dalla letteratura: molti studi mostrano che il sapere tacito costituisce la linfa dei processi innovativi e che la sua condivisione attraverso interazione personale è spesso ciò che distingue i cluster di eccellenza dagli aggregati mediocri.
Se i T-Bond perdono lo status di asset rifugio
Le reazioni alle misure tariffarie introdotte dall’amministrazione Trump nell’aprile 2025 rappresentano un’eccezione storica nel comportamento dei mercati internazionali nei confronti degli Stati Uniti. Per la prima volta in epoca contemporanea, un aumento dell’incertezza economica globale è stato accompagnato da una fuga dai Treasury bond, invece che da un loro rafforzamento come asset rifugio. Questo disallineamento rispetto ai precedenti cicli storici segnala un cambiamento nella percezione del rischio associato al debito sovrano americano. L’evento ha assunto un carattere anomalo perché, anziché attrarre capitali come da prassi consolidata, gli Stati Uniti hanno registrato una riduzione nella domanda di titoli pubblici proprio nel momento in cui avrebbero dovuto beneficiarne. Si tratta di un’inversione significativa della dinamica che ha sostenuto per decenni il ruolo del dollaro e del mercato dei T-bond come cardini della stabilità finanziaria globale.
Intelligenza sistemica
Conoscenza distribuita e ordine spontaneo: una lettura hayekiana della complessità
La teoria della complessità moderna trova in Friedrich Hayek un precursore di primo piano. Una lettura hayekiana della complessità si incentra su due concetti chiave: la conoscenza distribuita nella società e l’ordine spontaneo emergente dall’interazione di molti individui. Hayek, già a metà del XX secolo, sottolineava come nessun singolo attore potesse detenere tutte le informazioni necessarie per coordinare un’economia o una società complessa. Tale conoscenza è dispersa “tra molti individui” sotto forma di saperi locali, competenze specifiche e contesto immediato. Conseguentemente, i fenomeni ordinati che osserviamo (mercati funzionanti, lingua comune, norme di comportamento) sono spesso il risultato non intenzionale di un processo di interazione decentralizzata – ciò che lui chiamò ordine spontaneo – piuttosto che di un piano centralizzato, che è il risultato dell’azione umana ma non dell’esecuzione di un proposito umano”. Questa prospettiva anticipa molto da vicino idee oggi comuni nella scienza della complessità, come l’auto-organizzazione e l’emergenza.
"Il partito che non c'è. L'astensionismo elettorale in Italia e in Europa" di Vittorio Mette, Dario Tuorto
Il prossimo 16 giugno alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione del libro "Il partito che non c'è. L'astensionismo elettorale in Italia e in Europa" di Vittorio Mette, Dario Tuorto (il Mulino…
Punti cardinali
"Federico II. Un imperatore medievale" di David Abulafia
David Abulafia, in Federico II. Un imperatore medievale, propone una rilettura critica e documentata della figura dell’imperatore svevo, smontando l’immagine tradizionale che lo celebra come sovrano moderno, illuminato e tollerante. L’autore sostiene che Federico fu invece un uomo pienamente medievale, che agiva secondo logiche dinastiche e strutture di potere consolidate. La fama di imperatore laico, amante delle scienze e aperto alla cultura islamica, secondo Abulafia, è in gran parte frutto di letture postume e mitizzanti, alimentate da avversari e sostenitori per fini opposti. L’indagine si concentra soprattutto sugli ultimi quindici anni di regno, con attenzione particolare all’uso delle fonti originali, come i registri papali e i documenti imperiali del 1239-40.
"Democracy Erodes from the Top. Leaders, Citizens, and the Challenge of Populism in Europe" di Larry M. Bartels
Larry M. Bartels, nel suo studio "Democracy Erodes from the Top", contesta l’idea dominante secondo cui la crisi della democrazia in Europa sia dovuta a un’erosione dal basso, alimentata da cittadini disillusi, polarizzati e sensibili al populismo. L’autore sostiene invece che la crisi sia generata principalmente dai leader politici, responsabili di condotte che indeboliscono le istituzioni democratiche. Basandosi su dati del European Social Survey tra il 2002 e il 2019, Bartels mostra che l’opinione pubblica europea è rimasta relativamente stabile e resiliente durante crisi economiche, crisi migratorie e shock politici.
"Survival of the Richest" di Douglas Rushkoff
Douglas Rushkoff, nel libro Survival of the Richest, esamina il comportamento delle élite tecnologiche, in particolare l’ossessione per la fuga da un mondo percepito come ormai compromesso. Il punto di partenza è un incontro con cinque miliardari interessati non all’innovazione sociale, ma alla costruzione di bunker per sopravvivere a catastrofi globali. Il termine “The Event” viene usato come eufemismo per descrivere collassi ambientali, guerre, pandemie o crisi digitali. L’interesse di questi soggetti si concentra su strategie per mantenere il controllo sulle loro risorse e sui loro dipendenti armati dopo il crollo. Rushkoff individua in questa visione una forma estrema di alienazione, dove la tecnologia diventa strumento di separazione e non di cooperazione.