"The Soviet Sixties" di Robert Hornsby (Routledge, 2023)
Il volume The Soviet Sixties, pubblicato da Routledge nel 2023 e scritto da Robert Hornsby, è una delle analisi più approfondite e sistematiche dedicate alla complessità del decennio 1956–1969 nell’Unione Sovietica. L’autore non interpreta questo periodo come un semplice intermezzo tra lo stalinismo e la stagnazione brezneviana, ma come una fase autonoma e coerente di trasformazione, contraddittoria ma vitale, in cui si definirono le forme, le aspirazioni e i limiti del socialismo post-totalitario. L’impostazione del libro è storica e sociologica insieme: Hornsby intreccia le dinamiche politiche con le evoluzioni culturali, sociali e intellettuali, restituendo l’immagine di un sistema che tenta di reinventarsi dopo il trauma del terrore e della guerra. L’obiettivo dichiarato è comprendere in che modo il cosiddetto “disgelo” non fu solo una parentesi di liberalizzazione, ma un tentativo di ridefinire il progetto sovietico, di modernizzarlo e di adattarlo a un mondo che stava rapidamente cambiando. Il metodo adottato è quello di una microanalisi delle sfere sociali e istituzionali: la vita quotidiana, la produzione culturale, la politica interna del partito, i movimenti giovanili, la scienza, l’educazione e l’economia. Attraverso un uso sistematico delle fonti d’archivio e della storiografia più recente, Hornsby propone una narrazione in cui il Sessantennio sovietico appare come un laboratorio sociale in tensione tra continuità e cambiamento, tra fedeltà ideologica e ricerca di nuovi significati.
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